Calcio2000 Magazine n.186

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CALCIo2000 L’enciclopedia del calcio diretto da Fabrizio Ponciroli

all’interno 24 pagine di statistiche

n.186 giugno 2013

scudetto juventus

I momenti da ricordare pag. 22

Miti in blucerchiato

Da Bassetto a Icardi… pag. 14

Esclusiva garrone

“SAMP

IN STILE BUNDES” pag. 8

Udinese, esclusiva Brkič

“Di Natale il più forte di tutti” pag. 20

Speciale Serie B

Miti del Calcio

A casa di Buzzegoli

Platini, Le Roi

pag. 30

pag. 40

Focus on Under 18

top 11 colombia

Azzurrini da seguire

Non solo Higuita

pag. 36

pag. 52



di Fabrizio Ponciroli

editoriale

STADI,

SVEGLIAMOCI!!! CALCIo2000 L’enciclopedia del calcio diretto da Fabrizio Ponciroli

all’interno 24 pagine di statistiche

n.186 giugno 2013

scudetto juventus

i MoMenti da ricordare pag. 22

Miti in Blucerchiato

da Bassetto a icardi… pag. 14

esclusiva garrone

“saMp

in stile Bundes” pag. 8

udinese, esclusiva Brkič

“di natale il più Forte di tutti” pag. 20

speciale serie B

Miti del calcio

a casa di Buzzegoli

platini, le roi

pag. 30

pag. 40

Focus on under 18

top 11 coloMBia

azzurrini da seguire

non solo higuita

pag. 36

pag. 52

L’

Italia del calcio zoppica. In Europa abbiamo preso schiaffi da tutti. Anche la Juventus (complimenti per il bis, da non perdere il nostro reportage), la miglior espressione del nostro calcio, ha preso pesci in faccia. Insomma, non ci siamo. I campioni non ci sono più e lo sappiamo da tempo ma il problema è soprattutto uno e lo ripeterò alla noia. Dove sono i politici quando servono? La legge sugli stadi sta prendendo tanta di quella polvere che, tra poco, non si troverà neppure più tra gli scaffali di chi decide le sorti del Paese. Il presidente del Coni Malagò non perde occasione per ribadire l’esigenza di impianti sportivi privati (che, tra l’altro, offrirebbero anche posti di lavoro) ma tutto tace. Vergognatevi, il calcio sarà uno sport ma, in Italia, muove l’intero Paese. Sfogo a parte, vorrei anche sottolineare la grandezza e l’eleganza di un presidente come Edoardo Garrone. Intervistarlo è stata una sorta di rivelazione. Posso solo dirvi che la Samp è in ottime mani (il resto ve lo lascio scoprire a voi). Attenzione anche a Brkič, uno che non ha fatto rimpiangere Handanovič e, grazie all’eccellente lavoro dell’Udinese, sta diventando un giocatore interessante in ottica futura. Come detto, non ci siamo dimenticati della cavalcata bianconera. Abbiamo scelto 10 momenti che hanno segnato la stagione e consegnato, meritatamente, lo Scudetto alla Vecchia Signora (29 o 31 poco importa, resta il fatto che la Juventus è una corazzata). Tornando a noi, c’è un altro “momento” a cui tengo. Ho avuto la fortuna di conoscere Davide, un collezionista di magliette davvero speciale. La sua dedizione al mondo del calcio è la conferma che, tra di noi, ci sono persone che vivono il pallone in maniera positiva. Se al governo incontrassero uno come Davide, sono certo che la legge sugli stadi verrebbe approvata in un lampo. Il Paese soffre, il calcio potrebbe essere uno sfogo per tanti, eppure tutto tace. E nessuno mi dica la solita frase: “Ci sono cose più importanti da fare”. Sarà pur vero ma qualcosa si faccia…

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sommario186 serie A

6 8 14 20 22 36

serie a

La bocca del leone di Fabrizio Ponciroli Intervista Esclusiva Garrone di Fabrizio Ponciroli Speciale Sampdoria di Francesco Scabar Intervista Esclusiva Brkič di Pierfrancesco Trocchi Il Film della Juventus di Daniele Berrone Speciale Under 18 di Stefano Benetazzo

altri campionati italia 30 Serie B – Intervista a Buzzegoli di Irene Calonaci 32 Rubrica LegaPro - San Marino di Simone Beltrambini 34 Rubrica Serie D – Ischia di Sergio Stanco

il calcio racconta 40 I miti del calcio - Platini di Luca Gandini 44 Accade a giugno di Simone Quesiti 46 Calcio Altrove - Inghilterra di Gabriele Porri 48 Dove sono finiti? Piga di Paolo Camedda 50 A un passo dalla gloria: Longobucco di Alfonso Scinti Roger 52 Top 11 Colombia di Antonio Vespasiano

TOP CALCIO EUROPA 58 62 66 70

Spagna - Signori e Signore: Il Mostro Inghilterra - Invasione gallese Germania - Bim Bum Bayern Francia - Ricchi e vincenti

statistiche 74 Serie A 79 Serie bwin 84 Lega Pro

86 Serie D 88 Campionati stranieri 94 Coppe europee


calcio2000 Direttore Responsabile Alfonso Giambelli Direttore Editoriale Fabrizio Ponciroli redazione@calcio2OOO.it Responsabile Iniziative Speciali Riccardo Fiorina rfiorina@calcio2OOO.it Caporedattore Sergio Stanco redazione@calcio2OOO.it Redazione Tania Esposito redazione@calcio2OOO.it Giancarlo Boschi

Hanno collaborato Daniele Chiti, Renato Maisani, Antonio Longo, Deborah Bassi, Luca Gandini, Alvise Cagnazzo, Gianpiero Versace, Luca Manes, Flavio Sirna, Paolo Mandarà, Stefano De Martino, Antonio Giusto, Nicola Pagano, Eleonora Ronchetti, Simone Grassi, Gianluigi Bagnulo, Antonio Vespasiano, Matteo Perri, Francesco Del Vecchio, Antonio Modaffari, Gabriele Porri, Paolo Camedda, Alessandro Basile, Francesco Schirru, Pasquale Romano, Elvio Gnecco, Dario Lisi, Francesco Ippolito, Roberto Zerbini, Andrea Rosati, Silvia Saccani, Lorenzo Stillitano, Riccardo Cavassi, Antonello Schiavello, Alfonso Scinti Roger, Elmar Bergonzini, Alessandro Casaglia, Simone Quesiti, Pierfrancesco Trocchi, Stefano Benetazzo, Nicolò Bonazzi, Gianni Bellini, Francesco Scabar, Daniele Berrone, Irene Calonaci, Simone Beltrambini Realizzazione Grafica Francesca Crespi Fotografie Agenzia fotografica Liverani Statistiche ACTION GROUP srl

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Concessionaria esclusiva per la pubblicità ACTION GROUP srl Via Londonio 22 2O154 Milano Tel. O2.345.38.338 Cell. 338.9OO.53.33 e-mail: media@calcio2OOO.it

Tutti i mesi troverai Calcio2000 su:

www.calcissimo.com/calcio2000 www.issuu.com/calcio2000 Numero chiuso l’ 8 maggio 2013

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BASTA CON IBRA!!!

Buongiorno, sono Marco e sono un tifoso juventino. Non ne posso più di sentire che la Juventus vuole Ibra. Ma lo capiscono che questo è un mercenario e che non si può investire su di lui? Uno, due anni, poi questo va via e lascia tutto da rifare. Chiedete al Milan, no? Perché Ibra quando ci sono tanti giocatori giovani su cui costruire? Sanchez è bravo e giovane e costa uguale, perché non lo prendiamo? Marco, mail firmata Caro Marco, comprendo le tue perplessità riguardo a Ibra. La curva bianconera, sull’argomento, è stata chiara, manifestando il proprio disappunto circa un possibile arrivo dello svedese. Ma, caro Marco, io spezzo una lancia a favore di Ibra. Questo, ovunque è andato, ha sempre vinto e non può essere un caso. Non ha ancora alzato la Champions e vorrebbe provarci con la Vecchia Signora. Uno con la sua determinazione, potrebbe fare la differenza. Tuttavia, anche io non spenderei tutti quei soldi per un ultra trentenne ma neppure per Sanchez. Il calcio italiano è cambiato, con 25 milioni si possono prendere 5 giocatori italiani giovani da far crescere (Pogba insegna).

LA TOP 11 DEL CAMPIONATO

Egregio Direttore, come ogni anno sono a chiederle la miglior formazione dell’ultimo campionato. Sa che ci tengo… Complimenti per la rivista e la Top 11 delle varie nazionali, la leggo sempre con piacere… Mirko, mail firmata Ciao Mirko, ben ritrovato. Allora, ecco la mia Top 11 Serie A 2012/13: Marchetti (Lazio), F.Cannavaro (Napoli), Barzagli (Juventus), Bonucci (Juventus), Hamsik (Napoli), Vidal (Juventus), Totti (Roma), Hernanes (Lazio); Cavani (Napoli), Balotelli (Milan), Di Natale (Udinese). All. Conte (Juventus)

IL MIGLIOR DIFENSORE

Direttore, complimenti per la qualità della rivista che è rimasta uguale anche sul web. Mi ha creato qualche problema all’inizio ma mi sto abituando a leggerla sul monitor. Una domanda secca: i cinque difensori centrali che lei ha amato di più? Voglio vedere quanti sono uguali ai miei che sono Scirea, Baresi, Maldini, Cannavaro e Beckenbauer. Mi faccia sapere, anche via mail se vuole. Stefano, mail firmata Ciao Stefano, sono contento che ti stai abituando all’edizione on-line. Allora, per rispondere alla tua domanda. Io, come sempre, preferisco scegliere tra giocatori che ho visto nella mia generazione, quindi vado con Baresi, Scirea, F.Cannavaro, Nesta e Samuel. 6 calcio2000 GIU 2013


di Fabrizio Ponciroli

consigli per giocare FINALMENTE STAR TREK!!! Per la prima volta in assoluto, i giocatori avranno l’opportunità unica di impersonare due dei più grandi eroi della fantascienza, Kirk e Spock, nel pluriacclamato STAR TREK, una nuova esperienza di gioco in cooperativa che espanderà ulteriormente l’universo di Star Trek. Ambientato nel mondo del 23° secolo del celebre reboot della serie, questo sparatutto tattico immergerà i giocatori in una storia originale, dove non mancheranno azione e combattimenti.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI UN AUTENTICO UNIVERSO TREKKIANO • INCONTRA L’EQUIPAGGIO – I membri del cast del film Star Trek del 2009 presteranno la loro voce ai personaggi del gioco, tra cui gli stessi Chris Pine nei panni di Kirk e Zachary Quinto in quelli di Spock. • VIVI UNA STORIA INEDITA – Ambientato dopo gli eventi del reboot cinematografico del 2009, STAR TREK continua la grande avventura con una storia completamente inedita. • ESPLORA L’UNIVERSO – Scopri nuove aree della U.S.S. Enterprise, avventurati sul nuovo Vulcano, esplora settori sconosciuti della galassia, tra pianeti esotici, giungle pericolose e remote stazioni spaziali. MODALITÀ CO-OP ASIMMETRICA KIRK/SPOCK • L’ESPERIENZA IN COOPERATIVA DEFINITIVA – Pensato fin dall’inizio come esperienza cooperativa, STAR TREK combina in un unico titolo le abilità differenti dei personaggi con due stili di gioco diversi. • IL RITORNO DI KIRK E SPOCK – Gioca per la prima volta in assoluto nei panni di due dei personaggi più conosciuti della fantascienza. I giocatori dovranno contare l’uno sull’altro per creare una squadra vincente. UN’AVVENTURA DAVVERO EPICA • LA MINACCIA DEI GORN – I Gorn tornano più cattivi che mai con un potente veleno, che può provocare allucinazioni e persino la morte. Superiori per dimensioni e capacità, i Gorn seminano caos e distruzione. • UN’AZIONE DI GIOCO SEMPRE AVVINCENTE – Ambientazioni realistiche e un gameplay sempre avvincente. Dirotta navi da battaglia nemiche, muoviti a gravità zero nello spazio e nuota in corsi d’acqua sotterranei. • ARMI DEL 23° SECOLO – STAR TREK include un vasto assortimento di armi ed equipaggiamenti tecnologici del 23° secolo, tra cui le armi caratteristiche di Kirk e Spock. Combinale insieme e migliora le tue performance.

CALCIO2000 CARTACEO NON TORNERà?

Caro Direttore, sto soffrendo, mi manca Calcio2000 vecchia maniera. Mi piaceva andare in edicola e toccare con mano la nostra/vostra rivista preferita. Tornerà mai in edicola Calcio2000? Me lo sono fatto mandare stampato, bello ma non è la stessa cosa, purtroppo. Comunque tenga duro… Placido, mail firmata Caro Placido, purtroppo i tempi cambiano. Non credo, onestamente, che Calcio2000 tornerà mai in edicola ma posso assicurarti che qualche speciale (tipo Guida Serie A o Speciale Mondiali) sarà in edicola certamente, quindi non abbatterti…

IL COLPO DELL’ESTATE

Gentile Redazione, avrei una domanda per il Direttore Ponciroli, potete girargliela? Chi sarà il colpo del prossimo calciomercato? Io spero Dzeko alla Juventus o Robben alla Juventus, chi sarà? Leo, mail firmata Ciao Leo, allora, vado secco: non ci sarà nessun colpo da novanta. Ho paura che l’Italia non abbia più un grande appeal. Se Cavani partirà, il Napoli prenderà qualcuno di forte (Damiao o Dzeko). La Juventus non so davvero, Ibra costa parecchio, Sanchez pure, escluderei Dzeko e Robben. Magari Suarez… calcio2000 GIU 2013

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intervista - edoardo garrone di Fabrizio Ponciroli

EDOARDO,

IL PRIMO TIFOSO

E Idee chiare, grande signorilità e un sogno: una Sampdoria in stile calcio tedesco…

8 calcio2000 giu 2013

doardo Garrone ama la Sampdoria. È la sua squadra del cuore. Ma è anche un’azienda che, in onore del padre Riccardo, va tutelata e fatta crescere, evitando di farla precipitare in acque malsane. Non a caso, l’attuale presidente blucerchiato sta lavorando a tanti progetti, su tutti uno stadio di proprietà, che possano permettere alla sua creatura di diventare sempre più solida, per un futuro roseo, anzi blucerchiato. Calcio2000 è entrato nei suoi uffici, per carpire le strategie di un uomo in missione… Buongiorno Presidente, ci racconta come si è avvicinato al calcio e, in particolare alla Sampdoria? “Nella mia famiglia, nessuno era appassionato di calcio. Mio padre non mi ha mai portato, da piccolo, a vedere una

partita di calcio. Ricordo che da noi lavorava una persona che era tifosa della Sampdoria. Quando avevo quattro anni, mi portò a vedere la squadra blucerchiata e così sono diventato tifoso della Sampdoria. Diciamo che lui, portando me, poteva guardarsi la partita…”. In un momento di forte crisi, cosa porta un imprenditore ad investire ancora nel calcio italiano? Penso anche a Moratti… “Guardi, la nostra storia con il calcio è profondamente diversa da quella di Moratti. Mio padre, 12 anni fa, si trovò costretto, tra virgolette si intenda, a rilevare la Sampdoria dalla famiglia Mantovani. Allora la squadra si trovava in Serie B e con grossi problemi di bilancio. Mio padre era amico di Paolo Mantovani, che era mancato qualche


Con un altro anno alla Samp, Icardi si consacrerebbe, parole del Presidente Garrone

anno prima. Eravamo stati sponsor della squadra e c’era un rapporto forte con la famiglia. Ricordo che cercò un compratore. Sembrava ci fosse ma, al momento decisivo, svanì come neve al sole e mio padre restò con il cerino in mano. Mio padre non era appassionato di calcio ma amava la città di Genova, quindi non si tirò indietro. Questa fu la storia, diversa da quella di Moratti che comprò l’Inter per scelta e per tradizione di famiglia”. Ora, alla guida della Sampdoria, c’è lei… “Due anni fa, in un campionato stranissimo, siamo passati dalla zona Champions alla retrocessione, con tante conseguenze negative. La serie cadetta è una botta tremenda per chi arriva dalla Serie A. Allora mio padre non stava già bene e non riusciva più a dedicare alla squadra le attenzioni e le energie necessarie e quindi mi misi a disposizione. Iniziai con la Sampdoria in Serie B…”

Come si gestisce una società di Serie A? Qual è il suo credo? “Sono tifoso sampdoriano e mi sento addosso la responsabilità di gestire la Sampdoria come un’azienda, al pari di tutte le altre della nostra famiglia, con programmi ed investimenti seri, per fare bene nel massimo campionato italiano. Lo stadio di proprietà, un centro sportivo adeguato e un lavoro importante per la valorizzazione dei giovani. Fare della Sampdoria un’azienda in grado di sostenersi e competitiva, tenendo sempre presente del grande impatto sociale che esercita. Il tutto, con i piedi per terra e con tutto l’entusiasmo possibile”. Ma è possibile realizzare una società stabile e sana in Italia, al giorno d’oggi? “Oggi no, non siamo ancora pronti. In Italia, non avendo stadi di proprietà, non si riesce a fare ricavi importanti, che consentano alle società di dipendere meno dalla questione diritti televisivi.

In Germania, ad esempio, la situazione è diversa. Merchandising, sponsor, biglietti, i ricavi in Germania sono molto più elevati e, di conseguenza, la dipendenza dei club dai diritti televisivi è notevolmente inferiore. Per arrivare a quel punto, in Italia bisognerà fare investimenti importanti, non solo a livello economico…”. Per questo sta spingendo per lo stadio di proprietà… Ma quando lo vedremo realizzato questo ambizioso progetto? “Guardi, facendo l’industriale in Italia da anni, posso solo dirle che il nostro Paese sta perdendo aziende e investimenti per la troppa burocrazia che lo attanaglia. Una burocrazia che scoraggia chiunque vuole intraprendere un progetto serio. Quindi, sui tempi, non so darle una risposta. Posso dirle che, per costruire uno stadio possono servire dai due ai tre anni. Il vero problema è sapere quando arriveranno i permessi e il via libera”. Insomma, siamo destinati a restare un passo indietro rispetto alla Germania… “Io la leggerei così: il calcio tedesco, dopo anni di gestione oculata e bilanci solidi, sta raccogliendo i frutti di questa pianificazione. Non è un caso l’exploit del calcio tedesco in Champions League”. La Juventus, in tal senso, qualche passo l’ha fatto, non crede? “La Juventus è arrivata a queste conclusioni due anni fa. Una politica che deve essere seguita da tanti altri. Noi ci teniamo tantissimo, non solo per avere un tempio blucerchiato ma per garantire un futuro alla Sampdoria stessa”. Parliamo della Sampdoria. Soddisfatto della stagione? “Il giudizio è positivo, sono soddisfatto. Avrei voluto penare un po’ meno. Ad un certo punto, ci siamo trovati troppo vicini alla zona pericolosa della classifica. Sapevamo che, quest’anno, almeno 10 squadre avrebbero rischiato, sapevamo che ci sarebbe stato un forte equilibrio. Però, alla stessa stregua, avevamo anche detto che, dopo la promozione in A e dopo aver iniziato la stagione con tanti giovani, l’obiettivo era salvarsi per poi continuare a costruire”. calcio2000 giu 2013

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intervista - edoardo garrone

Un ritorno di Cassano a Genova, sponda blucerchiata, non avrebbe senso

Delio Rossi è stato fondamentale in questa volata salvezza, non crede? “Delio Rossi è un allenatore che ha dimostrato di saper lavorare con i giovani, è un maestro di calcio. Io vorrei prolungare il contratto con lui e con lui continuare il progetto di costruzione della Sampdoria”. Tra i giovani che si sono messi in luce, ovviamente c’è Icardi. Già pronto per una grande squadra? “Questo è un argomento di grande dibattito. A volte i giovani sono assistiti bene, altre volte meno. Un ragazzo come Icardi avrebbe, alla Sampdoria, una situazione ideale per consolidare il suo indubbio talento ma, a volte, le sirene dei grandi club fanno sì che si voglia provare subito il grande salto. Un conto è fare il titolare in una squadra di Serie A, un altro fare la seconda o terza punta in una big. È una scelta di vita. Tanti si sono bruciati, altri sono esplosi, dipende anche dalla testa che uno ha. Sicuramente, dal punto di vista tecnico, Icardi 10 calcio2000 giu 2013

potrà fare molto bene, poi bisognerà vedere come e quanto inciderà”. E di Cassano, caro Presidente, che mi dice? Lo rivedremo mai in maglia blucerchiata? “Cassano è stato tre anni e mezzo alla Sampdoria e ci ha permesso di arrivare ai preliminari di Champions. Quindi ha fatto benissimo. Perché se ne è andato lo sappiamo tutti. Posso dirle che, già allora, aveva un costo eccessivo per il nostro monte ingaggi; il fatto è questo: se una società vuole tenere un certo livello per quanto riguarda gli ingaggi, tenere giocatori fuori parametro ti condiziona le scelte sugli altri giocatori. Si rischia di avere un campione e giocatori di poco valore. Questa, ovviamente, è la motivazione economica…”. Ma c’è dell’altro, vero? “Sì, c’è una mia riflessione personale. A livello generale, ritengo che i giocatori di ritorno non riescano mai ad esprimersi sui livelli della loro prima esperienza nel club. Inoltre, se vogliamo investire

sui giovani, non possiamo puntare su Cassano che ha ormai più di 30 anni. Intendiamoci, se ne avrà voglia, Cassano potrà fare bene anche a 35 o 36 anni ma noi puntiamo sui giovani come linea societaria”. Ma come si trovano i giovani di valore? L’Udinese, in questo, è fantastica… “La competizione per individuare talenti giovani è fortissima oggi giorno. Appena un giovane fa bene, ha tre o quattro club addosso. L’Udinese è una società straordinaria, lavora da anni in tal senso. Ha sotto osservazione un centinaio di giocatori. Ha un giro tale che riesce sempre a portare a casa giocatori sconosciuti ai più ma ben noti a loro. Servono gli osservatori giusti, riuscire a farli crescere e avere anche un pizzico di fortuna”. Facciamo un gioco Presidente. Un giocatore per ruolo, in Italia, che è in grado di esaltarla… “Per l’attacco è troppo facile. Dico Ca-


EDOARDO,

IL PRIMO TIFOSO

Riccardo Garrone e la felicità postuma

di Matteo Asquasciati

“E’ come una figlia, non sta bene, l’aiuteremo a guarire. La Samp è stata ballerina, tornerà sui palcoscenici. Perché la Samp è bella e sarà sempre bella. E’ nata per danzare!”. Genova blucerchiata, il giorno che Riccardo Garrone pronunciò questa frase, aveva colori da mare del nord, colori di burrasca. Molti trangugiarono in fretta la delusione della fine di un’era veramente gloriosa, nella speranza di rivedere in fretta il sole, altri continuarono a scendere verso lo stadio di Marassi fischiettando quel “tanti da quando sei in B…”, sapendo che quel che avevano passato in quegli anni, seppur brutto, non era poi stato così male. Riccardo Garrone è stato un Presidente molto diverso da Paolo Mantovani, ma alla fine dei conti si può dire che sia riuscito, a modo suo, a seguirne la traccia. Mentre fu l’amore a spingere Mantovani verso la Sampdoria, è stata la Sampdoria a spingere Garrone verso l’amore, emerso soprattutto negli ultimi anni. Pur faticando all’inizio a farsi voler bene da quello zoccolo duro della tifoseria che era stata al fianco di Enrico Mantovani nei tempi più bui, con gli anni Riccardo Garrone ha dimostrato loro di essere un grande Presidente e, negli ultimi tempi, senza dubbio grazie a gesti importanti – l’esclusione di Cassano su tutto – è riuscito ad organizzarsi una rete di solidarietà proprio laddove non se l’aspettava. Prese la Sampdoria – aldilà dei falsi storici – con un solo intento ben preciso: costruire a Genova il primo stadio privato di proprietà di una Società di calcio e questo non fu certo un intento che gli fece onore, almeno agli occhi di chi ha sempre visto la Sampdoria in un certo modo. Con il passare del tempo – pur non perdendo mai di vista il proprio originario obiettivo primario – la luce si è accesa su altre priorità: priorità che furono di Paolo Mantovani prima e di suo figlio Enrico poi, come il mantenere quello Stile Sampdoria che vent’anni prima era stato creato e che rimaneva comunque irrinunciabile. La qualificazione in Champions League del 2010 è stata, nel calcio odierno, un miracolo quasi pari ai trionfi dell’era Mantovani, ma il miracolo più grande di Riccardo Garrone è stato quello di ricompattare una tifoseria enorme nel giorno della sua recentissima scomparsa. Un po’ come Adone dal cui sangue, mentre moriva, sbocciarono anemoni, mentre le lacrime della sua sposa Astarte irrigarono e fertilizzarono la terra. Oggi la Sampdoria lasciata in eredità da Riccardo Garrone a suo figlio Edoardo è forse finalmente pronta a tornare non una squadra, ma uno stile di vita. Magari, finalmente, con il sogno di Garrone presto realizzato: uno stadio tutto suo.

vani per la sua crescita esponenziale e per il suo saper giocare ovunque. Sa attaccare e difendere, è incredibile. A centrocampo dico Guarin. Giocatore impressionante, fisicamente dominante. Non c’è un difensore che impressiona. Per determinazione, forza e personalità dico Chiellini, un combattente vero”. Intanto, in Europa, l’Italia continua a perdere credito… “Beh, lo dissi ad inizio anno: la crisi economica del nostro Paese condizionerà anche il calcio. Onestamente mi sarei aspettato, in Europa, qualcosa in più dalla Juventus. Non ha fenomeni ma è messa benissimo in campo ma è andata come è andata. Dalle altre mi aspettavo qualcosa di meno, quindi, alla fine, il mio giudizio sulle italiane in Europa non è così pessimo. Comunque ci vorranno anni prima di tornare a certi livelli…”. Magari anche per il fatto che continuiamo a snobbare l’Europa League… “Dovremmo valorizzare di più l’Eu-

ropa League ma non saprei come. So solo che la Champions ti mette a disposizione ricavi tali che ti permettono di sostenere certi costi ed investimenti, l’Europa League, invece, è solo un costo per le squadre italiane. Bisognerebbe

Il Presidente Garrone sogna una Samp che sia in grado di restare in piedi da sola, in uno stadio di proprietà

fare qualcosa, a livello anche di Lega. Saperla vendere meglio, ad esempio. Ricordo che quando finimmo in Europa League, ex Coppa Uefa, facevamo fatica a vendere le dirette delle partite meno interessanti”. Presidente, chiuiamo con una domanda di mercato. Non le chiediamo chi vorrebbe ma che mercato si deve attendere il tifoso blucerchiato quest’estate… “Sarà un mercato delle curiosità sotto l’ombrellone. Le posso dire che ci saranno tanti movimenti in uscita e, di conseguenza, anche in entrata. Tanto movimento, questo lo posso assicurare. Attenzione, non vogliamo fare una rivoluzione anche perché, come sempre, il mercato parte se si attivano le grandi squadre. Comunque, ripeto, ci saranno diversi movimenti”. Se lo dice un signore come Edoardo Garrone, c’è da crederci. Buon lavoro Presidente, gli impegni non le mancheranno, stadio o mercato che sia… calcio2000 giu 2013

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storia della squadra di Francesco Scabar

MITI DALLA TINTA

BLUCERCHIATA

L

a Sampdoria è la squadra calcistica italiana con la storia più recente: nasce il 12 agosto 1946 da una fusione tra l’Andrea Doria e la Sampierdarenese. Nonostante la storia tutto sommato breve rispetto ad altre società professionistiche storiche del panorama calcistico italiano, la Samp ha visto militare nelle sue file tantissimi fuoriclasse.

Sampdoria, club sinonimo di campioni e di passione in una città che trasuda calcio…

14 calcio2000 giu 2013

Altro che Bassetto Il primo campione da copertina è Adriano Bassetto: classico numero dieci, arrivò ventunenne dal Vicenza e con la maglia blucerchiata segnò ben 92 reti in 196 incontri (praticamente un gol ogni due partite...). Fu proprio lui a siglare il primo gol ufficiale della storia della Samp nella partita giocata il 22 settembre 1946 e persa 3 a 1 al Flaminio contro la Roma. Bassetto formava una coppia affiatata assieme al centravanti

Giuseppe Baldini (detto Pinella): i due trascinarono la Sampdoria ad un ottimo quinto posto ottenuto nella stagione 1948/49. Fu grazie a questo exploit che Pinella esordì in Nazionale a fianco dei mostri sacri del Grande Torino nel match vinto 4-1 contro il Portogallo (che si giocò proprio a Marassi). Negli anni Cinquanta la Samp disputò ottimi campionati, il giocatore più rappresentativo di quest’epoca fu sicuramente il nazionale austriaco Ernst Ockwirk, un perfetto centromediano metodista dotato di una classe e di un’eleganza unica: i tifosi sampdoriani di vecchia data tutt’ora considerano l’austriaco come il più forte giocatore ad aver indossato la casacca blucerchiata. Un altro giocatore molto quotato di questo periodo è lo stopper Gaudenzio Bernasconi, 334 presenze in blucerchiato (quarto nella graduatoria comandata da Mancini) e sei gettoni in nazionale.


Pagliuca

Bernasconi

Mannini

Vierchowood Mihajlovic

Cerezo

Ockwirk

Bassetto

vialli

Souness

Mancini

Negli anni recenti, la coppia Cassano-Pazzini ha mandato in visibilio il popolo blucerchiato

Il mitico Tito Tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta il giocatore doriano più rappresentativo fu l’argentino Ernesto Cucchiaroni detto Tito, un’ala sinistra estrosa, che per le calvizie assomigliava ad un’altra grande ala sampdoriana, Attilio “Popeye” Lombardo. Tito contribuì assieme ai già citati Ockwirk e Bernasconi, al bomber e capocannoniere del campionato Sergio Brighenti e al già tramontante anche se sempre geniale Lennart “Nacka” Skoglund, ad uno storico quarto posto in campionato, conseguito al termine della stagione 1960/61. Cucchiaroni è rimasto nella memo-

ria dei tifosi doriani sicuramente per una doppietta rifilata al Genoa nel suo primo derby, il principale gruppo dei supporter Baciccia porta ancora il suo nome. Dopo quel quarto posto la Samp visse annate abbastanza anonime, al termine della stagione 1965/66 la squadra retrocesse per la prima volta in cadetteria. La Samp, però, restò un solo anno in B e ritornò in A sotto la guida di un grande tecnico come Fulvio Bernardini e grazie all’apporto di giovani come il roccioso stopper Francesco Morini, il talentuoso e lunatico Bob Vieri (padre di Christian cui deve il soprannome Bobo proprio al padre) e il panzer Romeo Benetti. Negli anni Settanta la

Sampdoria vivacchiò senza infamia e senza lode a metà classifica. Da ricordare in questi anni l’apporto di Luisito Suarez, che in blucerchiato sparò le ultime cartucce della sua grandissima carriera, mentre in difesa giostrava nel ruolo di libero un certo Marcello Lippi, che prima di diventare un tecnico di successo, vestì la maglia doriana per nove anni consecutivi. Al termine della stagione 1976/77 la Sampdoria retrocedette per la seconda volta nella sua storia, in questi anni di vacche magre, l’idolo era Alviero Chiorri, classico talento inespresso del calcio italiano, geniale ma allo stesso tempo troppo incostante e attratto dalla bella vita.

MITI BLUCERCHIATI IN FIGURINA

calcio2000 15 giu 2013


storia della squadra

L’età dell’oro Nel 1979 iniziò l’era targata Paolo Mantovani e la Samp volta completamente pagina: al termine della stagio-

Tra i tanti miti in maglia blucerchiata anche il campione del mondo Marcello Lippi

ne 1981/82 dopo sei anni di assenza la Sampdoria ritornò nella massima serie, che proprio in quel periodo stava per diventare il campionato più bello del mondo. Nella sua prima stagione di Serie A, il petroliere seppe portare a Genova due fuoriclasse conclamati come i centrocampisti britannici Trevor Francis e Liam Brady (che arrivò dalla Juventus campione d’Italia). Ma il colpo più grosso Mantovani lo mise a segno acquistando dal retrocesso Bologna, quello che allora veniva considerato come il “golden boy” del calcio italiano, Roberto Mancini, che diverrà il mito per antonomasia della Sampdoria. Tra Mancini e Mantovani s’instaurò fin da subito quasi un rapporto tra padre e figlio, lo stesso Mancini ha rivelato qualche anno fa: “A volte penso che uno come Mantovani non sia mai esistito.” L’anno successivo Mantovani e il suo staff iniziano lentamente a comporre pezzo per pezzo quella che sarà la magnifica Sampdoria di fine

anni Ottanta ed inizio anni Novanta: dalla Roma fresca di scudetto arrivò lo zar Pietro Vierchwood, uno dei migliori stopper mai espressi dal calcio italiano, rapidissimo e implacabile nella marcatura (Maradona lo ricorderà come il più forte difensore da lui incontrato e se lo dice Diego…), dal Como arrivò il terzino destro Moreno Mannini, che nella graduatoria con 377 presenze è dietro solo a Mancini. Nella stagione 1984/85 giunse dalla Cremonese il giovane Gianluca Vialli che si rivelò fin da subito il partner ideale per Mancini in attacco, nacque ufficialmente l’era dei “gemelli del gol” blucerchiati. Sempre in quell’anno approdò a Genova anche il centrocampista ed ex capitano del Liverpool Graeme Souness che venne in Italia a spendere gli ultimi spiccioli della sua carriera. In quell’anno la Sampdoria conquistò il suo primo trofeo, la Coppa Italia, battendo in finale il Milan (1-0 a San Siro e 2-1 al Ferraris).

Paolo Mantovani, la Samp come stile di vita

di Matteo Asquasciati

“Scudetto alla Samp? Sarebbe come pretendere che l’Italia, nell’atletica battesse gli Stati Uniti… La potenzialità della città di Genova non può essere paragonata a quella di altre metropoli: vi è immobilismo imprenditoriale, i tifosi sono ipercritici, l’habitat è quello che è…”. Paolo Mantovani era così: ostentava freddezza e pragmatismo, due condizioni che riteneva fondamentali per poter costruire in una città come Genova il miracolo che aveva in testa sin dall’inizio, quando nel 1971 accettò di entrare nel Consiglio Direttivo di una Sampdoria allora presieduta dall’ “Avvocato di campagna” Mario Colantuoni. In realtà, era un impenitente sognatore, i colori blucerchiati lo disarmavano, chi faceva del male alla Sampdoria lo indignava, la sua presidenza fu una missione intrisa di quell’idealismo candido che seppe trasmettere ed insegnare a quei sampdoriani che furono disposti a seguirlo, rifuggendo la grossolana realtà del mondo del calcio. Leggende metropolitane gli hanno affidato nel tempo il ruolo del decoubertiano per eccellenza, ma non era vero. Vincere gli piaceva eccome, nella vita come nello sport, ma amava farlo seguendo un suo stile predefinito che non poteva ammettere eccezioni. Possedeva la sensibilità necessaria per intuire il lato nascosto delle cose e delle persone, riguardo alle potenzialità della Sampdoria – che erano diventate ben presto il riflesso delle sue potenzialità – aveva la chiaroveggenza di chi sa esattamente quello vuole e come ottenerlo. “Con l’ambizione di successo che ho – diceva nel 1981 – sarei altro che in serie A, avrei già vinto lo scudetto…”. La voglia di ribaltare le gerarchie, di vincere quei nemici che stavano oltre l’Appennino, gli si accendeva dentro come una fiammata sin dai primi anni, ma doveva fare i conti con la sua innata razionalità che gli impediva di lasciarsi andare oltre il dovuto e di seguire quel che gli diceva il proprio impulso. Sbagliò all’inizio, rivoluzionando spesso la costruzione che stava erigendo, poi insieme a Claudio Nassi prima ed a Paolo Borea poi, cominciò a costruire lentamente – mattone dopo mattone – il più grande miracolo della storia calcistica italiana. Paolo Mantovani sapeva sin da principio che la Sampdoria era un sogno tutt’altro che ingenuo che aveva voluto perseguire: uno scudetto, tre Coppe Italia, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa italiana, una finale di Coppa dei Campioni. Ma più di tutto, l’insegnamento della dignità. “I tifosi della Sampdoria hanno perso a Wembley e hanno cantato, hanno visto andare via Vialli e hanno cantato. Finché i tifosi della Sampdoria canteranno, il futuro non farà mai paura”.

16 calcio2000 giu 2013


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calcio2000 17 giu 2013


storia della squadra

Rigore c’è… Nella stagione 1986/87 arrivò sulla panchina Vujadin Boskov e la Sampdoria, con i gemelli del gol Vialli-Mancini ormai maturi e in perfetta simbiosi, entrò nel club dei grandi grazie ad altri importanti innesti come il terzino/mediano carro armato Hans Peter Briegel, già scudettato a Verona, e il centrocampista dai piedi buoni nazionale brasiliano Toninho Cerezo dalla Roma. Le ultime tessere del mosaico Sampdoria sono rappresentate dal classico regista Beppe Dossena, dal giovane portiere Gianluca Pagliuca, dall’ala destra Attilio Lombardo e dal mediano jugoslavo Srecko Katanec. Quella Sampdoria dimostrò di avere un particolare feeling con la Coppa Italia, trofeo che conquistò nelle edizioni 1987/88 e 1988/89. Per la Samp scoccò l’ora del definitivo salto di qualità: nella stagione 1990/91 arrivò lo storico scudetto dopo un appassionante duello con il Milan di Arrigo Sacchi e l’Inter di Giovanni Trapattoni. L’anno dopo la Sampdoria arrivò addirittura in finale di Coppa Campioni ma il sogno s’infranse a Wembley contro il Barcellona

Trevor Francis, un grande giocatore che ha incantato i tifosi della Samp

18 calcio2000 giu 2013

quando una botta terrificante di Koeman su punizione batté Pagliuca. La Sampdoria, nonostante la delusione e la consapevolezza di aver perso un’occasione più unica che rara, disputò ancora buone annate grazie agli innesti importanti del mediano Vladimir Jugovic, di Ruud Gullit (che in maglia doriana si riciclò nel ruolo di libero) e dell’esterno tuttofare Chicco Evani. Il 14 ottobre 1993 morì il grande artefice di quella Sampdoria stellare, Paolo Mantovani, la squadra reagì alla grande sul campo e conquistò comunque un lusinghiero terzo posto e la sua quarta Coppa Italia. Il figlio di Paolo, Enrico Mantovani, continuò a portare sulla sponda doriana di Genova grandi campioni come il terzino Sinisa Mihajlovic, specialista delle punizioni grazie al suo sinistro al fulmicotone e il portiere Walter Zenga che chiuse la sua carriera ad alti livelli proprio sotto la Lanterna. A metà anni Novanta, a fare coppia con capitan Roberto Mancini, atterrò a Genova l’areoplanino Vincenzo Montella mentre in mediana incominciò a mettersi in luce il giovane Clarence Seedorf prelevato dall’Ajax. Il periodo d’oro si chiuse con la cessione di Roberto Mancini alla Lazio nell’estate 1997 e con la caduta in B di due anni dopo: nonostante i gol di Montella la Sampdoria non riuscì ad evitare un’amarissima retrocessione. In due anni si chiuse anche la ventennale gestione Mantovani, dopo due stagioni d’incertezza società fu infatti rilevata da un altro petroliere: Riccardo Garrone. I giorni nostri Sotto la guida sapiente di Walter Novellino la Samp vinse il campionato di Serie B, elementi di spicco di questa Samp operaia e battagliera sono il centrocampista Angelo Palombo, il simbolo della Sampdoria del post-Mancini (nell’ultima stagione dopo essere finito inspiegabilmente fuori rosa sta giocando alla grande come difensore centrale) e il fantasista Francesco Flachi, un talento che si è saputo esprimere alla grande soprattutto in casacca doriana

Brasiliano atipico, Cerezo è stato un giocatore sublime nei suoi anni alla Sampdoria

anche se non è riuscito a guarire la sua sete di vita sregolata. La vera svolta, però, arrivò nella stagione 2007/08 quando Garrone mise a segno il colpaccio portando a Genova Antonio Cassano. Quella tra Garrone e Cassano è stata una storia d’amore intensa ma anche ricca d’incomprensioni e con un finale che ha lasciato a tutti l’amaro in bocca. Dopo aver trascinato la Sampdoria a una storica qualificazione Champions in coppia con il gemello del gol Giampaolo Pazzini (la terza coppia di gemelli goleador sampdoriani dopo BassettoBaldini e Vialli-Mancini) Cassano insulta il Presidente che lo mette fuori rosa e a gennaio lo cede assieme a Pazzini (Cassano finirà al Milan, Pazzini all’Inter). La Samp precipita in classifica e retrocede in maniera inaspettata. Oggi, la Samp tornata in Serie A aspetta la maturazione di campioncini come Pedro Obiang e Maurito Icardi…


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calcio2000 19 giu 2013


intervista - Željko Brkič

serie A

di Pierfrancesco Trocchi

LA LUCE DELL’EST

O

Faccia a faccia con Brkič, l’uomo che non ha fatto rimpiangere Handanovič…

20 calcio2000 giu 2013

ramai il suffisso -ič, che i linguisti non esiterebbero a definire appartenente al ceppo slavo, si incontra con intensa frequenza tra gli elenchi dei giocatori delle squadre italiane di calcio. Se si osserva meglio, in questa stagione di Serie A ben due portieri titolari, venuti dalla vicina e battistiana luce dell’Est, hanno portato quelle due lettere stampate sulla schiena. Analizzando da più vicino ancora, si potrà notare che entrambi sono stati scovati dalla stessa società, l’Udinese. Uno è Samir Handanovič, estremo difensore di classe cristallina e matura della Milano nerazzurra; l’altro risponde al nome di Željko Brkič, che, reduce da un’annata positiva a Siena, è tornato in Friuli dopo la partenza del portierone dell’Inter, dimostrandosi giocatore di

sicuro affidamento e verve leonina. Se Handanovič è sloveno, Željko difende i pali della Nazionale serba, anche se l’Italia gli è entrata nel cuore: Calcio2000 ve ne regala un interessante spaccato a tutto tondo. Hai mai scoperto come ti ha pescato l’Udinese? “Sì, sono venuti a vedermi giocare più di una volta quando militavo in Serbia, nel Vojvodina. A quanto pare, ho fatto loro una buona impressione!”. Che sensazioni hai provato quando ti hanno detto che la società friulana ti stava seguendo? “È stata una bellissima sensazione, ero veramente felice, perché l’Udinese mi piaceva anche prima di sapere del loro interesse nei miei confronti. Mi affascinava per i metodi di lavoro, per il fatto che puntasse sui giovani e perché, nel


corso degli anni, si è costruita un nome di tutto rispetto a livello europeo”. Apriamo il libro dei ricordi: il tuo primo giorno a Udine? Pioveva? “Mi ricordo che era un giorno di fine maggio, a campionato terminato, mi recai in città per la firma del contratto. No, non pioveva! (ride, ndr)”. Cosa ti piace dell’Italia e cosa no? “A me dell’Italia piace tutto, davvero. Nel vostro Paese mi trovo perfettamente a mio agio”. Una caratteristica italiana a cui è stato difficile abituarsi e quella a cui ora non potresti rinunciare? “Non saprei, diciamo il caffè! Io non ne bevo molto, da voi, invece, è una sorta di religione. Di cosa non posso fare a meno? Della rucola e del grana: ne vado pazzo!”. Quale pensi che siano i segreti dell’Udinese? “Ne individuo due: una filosofia lavorativa efficiente ormai da vent’anni e una concentrazione massima, intensa per tutto il corso dell’anno, nello scouting in ogni angolo del pianeta”. Travestiti da talent scout: su chi tra i tuoi compagni saresti disposto a scommettere? “Secondo me abbiamo una rosa importante, tutti i componenti sono molto forti. Non mi piace fare singoli nomi, ma se proprio me li chiedete vi dico Muriel, Allan e Gabriel Silva”. La partita più bella dell’Udinese di quest’anno? E la peggiore? “In entrambi i casi dico Lazio. All’andata, all’Olimpico, non siamo praticamente scesi in campo e abbiamo rimediato una pessima figura. Al ritorno, invece, a mio parere abbiamo giocato la nostra migliore gara dell’anno, l’1-0 finale non ci rende i giusti meriti vista la mole di gioco prodotta e l’ottima gestione dell’incontro”. La tua gara più bella in assoluto? “Quest’anno mi è piaciuta parecchio quella in casa contro l’Inter, terminata 3-0 per noi. Oggettivamente, però, credo che la mia miglior gara sia stata quella contro lo Sporting Braga, in Portogallo, nell’andata dei play-off di Champions League”. Come giudichi la tua stagione?

A suon di grandi parate, Brkic non ha fatto rimpiangere Handanovic

“Buona, sono soddisfatto del mio rendimento e delle prestazioni della squadra”. Hai il rimpianto di non essere nato attaccante? “È vero che il ruolo di estremo difensore spesso non balza agli onori della cronaca come quello di una punta, ma a me piace fare il portiere, mi va benissimo così”. Handanovič si sta rivelando come uno dei migliori… “Samir è da almeno tre stagioni uno dei migliori nel suo ruolo non solo in Europa, ma anche nel mondo. Lo ha confermato, ad altissimi livelli, anche con l’Inter”. Pensi di poter fare lo stesso percorso? “Me lo auguro. Alla fine dei conti uno lavora e si allena ogni giorno per questo, no?”. Chi è il miglior portiere al mondo in questo momento? “È difficile dirlo. Ce ne sono parecchi che mi piacciono: Buffon, Handanovič, Lloris, Neuer, Diego Lopez, Weidenfeller…”. Qual è la miglior dote che dovrebbe avere un portiere? “L’ideale è una giusta miscela di talento, tecnica, concentrazione e, ovvia-

mente, di una buona dose di coraggio”. Qual è l’attaccante che non vorresti mai incontrare? “Nessuno. Io rispetto tutti, ma non ho paura di nessuno. Se ci si mette a ragionare in questa maniera, non si potrà mai giocare a certi livelli”. Un giocatore della nazionale serba che vedresti bene a Udine? “A me piace molto Dusan Tadic del Twente, premiato lo scorso anno come miglior giocatore del campionato olandese”. Secondo te si può definire Di Natale un “top player”? “Non ne parliamo neanche! Totò è un fenomeno, il giocatore più forte con cui abbia avuto la fortuna di giocare!”. Pensi che la Juventus abbia meritato lo Scudetto? “Senza dubbio. Si è confermata la squadra più forte del campionato e ha dimostrato di essere una spanna sopra tutte le avversarie”. Qualche rimpianto nella stagione dell’Udinese? “Uno solo: il preliminare perso con lo Sporting Braga. Uscire ai calci di rigore ci ha fatto davvero male”. Chi era il tuo idolo da piccolo? “Prima Taffarel, poi Dida”. Vero che da piccolo hai praticato altri sport? “Ho sempre giocato a calcio, ma nel tempo libero preferivo giocare a pallamano o pallavolo. Anche adesso, ad essere onesti, quando non mi alleno mi diverto a provare altri sport, come il basket, ma non sono fortissimo, eh... Anzi!”. Un consiglio in particolare che ti ha dato Guidolin? “Io e il mister parliamo ogni giorno, di continuo. È un grande allenatore che sa cosa dirti, come darti nuovi stimoli e come migliorarti”. Qual è il sogno che ti piacerebbe realizzare? “Io non ho sogni, ho obiettivi. Il mio obiettivo, adesso, è quello di centrare la qualificazione alla prossima Europa League con l’Udinese, poi si vedrà”. Realista e determinato, Brkič sembra destinato a un avvenire da protagonista: in bocca al lupo, Željko! calcio2000 21 giu 2013


di Daniele Berrone

LA CAVALCATA (BIS)

BIANCONERA

Film già visto ma sempre affascinante. Juventus Campione d’Italia 2O12/13, con pieno merito…

MOMENTO 1 giornata 3 Dopo due agevoli vittorie la Juventus si trova in difficoltà a Genova. I rossoblu pressano alti e passano in vantaggio nel primo tempo, con merito. Conte inserisce Vucinic e Giaccherini nella ripresa, per dare nuovo vigore all’attacco bianconero. La musica cambia, gli attacchi si susseguono e si ha la sensazione che qualcosa possa accadere. Al 61’ minuto Giaccherini vede lo spazio per concludere in porta, di prima. Il tiro è forte e preciso e s’insacca alle spalle di Frey, dando inizio alla trionfale rimonta della Vecchia Signora.

Giornata 3, il gol di Giaccherini al 61’ nella trasferta di Genova 1.A GIORNATA - 25/08 JUVENTUS-PARMA 2-0 MARCATORI: Lichtsteiner 55, Pirlo 58 JUVENTUS: Storari, Bonucci, Marrone, Barzagli, Lichtsteiner (Padoin 78), Vidal, Pirlo, Marchisio C., Asamoah, Giovinco (De Ceglie 87), Vucinic (Matri 79) Allenatore Conte PARMA: Mirante, Zaccardo, Paletta, Lucarelli A., Rosi (Pellè 81), Acquah (Ninis 57), Valdes, Parolo, Gobbi, Pabon (Belfodil 57), Biabiany - Allenatore Donadoni ARBITRO: Romeo

2.A GIORNATA - 02/09 UDINESE-JUVENTUS 1-4 MARCATORI: Vidal rigore 14, Vucinic 45+1, Giovinco 53, Giovinco 71, Lazzari 78 UDINESE: Brkic, Benatia, Danilo, Domizzi, Basta, Pereyra (Muriel 52), Pinzi, Lazzari, Armero, Fabbrini (Padelli 13), Di Natale (Allan 76) - Allenatore Guidolin JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini (Marrone 71), Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio C., Asamoah, Giovinco (Quagliarella 74), Vucinic (Matri 74) Allenatore Conte ARBITRO: Valeri

3.A GIORNATA - 16/09 GENOA-JUVENTUS 1-3 MARCATORI: Immobile 18, Giaccherini 61, Vucinic rigore 78, Asamoah 84 GENOA: Frey, Sampirisi (Ferronetti 78), Canini, Bovo (Granqvist 67), Antonelli (Melazzi 82), Kucka, Seymour, Bertolacci, Jankovic, Borriello, Immobile - Allenatore De Canio JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Caceres (Lichtsteiner 76), Marchisio C., Pirlo, Giaccherini, De Ceglie (Asamoah 54), Matri (Vucinic 54), Giovinco - Allenatore Conte ARBITRO: Rocchi

4.A GIORNATA - 22/09 JUVENTUS-CHIEVO 2-0 MARCATORI: Quagliarella 63, Quagliarella 68 JUVENTUS: Buffon, Lucio, Bonucci, Chiellini, Isla (Vidal 52), Marchisio C. (Lichtsteiner 73), Pogba, Giaccherini, Asamoah, Vucinic, Quagliarella (Bendtner 80) - Allenatore Conte CHIEVO: Sorrentino, Frey N., Dainelli (Sardo 73), Cesar, Jokic, Vacek, Rigoni L., Hetemaj (Cruzado 62), Rigoni M., Thereau (Moscardelli 70), Pellissier Allenatore Di Carlo ARBITRO: Russo

5.A GIORNATA - 25/09 FIORENTINA-JUVENTUS 0-0 FIORENTINA: Viviano, Roncaglia, Gonzalo Rodriguez, Tomovic, Cuadrado, Romulo (Migliaccio 90+1), Pizarro, Borja Valero, Pasqual, Jovetic (Toni 87), Ljajic (Fernandez 76) - Allenatore Montella JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner, Vidal, Pirlo (Pogba 68), Giaccherini (Marchisio C. 74), Asamoah, Quagliarella (Vucinic 58), Giovinco - Allenatore Conte ARBITRO: Tagliavento


CONTE, L’ARMA IN PIÙ “Quanto conta il tecnico Conte in questa Juventus? Tantissimo”. Le parole sono di Pietro Anastasi, uno che il mondo bianconero lo conosce benissimo. Con la casacca della Juventus, ha vinto tre scudetti, di cui due consecutivi (1970/71 e 1971/72), proprio come Conte. Da conoscitore dell’universo Juventus, Anastasi non ha dubbi sul segreto della bella e vincente Juventus: “Conte è l’uomo in più, quello che ha saputo ridare alla Juventus la sua antica forza. Con Conte in panchina, la Juventus è tornata a dominare, è tornata ad incutere paura negli avversari”. L’ex attaccante bianconero sottolinea un pregio dell’allenatore bianconero: “Come i più grandi, Conte sa adattarsi ai giocatori che ha in rosa e non ha paura a lasciare fuori eventuali titolari, se questi non sono in grande forma”. Insomma, parliamo di un mister di primissima fascia: “Assolutamente, anche se sono solo due anni che è a livelli importanti, non penso valga tanto meno di Mourinho…”.

6.A GIORNATA – 29/09 JUVENTUS-ROMA 4-1 MARCATORI: Pirlo 11, Vidal rigore 16, Matri 19, Osvaldo rigore 69, Giovinco 90 JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Caceres, Vidal, Pirlo, Marchisio C. (Asamoah 76), De Ceglie (Pogba 84), Matri (Giovinco 76), Vucinic - Allenatore Conte ROMA: Stekelenburg, Taddei, Burdisso, Castan, Balzaretti (Marquinhos 34), De Rossi, Tachtsidis (Perrotta 63), Florenzi, Lamela, Osvaldo, Totti (Destro 63) Allenatore Zeman ARBITRO: Rizzoli

7.A GIORNATA – 07/10 SIENA-JUVENTUS 1-2 MARCATORI: Pirlo 14, Calaiò 45+2, Marchisio C. 85 SIENA: Pegolo, Neto, Paci, Felipe, Angelo (Bolzoni 68), Vergassola, Ribair Rodriguez, Del Grosso, Rosina (Reginaldo 81), Zé Eduardo (Sestu 53), Calaiò - Allenatore Cosmi JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Marrone (Quagliarella 80), Chiellini, Lichtsteiner (Giaccherini 68), Vidal, Pirlo, Marchisio C., De Ceglie (Asamoah 46), Vucinic, Giovinco - Allenatore Conte ARBITRO: Mazzoleni P.

8.A GIORNATA – 20/10 JUVENTUS-NAPOLI 2-0 MARCATORI: Caceres 80, Pogba 82 JUVENTUS: Storari, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner, Vidal (Pogba 75), Pirlo, Marchisio C., Asamoah (Caceres 78), Quagliarella (Matri 60), Giovinco Allenatore Conte NAPOLI: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro P., Gamberini (Insigne 84), Maggio, Behrami (Dzemaili 88), Inler, Zuniga, Hamsik, Cavani, Pandev Allenatore Mazzarri ARBITRO: Damato

9.A GIORNATA – 28/10 CATANIA-JUVENTUS 0-1 MARCATORI: Vidal 57 CATANIA: Andujar, Rolin, Legrottaglie, Spolli, Izco, Almiron (Biagianti 79), Lodi, Barrientos (Castro 69), Marchese, Bergessio, Gomez (Morimoto 81) Allenatore Maran JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner (Caceres 88), Vidal, Pirlo, Pogba (Padoin 90+1), Asamoah, Bendtner, Vucinic (Giovinco 78) Allenatore Conte ARBITRO: Gervasoni

10.A GIORNATA - 31/10 JUVENTUS-BOLOGNA 2-1 MARCATORI: Quagliarella 54, Taider 71, Pogba 90+2 JUVENTUS: Buffon, Caceres, Bonucci, Barzagli, Isla (Vucinic 75), Pogba, Pirlo, Giaccherini, De Ceglie (Asamoah 73), Quagliarella (Giovinco 71), Bendtner Allenatore Conte BOLOGNA: Agliardi, Sorensen, Antonsson, Cherubin, Motta (Pulzetti 66), Pazienza (Krhin 66), Kone, Morleo, Taider, Gabbiadini (Paponi 89), Gilardino calcio2000 Allenatore Pioli giu 2013 ARBITRO: Romeo


Giornata 7, lo splendido gol al volo di Marchisio, per i 3 punti a Siena MOMENTO 2 giornata 7 Il botta e risposta Pirlo-Calaiò ha portato la partita ad una fase di stallo. I minuti passano ed il Siena si difende con ordine, chiudendo ogni spazio ed impedendo agli attaccanti di Conte di trovare la via della rete. All’85’, in seguito ad un’azione da calcio d’angolo, la palla s’impenna. Il più lesto di tutti ad arrivare è Claudio Marchisio, che senza pensarci due volte calcia al volo. Un destro potente e preciso, scagliato da dentro l’area di rigore. Pegolo si allunga, ma non può salvare la squadra di casa dal definitivo 1-2.

MOMENTO 3 giornata 8 Il 2O ottobre va in scena la partita più elettrizzante, Juventus-Napoli. Gli uomini di Conte dominano in lungo e in largo, trovando nella ripresa il vantaggio con Caceres. Il tecnico bianconero manda in campo il giovane Paul Pogba a fare schermo davanti alla difesa, per arginare l’eventuale reazione partenopea. Pogba non solo si cala nel ruolo, ma decide di farsi conoscere al mondo intero. All’82’ si avventa su una palla vagante, calciandola al volo con il destro. La traiettoria e la forza del tiro sono perfette e De Sanctis non può che raccogliere la palla in fondo al sacco.

Giornata 8, Pogba sceglie il Napoli per farsi conoscere al mondo intero 11.A GIORNATA – 03/11 JUVENTUS-INTER 1-3 MARCATORI: Vidal 1, Milito rigore 58, Milito 75, Palacio 89 JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner (Caceres 38 Quagliarella 78), Vidal, Pirlo, Marchisio C., Asamoah, Vucinic (Bendtner 46), Giovinco - Allenatore Conte INTER: Handanovic, Ranocchia, Samuel, Juan Jesus, Zanetti J., Gargano, Cambiasso, Nagatomo, Palacio, Milito (Mudingayi 80), Cassano (Guarin 69) Allenatore Stramaccioni ARBITRO: Tagliavento

12.A GIORNATA – 10/11 PESCARA-JUVENTUS 1-6 MARCATORI: Vidal 9, Quagliarella 22, Cascione 25, Asamoah 30, Giovinco 37, Quagliarella 45, Quagliarella 53 PESCARA: Perin, Cosic, Bocchetti, Capuano (Caprari 46), Zanon, Nielsen, Cascione, Quintero, Modesto, Abbruscato (Vukusic 64), Jonathas (Weiss 53) Allenatore Stroppa JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini (Marrone 64), Isla (Padoin 59), Vidal, Pirlo, Marchisio C., Asamoah, Quagliarella (Bendtner 68), Giovinco - Allenatore Conte ARBITRO: Banti

13.A GIORNATA – 17/11 JUVENTUS-LAZIO 0-0 JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Isla (Pepe 69), Vidal, Pogba (Bendtner 84), Marchisio C., Asamoah, Quagliarella (Matri 67), Giovinco Allenatore Conte LAZIO: Marchetti, Konko, Biava, Dias (Ciani 20), Radu, Candreva, Brocchi (Ederson 57), Ledesma C., Gonzalez, Hernanes, Klose (Kozak 81) - Allenatore Petkovic ARBITRO: Orsato

14.A GIORNATA – 25/11 MILAN-JUVENTUS 1-0 MARCATORI: Robinho rigore 31 MILAN: Amelia, De Sciglio, Mexes (Zapata 72), Yepes, Constant, Montolivo, De Jong, Nocerino, Robinho (Pazzini 65), Boateng (Flamini 84), El Shaarawy Allenatore Allegri JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Caceres, Isla (Padoin 46), Vidal, Pirlo, Marchisio C., Asamoah (Pogba 72), Quagliarella (Giovinco 57), Vucinic Allenatore Conte ARBITRO: Rizzoli

15.A GIORNATA – 01/12 JUVENTUS-TORINO 3-0 MARCATORI: Marchisio C. 57, Giovinco 67, Marchisio C. 84 JUVENTUS: Buffon, Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, De Ceglie (Asamoah 61), Pogba, Pirlo, Marchisio C., Giaccherini (Bendtner 46), Vucinic, Giovinco (Matri 78) - Allenatore Conte TORINO: Gillet, Darmian, Glik, Ogbonna, D’Ambrosio, Basha, Gazzi, Cerci (Sansone 78), Bianchi (Stevanovic 63), Meggiorini (Di Cesare 40), Santana Allenatore Ventura ARBITRO: Rocchi


LA CAVALCATA (BIS)

BIANCONERA

Giornata 10, la rete di Pogba al 93’ con il Bologna per il 2-1 finale

MOMENTO 4 giornata 10 È l’anno delle vittorie sul filo di lana, dopo Genova e Siena, ecco il colpo in casa con il Bologna. Il pari di Taider Al 71’ sembra condannare la Juventus ad un passo falso casalingo. Gli uomini di Conte spingono, creano occasioni ma non riescono a concretizzarle a dovere. Quando il match sembra ormai finito spunta dalla mischia la testa di Pogba, che devia il tanto che basta per battere Agliardi. È un gol bello ed importante, che fa entrare il centrocampista francese nel cuore dei tifosi.

I BIANCONERI DELLO SCUDETTO

Giocatore Barzagli Bonucci Buffon Pirlo Vidal Vucinic Giovinco Marchisio Pogba Asamoah Lichtsteiner Matri Quagliarella Chiellini Padoin Giaccherini Caceres Isla De Ceglie Peluso Marrone Bendtner Storari Lucio Anelka Beltrame Pepe Iaquinta Rubinho

Pres 47 46 44 43 43 42 4O 39 37 36 35 33 32 29 24 22 18 17 16 16 13 1O 6 4 2 1 1 0- 0-

* Aggiornata al 06/05

G.F - 1 - 5 15 13 11 8 5 3 4 9 12 1 - 2 1 - - 1 - - - - - - - - -

G.S - - 29 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 5 - - - - -

Rossi 1 -

POGBA, CHE SPETTACOLO

Un regalo da 30/40 milioni. A Manchester, sponda United, si staranno mangiando le mani. Giunto a Torino a parametro zero, il francesino ci ha messo una sola stagione a lasciare il segno. È lui, insieme a Vidal, l’uomo copertina di questo scudetto. Da giovane promessa a giocatore cardine che, in prospettiva, potrebbe valere, appunto, 30/40 milioni di euro. Dal giorno del suo esordio in Serie A (il 22 settembre 2012, contro il Chievo), il centrocampista dalle lunghe leve non ha mai smesso di incantare, mettendo a segno anche reti pesanti (leggi Napoli, Bologna e Udinese). Certo, ha ancora tanto da imparare, come conferma l’ingenuo e decisamente esagerato sputo nei confronti di Aronica nella partita scudetto contro il Palermo ma, in quanto a talento, Pogba non ha tanti eguali in circolazione, soprattutto se parliamo di un classe 1993. 16.A GIORNATA – 09/12 PALERMO-JUVENTUS 0-1 MARCATORI: Lichtsteiner 50 PALERMO: Ujkani, Munoz, Donati (Dybala 70), Von Bergen, Pisano (Brienza 46), Morganella, Barreto, Kurtic (Viola 74), Garcia, Ilicic, Miccoli - Allenatore Gasperini JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner (Padoin 64), Vidal (Pogba 54), Pirlo, Marchisio C., Asamoah, Matri (Bendtner 73), Vucinic - Allenatore Conte ARBITRO: De Marco

17.A GIORNATA – 16/12 JUVENTUS-ATALANTA 3-0 MARCATORI: Vucinic 2, Pirlo 14, Marchisio C. 27 JUVENTUS: Buffon, Barzagli (Padoin 63), Marrone, Chiellini, Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio C. (Giaccherini 69), Asamoah, Giovinco, Vucinic (Quagliarella 55) - Allenatore Conte ATALANTA: Consigli, Lucchini, Manfredini, Bellini, Schelotto, Radovanovic (Biondini 46), Cigarini (Cazzola 74), Peluso, Bonaventura (Stendardo 39), Moralez, Denis - Allenatore Colantuono ARBITRO: Massa

18.A GIORNATA – 21/12 CAGLIARI-JUVENTUS 1-3 MARCATORI: Pinilla rigore 16, Matri 75, Matri 90+2, Vucinic 90+5 CAGLIARI: Agazzi, Pisano, Ariaudo, Astori, Murru (Perico 53), Dessena, Nainggolan, Ekdal, Thiago Ribeiro, Pinilla (Nenè 76), Sau (Del Fabro 67) Allenatore Pulga JUVENTUS: Buffon, Caceres (Padoin 62), Bonucci, Barzagli, Lichtsteiner (Vucinic 72), Vidal, Pirlo, Marchisio C., Asamoah, Quagliarella (Matri 61), Giovinco Allenatore Conte ARBITRO: Damato

19.A GIORNATA – 06/01 JUVENTUS-SAMPDORIA 1-2 MARCATORI: Giovinco rigore 24, Icardi 52, Icardi 68 JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Peluso, Padoin, Pogba (Giaccherini 71), Pirlo, Marchisio C., De Ceglie (Vucinic 62), Matri (Quagliarella 62), Giovinco Allenatore Conte SAMPDORIA: Romero, Gastaldello, Palombo, Costa, Berardi, Obiang, Poli, Krsticic (Tissone 80), Estigarribia (De Silvestri 46), Eder (Munari 77), Icardi Allenatore Rossi D. ARBITRO: Valeri

20.A GIORNATA – 13/01 PARMA-JUVENTUS 1-1 MARCATORI: Pirlo 52, Sansone 77 PARMA: Mirante, Zaccardo, Paletta, Santacroce, Biabiany, Marchionni (Acquah 82), Valdes, Parolo, Gobbi, Amauri (Sansone 69), Belfodil - Allenatore Donadoni JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Caceres, Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba, Padoin (De Ceglie 65), Quagliarella (Vucinic 68), Giovinco - Allenatore Conte ARBITRO: De Marco


MOMENTO 5 giornata 11 Reduce da 49 risultati utili consecutivi, la Juventus ospita l’Inter di Stramaccioni. Pronti-via ecco il gol di Vidal, che fa esplodere lo stadium dopo pochi secondi. La partita è tutt’altro che semplice però, con un’Inter arrembante e determinata. Il pari di Milito, su calcio di rigore, riapre il match ad inizio ripresa. La Juventus non ci sta e, spinta dal pubblico, si riversa in attacco. Vidal perde un pallone in mezzo al campo, a difesa scoperta. Guarin ne approfitta, si butta nello spazio e calcia in porta. Buffon devia come può, ma il più lesto di tutti è Milito, che trafigge il portiere bianconero e regala ai nerazzurri un importante successo.

Giornata 11, Strama compie il miracolo e affossa la Juventus

MOMENTO 6 giornata 18 Sul neutro di Parma, il Cagliari inizia alla grande, contro una Juventus forse distratta dalla sosta imminente. A quindici dalla fine i bianconeri sono sotto, quando Matri trova il gol del pari con una zampata di rapina. Negli ultimi minuti i bianconeri si riversano in massa nella metà campo rossoblu, spingendo e creando occasioni. Sul filo di lana è ancora l’ex cagliaritano Matri a trovare il guizzo giusto che regala il successo alla Juventus.

Giornata 18, la doppietta di Matri ribalta il risultato tra il 75’ e il 90’ col Cagliari 21.A GIORNATA – 19/01 JUVENTUS-UDINESE 4-0 MARCATORI: Pogba 41, Pogba 66, Vucinic 72, Matri 80 JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Caceres, Lichtsteiner, Vidal (Padoin 78), Pogba, Giaccherini, De Ceglie (Isla 83), Vucinic, Giovinco (Matri 46) - Allenatore Conte UDINESE: Padelli, Heurtaux, Danilo, Domizzi, Basta, Pinzi, Allan, Lazzari, Pasquale (Gabriel Silva 84), Pereyra (Di Natale 51), Muriel (Maicosuel 73) Allenatore Guidolin ARBITRO: Banti

22.A GIORNATA – 26/01 JUVENTUS-GENOA 1-1 MARCATORI: Quagliarella 54, Borriello 68 JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Caceres, Lichtsteiner, Vidal, Pogba, Marchisio C. (Beltrame 82), De Ceglie (Giaccherini 73), Quagliarella (Giovinco 69), Vucinic - Allenatore Conte GENOA: Frey, Granqvist, Manfredini (Rossi M. 66), Moretti, Pisano, Kucka, Matuzalem, Olivera (Bertolacci 59), Antonelli, Immobile (Borriello 59), Floro Flores - Allenatore Ballardini ARBITRO: Guida

23.A GIORNATA – 03/02 CHIEVO-JUVENTUS 1-2 MARCATORI: Matri 10, Lichtsteiner 42, Thereau 52 CHIEVO: Puggioni, Sampirisi (Seymour 46), Dainelli, Andreolli, Cesar (Acerbi 46), Jokic, Cofie (Pellisier 74), Rigoni, Hetemaj, Thereau, Paloschi - Allenatore Corini JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Marrone, Caceres, Lichtsteiner (Padoin 79), Vidal, Pirlo, Pogba, De Ceglie, Matri (Isla 89), Giovinco (Quagliarella 58) - Allenatore Conte ARBITRO: Bergonzi

24.A GIORNATA – 09/02 JUVENTUS-FIORENTINA 2-0 MARCATORI: Vucinic 20, Matri 41 JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Marrone, Peluso, Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio C., De Ceglie (Caceres 60), Matri (Pogba 75), Vucinic (Giovinco 62) - Allenatore Conte FIORENTINA: Viviano, Roncaglia, Gonzalo Rodriguez, Savic (Tomovic 46), Cuadrado, Romulo, Pizarro, Borja Valero, Pasqual, Jovetic (Ljajic 74), Toni (El Hamdaoui 57) - Allenatore Montella ARBITRO: Mazzoleni P.

25.A GIORNATA – 16/02 ROMA-JUVENTUS 1-0 MARCATORI: Totti 58 ROMA: Stekelenburg, Piris, Burdisso, Marquinhos, Torosidis, De Rossi, Pjanic (Bradley 68), Marquinho (Balzaretti 83), Lamela, Totti (Florenzi 88), Osvaldo Allenatore Andreazzoli JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Caceres, Lichtsteiner, Vidal (Anelka 71), Pirlo, Pogba, Asamoah (Padoin 56), Matri, Vucinic (Giovinco 56) - Allenatore Conte ARBITRO: Rocchi


LA CAVALCATA (BIS)

BIANCONERA

LA CAVALCATA BIANCONERA

Data Partita sabato 25 agosto 2O12 Juventus-Parma domenica 2 settembre 2O12 Udinese-Juventus domenica 16 settembre 2O12 Genoa-Juventus sabato 22 settembre 2O12 Juventus-Chievo martedì 25 settembre 2O12 Fiorentina-Juventus sabato 29 settembre 2O12 Juventus-Roma domenica 7 ottobre 2O12 Siena-Juventus sabato 2O ottobre 2O12 Juventus-Napoli domenica 28 ottobre 2O12 Catania-Juventus mercoledì 31 ottobre 2O12 Juventus-Bologna sabato 3 novembre 2O12 Juventus-Inter sabato 1O novembre 2O12 Pescara-Juventus sabato 17 novembre 2O12 Juventus-Lazio domenica 25 novembre 2O12 Milan-Juventus sabato 1 dicembre 2O12 Juventus-Torino domenica 9 dicembre 2O12 Palermo-Juventus domenica 16 dicembre 2O12 Juventus-Atalanta venerdì 21 dicembre 2O12 Cagliari-Juventus domenica 6 gennaio 2O13 Juventus-Sampdoria domenica 13 gennaio 2O13 Parma-Juventus sabato 19 gennaio 2O13 Juventus-Udinese sabato 26 gennaio 2O13 Juventus-Genoa domenica 3 febbraio 2O13 Chievo-Juventus sabato 9 febbraio 2O13 Juventus-Fiorentina sabato 16 febbraio 2O13 Roma-Juventus domenica 24 febbraio 2O13 Juventus-Siena venerdì 1 marzo 2O13 Napoli-Juventus domenica 1O marzo 2O13 Juventus-Catania sabato 16 marzo 2O13 Bologna-Juventus sabato 3O marzo 2O13 Inter-Juventus sabato 6 aprile 2O13 Juventus-Pescara lunedì 15 aprile 2O13 Lazio-Juventus domenica 21 aprile 2O13 Juventus-Milan domenica 28 aprile 2O13 Torino-Juventus domenica 5 maggio 2O13 Juventus-Palermo mercoledì 8 maggio 2O13 Atalanta-Juventus sabato 11 maggio 2O13 Juventus-Cagliari domenica 19 maggio 2O13 Sampdoria-Juventus

Ris. 2-O 1-4 1-3 2-O 0 O-O 0 4-1 1-2 2-O 0 O-1 2-1 1-3 1-6 O-O 0 1-O 0 3-O 0 O-1 3-O 0 1-3 1-2 1-1 4-O 0 1-1 1-2 2-O 0 1-O 0 3-O 0 1-1 1-O 0 O-2 1-2 2-1 O-2 1-O 0 O-2 1-O 0 - - -

VPS V V V V P V V V V V S V P S V V V V S P V P V V S V P V V V V V V V V -

MOMENTO 7 giornata 22 Il testa a testa con il Napoli è in pieno svolgimento. A Torino arriva il Genoa del neo allenatore Ballardini. I bianconeri vanno in vantaggio con Quagliarella a inizio ripresa. La partita sembra addormentata, ma Borriello scuote improvvisamente i suoi ex compagni. Il bomber del Genoa pareggia e riapre il campionato, rialzando il livello d’attenzione a Torino.

* Aggiornata al 06/05

Giornata 22, Borriello, con una magia a Torino al 68’, riapre il campionato 26.A GIORNATA – 24/02 JUVENTUS-SIENA 3-0 MARCATORI: Lichtsteiner 30, Giovinco 74, Pogba 89 JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Peluso, Lichtsteiner, Pogba, Pirlo, Marchisio C., Asamoah (Chiellini 76), Giovinco (Giaccherini 81), Vucinic (Matri 64) - Allenatore Conte SIENA: Pegolo, Jorge Teixeira, Terlizzi, Felipe, Belmonte, Bolzoni, Della Rocca (Verre 90+2), Rubin, Rosina (Agra Salvador 74), Valiani (Pozzi 64), Emeghara - Allenatore Iachini ARBITRO: Celi

27.A GIORNATA – 01/03 NAPOLI-JUVENTUS 1-1 MARCATORI: Chiellini 10, Inler 43 NAPOLI: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro P., Britos (Dzemaili 46), Maggio, Behrami, Inler (Armero 84), Zuniga, Hamsik, Cavani, Pandev (Insigne 67) - Allenatore Mazzarri JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio C. (Padoin 90+1), Peluso, Vucinic (Pogba 85), Giovinco (Matri 74) Allenatore Conte ARBITRO: Orsato

28.A GIORNATA – 10/03 JUVENTUS-CATANIA 1-0 MARCATORI: Giaccherini 90+1 JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner, Pogba, Pirlo, Marchisio C., Asamoah (Giaccherini 75), Vucinic (Quagliarella 76), Giovinco (Matri 65) - Allenatore Conte CATANIA: Andujar, Alvarez, Spolli (Rolin 86), Bellusci, Izco, Biagianti (Salifu 81), Lodi, Almiron, Marchese, Castro, Gomez (Cani 83) - Allenatore Maran ARBITRO: Giannoccaro

29.A GIORNATA – 16/03 BOLOGNA-JUVENTUS 0-2 MARCATORI: Vucinic 61, Marchisio C. 73 BOLOGNA: Curci, Garics (Christodoulopoulos 69), Antonsson, Cherubin, Morleo, Perez, Taider, Kone (Naldo 58), Diamanti, Gabbiadini, Gilardino (Moscardelli 73) - Allenatore Pioli JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Padoin, Vidal (Quagliarella 89), Pirlo, Marchisio C., Peluso, Vucinic (Matri 82), Giovinco (Pogba 76) - Allenatore Conte ARBITRO: Bergonzi

30.A GIORNATA – 30/03 INTER-JUVENTUS 1-2 MARCATORI: Quagliarella 3, Palacio 54, Matri 60 INTER: Handanovic, Ranocchia (Cambiasso 66), Samuel, Chivu, Zanetti J., Gargano (Rocchi 80), Kovacic, Alvaro Pereira, Alvarez (Guarin 46), Palacio, Cassano - Allenatore Stramaccioni JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Padoin, Vidal, Pirlo, Marchisio C., Asamoah (Peluso 62), Quagliarella (Giovinco 82), Matri (Pogba 74) Allenatore Conte ARBITRO: Rizzoli


LA CAVALCATA (BIS)

BIANCONERA

Giornata 30, il guizzo di Matri al 60’ che stende l’Inter a Milano

Giornata 28, la rete di Giaccherini che stende il Catania al 93’ MOMENTO 8 - giornata 28

MOMENTO 9 - giornata 30

Dopo le polemiche dell’andata, il 1O marzo si presenta a Torino il Catania. Maran ha studiato bene la partita ed imbriglia i bianconeri. Gli uomini di Conte giocano 9O minuti nella metà campo avversaria, senza mai trovare il giusto spiraglio. A pochi secondi dal termine, in pieno recupero, Giaccherini si avventa su una palla vagante. Controllo in un fazzoletto e appoggio preciso alla desta di Andujar, fino a quel momento uno dei migliori in campo. La vittoria è fondamentale, perchè allontana il Napoli e avvicina quel tricolore tanto agognato in quel di Torino.

La trasferta di Milano non sarà mai una partita come le altre. Lo sanno i tifosi della Juventus, quelli dell’Inter e le rispettive società. Conte prepara bene la partita e si trova avanti con un gran gol di Quagliarella. L’Inter non ci sta e nella ripresa si butta in avanti, trovando il pari con il solito Palacio. L’asse Matri-Quagliarella, però, funziona a meraviglia. Passano nemmeno 1O minuti dal pari dell’Inter che il bomber scuola Milan trova la rete del definitivo vantaggio, trafiggendo Handanovic sul primo palo su cross dal fondo dell’ex Napoli.

MOMENTO 10 - giornata 33 Chiedete ad un qualsiasi tifoso juventino cosa pensa su Arturo Vidal. La risposta scontata: è un guerriero, è imprescindibile. Il suo nome è scritto a chiare lettere sul primo scudetto dell’era Conte; e quest’anno non fa eccezione. Gol, grandi prestazioni e freddezza hanno caratterizzato la sua stagione, proprio come nella vittoria casalinga contro il Milan. Un successo decisivo, che consegna di fatto il tricolore ai bianconeri. Vidal sconfigge il “Diavolo” con un rigore di rara precisione, infilando il pallone all’incrocio dei pali. Ormai è solo una questione di numeri. La matematica certezza dello Scudetto arriva nella sfida interna contro il Palermo.

Giornata 33, Vidal, dagli 11 metri, segna al Milan. La Juventus non ha più rivali 31.A GIORNATA – 06/04 JUVENTUS-PESCARA 2-1 MARCATORI: Vucinic rigore 72, Vucinic 78, Cascione 83 JUVENTUS: Storari, Bonucci (Isla 81), Marrone, Peluso, Lichtsteiner, Vidal, Pogba, Giaccherini, Asamoah, Giovinco (Quagliarella 32), Vucinic (Matri 79) Allenatore Conte PESCARA: Pelizzoli, Zanon, Kroldrup (Bianchi Arce 70), Capuano, Modesto, Togni, Rizzo, Sculli, Quintero (Bjarnason 58), Caprari (Cascione 66), Sforzini Allenatore Bucchi ARBITRO: Peruzzo

32.A GIORNATA – 15/04 LAZIO-JUVENTUS 0-2 MARCATORI: Vidal rigore 8, Vidal 28 LAZIO: Marchetti, Gonzalez, Ciani, Cana, Stankevicius, Ledesma C. (Crecco 67), Candreva, Hernanes (Kozak 46), Onazi, Mauri (Ederson 46), Klose - Allenatore Petkovic JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Peluso, Lichtsteiner (Padoin 66), Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah, Marchisio C. (Giaccherini 89), Vucinic (Quagliarella 86) - Allenatore Conte ARBITRO: Giannoccaro

33.A GIORNATA – 21/04 JUVENTUS-MILAN 1-0 MARCATORI: Vidal rigore 57 JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner (Padoin 81), Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah (Peluso 90+2), Marchisio C., Vucinic (Quagliarella 90) Allenatore Conte MILAN: Abbiati (Amelia 15), Abate, Zapata, Mexes, Constant, Montolivo, Ambrosini (Muntari 46), Boateng, Robinho (Bojan 71), Pazzini, El Shaarawy Allenatore Allegri ARBITRO: Banti

34.A GIORNATA – 28/04 TORINO-JUVENTUS 0-2 MARCATORI: Vidal 86, Marchisio C. 90+2 TORINO: Gillet, D’Ambrosio (Di Cesare 75), Glik, Ogbonna, Masiello, Basha, Gazzi, Cerci, Bianchi, Meggiorini (Jonathas 66), Santana (Birsa 83) Allenatore Ventura JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner (Caceres 74), Pogba, Pirlo, Vidal, Asamoah (Peluso 90+1), Marchisio C., Vucinic (Quagliarella 74) - Allenatore Conte ARBITRO: Bergonzi

35.A GIORNATA – 05/05 JUVENTUS-PALERMO 1-0 MARCATORI: Vidal rigore 59 JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner (Padoin 56), Pogba, Pirlo, Vidal, Asamoah (Peluso 66), Marchisio C., Vucinic (Quagliarella 78) Allenatore Conte PALERMO: Sorrentino, Von Bergen, Donati, Aronica, Nelson, Barreto, Rios (Faurlin 78), Kurtic, Garcia, Miccoli (Hernandez 65), Ilicic (Dybala 71) Allenatore Sannino ARBITRO: Romeo


MYBET: Passione Italiana, Affidabilità tedesca

di Fabrizio Gerolla

Un nuovo operatore si è affacciato da pochi mesi sul mercato italiano, le sue origini tedesche non lasciano dubbi su serietà, professionalità e competenza MyBet Italia srl è una società che fa parte del gruppo tedesco Mybet Holding SE, quotata in Germania alla Borsa di Francoforte. La sua attività nel mondo del gaming inizia nel 1998 attraverso la partecipazione in diverse società in molti paesi europei, Germania, Austria, Spagna, Belgio, Gibilterra e Malta consolidando la sua posizione nel panorama del gioco continentale. La sede del gruppo è Amburgo e al core business iniziale focalizzato sulle scommesse sportive, si sono aggiunti i giochi da casinò e il poker online. Le attività iniziano sul sito .com e via via vengono acquisite le licenze anche in altri paesi per poter operare nel pieno rispetto delle leggi, da qui si arriva quindi al lancio del sito www.mybet.it. Negli intenti del suo management Mybet vuole innanzitutto che l’ambiente di gioco sia sicuro, affidabile e completo con tutto ciò che il legislatore ha reso obbligatorio. La piattaforma di gioco è unica in Italia e il software può essere utilizzato senza problemi di virus e spyware. Basandosi sulle tecnologie più avanzate il giocatore ha cosi la certezza di giocare sempre al sicuro con Mybet. Per i neofiti è anche operativo un efficiente servizio di Supporto Clienti, con un team Mybet dedicato e disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7 che può essere contattato sia via email, sia per telefono. 
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Champions League: la Coppa al Bayern a 1,88 Cresce l’attesa per la finale di Champions League che si disputerà il 25 maggio a Londra nel mitico Wembley. Dopo avere eliminato Real Madrid e Barcellona saranno il Borussia Dortmund e il Bayern di Monaco a contendersi la Coppa dalle “grandi orecchie”. La sfida tutta tedesca vede per i quotisti di Mybet.it gran favorito il Bayern a 1,88 mentre un successo del Dortmund pagherebbe 4,40 volte la posta. Molto interessanti le quote per il risultato esatto: il successo dei bavaresi per 2-1 è a 7,00, il 3-1 a 13. La clamorosa vittoria del Borussia per 2-0 invece vale ben 13 volte la posta mentre un crollo del Bayern sconfitto per 3-0 pagherebbe addirittura 50 volte quanto giocato (Agimeg). MotoGp: il mondiale a Lorenzo a 2,45 Nuove quote Mybet.it per il titolo mondiale della MotoGp. Dopo il Gran Premio di Spagna Jorge Lorenzo perde terreno nella classifica iridata, battuto da Pedrosa e Marquez, e vede la quota passare a 2,45 mentre per i due piloti Yamaha, rispettivamente primo e secondo sul podio di Jerez, la quota si assesta a 3,30. Valentino Rossi, che aveva iniziato bene la gara, chiude al quarto posto e la sua quota per il mondiale sale quindi a 14,00. La Yamaha di Crutchlow non ha ancora portato il pilota britannico oltre il quarto posto e per Mybet.it la quota è a 125, mentre Andrea Dovizioso su Ducati vale ben 300 volte la posta (Agimeg). (Le quote sono soggette a variazione) calcio2000 29 giu 2013


intervista - Daniele Buzzegoli di Irene Calonaci e Leonardo Batistini

IL PORTAFORTUNA

D

aniele Buzzegoli, centrocampista trentenne, è tra i migliori top player della Serie B 2012/2013. Assieme al suo Novara è stato protagonista di una rimonta che ha portato i lombardi dall’ultimo posto in classifica alla zona play-off. Calcio2000 lo ha intervistato per saperne di più sulla sua avventura con i piemontesi… Iniziamo dalla stagione del Novara… “È stato un campionato convulso ed in parte condizionato dai -4 punti di penalizzazione iniziali. Psicologicamente non è facile partire con l’handicap, per me è stata la prima volta. Siamo partiti molto male e ad un certo punto ci siamo trovati ultimi in classifica con sei

Il centrocampista Buzzegoli ha fatto bene ovunque, a Novara non poteva di certo fallire…

30 calcio2000 giu 2013

sconfitte consecutive. È stato esonerato Tesser e sono arrivati Gattuso e Perrone per un periodo di transizione ma la classifica continuava ad essere brutta”. Poi è arrivato Aglietti, la svolta? “Quando arriva un allenatore nuovo cambiano sempre gli equilibri della squadra, anche chi è sicuro del posto si rimette in gioco e chi magari non giocava cerca di mettersi in mostra. Con Aglietti abbiamo perso le prime due ma poi ha fatto benissimo, è stato importante per la fiducia conferita ad ognuno di noi singolarmente. Ha ricreato il giusto entusiasmo e siamo riusciti ad uscire dalla crisi ed arrivare addirittura in zona Play-Off. Noi insieme al mister siamo stati bravi a rimanere tranquilli e ad analizzare le prestazioni,


da lì è iniziato un nuovo campionato”. Tu hai trovato più spazio con Aglietti rispetto a Tesser segnando anche goal pesanti “Quello che ha fatto Tesser qua a Novara è noto a tutti. Ha fatto tre anni fantastici con una cavalcata stupenda. Forse per lui era finito un ciclo, cambiando tanti componenti della rosa del Novara che aveva vinto “tutto”. Aglietti rispetto a Tesser ha cambiato modulo e questo ha agevolato il Novara ed anche il mio modo di giocare”. Nel girone di ritorno è stato un Novara da record “Abbiamo ottenuto sette vittorie di fila con 13 partite senza sconfitte e soprattutto ci siamo salvati con sei giornate di anticipo, nonostante avessimo terminato il girone di andata con 19 punti. A gennaio l’obiettivo prioritario era la salvezza e nessuno avrebbe mai pensato a lottare per la promozione in Serie A”. Cosa ne pensi del campionato dello Spezia, tua ex squadra? “Credo che lo Spezia visto nel girone di ritorno abbia fatto un gran lavoro a salvarsi prima della fine del campionato. A differenza delle squadre che sono state promosse dalla C alla B negli ultimi anni, loro hanno deciso di rifondare totalmente la squadra. Questo, numeri alla mano, non ha pagato perché era una squadra nuova dove tutti si dovevano conoscere e lo stesso mister Serena è stato costretto ad iniziare tutto da capo. Penso che non sempre chi spende vinca, basta vedere i risultati degli scorsi anni di Novara e Cesena che dalla C1 sono arrivati alla B senza

stravolgere la squadra ma soltanto con qualche innesto importante. A mio avviso la cosa che sembra paghi di più è la continuità”. Qual è la tua squadra del cuore? Ed il tuo sogno? “Ho sempre tifato per la squadra della mia città, la Fiorentina. Sono cresciuto con Rui Costa come idolo ed il mio sogno ovviamente sarebbe quello di vestire la maglia viola. Quest’anno ho giocato a Firenze da avversario in Coppa Italia ed è stata una bella emozione”. A proposito di Fiorentina, come vedi il centrocampo viola? “È un piacere vedere giocare il centrocampo viola soprattutto per uno come me che gioca a calcio e che interpreta quel ruolo. Pizarro, Aquilani e Borja Valero è uno spettacolo vero e proprio vederli giocare. Credo che il centrocampo viola, insieme a quello della Juventus, sia il più forte d’Italia in questo momento. Di Fiorentina parlo spesso con Seferovic (in prestito dai viola), lui è molto forte e credo che il prossimo anno sia pronto per essere protagonista in Serie A”. Tornando al Novara, uno dei punti di forza della squadra è anche un centro sportivo come Novarello, cosa dà in più alla squadra? “Novarello fa tanto perché ti permette di lavorare sempre nel solito ambiente, con delle strutture importanti ed avendo più campi a disposizione anche se dovesse nevicare abbiamo la possibilità di scegliere su quale terreno allenarci. Addirittura possiamo anche scegliere l’opzione del palazzetto al chiuso.

Buzzegoli, uno dei segreti della grande rimonta novarese in serie cadetta

In più sai di essere a casa tua e sai di poter lavorare con tranquillità, serenità ed alla fine tutto questo porta qualche punto in più alle squadre che hanno un centro sportivo. Ogni società dovrebbe averlo per un progetto a lungo termine”. Per terminare una curiosità, avere Buzzegoli in rosa porta bene visto il tuo curriculum… “Non esagerate, nel mio piccolo ho avuto soddisfazione di vincere campionati con la Massese, lo Spezia, il Varese e vincere i play-off col Pisa. Se vogliamo essere scaramantici diciamo pure che porto bene (ride ndr)”.

curiosità Daniele Buzzegoli oltre al calcio coltiva una forte passione per il Golf. Fuori dal campo è sposato da dieci anni con Silvia ed ha due figli, Niccolò (10) e Francesco (6) quest’ultimo affetto dalla sindrome di autismo. Anche per questo il Novara si è contraddistinto con l’iniziativa un goal contro l’autismo. “Il calcio può fare molto per sensibilizzare l’opinione pubblica – dichiara Buzzegoli – il Novara lo sta facendo e grazie a questa iniziativa abbiamo aiutato molte famiglie. Le cure per certe malattie costano e purtroppo non tutti i genitori hanno la possibilità economica di poter curare i propri figli. Io mi reputo fortunato e spero con il contributo del Novara di poter aiutare ancora molte altre famiglie. Non basta indossare una maglietta per risolvere il problema ma approfondirlo andando a visionare le strutture e dando una mano concreta, questo è quello che stiamo facendo con la mia società.

calcio2000 31 giu 2013


altri campionati italia - san marino di Simone Beltrambini - www.calcioline.com

Sognando

la B

S Approfondimento sul San Marino calcio, una delle squadre sorpresa della Lega Pro.

32 calcio2000 giu 2013

an Marino, terra di confine per tanti italiani e zona franca del commercio internazionale, grazie a un certo Leonardo Acori è entrato maggiormente nelle cronache non solo quale piccolo Stato all’interno dell’Italia, ma anche per quella squadra biancazzurra che ha cominciato a far sognare i tifosi di calcio che vivono sul Titano. A dare il là a un movimento che ha cominciato a pensare in grande è stato proprio l’allenatore di Bastia Umbra che lo scorso 2 ottobre è stato chiamato ad allenare il San Marino, neo promosso nella Prima Divi-

sione di Lega Pro. La squadra, prima dell’avvento dell’ex tecnico di Rimini e Livorno, navigava in cattive acque; poi il “motivatore” Acori ha dato la scossa spingendo una squadra spenta ad accendersi per rincorrere un grande obiettivo, la promozione in cadetteria. A credere nel mister è stato l’intero organigramma sanmarinese capeggiato dal presidente Danilo Pretelli. La squadra ha così dato la propria risposta sul campo cominciando una serie positiva di risultati che l’hanno portata addirittura a ridosso della zona play-off. Nelle ultime uscite la formazione si è trovata difronte alcune delle principa-


li avversarie del torneo e il risultato, purtroppo, è stato sempre negativo. In particolare le sconfitte contro Entella e Trapani hanno forse determinato il destino della squadra che, comunque, costruita per salvarsi, alla fine è arrivata a sfiorare il sogno Serie B. La cosa che conta però è che il gruppo sia valido e che la società abbia intenzione di puntare sempre più in alto. Le prospettive ci sono tutte anche perchè nella stanza dei bottoni l’intenzione è proprio quella di salire ancora di categoria. I giocatori, per la maggior parte, sono giovani emergenti che in questa annata hanno dimostrato di avere numeri importanti. GIOVANI E BUONI Il portiere Gianluca Vivan ha dato serenità al reparto arretrato concedendo parate da vero numero uno, mentre la difesa, sempre attenta, ha fatto capire di avere le qualità per arrivare molto in alto. Bene il centrocampo dove spicca il giovane e promettente Abdou Doumbia: il ragazzo si è imposto all’attenzione sia per dinamismo sia per la sua capacità di andare in gol con una certa facilità. In attacco poi da non dimenticare Massimo Coda, uno che per movenze e fiuto per il gol ricorda nientemeno che un certo Bobo Vieri. Insomma a San Marino ci sono tutte le componenti per fare bene e se non sarà quest’anno allora il prossimo potrebbe essere quello del definitivo salto di qualità... ESPERIENZA IN PANCA La società, dal canto suo, sembra decisa a fare sempre meglio e sulla panchina anche per la prossima stagione ci sarà Acori, un tecnico forse sottovalutato, ma con la capacità di tirare fuori da ogni giocatore il massimo. E proprio il mister ha parlato del futuro: “Ho sempre lavorato per ottenere il massimo. Cercare di allenarsi bene, e fare bene ad ogni partita è ciò che conta. Siamo ambiziosi, una volta centrato l’obiettivo salvezza, che era quello primario, abbiamo poi deciso di guardare al massimo e quel massimo è raggiungere il sogno play-off. La società quando mi ha preso, visto

il brutto inizio, pensava alla salvezza, ma il presidente Pretelli, in cui mi rivedo, vuole sempre di più”. Acori ha poi parlato del tipo di ambiente trovato sul Titano: “Ho trovato una società che ha sempre rispettato gli impegni; in questo momento, particolarmente difficile, ha sempre pagato gli stipendi puntualmente. L’organizzazione è ottima, va sottolineato che ci alleniamo bene visto che ci sono due campi a Pietracuta, campi in erba, e ogni tanto andiamo anche allo stadio di Serravalle. Allenarsi bene è una cosa fondamentale”. AAA PASSIONE CERCASI Il mister dei biancazzurri ha poi parlato del gruppo che ha a disposizione: “Sono tutti bravi, di solito ci si sofferma di più sui giovani, quindi è logico che un tecnico curi un po’ di più i giocatori che devono ancora maturare, anche se anche quelli esperti si fermano a lavorare per migliorare sempre e quindi il gruppo è tutto valido. I giovani devono avere sempre quella voglia di migliorare, ma quelli presenti in questo San Marino potranno certo togliersi delle soddisfazioni”. Acori ha poi concluso facendo il punto sulla sua situazione contrattuale e su quello che potrebbe essere un prossimo futuro della formazione sanmarinese: “Personalmente faccio sempre i contratti annualmente, anche a Rimini dove sono stato sei anni, l’allenatore deve essere soddisfatto di rimanere e la società deve essere libera di fare quello che ritiene più giusto. Per cercare di programmare il salto di categoria, che non è facile, dato che la serie B è un altro mondo, bisogna cercare di coinvolgere di più la città. Allo stadio ci sono pochi tifosi, bisogna capire se c’è una realtà pronta per affrontare il palcoscenico della cadetteria. La società penso sia pronta, grazie anche alla presenza della Lega e alla televisione: ci sono risorse in più molto importanti, però si deve fare un lavoro capillare per far sentire più vicino lo stato di San Marino, come città, come tifosi, a una squadra che ha bisogno di essere maggiormente sostenuta”.

LA STELLA Oltre a mister Acori ci ha detto la sua anche uno dei giocatori più interessanti della rosa del San Marino, il centrocampista francese Abdou Doumbia. Il ragazzo, impostosi all’attenzione con grandi prestazioni, ha parlato della stagione positiva sua e della squadra: “Mi aspettavo una stagione positiva soprattutto dopo l’arrivo del mister (Leonardo Acori, ndr). Ci siamo allenati molto, lui è un grande motivatore, ci ha trasmesso molta voglia. Personalmente con lui mi sono chiarito subito, ma mi sono adattato a giocare mezz’ala, terzino, ruoli dovuti anche alle necessità del momento”. Anche Doumbia ha poi parlato dell’ambiente trovato sul Titano sottolineando che “a San Marino si sta bene, c’è una società tranquilla come anche la stessa città: dopo gli allenamenti di solito mi riposo a casa, non faccio cose particolari, anche se quando si esce ovunque si vada si sta bene”. Il centrocampista ha poi parlato del bel gruppo biancazzurro: “Siamo sempre tutti insieme, siamo un bel gruppo. Quando usciamo siamo tutti insieme, poi ci sono Del Lupo e Farina che li conosco meglio dato che abbiamo giocato insieme all’Atletico Roma, ma la cosa bella è che siamo tutti amici allo stesso modo”. SOGNARE è GRATIS Ovvio che Doumbia, vista la sua giovane età, pensi anche al futuro. Il giocatore ha parlato delle sue squadre preferite: “In Italia mi piace l’Inter, ma ammetto che se devo parlare di sogno nel cassetto un giorno mi piacerebbe giocare nel Paris Saint Germain perchè è la squadra di Parigi, la città dove io abito”. Chiusura per un giocatore che Doumbia ha sempre ammirato anche se, sottolinea, non vi si è ispirato per il suo gioco: “Non ci sono giocatori cui mi ispiro però quando ero bambino guardavo sempre Zinedine Zidane; mi piaceva come giocatore e come persona, ma sfortunatamente non ho mai avuto occasione di conoscerlo di persona”. Il centrocampista transalpino ha però un obiettivo, quei play-off che insieme al San Marino inseguirà fino a quando la matematica dirà che è possibile. calcio2000 33 giu 2013


altri campionati italia - ischia di Sergio Stanco

Il Ferguson

di Ischia

A Intervista a Salvatore Campilongo, il tecnico che ha riportato l’isola in Lega Pro dopo 15 anni.

34 calcio2000 giu 2013

volte bisogna fare un passo indietro per farne due avanti. Questo è quello che ha fatto Sasà Campilongo, una carriera spesa da attaccante sui campi di periferia e da allenatore sulle panchine di provincia (fino ad arrivare in Serie B). Dopo qualche delusione, ha deciso di ripartire dalla Serie D e dimostrare che era ancora in grado di costruire qualcosa… Ciao Salvatore, com’è nata l’opportunità di allenare l’Ischia? “Vuoi la verità? Per errore (ride, ndr). Dovevo telefonare al mio fisioterapista che si chiama Nicola, ho sbagliato e ho chiamato Nicola Crisano, DS dell’Ischia che avevo incontrato qualche

tempo prima ad una partita ad Aversa e con il quale mi ero scambiato il numero. Da allora è cominciato un lungo corteggiamento da parte loro: io all’inizio ero titubante , perché dalla B alla D il salto lo puoi fare solo se sei veramente convinto, ma alla fine quando ho capito che il progetto era ambizioso, ho ceduto ed è cominciata questa grande storia d’amore”. Com’è stato tornare in Serie D? “Difficile, perché era da 10 anni che mancavo e non conoscevo la categoria, i giocatori, le regole. Però, quando ho deciso di firmare, ho subito chiarito che dovevamo puntare su un gruppo di uomini, prima che di giocatori. Sono riuscito a portare 3-4 ragazzi seri che


conoscevo bene, che sapevo che mi avrebbero aiutato anche a livello di spogliatoio e alla fine i risultati mi hanno dato ragione”. Quali erano gli obiettivi di inizio stagione? “Non mi nascondo, l’obiettivo era quello di vincere perché la società è ambiziosa e lo sono anche io. Non sarei mai sceso di due categorie semplicemente per partecipare, volevo lasciare almeno un’impronta. Il presidente (Raffale Carlino patron di Carpisa, ndr) ha sempre detto di voler costruire una squadra forte, che fosse in grado di fare bene e possibilmente vincere, ma anche qualora non ci fosse riuscita, doveva comunque onorare sempre l’impegno e comportarsi con serietà. Noi siamo riusciti a coniugare le due cose. Poi, sinceramente, nessuno pensava di fare una cavalcata del genere ed ottenere la promozione addirittura con oltre 80 punti e 5 giornate d’anticipo, questo è chiaro”. Una curiosità: com’è allenare su un’isola come Ischia? Non sembra di essere in vacanza tutto l’anno? “È sicuramente una cosa speciale, ma comporta anche qualche difficoltà. Il direttore sportivo mi aveva avvisato dei problemi logistici, come quello di trovare campi per allenamenti, hotel per i giocatori e, soprattutto, distrazioni per quelli meno seri. Qui da marzo comincia il flusso di turisti e restare concentrati non è sempre semplice (sorride, ndr), ma anche per questo ho preferito costruire un gruppo di uomini seri prima che di calciatori bravi”. Da napoletano, sentivi il peso della responsabilità? “Sinceramente, sentivo più il peso della responsabilità dovuto al fatto di essere sceso di due categorie. C’erano molti detrattori pronti a festeggiare il mio fallimento. E, poi, se fosse davvero andata male, avrei dovuto davvero ricominciare tutto da capo. Mi giocavo tutta la mia credibilità, anche per questo prima di decidere ci ho pensato bene. Però, alla fine, ho sentito proprio l’esigenza di fare qualcosa di mio, era inutile stare ad aspettare che saltasse una panchina di B o una proposta dalla C, era meglio

Il tecnico Campilongo festeggia la promozione in Lega Pro dell’Ischia

prendere in mano un progetto da zero e poterlo plasmare”. Dopo qualche piccola delusione, questa promozione per te ha il sapore della rivincita? “Sì, senza dubbio. Dopo l’esperienza della stagione scorsa a Nocera, durata solo due giornate perché non riuscivo a fare il mio calcio in quella situazione, avevo bisogno di ripartire. In molti mi aspettavano al varco: “Adesso pensa di andare in D e vincere il campionato, non sa quanto è difficile”, dicevano. Io lo sapevo che era difficile, ma avevo bisogno di creare qualcosa come avevo fatto a Cava dei Tirreni. Questo era il mio obiettivo”. Obiettivo raggiunto, ma qual è stato il segreto? “Credo di aver “professionalizzato” un ambiente che professionale non era, perché era normale che non lo fosse. Ho portato uno staff, fisioterapisti, un team manager, anche un magazziniere, costruito un gruppo di ragazzi seri con tanta voglia, tutti titolari, ma nessuno che mugugnasse quando stava in panchina”. Avete riportato un entusiasmo che sull’isola non si vedeva da tempo… “Da 15 anni, per la precisione (sorride, ndr). Al di là del fatto che la squadra

giocasse bene, vincesse e divertisse, io credo che il pubblico abbia apprezzato soprattutto la serietà di questi ragazzi, che si sono comportati in maniera estremamente professionale, anche nei momenti più difficili”. E, adesso, questo progetto, dove porta? “Abbiamo costruito le fondamenta, ora dobbiamo fare gli appartamenti. Dobbiamo decidere se li vogliamo residenziali o popolari. L’idea è quella di organizzare prima di tutto la società, dotarla di una sede, di una segreteria, di strutture. Il resto poi viene di conseguenza”. Parli quasi come un manager all’inglese più che come un allenatore… “Io qui ho davvero fatto un po’ di tutto quest’anno, ovviamente in accordo e in collaborazione col direttore sportivo Crisano, con il quale siamo in perfetta sintonia, e col presidente, che naturalmente ha sempre l’ultima parola. Come dicevo prima, però, qui ho potuto davvero costruire qualcosa di mio e questo mi rende ancor più orgoglioso. Io vivo di calcio, sono un martello, 7 giorni su 7. Sono anche stati bravi a sopportarmi…”. Un martello alla Conte? “Bravissimo, proprio come lui. Io sono amico di Antonio, abbiamo fatto il corso di Coverciano insieme e siamo rimasti in contatto. Viviamo il calcio alla stessa maniera”. Il presidente è ambizioso e parla dell’Ischia come del Chievo del Sud: si può sognare in grande? “La società è seria e lavora non bene, ma benissimo. Lui ha grande entusiasmo e ti contagia. Qui ci sono tutte le condizioni per fare bene”. E il tuo sogno qual è? “Il mio è di riuscire ad arrivare in Serie A. Voglio confrontarmi con la massima categoria, è un desiderio che ho da sempre. Con qualsiasi squadra, poi se riuscissi a farlo col Napoli, di cui sono tifoso, sarebbe veramente il massimo”. Più facile che tu in A ci vada con l’Ischia o col Napoli? “Più facile la prima (ride, ndr). Mi fido del presidente, soprattutto se mi fa diventare il Ferguson di Ischia (ride, ndr)”. calcio2000 35 giu 2013


speciale under 18 di Stefano Benetazzo

ALla RISCOPERTA

DELL’AZZURRO

I I campioni stranieri non arrivano più, spazio allora al settore giovanile…

36 calcio2000 giu 2013

giocatori stranieri attirano di più, appaiono più bravi agli occhi degli osservatori e dei tifosi, ma il loro acquisto è sempre positivo? Non sempre. Spendere cifre astronomiche per il cartellino non è quasi più possibile visto il momento complicato che sta passando l’Italia, cosicché le squadre nostrane stanno riscoprendo i settori giovanili, valorizzandoli e dando così un futuro al calcio italiano. È il caso degli Under 18, trattati in queste pagine, che tanto bene stanno facendo nelle squadre di appartenenza, tentando il salto in Prima Squadra. Portieri Da sempre la scuola di portieri italiana è considerata la migliore, così come

dimostrano gli ottimi estremi difensori approdati nella Nazionale maggiore nel corso degli anni. La speranza è che anche i quattro attuali numeri uno facenti parte del giro dell’Under 18 possano ripercorrere i fasti dei vari Pagliuca, Peruzzi, Buffon solo per citare gli ultimi in ordine di apparizione. Pierluigi Gollini, Waldimiro Falcone, Alessio Cragno e Matteo Ricci, chiamati a difendere le porte rispettivamente di Sampdoria, Manchester United, Brescia ed Empoli, società che puntano molto sui giovani facendoli crescere con pazienza, hanno tutte le qualità e le caratteristiche necessarie per arrivare in alto, anche grazie alla buona esperienza che stanno facendo con i club di appartenenza. Il futuro è letteralmente nelle loro mani.


tia Monticone del Pavia, il romanista Michele Somma, il giocatore del Bologna Marco Maini e il milanista Luca Iotti, oltre al già citato Del Fabro. La carriera di alcuni di loro è destinata a incunearsi nella centrale via che conduce alla Serie A.

Nell’Under 18 di Evani si sta mettendo in luce Lancini, esterno sinistro del Brescia

Difensori Il reparto arretrato è ben assortito, e presenta giocatori di buon livello destinati a giocare stabilmente in Serie A come già successo a Dario Del Fabro, difensore centrale del Cagliari che ha già messo nel proprio curriculum l’esordio nella massima serie, dimostrando affidabilità e bravura, nonostante la giovane età così come Alessio Romagnoli, classe 1995, che oltre all’esordio con la maglia della Roma ha trovato anche il primo gol, segnato al Genoa. I difensori centrali e gli esterni bassi di sinistra rappresentano i ruoli più coperti e con più scelta tra i giocatori, mentre sono di meno quelli che una volta erano chiamati terzini destri. Difensori centrali Molto positive le prove fin qui espresse dai giovani Simone Pasa e Daniele Rugani, tesserati con Inter e Juventus, di cui si dice un gran bene, a cui si aggiungono gli interisti Leonardo Longo e Lorenzo Paramatti, il doriano Luca Piana, il viola Saverio Madrigali, Mat-

Terzini sinistri Ampia scelta anche per questo ruolo, dove sta crescendo molto bene Nicola Lancini, calciatore del Brescia nonché Lorenzo Venuti, attualmente nella rosa della Fiorentina e Luca Barlocco della Primavera dell’Atalanta, che sta dimostrando tutte le doti in suo possesso assieme a tutta la squadra, che sta disputando un campionato di categoria molto importante; le qualità non mancano nemmeno a Filippo Costa del Chievo Verona, a Marco Paolini del Cesena e al granata Antonio Barreca. Un accenno particolare anche a Nicola Murru, giovane del ’94 del Cagliari che nella stagione in corso si alterna con indiscutibile bravura tra Prima Squadra e Primavera. Volando sulla fascia mancina possono mettersi in mostra e attirare le attenzioni di club importanti. Terzini destri Più difficile formare giocatori che possano ricoprire la fascia destra, dove promette bene sia il napoletano Emanuele Allegra che il collega bian-

conero Christian Tavanti, in attesa che altri giovani calciatori possano crescere e apprendere i rudimenti di un ruolo difficile. Centrocampo Il fulcro del gioco passa necessariamente dalla zona centrale del campo, dove il più delle volte si vincono le partite, e avere giocatori che sanno sia difendere che attaccare - ricoprendo così due fasi per dare aiuto ai compagni - e impostare nel modo migliore, sapendo leggere l’azione in anticipo e servendo palloni dolci come il miele è fondamentale per vincere. L’Italia sotto questo punto di vista è ben messa, prova ne è che alcuni centrocampisti hanno già giocato in Serie A e alcuni anche in Champions League. È il caso di Marco Benassi, mezzala di qualità e quantità facente parte dell’Inter, che ha già avuto modo di farsi ammirare sia a San Siro che sui campi di Serie A così come per il milanista Bryan Cristante, che ha fatto il suo esordio in Europa subentrando a Robinho nel 2011 e dalla prossima stagione farà parte stabilmente della prima squadra. Nell’Inter stanno riscuotendo notevole successo anche Alessandro Cannataro e Lorenzo Tassi ma da sottolineare sono anche le prestazioni fin qui offerte da Michele Cortinovis dell’AlbinoLeffe, di Giulio Sanseverino del Palermo e soprattutto di Emanuele

La giovane Under 18 di Evani è un bacino di talenti di notevole interesse

calcio2000 37 giu 2013


speciale under 18

Gatto, il quale nella Primavera del Torino risulta essere molto spesso uno dei migliori in campo. Alberto Rosa Gastaldo, Nicolò Fazzi e Leonardo Capezzi hanno tutte le carte in regola per diventare il futuro centrocampo della Fiorentina mentre Eros Castelletto potrebbe avere la possibilità di fare qualche apparizione nella prima squadra del Sassuolo, stesso discorso per Matteo Ricci i cui colori però sarebbero quelli della Roma e Danilo Cataldi con la Lazio. La classe cristallina e le doti tecniche sono di primo livello anche in Matteo Gerbaudo, centrocampista della Juventus e Federico Varano dell’Atalanta. Attaccanti Il grande lavoro che viene svolto a centrocampo trova necessariamente un riscontro finale in fase offensiva, dove gli attaccanti sono chiamati alla realizzazione del gol, vero e unico aspetto che determina a proprio favore il risultato finale: non sempre accade ma se segni hai molte più possibilità di vincere la partita. Attori protagonisti e decisamente portati a trovare la via del gol sono Luca Crecco, Cristiano Lombardi e Antonio Rozzi della Lazio, con quest’ultimo che ha fatto vedere cose egregie anche con la prima squadra, i quali si sono più volte “scontrati” nel derby tra coetanei con Jonathan Ferrante e Marco Frediani, attaccanti della Roma. Si nutrono di stracittadine anche gli interisti Giovanni Terrani e Thomas Predabissi, che si oppongono al rossonero Andrea Petagna, altro giocatore che dal prossimo anno entrerà stabilmente nella prima squadra del Milan. Molto buona è anche la valorizzazione di Diego De Girolamo, Valerio Rosseti, Mattia Aramu e Diego Frugoli, rispettivamente facenti parte di Sheffield United, Siena, Torino ed Empoli. Come non citare poi Roberto Insigne, fratello di Lorenzo di cui pare essere notevolmente più bravo, nato nel 1994 e attualmente attaccante e seconda punta nel Napoli Primavera. L’annata difficile del Pescara non l’ha portato ancora alla ribalta, ma Federico Di Francesco – classe 1994, 38 calcio2000 giu 2013

attaccante o ala destra – avrà modo di mettersi in mostra a partire dalla prossima stagione. Oltre ai vari allenatori di club, è da sottolineare il lavoro certosino, tutt’altro che facile, che sta facendo il Commissario Tecnico dell’Under 18 Alberico Evani, bravo a mantenere un corretto assetto di squadra ma anche a far ruotare i vari giocatori, provando diverse soluzioni per affrontare gli impegni nel modo migliore ma anche

per preparare i ragazzi al salto di qualità, fornendo loro le giuste “armi” tecnico-tattiche che potranno essere sfruttate dai colleghi delle nazionali superiori. Il calcio italiano, nonostante tutte le critiche che gli piovono addosso, sta cercando di riscoprire i settori giovanili, formando i propri giocatori in casa senza così dover spendere cifre astronomiche per acquistarli dall’estero e dare quindi un futuro alle nostre selezioni.

Tra gli attaccanti del futuro, occhio al giovane laziale Rozzi



miti del calcio - michel platini di Luca Gandini

LE ROi

C’EST MOi

“D dalle origini dei genitori ai trionfi con la Juventus: c’è tanta italia nella grandeur di michel platini, il maestro del calcio champagne.

40 calcio2000 giu 2013

io me l’ha data e guai a chi me la tocca”. Narra la leggenda che, appena proclamato re d’Italia ed impugnando saldamente tra le mani la Corona Ferrea simbolo del potere, Napoleone rivolse questo minaccioso monito ai nemici vicini e lontani. Forse, però, nemmeno l’incorreggibile Bonaparte avrebbe potuto immaginare che, quasi due secoli più tardi, un altro francese assetato di gloria si sarebbe lanciato in una nuova, irresistibile, campagna d’Italia. E che quella corona che un tempo gli era appartenuta sarebbe finita sul capo di Michel Platini, le Roi dei tempi moderni. L’ENFANT DE LA PATRIE Così come Napoleone (nato in Corsica, ma da una famiglia di lontane origini to-

scane), anche Platini ha nelle vene sangue italiano, bellunese per parte di madre e novarese per parte di padre. È nato però a Jœuf, nel cuore della Lorena, il 21 giugno 1955. È una Francia di periferia, quella di Platini, da conquistare giorno dopo giorno, attraverso sudore, sacrifici e duro lavoro, così lontana da Parigi e dal suo spocchioso sciovinismo. Già, perché se c’era qualcosa che al giovane Michel proprio non mancava, era il carattere, la voglia di sfondare, quel fuoco sacro che solo nel petto dei figli di emigranti poteva ardere. Non aveva il classico physique du rôle, anzi, proprio a causa della sua gracilità, era stato più volte vittima di brutti infortuni, lui, vaso di coccio in mezzo a tanti vasi di ferro. A 17 anni, ecco il provino che avrebbe potuto cambiargli la vita. Con il Metz, la sua squadra del cuore. La classe c’era,


il fisico no: “Ci dispiace, ragazzo: non possiamo prenderti”. Bastava dunque questo per arrendersi? Macché. Ricominciò dal Nancy, a un tiro di schioppo da casa, e tutto andò bene. Il 2 maggio 1973, in una gara vinta contro il Nîmes, Michel Platini esordì ufficialmente nel massimo campionato francese. Con passione, talento e coraggio, il giovane campione iniziò a farsi strada nel calcio d’élite senza mai perdere la bussola, rimanendo il ragazzo umile di sempre. Attraverso le ormai leggendarie sedute di allenamento con le sagome, arrivò a perfezionare il suo proverbiale calcio piazzato, arma letale per tutti i portieri del pianeta. Meno di tre anni dopo, il 27 marzo 1976, fece il suo debutto in Nazionale in un 2-2 con la Cecoslovacchia, gara impreziosita proprio da un suo memorabile “coup franc” nel sette, mentre in estate fu una delle principali attrazioni dei Giochi Olimpici di Montréal, manifestazione in cui i giovani transalpini non sfigurarono di fronte alle poderose compagini di finti dilettanti dell’Europa dell’est. IL MONDIALE SFIORATO Il primo trofeo, Michel lo conquistò nel 1977/78. Fu proprio lui a decidere la finale di Coppa di Francia e a dare al Nancy il primo titolo della sua storia. Ormai punto fermo della Nazionale e corteggiato dalle più grandi squadre d’Europa, l’enfant prodige prese parte al Mundial d’Argentina come uno degli eroi designati. Sfortunatamente, nonostante il valore di quella Francia, la spedizione si concluse in un fiasco e lo stesso Platini fu additato come il principale responsabile della débacle. Sulle qualità del giovane Galletto, però, nessuno aveva da eccepire. Nel 1979, infatti, eccolo approdare al Saint-Étienne, il club più blasonato del Paese. Non era già più la corazzata che, tre anni prima, aveva rischiato di vincere la Coppa dei Campioni (poi finita al Bayern Monaco), ma restava comunque una signora squadra, che in patria aveva ben pochi rivali. Furono tre anni felici, segnati da tanti gol (58 in 107 partite), un titolo na-

zionale (nel 1981) e il terzo posto nella classifica del Pallone d’Oro 1980 (dietro ai tedeschi Karl-Heinz Rummenigge e Bernd Schuster). Quando si presentò in Spagna per disputare il Mondiale del 1982, Michel sapeva di non poter fallire. Inserito in una squadra di altissimo livello, con i geometri Jean Tigana ed Alain Giresse, il roccioso Marius Trésor e i guizzanti Didier Six e Dominique Rocheteau, fu protagonista della memorabile cavalcata che portò i Bleus a un passo dalla finale, svanita dopo un durissimo confronto con i più cinici tedeschi, abili a spuntarla solo ai calci di rigore. Ma poco importa: dopo Bernard Hinault nel ciclismo, Alain Prost in Formula 1 e Yannick Noah nel tennis, anche nel calcio la Francia aveva trovato validi motivi per cui gioire. IL MAGICO QUADRIENNIO L’Avvocato Agnelli, uno che la sapeva lunga, una volta disse: “Lo abbiamo pagato un tozzo di pane e lui ci ha messo sopra il foie gras”. Il tozzo di pane, ovviamente, furono i soli 250 milioni (di Lire) con cui la Juventus, in quell’estate ‘82, si aggiudicò l’asso francese. E il foie gras? Beh, naturalmente le delizie offerte a iosa dall’inarrestabile Michel, sempre più Galletto sulla cresta dell’onda. Gli inizi, in verità, furono alquanto difficili. Il fantasista d’oltralpe faticò e non poco ad adattarsi alla mentalità italiana ed allo stress del nostro campionato. Una fastidiosa pubalgia, il poco feeling con i compagni e addirittura i fischi del pubblico del Comunale complicarono ancora di più le cose. Fu solo nella primavera successiva che la sua stella iniziò prepotentemente a brillare. Formidabile costruttore di gioco, illuminato ispiratore della manovra offensiva e spietato in zona gol, grazie anche all’impareggiabile abilità nei calci piazzati, Platini concluse la stagione in bellezza, vincendo una Coppa Italia e laureandosi addirittura capocannoniere del campionato, lui che era tutto tranne che un attaccante puro. Nel 1983/84, ecco il boom definitivo. Ormai leader di una Juventus indomabile, andò a vincere lo

Scudetto (sempre da re dei bomber) e mise la propria firma sulla Coppa delle Coppe, secondo trofeo internazionale nella storia bianconera. Non contento, in estate trascinò a suon di gol la Francia al trionfo nell’Europeo di casa. Partì poi all’assalto della Coppa dei Campioni, assistito da una Juve da sogno, forse la più forte e spettacolare di sempre. I suoi fedeli scudieri Zibì Boniek e Pablito Rossi là davanti; i gladiatori Bonini e Tardelli a dargli manforte in mezzo al campo; gli insuperabili Brio, Cabrini e Scirea in difesa. Già, una favola, ma dal tristissimo finale. Come dimenticare la notte del 29 maggio 1985, l’Heysel e i suoi 39 morti. I bianconeri vinsero poi la Coppa, ma a quel punto parlare di sport non aveva più alcun senso. Felice e senza ombre fu invece il 1985/86, un’altra stagione segnata da gol e magie made in France. Prima il trionfo a Tokyo, in Coppa Intercontinentale, da sommo protagonista, poi la conquista del terzo Pallone d’Oro consecutivo, impresa mai riuscita a nessuno prima di allora, infine lo Scudetto strappato alla Roma al fotofinish. Nulla parve impossibile per Roi Michel, che al Mundial del Messico fu visto da tutti come l’uomo da battere. Esattamente come quattro anni prima, lui e i Bleus dovettero però arrendersi ai soliti tedeschi in semifinale, mentre il mondo si preparava a consacrare il genio di Diego Armando Maradona, l’altro eroe di quei favolosi anni ‘80. MONSIEUR FOOTBALL Rientrato a Torino ormai svuotato di entusiasmo ed energia, dopo aver fallito l’ultima chance di aggiudicarsi la Coppa più ambita, l’asso francese capì che qualcosa stava cambiando, in lui e nella Juventus, ormai al capolinea di un ciclo irripetibile. I continui acciacchi, un comprensibile appagamento, la sensazione di non riuscire più a fare la dif differenza. Così, ad appena 32 anni, disse basta. Lo fece con la consapevolezza di aver dato tutto. Lo fece, soprattutto, con la voglia di inventarsi una nuova vita, sempre dando del tu al pallone. Nell’autunno del 1988, eccolo di nuovo in pista,

calcio2000 41 giu 2013


miti del calcio - michel platini

LE ROi

C’EST MOi entusiasta commissario tecnico della sua Francia. Un’avventura, a dir la verità, piuttosto deludente, con una mancata qualificazione a Italia ‘90 che grida ancora vendetta e con l’eliminazione al primo turno a Euro ‘92. Si dedicò poi anima e corpo all’organizzazione del Mondiale di casa, quello del 1998. Un esame, stavolta, superato a pieni voti, coronato dal trionfo di Zizou Zidane e compagni, con Roi Michel a far festa in tribuna come il primo degli ultrà. È storia recente, infine, la sua scalata ai vertici della UEFA, nelle vesti (ahinoi sempre più allargate: il ragazzo magro come un grissino dei tempi della Juve è ormai solo un ricordo...) di gran riformatore, oltre che di paladino di un calcio sempre più attento ai bilanci. E qualcuno l’ha già indicato come possibile successore di Sepp Blatter sul trono della FIFA. Chi vivrà, vedrà...

42 calcio2000 giu 2013

QUANDO LE ROI DIVENTÒ... SCEICCO È questo uno degli episodi meno conosciuti, ma nello stesso tempo anche più curiosi, della storia calcistica di Michel Platini. Pochi sanno, infatti, che il celebre asso francese, oltre ad aver indossato per 72 volte la maglia della sua Nazionale d’origine, giocò anche una partita con... il Kuwait. Sì, avete capito bene. Successe il 27 novembre 1988. Roi Michel si era ritirato dall’attività agonistica un anno prima ed era stato da poco nominato commissario tecnico della Francia. In quei giorni, era stato però invitato in Medio Oriente per presenziare alla cerimonia inaugurale della Coppa d’Asia che si sarebbe disputata in Qatar nel mese di dicembre. La sua amicizia con l’emiro del Kuwait e il ravvicinato impegno della modesta

Nazionale locale contro la forte Unione Sovietica, furono perciò all’origine di questa bizzarra... naturalizzazione. E così, davanti ai 20mila tifosi dello stadio di Kuwait City, tra un Said, un Salem e un Saad, ecco Monsieur Platini fare la sua comparsa con la maglia numero 7 della Nazionale kuwaitiana. Si trattò di un’esibizione o poco più, visto che, dopo soli 20 minuti, Roi Michel venne sostituito da tal Suleyman, ma fu comunque un evento significativo, dal momento che l’amichevole in questione compare tuttora nella lista dei match ufficiali riconosciuti dalla FIFA. Per la cronaca, l’Unione Sovietica, allenata dal vecchio santone Valeriy Lobanovskyi, vinse 2-0 con le reti di Oleg Protasov e Sergei Aleinikov. Ma il vero protagonista fu, ancora una volta, proprio Michel Platini, un “emiro” per caso...



accade a... - giugno 1961 di Simone Quesiti

LA PARTiTA FANTASMA

J il racconto della decisione di angelo moratti di giocare con la primavera…

44 calcio2000 giu 2013

uventus-Inter è il derby d’Italia. La suggestiva etichetta risale agli anni Trenta, quando a dominare le nostre vicende calcistiche erano per l’appunto la Juventus e l’Inter, che il regime fascista aveva ribattezzato Ambrosiana. Un tricolore per i milanesi nella prima edizione a girone unico del campionato italiano, poi il memorabile quinquennio juventino e ancora altri due successi nerazzurri nel ‘38 e nel ‘40. Avversarie per la prima volta il 14 novembre 1909 a Torino, Juve e Inter hanno scritto pagine memorabili nel lungo romanzo del pallone. Scrutando nel passato di una rivalità ancor’oggi molto sentita, c’è posto anche per una sfida che alla storia del calcio è stata consegnata soprattutto per le vistose proporzioni del punteggio e per le roventi polemiche che la scortarono e la seguirono.

IL FATTO Campionato 1960-61: il presidente Angelo Moratti, con l’intento di porre fine a una sconcertante girandola di allenatori sulla panchina nerazzurra, decide di affidare l’Inter a un pittoresco (e costoso) allenatore argentino prelevato in Spagna, Helenio Herrera. L’avvio di campionato è a dir poco esaltante: cinque gol a Bergamo, sei ad Udine, cinque al Vicenza. Anche il derby d’Italia sorride ai nerazzurri, che davanti al proprio pubblico battono la Juventus per 3-1 e un mese più tardi ottengono il titolo di campioni d’inverno, precedendo di quattro lunghezze proprio i bianconeri. A introdurre la sfida di ritorno con gli eterni rivali c’è però un’inaspettata flessione dell’Inter, che tra marzo e aprile inciampa in quattro sconfitte consecutive, scivolando a quattro lunghezze dalla Juve. Per i ragazzi di Herrera quella di do-


menica 16 aprile 1961, a Torino, rappresenta l’occasione per provare a riavvicinarsi ai bianconeri. Il Comunale è tutto esaurito, al punto che le tribune non bastano a contenere tutti gli spettatori, molti dei quali trovano posto ai bordi del campo. Nonostante molti di loro vengano posizionati sulla pista d’atletica, non c’era un vero e proprio pericolo. Chi la pensa diversamente è l’arbitro genovese Gambarotta, che alla mezz’ora decide di interrompere il gioco, dopo che l’interista Morbello aveva colpito un palo. Il regolamento parla chiaro. In casi del genere, la vittoria va attribuita alla squadra ospite. Dieci giorni più tardi, la Lega, investita del ruolo di giudice e supportata da precedenti simili, assegna d’ufficio la vittoria a tavolino agli ospiti. Grazie a questo verdetto, l’Inter torna a intravedere lo scudetto, portandosi a sole due lunghezze dalla capolista (la vittoria infatti valeva due punti). Ma il 3 giugno, alla vigilia della domenica conclusiva del campionato, la Caf accoglie il reclamo della Juventus e stabilisce che la partita va rigiocata, facendo dunque scivolare l’Inter, che nel frattempo aveva raggiunto i bianconeri, a due punti dalla capolista, suggellando così lo scudetto numero dodici della Juventus. LA DECISIONE DI MORATTI La doppia carica di Umberto Agnelli, presidente della Juve e della Federcalcio, alimenta proteste, sospetti e accuse che si rovesciano sull’ente d’appello. Juventus e Inter apprendono il verdetto della Caf solo poche ore prima dell’ultimo turno di campionato, che avrebbe preceduto la ripetizione della gara. L’Inter va in scena a Catania per quella che sulla carta sembra una partita dall’esito scontato. Il Catania, promosso l’anno prima nella massima serie, ha già conquistato la salvezza e si assesta tranquillamente a metà classifica. Ma il 5-0 subito all’andata e le frasi di scherno di Herrera nelle interviste del dopopartita, avevano alimentato in molti calciatori

Nella gara della discordia in campo, tra le fila nerazzurre, anche un giovanissimo Sandro Mazzola

catanesi il desiderio di rivincita. Grazie alle reti di Castellazzi e Calvarese, il Catania vince 2-0 e Sandro Ciotti, indimenticato radiocronista di “Tutto il calcio minuto per minuto”, si lancia in un “clamoroso al cibali” che ha fatto storia. Nel frattempo la Juventus, grazie al pareggio ottenuto tra le mura amiche contro il Bari, non solo si laurea matematicamente Campione d’Italia, ma rende in pratica inutile la ripetizione della gara contro l’Inter. Il più infuriato di tutti è il presidente Angelo Moratti che, dopo essersi consultato con Herrera, prende una decisione clamorosa: nella ripetizione della gara, il 10 giugno, l’Inter per protesta lascerà a casa i titolari e schiererà la squadra De Martino, come all’epoca si chiamava la Primavera. SIVORI SCATENATO Emozione, ansia e gioia si mescolano tra i giovani interisti (età media 19 anni), nessuno dei quali ha mai collezionato una presenza in A. Tra di loro c’è anche Sandro Mazzola, classe ’42, figlio del fuoriclasse Valentino, che della rivoluzionaria scelta di Moratti viene a conoscenza il martedì precedente la gara. Quella domenica la Juve schiera tutti i suoi campioni: ci sono Mattrel e Sarti, Cervato e Colombo, Mora e Nicolè, il tandem Gren–Pa-

rola ma soprattutto il trio composto da Charles, Sivori e dal trentatreenne Boniperti, che per l’occasione indossa un’insolita maglia numero quattro e che al termine della partita consegnerà i suoi scarpini al massaggiatore, chiudendo definitivamente col calcio giocato. Se la prima di Mazzola coincide con l’addio al calcio giocato di Boniperti, inevitabilmente in campo non c’è storia. Nove gol della Juve(sei dei quali messi a segno da Sivori) e uno dell’Inter, autore proprio Mazzola su calcio di rigore. Degli undici sbarbatelli schierati da Meazza, Mazzola sarà poi l’unico a diventare un campione, mentre il portiere Annibale e la punta Guglielmoni avranno una carriera appena discreta. Il campionato ’60-’61 va in archivio con la Juve campione a quota 49 punti. Il Milan è distante quattro lunghezze, l’Inter cinque. Per i nerazzurri il giorno della rivincita arriverà dopo poco più di quattro mesi, quando vinceranno segnando quattro reti a una Juve che chiuderà il campionato al dodicesimo posto (peggior piazzamento della sua storia), nonostante ci siano ancora Charles e Sivori. “Ma non c’ero più io” azzarda Boniperti, chissà quanto scherzosamente …

Sivori, Boniperti e Charles Jones, il trio delle meraviglie

calcio2000 45 giu 2013


racconti - il calcio altrove di Gabriele Porri

Per tutte le informazioni sul calcio internazionale: www.soccerdataweb.it

SON FORTi

STi LEONi…

P

Storia della nazionale inglese, la “culla del calcio”…

Statistiche Inghilterra

arlare di Gran Bretagna come “culla del calcio” è discorso abusato, ma doveroso, visto che il football nasce lì anche per le statistiche, con InghilterraScozia del 1872. Nei due anni precedenti c’erano state cinque sfide che la FIFA non riconosce, in quanto gli scozzesi schieravano solo giocatori residenti a Londra. Si parla anche di isolamento britannico per snobismo, ma all’epoca gli spostamenti non erano certo facili. La prima tournée danubiana del 1908 porta quattro larghe vittorie, ribadendo che il calcio continentale non ancora è pronto per sfidare i “maestri”. La nazionale britannica, composta da soli dilettanti inglesi, vince le Olimpiadi di Londra e Stoccolma, ma la sconfitta ai Giochi di Anversa fa litigare il calcio britannico, che vorrebbe schierare i pro, con tutto il resto del mondo, che alle Olimpiadi non accetta il professionismo: ha inizio l’isolamento, stavolta voluto. Gli incontri amichevoli continuano, ma per rivedere gli inglesi in una manifestazione mondiale bisognerà attendere il 1950. Nel frattempo, arriva nel 1929 la prima sconfitta con squadra non britannica, il 3-4 in Spagna, che vede il Divino Zamora protagonista assoluto. Gli inglesi nel 1934 sfidano a Highbury l’Italia padrona della Coppa Rimet (dopo avervi sdegnosamente rinunciato), vincendo 3-2 contro una squadra in inferio-

rità numerica e dopo essere stati avanti 3-0. Un successo che non dimostra grande superiorità tecnica, anche se a livello tattico, col “sistema”, gli inglesi sono più avanti. Contro i “leoni” azzurri, è in campo per la seconda volta un diciannovenne di buone speranze, figlio di un pugile, cresciuto con ferrea disciplina: Stanley Matthews, batterà ogni record di longevità, in nazionale fino a oltre 42 anni, coi club fino a 50, Pallone d’oro nel 1956. Anche nel ‘38 l’Inghilterra non partecipa alla Coppa Rimet, ma conquista vittorie importanti come il 6-3 in casa della Germania e soprattutto il 3-0 contro il Resto d’Europa, infarcito di italiani campioni del mondo e con stelle quali Braine e Zsengseller. Alla ripresa dopo la guerra il segretario della FA Stanley Rous decide che non è più tempo per le commissioni tecniche che di volta in volta fanno le convocazioni e nel 1947 nomina Walter Winterbottom manager unico. Sotto la sua guida arrivano successi di prestigio, come il 4-0 di Torino contro l’Italia, per 7/11 del Grande Torino, o eclatanti come il 10-0 al Portogallo. Nel 1950 l’Inghilterra è una delle pretendenti al titolo in Brasile, seconda nei pronostici solo ai padroni di casa. Se però mischiamo i problemi del caldo, il viaggio massacrante e un certo Superiority Complex che fa sottovalutare gli impegni, ecco servito il dramma. Giocatori delle più diverse pro-

BILANCIO italia-inghilterra

Testa a Testa

BILANCIO ITALIA Vs. INGHILTERRA

Squadra

46 calcio2000 giu 2013

G

V

TOTALE N P

RF

RS

G

V

CASA N P

RF

RS

G

V

TRASFERTA N P

RF

RS

G

V

CAMPO NEUTRO N P RF

RS

Italia

iTALiA

24

9

7

8

27

30

11

5

4

2

14

12

8

3

2

3

8

10

5

1

1

3

5

8

Inghilterra

iNghiLTERRA

24

8

7

9

30

27

8

3

2

3

10

8

11

2

4

5

12

14

5

3

1

1

8

5


presenze in nazionale Statistiche Inghilterra

Giocatori con più di 100 presenze

I GIOCATORI PIU' PRESENTI Giocatore

Partite Minuti Media

V

N

P

Presenze Titol

Prima

Ultima

Peter SHILTON

125 10.729

86

66

35

24

125

0

15

25.11.1970 07.07.1990

David BECKHAM

115

8.322

72

68

26

21

101

14

44

01.09.1996 14.10.2009

Robert MOORE

107

9.690

91

66

23

18

107

0

0

20.05.1962 14.11.1973

Robert CHARLTON

105

9.345

89

59

24

22

104

1

5

19.04.1958 14.06.1970

Steven GERRARD

102

7.824

77

65

24

13

99

3

48

31.05.2000 26.03.2013

101

8.287

82

61

27

13

101

0

27

28.03.2001 26.03.2013

Ashley COLE

venienze, uniti sotto la bandiera a stelle e strisce, una squadra che la stampa soprannomina Ellis Island Team dal nome del luogo in cui sbarcano gli immigrati, regala una delle più grandi sorprese mondiali. A Belo Horizonte, il 29 giugno 1950, segna sul finire del primo tempo l’haitiano Joe Gaetjens (tornato ad Haiti, morirà fucilato dagli squadroni della morte di Duvalier). Gli inglesi, sicuri di dilagare nella ripresa, trovano un avversario galvanizzato e dicono addio alla coppa Rimet. Curiosamente, i giornali ricevendo il cablo col risultato pensano a un refuso, Inghilterra-USA secondo loro è finita 10-1 invece che 0-1. Fino ai primi anni ‘60 tra mondiali terminati mai oltre i quarti e sconfitte epocali (con l’Ungheria, 3-6 in casa e 1-7 fuori), la musica non cambia. Ci vuole la nomina nel 1962 di Alf Ramsey, difensore della nazionale negli anni ‘30 e manager della prima promozione dell’Ipswich in massima divisione per invertire la tendenza. Ramsey mette in porta Banks, basa la squadra sui due Bobby (Charlton e Moore) e davanti sostituisce il forte ma scostante Greaves

affidandosi alla coppia Hunt-Hurst. Mette in fascia un mediano, Peters, contravvenendo alla tradizione inglese che vuole ali pure. Al mondiale di casa, dopo un girone vinto senza grossi problemi, sconfigge l’Argentina con un gol di Hurst in fuorigioco, dopo l’espulsione del capitano gaucho Rattin. Vinta la semifinale col Portogallo grazie alla doppietta di Moore, in finale coi tedeschi l’Inghilterra assapora la vittoria quando, poco prima del fischio finale, il mediano Weber pareggia. Il resto è storia vista e rivista a 360°, coi mezzi di allora e con le moviole postume: è chiaro che il tiro di Hurst scagliato sulla traversa non è entrato, ma il guardalinee Tofik Bakhramov, a cui gli azeri hanno intitolato lo stadio nazionale a Baku, assegna il gol. Finisce 4-2, ed è l’unico e ultimo successo della nazionale inglese, a dispetto delle innumerevoli vittorie di club. Gli anni ‘70 evidenziano questo contrasto, con le mancate qualificazioni ai mondiali 1974 e 1978 mentre il Liverpool si consacra più volte campione d’Europa. Da allora la squadra inglese ha raggiunto come massimi risultati il 4° po-

i migliori realizzatori

sto a Italia 90 e la semifinale europea in casa nel 1996. Memorabile il furto subito a Messico 86, la Mano de dios di Maradona, che ha vendicato il 1966 e non solo. Il CT della nazionale occupa una poltrona scomoda, al pari di quella del Primo ministro. Eppure, il calcio inglese ha sfornato campioni di diverse generazioni. La Nazionale vede in cima alla lista delle presenze Shilton (125) davanti a Beckham (115). L’Inghilterra è una delle poche nazionali ad avere giocatori “centenari” di epoche passate, quando le Selezioni giocavano meno partite rispetto a oggi: Moore 108, Bobby Charlton (top scorer con 49 reti) 106, Wright 105. Statisticamente, l’Inghilterra è una delle migliori europee in termini di percentuale di vittorie: 56,75% su oltre 900 partite disputate. Delle oltre 80 nazionali incontrate, inoltre, gli inglesi hanno bilancio positivo con 73 di esse e sono in parità con Olanda, Russia e Montenegro, fra le altre. Il bilancio è “in rosso” invece soltanto con Italia, Uruguay, Romania e soprattutto Brasile, vera bestia nera degli inglesi con 11 vittorie a 4 e 9 pareggi.

Statistiche Inghilterra

5 migliori "Bomber"

I MIGLIORI REALIZZATORI Giocatore

Reti Ogni

Rig.

Rig. Falliti N° %

Max Reti

Partite Minuti Titol.

Prima

Ultima

Robert CHARLTON

49

191'

3

0

0,0

3

105

9.345 104

19.04.1958 14.06.1970

Gary LINEKER

48

136'

4

0

0,0

4

80

6.527

74

26.05.1984 17.06.1992

James GREAVES

43

117'

0

0

0,0

4

56

5.040

56

17.05.1959 27.05.1967

Michael OWEN

40

155'

1

0

0,0

3

89

6.195

77

11.02.1998 26.03.2008

Wayne ROONEY

35

173'

1

0

0,0

2

81

6.067

76

12.02.2003 26.03.2013

calcio2000 47 giu 2013


dove Sono finiti? - mario piga Si ringrazia Panini per la gentile concessione delle immagini

di Paolo Camedda

iL “PRiNCiPE

DEL PARTEN PARTENiO”

“S

mario piga, l’uomo che sapeva segnare gol pesanti…

48 calcio2000 giu 2013

cusa Ameri”. “Prego Ciotti”. “Qui Genova, l’Avellino è passato in vantaggio con un gol di Mario Piga”. Così la storica trasmissione radiofonica, ‘Tutto il Calcio minuto per minuto’, dava notizia del gol che portò la squadra irpina per la prima volta in Serie A. Quella rete ha rappresentato uno dei momenti più belli della carriera del centrocampista sardo, che Calcio2000 ha intervistato in esclusiva a pochi giorni dalla festa del centenario del club biancoverde. “La mia avventura nel mondo del calcio è legata strettamente a quella di mio gemello Marco, – ci dice Mario – con cui ho condiviso assieme diverse stagioni. Iniziammo nelle Giovanili del Palau, la squadra del mio paese, ma già a 14 anni e mezzo ci truccarono il cartellino per giocare con la Prima squadra in Promozione. Poi, a 16 anni e mezzo, passammo alla Torres,

a Sassari, con la prospettiva di disputare il Campionato Nazionale Berretti. Ci diedero un appartamento gratis in città e 150 mila lire al mese di stipendio, che ci permisero di far rientrare a casa mio padre, emigrato in Svizzera per lavoro, e di riunire la nostra famiglia”. Da lì un balzo dopo l’altro fino alla Serie A. “In Coppa Italia ci fu data la possibilità di debuttare con la Prima Squadra della Torres, facemmo benissimo e l’allenatore Vanni Sanna ci promosse entrambi titolari. Nei due anni di Sassari fummo convocati nella Nazionale di Serie C. Ricordo bene che con noi c’era anche l’attuale ct dell’Italia, Cesare Prandelli. Pure Vicini ci volle nella Nazionale Juniores”. Un metro e 68 centimetri per 65 chili, Mario Piga era un’ala destra molto abile nel superare l’uomo e nel cross, ma sapeva disimpegnarsi efficacemente anche da interno di centrocampo, mentre il gemello Marco era un


centravanti con uno spiccato fiuto del goal. I due fratelli promettevano bene e la Lucchese decise di acquistarli per 80 milioni. Due campionati in C con i rossoneri, poi per entrambi l’esperienza breve all’Atalanta (ma Marco trascorse solo un anno in Toscana e arrivò a Bergamo prima di Mario) e la decisione di accettare la proposta dell’Avellino nell’autunno 1977. “Ricordo come fosse ieri le 10 ore di viaggio in 127 da Bergamo ad Avellino durante la notte. – racconta Mario – Era una sera molto fredda di ottobre, non arrivavamo più e quando stavamo per entrare in città sentimmo gli ululati dei lupi. Fummo accolti dal Commendator Sibilia nel suo ristorante, in piena notte. Un vero personaggio e un grande presidente, con cui ho anche litigato ma ho sempre avuto un rapporto sincero. Ricordo che ci disse qualcosa in dialetto stretto, e io e Marco ci guardammo l’uno con l’altro come a dire: ma dove siamo finiti? Invece poi ci siamo innamorati di Avellino, che ci ha dato veramente tanto”. Una cavalcata esaltante portò gli irpini in Serie A. “L’allenatore Carosi inizialmente non mi utilizzò. – ricorda Mario – Dopo due partite però entrai nella formazione titolare e non ci sarei più uscito. L’Avellino, dalla zona pericolo, passò a giocarsi la promozione in A nelle ultime 3 giornate. La partita decisiva era a Marassi contro la Sampdoria. Quindicimila tifosi avellinesi raggiunsero Genova con il Treno verde, per sostenere la loro squadra.Vincemmo con un mio gol, poi si scatenò la festa, perché l’Avellino era in Serie A per la prima volta”. La promozione diede una grande energia a tutto l’ambiente. “La città in pochi mesi si trasformò, diventando più viva. – sottolinea Mario – Nel 1978 debuttammo in Serie A, a San Siro, contro il Milan, davanti a 60 mila persone. Il mister mi chiese di marcare Rivera, facemmo bene, perdendo solo 1-0 nel finale”. Nonostante un buon campionato, l’Avellino rischiava la retrocessione. “Ci giocavamo tutto con l’Inter in casa e la Juve in trasferta. – ricorda Piga – Battemmo l’Inter 1-0 con

un mio gol e pareggiammo a Torino… Eravamo salvi e si creò allora la ‘legge del Partenio’, che prevedeva che se l’Avellino aveva bisogno di punti non c’era big che al Partenio potesse resistergli”. L’anno dopo la nuova separazione dal gemello Marco, che passò al Catania in C1. Mario restò invece ad Avellino, diventando uno dei simboli di quella squadra. “In biancoverde ho vissuto altre tre stagioni straordinarie. Mi volevano Milan e Fiorentina, – rivela Piga – ma Sibilia mi dichiarava sempre incedibile. Allora purtroppo non c’era la legge Bosman, e i cartellini dei giocatori erano proprietà delle società”. Ad Avellino Mario ha vissuto in prima persona anche l’esperienza, terribile, del terremoto, quel 23 novembre 1980. “Quasi 3000 vittime e tantissimi feriti, – sottolinea – un dramma incredibile, dal quale la gente di Avellino seppe risollevarsi con la dignità e la voglia di riemergere. Io stesso mi salvai per miracolo. “La domenica dopo la Lega ci fece ugualmente giocare a Pistoia. – ricorda – Ma eravamo imbambolati, sottoshock e sul nostro corpo portavamo i segni del sisma. Perdemmo le prime due gare dopo il terremoto, poi vincemmo con il Catanzaro, e alla quarta, contro la Juve al San Paolo, segnai di testa a Zoff il gol del pareggio. C’eravamo ormai messi il peggio alle spalle e, una volta tornati al Partenio, conquistammo l’ennesima salvezza”. Per Piga, l’uomo dei gol decisivi, tante soddisfazioni. “I giornalisti mi votarono nella top 11 come miglior ala del campionato, davanti a campioni come Causio, Conti, Bagni e Novellino”, dice con orgoglio. Nel 1982-83 il passaggio al Perugia in B, sicuramente poco fortunato e contraddistinto da un brutto infortunio ai legamenti del ginocchio, poi di nuovo in A alla Lazio, ma il feeling con l’ambiente capitolino non scattò, e il ritorno in Serie C, a Palermo. In rosanero Mario centrò subito la promozione in B, ma dopo un campionato di metà classifica, per il fallimento del club rosanero nell’estate 1986 si ritrovò svincolato. “Chiesi allora al presidente della Tor-

res, Rubattu, di allenarmi con loro. – ricorda – Mi voleva il Barletta, che mi propose un triennale, ma vedendo che negli allenamenti facevo sempre la dif differenza i dirigenti rossoblù mi portarono a cena fuori e alla fine mi convinsero a restare. A 30 anni scelsi di tornare nell’isola, anche perché a Sassari, città di mia moglie, stavo costruendo casa. Firmai un contratto triennale e la Torres, partita con l’obiettivo di un piazzamento onorevole, saliva sempre più in alto in classifica. Alla fine arrivammo a giocarci la promozione in C1 con il Novara e il Derthona. L’ultima partita era ad Alessandria, e io ancora una volta segnai il goal della promozione, facendo esplodere l’Acquedotto. Anche gli altri due anni furono emozionanti, ricordo i bellissimi derby con il Cagliari e la promozione in Serie B sfiorata nel 1988-89”. Poi un’ultima esperienza all’Ilva Maddalena, di nuovo assieme al fratello Marco, e il cerchio per Mario si chiuse definitivamente. “Ho avuto la fortuna di giocare in un’epoca in cui il calcio era bellissimo. – af afferma – Nella mia carriera ho fatto gol alla Juventus, all’Inter e al Milan. Ad Avellino c’erano giocatori del calibro di Tacconi, Favero, Juary, alla Lazio Michael Laudrup, il più forte con cui ho giocato, e D’Amico.Alla Torres ero compagno di Zola: già allora, vedendolo, capii che quel ragazzo avrebbe fatto molta strada. Fra gli avversari ricordo Platini e Zico”. Appese le scarpette al chiodo, Mario Piga provò a intraprendere la carriera di allenatore, poi fece il dirigente, ma il calcio non faceva più per lui. “Oggi sono un pensionato e mi godo la mia Sardegna. – ci dice – Con mio fratello Marco siamo grandi appassionati di pesca e usciamo spesso in barca a pescare. Lui ha una tabaccheria a La Maddalena. Mio figlio Luca, assieme a mia moglie, gestisce invece una gioielleria a Sassari, mia figlia Alessia è ballerina professionista”. Ci salutiamo cordialmente, consapevoli di aver parlato con un simbolo di un calcio d’altri tempi che sapeva sempre regalare emozioni.

calcio2000 49 giu 2013


a un paSSo dalla gloria - Silvio longobucco Si ringrazia Panini per la gentile concessione delle immagini

di Alfonso Scinti Roger

iL L V ViNCENTE

Di RiSERVA

N Storia di longobucco, il panchinaro di lusso della vecchia Signora…

50 calcio2000 giu 2013

ella “mitologia” delle figurine dei calciatori compaiono nomi del tutto singolari divenuti, ormai, incancellabili, avendo accompagnato l’infanzia e la giovinezza di schiere innumerevoli di calciofili. Volendo circoscrivere l’angolo dei ricordi ai soli anni ’70, risulta impossibile dimenticare i vari Bachlechner, Frustalupi, Martiradonna, Mastropasqua e, su tutti, il leggendario Pizzaballa. In questa eccentrica galleria è degno di essere annoverato Silvio Longobucco, terzino sinistro cosentino di Scalea, classe 1951. Muove i primi passi nella Ternana in B, collezionando prima 6 presenze nel 1969-1970, poi 28 in quella seguente. Bastano per attirare l’attenzione della Juventus, convinta dalle sue imperversanti scorribande sulla fascia mancina. In casa bianconera si è frattanto varato il nuovo corso, a cominciare dalla panchina, affidata all’emergente Armando Picchi, formidabile libero della grande Inter di Moratti senior e della Nazionale; purtroppo, Picchi scompare prematuramente a causa di un male incurabile e viene sostituito durante l’annata ’70-‘71 da Cestmir Vycpalek. La “vecchia signora” si è rifatta il trucco, aggregando ai rodati Anastasi, Capello, Haller, Morini e Salvadore, le nuove leve Bettega, Causio, Cuccureddu (altrettanto meritevole di essere menzionato tra i suddetti “indimenticabili”), Furino, Marchetti (Gian Pietro) e Spinosi, con l’ulteriore


aggiunta di Longobucco. Nel ’71-’72 la Juve vince lo scudetto in volata e di un punto su Milan e Torino (43 contro 42) e il giovane Silvio esordisce nella massima serie a Firenze il 21 maggio 1972 (1-1), partecipando al trionfo finale con 2 presenze. Il doveroso apprendistato prosegue anche per l’annata successiva, alle spalle del titolare Marchetti, stavolta disputando 12 partite e contribuendo alla conquista del secondo tricolore consecutivo, anche in quest’occasione strappato di un soffio all’ultimo turno al Milan di Rocco – capitolato nella domenica della “fatal Verona” – ed alla Lazio di Maestrelli, sconfitta a Napoli. Per la stagione ’73-’74 Vycpalek punta deciso su Cuccureddu, sperimentato come mediano incursore con licenza di segnare, e proprio su Longobucco, che spodesta Marchetti sull’out sinistro. Cuccureddu va a segno per ben 12 volte e si laurea vicecapocannoniere juventino alle spalle di Anastasi (16 gol), mentre Longobucco con 24 presenze compare nell’undici-tipo che, stavolta, subisce la beffa in extremis da parte della Lazio, campione d’Italia alla penultima giornata. Ironia della sorte, il difensore calabrese non taglia il traguardo tricolore proprio nel suo primo torneo da titolare, allietato, peraltro, nell’ottobre del 1973 dalla sua unica presenza con la casacca azzurra della Nazionale under 23, indossata dal primo minuto in un pari esterno (1-1) con gli omologhi svizzeri, al fianco dei compagni di club Bettega, Cuccureddu e Furino, nonché del “putto” fiorentino Antognoni. In più, proprio l’esplosione di Cuccureddu e la grinta di un altro arrembante terzino appena arrivato, Claudio Gentile, convincono il neo-allenatore bianconero Carletto Parola a puntare, per l’anno 1974-1975, su questi ultimi due, interscambiabili per presidiare le fasce dello schieramento-base, e consumare il riscatto juventino, arginando la concorrenza del Napoli di Vinicio. “Zoff-Cuccureddu-Gentile” o “ZoffGentile-Cuccureddu” è tra le più clas-

siche delle cantilene che hanno scandito per anni le domeniche degli anni ’70, mentre Silvio deve accontentarsi di 9 apparizioni, vincendo il terzo scudetto da comprimario. Al termine dell’annata lascia il sodalizio bianconero alla volta di Cagliari. La ragione del distacco, probabilmente, va ricercata non solo nell’indovinata scelta di Cuccureddu e Gentile quali terzini fissi, ma anche nella sua assenza dal tabellino dei marcatori, mai timbrato nel triennio juventino, dato che assume una certa rilevanza, se confrontato con quello del suo primo predecessore e rivale Marchetti, 6 volte a bersaglio nelle tre precedenti stagioni da titolare, e con quello dello stesso Cuccureddu, 2 volte a segno proprio nel torneo dello scudetto n. 16. Nel ’75-’76 Longobucco sbarca in Sardegna, appena in tempo per assistere al passaggio del testimone tra il monumentale Riva, ormai al tramonto dopo un grave infortunio, e l’emergente Virdis. Ma l’esperienza isolana inizia nel peggiore dei modi per lui, con la retrocessione in B. Insieme ad Oreste Lamagni forma una collaudata coppia di terzini destinata a durare nel tempo, fino al ritorno in A, centrato nel 1978-1979, agli ordini di Mario Tiddia. In tre anni di cadetteria Silvio

assapora finalmente il gusto del gol, per tre volte (una a stagione); nel successivo triennio in A (dal 1979-1980 al 1981-1982) gioca 60 gare su 90 e si leva la soddisfazione di un sesto posto nella stagione ’80-’81, partecipando ad una piccola impresa al Comunale di Torino, pareggiandovi (1-1) al cospetto della Juventus futura campione d’Italia alla sedicesima giornata. In quel Cagliari si fanno notare il sempreverde libero Brugnera, il regista Alberto Marchetti e un terzetto di punte di spessore, quali la bandiera Gigi Piras, il redivivo Virdis – reduce da tre anni scialbi proprio in maglia juventina – e Franco Selvaggi, futuro componente del gruppo dei 22 convocati per la gloriosa spedizione della Nazionale campione mundial in Spagna nell’estate del 1982, consacratosi bomber di rango proprio in terra sarda, dopo un passato da centrocampista con le maglie di Ternana, Roma e Taranto. Ma la serie A per Longobucco resta stregata quanto a marcature: nemmeno una in 3 campionati. Successivamente (1982-1983) Silvio respira aria di casa, concludendo la propria avventura professionistica col Cosenza, in C1, per un totale di 24 gare disputate ed 1 rete. Con la casacca rossoblù termina la carriera di questo terzino che poteva conoscere miglior sorte se solo avesse dimostrato una maggior dimestichezza con la finalizzazione della manovra offensiva. La marcata influenza del “calciototale” olandese sul football degli anni ’70 ed il conseguente confronto con altri pari-ruolo di quel tempo – si pensi non solo al prototipo incarnato esemplarmente dal pressoché ineguagliabile Giacinto Facchetti, ma anche a difensori di fascia moderni, ai primi terzini-mediani come Aldo Maldera, Lele Oriali, e, soprattutto, Antonio Cabrini, tutti ben avvezzi a violare la porta avversaria – dimostra come sia ragionevole supporre che con qualche gol in più Longobucco avrebbe potuto recitare un ruolo ben diverso da quello di panchinaro di lusso alla Juventus.

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top 11 - colombia Si ringrazia Panini per la gentile concessione delle immagini

di Antonio Vespasiano

LA DiNASTiA

DEi CAFETEROS

C la colombia, per tradizione, è un paese che ha dato al calcio talenti particolari, da higuita ad asprilla…

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orreva l’anno 1948 e in Colombia la Liga Mayor de Fútbol, meglio conosciuta come Dimayor, s’apprestava a muovere i primi passi, diventando il primo vero esperimento di showbusiness ante litteram, volto ad esaltare al massimo la spettacolarità del gesto sportivo, per la gioia di folle (paganti ed) entusiaste a discapito di quei valori, primo fra tutti il dilettantismo, che erano ancora alla base del calcio a diverse latitudini. Quella fortunata e discussa stagione di rinnovamento e d’avanguardia, nota come l’“Eldorado Fútbol”, ebbe modo di farsi carico di numerose innovazioni, basti pensare all’introduzione del numero sulla maglia dei giocatori, all’impiego di arbitri professionisti, all’autorizzazione a due sostituzioni per incontro e all’esclusione di limiti al tesseramento dei calciatori stranieri, senza contare la folle corsa agli ingaggi milionari che aveva

attirato campioni da tutto il mondo. Tutte misure, queste, finalizzate ad un’evoluzione qualitativa del gioco ma soprattutto dello spettacolo. Nonostante la rottura con la Federcalcio colombiana e successivamente con la Fifa (che ne aveva addirittura dichiarato l’illegittimità), la Dimayor, il cui simbolo era il “Ballet Azul” dei Millonarios di Bogotà, squadra che annovera giocatori del calibro di Pedernera, Di Stefano e Néstor Rossi, è il primo vero segnale di vita dato dal calcio colombiano, che fino ad allora aveva annaspato nella mediocrità. Peccato che la Lega “fuorilegge” ebbe vita breve. Nel ’57, infatti, chiuse i battenti, senza di fatto aver creato la tanto attesa spinta al movimento calcistico nazionale, in perenne ritardo rispetto a quanto avveniva invece nel resto del Sudamerica. Emblematiche a tal riguardo erano le prestazioni della Nazionale, la quale alternava lunghi periodi di inattività a


imbarazzanti comparsate internazionali. A mancare non era certo l’entusiasmo della base, ma una cronica assenza d’unità d’intenti su come organizzare e strutturare il sistema calcio, non solo tra Federazioni locali ma addirittura al vertice della piramide. Tant’è che enorme fu la sorpresa quando nel ’62 la Colombia strappò il pass per i Campionati del Mondo. Furono gli anni ’70 a segnare un nuovo inizio per il calcio colombiano con la nascita dell’attuale Federación Colombiana de Fútbol e una sostanziale riforma dei campionati. Nel ’75 i “Cafeteros” raggiunsero per la prima volta la finale della Coppa America, persa, però, allo spareggio col Perù. Finalmente anche il calcio colombiano aveva acquistato credibilità, tanto più che sul finire degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 s’assistette al riscatto di tutto il movimento, non solo a livello di club, dove più volte i colombiani arrivarono all’atto conclusivo della Coppa Libertadores, conquistata nel 1989 dall’Atlético Nacional de Medellín, ma anche a livello internazionale, grazie ai prestigiosi risultati ottenuti dalla Nazionale guidata da Francisco Maturana, capace di fondere disciplina tattica, capacità tecniche e furore agonistico. Era quello il periodo della “Generación

“Cafeteros” argentini

Dorada” della Colombia, che grazie a tre Mondiali consecutivi (’90, ’94 e ’98) e a personaggi come Carlos Valderrama e Renè Higuita, amatissimi dai tifosi di tutto il mondo, aveva trovato modo di registrare consensi e notorietà sul proscenio internazionale. Con la vittoria sul Messico nella Coppa America del 2001 (torneo che vide, però, diverse defezioni illustri dovute a ragioni di sicurezza) il calcio colombiano, mai del tutto affrancato da oscure ed anarchiche trame nazional-popolari (basti ricordare le ingerenze dei cartelli del narcotraffico nelle vicende di campo o il drammatico assassinio di Andrés Escobar, reo d’aver provocato l’autogol che aveva sancito l’eliminazione dai Mondiali del ’94), ha toccato il suo apice, salvo poi, come accade spesso in queste circostanze, ripiombare di nuovo in un grigio anonimato. Oggi come oggi, però, la Colombia risultati alla mano, una delle compagini più temute in Sudamerica - sta vivendo un secondo “Rinascimento calcistico”, anche grazie ad una fortunata generazione di talenti che ha in Radamel Falcao il “Líder máximo”, dietro al quale numeroso è il manipolo di giovani (molti dei quali, come Muriel, Ibarbo, Quintero o Cuadrado, svezzati proprio dai club italiani) che sembrano poter ri-

portare i “Cafeteros” ai fasti degli anni ’90. LA FORMAZIONE DI SEMPRE CORDOBA CUORE DI COLOMBIA Nella galleria dei migliori portieri colombiani di sempre il posto d’onore spetta a EFRAÍN SÁNCHEZ, leggendario portiere, passato alle cronache col curioso soprannome di “Caimano di Boedo” ma anche “Tenaglia colombiana”. Indimenticato estremo baluardo del più forte Deportivo Independiente Medellín di tutti i tempi. Ebbe cristallizzato il suo momento di gloria quando nella Coppa America del ’57 la Colombia riuscì a battere per la prima volta nella sua storia l’Uruguay. La partita terminò 1-0 con rete di Arango, ma per i tifosi, che lo portarono in trionfo acclamandolo come un eroe, decisive furono le sue parate. Titolare nel primo Mondiale disputato dai “Cafeteros”, quello cileno del ’62 dove il clamoroso 4-4 con l’Unione Sovietica di Yashin venne festeggiato come una vittoria. Un infortunio al ginocchio ne chiuse anzitempo la carriera. Come vice, nonostante autorevoli candidati come Óscar Córdoba o Pedro Zape, impossibile non pensare a RENÉ HIdi Antonio Vespasiano

Alla fine degli anni ’50, l’epoca d’oro del Dimayor, il notevole afflusso di giocatori stranieri dai campionati di tutto il mondo fu motivo per il quale andò affermandosi la pratica “europea” della naturalizzazione ad hoc dei migliori talenti che accorrevano in Colombia in modo tale da poterli impiegare anche in Nazionale. Il più famoso tra questi fu l’argentino Alfredo Di Stefano, uno dei più forti giocatori di tutti i tempi, il quale, dopo la Coppa America vinta con l’Argentina nel ’47 e prima di vestire la maglia delle Furie Rosse spagnole, ebbe modo di giocare quattro gare con i “Cafeteros”, risultando così uno dei pochi giocatori al mondo ad aver vestito le maglie di tre nazionali diverse. Anche Hugo Lóndero era un argentino doc, si affermò però nel campionato colombiano vincendo due titoli col Nacional de Medellín e tre corone di capocannoniere. Con i suoi 222 gol figura al terzo posto assoluto tra i bomber di sempre del campionato. Con la Colombia giocò però solo tre partite. Due, invece, furono le presenze di Jorge Abraham Amado, centrocampista difensivo di Córdoba. “El Turco”, dopo una carriera spesa in patria passò a vestire la maglia dei Millonarios con cui vinse il Campionato nel 1978. Ennesimo argentino naturalizzato fu Jorge Cáceres meglio conosciuto come “la Fiera”. Capocannoniere del campionato nel ’75, è senza dubbio uno dei migliori giocatori nella storia dei diavoli Rossi dell’América de Cali. È bene anche ricordare il portiere argentino Luis López (una manciata di presenze per lui) e l’uruguayano Nelson Pacheco, secondo goleador di sempre dell’Atlético Junior de Barranquilla, dietro a Iván René Valenciano, in Nazionale giocò solo tre partite facendo parte però della spedizione colombiana che si piazzò seconda nella Coppa America del ’75.

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N n


top 11 - colombia

GUITA. Impostosi all’attenzione nella Coppa Libertadores del 1989, vinta con la maglia del Nacional de Medellín dopo un’infinita serie di rigori, per lo stravagante modo in cui interpretava il ruolo, decisamente al di fuori dei canoni tradizionali. Higuita infatti aveva una debordante personalità, un mix di spettacolarità e pazzia. In campo era uno showman, tra i pali sapeva destreggiarsi alla grande, bravo coi penalty, sapeva pararli ma anche segnarli, leggendario poi è il suo “morso dello scorpione”, un tipo di intervento sui tiri da lontano che faceva tremare le coronarie dei tifosi, senza contare poi le sue avventurose uscite palla al piede dall’area di rigore saltando gli avversari. Nonostante l’aura mistica però indelebile è rimasta sulla sua carriera la macchia di quel goffo tentativo di dribblare Milla negli ottavi di finale di Italia ’90, che costò l’eliminazione alla Colombia. Poteva essere il migliore di sempre ma è rimasto vittima del suo essere personaggio ad ogni costo. Terzino destro LUIS FERNANDO HERRERA. “El Chonto”, come lo chiamavano i tifosi, è uno dei migliori laterali difensivi della storia del calcio colombiano. Ha fatto parte della generazione d’oro che con Maturana in panchina seppe ben figurare in due consecutivi Campionati del Mondo. Colonna del Nacional de Medellín con il quale vinse due Campionati, la Libertadores del 1989 e la Coppa Interamericana del 1990. Nonostante peccasse in altezza faceva dell’agonismo e della predisposizione al sacrificio le sue armi migliori. Bravo con entrambi i piedi, il suo terreno di caccia era la fascia destra sulla quale imponeva il suo gioco in entrambe le metà campo. A sinistra in-

vece la classe, l’eleganza e l’audacia di DIEGO OSORIO, laterale con licenza e vocazione offensiva. Ottima tecnica, bravo nel dribbling che abbinava alla capacità di saper ricoprire diversi ruoli. Nonostante abbia giocato solo 17 partite con i “Cafeteros” è considerato il miglior laterale offensivo nella storia del calcio colombiano. Purtroppo non è mai riuscito appieno ad esprimere il suo talento, perseguitato da problemi a caviglie e ginocchia. Amatissimo dai tifosi per la spettacolarità delle sue giocate, fu un dramma il suo ritiro prematuro dai campi di gioco. Al centro due colossi del calcio colombiano. Partiamo con IVÁN CÓRDOBA, il miglior difensore colombiano di sempre. Marcatore sempre attento e spietato ma corretto e leale. Arrivò all’Inter da carneade, ha lasciato la Beneamata con oltre 400 presenze e un palmares degno dei più grandi, con tanto di Champions. Sbalorditivo poi il suo stacco da terra e la bravura nel gioco aereo, nonostante un fisico non certo da corazziere. In Nazionale ha raccolto 71 presenze e 5 gol, il più importante dei quali nella finale della Coppa America del 2001, vinta proprio grazie ad un suo colpo di testa. L’altro centrale è lo statuario MARIO YEPES che con Cordoba formava una coppia di tutto rispetto (erano loro due, infatti, a guidare la retroguardia colombiana nella Coppa America del 2001). Mancino, bravo nell’anticipo e nel gioco aereo. Dopo una Libertadores persa ai rigori e due Campionati vinti col River Plate sbarca in Francia dove diventa una delle colonne del Psg poco prima che i petrodollari degli sceicchi facessero le fortune del club parigino. Pur arrivando in Italia in punta di piedi ha saputo imporsi partendo dal basso

Le stelle della Colombia in figurina

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grazie alla sua capacità di infondere sicurezza al reparto e il suo affidabile e perentorio carisma. Nonostante i suoi trentasette anni è ancora sul campo a dar battaglia con la maglia del Milan. Terzino destro merita d’essere ricordato ANDRÉS ESCOBAR, difensore del Nacional de Medellín di cui era un autentico idolo. Nato proprio a Medellín e per questo simbolo della nuova politica autarchica intrapresa dal club, che nel 1989 aveva portato alla vittoria della Coppa Libertadores e a sfiorare quella dell’Intercontinentale. La sua correttezza in campo e la sua sportività gli fanno ottenere il soprannome di “Caballero del Futbol”. Stagione dopo stagione s’impose come uno dei migliori difensori del calcio colombiano, terzino o centrale forte fisicamente, efficace nei contrasti e nella copertura della zona. Dopo l’esperienza colta in Nazionale nel Mondiale italiano del ’90, ad Usa ’94 è proprio lui il perno della retroguardia colombiana, eppure un suo sfortunato autogol ne sentenziò la condanna a morte. Al ritorno in Colombia, infatti, uno squilibrato lo freddò con dodici colpi di pistola proprio a causa di quell’autorete. Migliaia furono le persone che si riversarono per le strade il giorno del suo funerale. Al centro FRANCISCO ZULUAGA, considerato uno dei migliori difensori centrali della storia del calcio colombiano, fu una delle colonne del mitico “Ballet Azul” dei Millonarios di Bogotà, uno dei team più famosi negli anni ’50. Buona tecnica, gran velocità. Freddezza a carisma da vendere, sviluppò la sua carriera in parallelo con i progressi del calcio colombiano e il rigore che, da capitano, segnò contro l’Uruguay, nella prima partita assoluta giocata dalla Colombia in un


LA DiNASTiA DEi CAFETEROS Mondiale, non poteva che essere il miglior riconoscimento a cui ambire alla soglia dei trentatré anni. Lo chiamavano “el Patrón”, basterebbe questo a descrivere la tempra di JORGE BERMÚDEZ. Leader difensivo con personalità e intelligenza tattica, sicuro e attento nel gioco aereo, arcigno nei contrasti, ottimo senso della posizione. Con la maglia del Boca Juniors si è imposto come uno dei più forti difensori sudamericani tanto da venir incluso nella top 11 all time della Coppa Libertadores. In bacheca oltre cinque Campionati nazionali (tre col Boca), due Libertadores e una Coppa Intercontinentale, senza contare il terzo posto nella Coppa America del ’95. Chiude il reparto WILSON PÉREZ, il miglior terzino sinistro che la Colombia abbia avuto negli anni ’90. Era in campo anche lui nello storico e clamoroso 5-0 che la Colombia inflisse all’Argentina nelle qualificazioni al Mondiale americano. Con i “Diavoli Rossi” dell’América de Cali vinse quattro Campionati, mentre in Nazionale racimolò 47 presenze incluse le tre dello sfortunato Mondiale americano conquistato con brillanti performance nel girone di qualificazione. LA GENERAZIONE D’ORO Davanti la difesa la grinta e la leadership di LEONEL ÁLVAREZ, altro grande artefice dei successi della generazione d’oro del calcio colombiano. Segnò il penalty decisivo nella lotteria dei rigori che nel 1989 assegnò la Coppa Libertadores per la prima volta ad un club colombiano, quel Nacional de Medellín di cui era uno dei perni insostituibili. In Nazionale ha raccolto 101 presenze (secondo in graduatoria), giocando due Mondiali. Amatissimo tra i tifosi per l’intensità e il coraggio leonino che dimostrava in ogni partita. Mezzo destro FREDDY RINCÓN, centrocampista atipico, senza un ruolo definito, esuberante la sua esplosività fisica. Ottime le sue doti da intenditore, ma il meglio lo dava in fase offensiva, dove sapeva far male grazie alla sua abilità nei tempi di inserimento, la sua falcata

oSorio vaLderrama aSpriLLa YepeS

L. áLvarez

Sánchez

FaLcao

córdoba ortiz rincón herrera

potente e l’ottima tecnica di cui era dotato. Fu un suo gol contro la Germania al 90° a spalancare le porte degli ottavi di finale di Italia ‘90, ad oggi ancora il miglior risultato di sempre dei “Cafeteros” in un Mondiale. Vestì la maglia del Napoli salvo poi passare al Real Madrid e al Corinthians dove vinse da capitano il Mondiale per club del 2000. In Nazionale disputò tre Mondiali per un totale di 84 presenze e 17 gol, due dei quali nel clamoroso 5-0 rifilato alla Selección argentina al Monumental di Buenos Aires. Perno del gioco della Nazionale colombiana non può che essere “el Pibe” CARLOS VALDERRAMA, icona della stagione di maggior successo del calcio colombiano. Centrocampista dalla tecnica sopraffina, lento di piede ma veloce di testa. Tocchi felpati i suoi, scatti brevi assist verticali che tagliavano in due le difese avversarie, come quello che mandò in gol Rincón nella partita contro la Germania ad Italia ’90. Passo cadenzato, preferiva far correre il pallone piuttosto che correre egli stesso. La sua chioma bionda e riccioluta ha fatto il giro del mondo, così come la geometria e la genialità di alcune sue giocate, dalla quali traspariva evidente la classe e l’intel-

ligenza calcistica. Due volte calciatore sudamericano dell’anno, recordman di presenze nella Nazionale colombiana (111 caps) con la quale ha giocato tre Mondiali e cinque Coppe America. Per i tifosi di ogni latitudine resterà per sempre un idolo. In riserva ALEJANDRO BRAND, talento precoce del calcio colombiano degli anni ’70. Ef Efficace regista offensivo, era abile sotto porta come testimoniano i 91 gol con i Millonarios. Con Willinton Ortíz e Jaime Morón dette vita al celebre e spettacolare trio che fu ribattezzato BOM dalle iniziali dei tre. Altro grande centrocampista nella storia dei “Cafetteros” è stato HUMBERTO ÁLVAREZ, in assoluto il migliore negli anni ’50. Personalità e temperamento, dribbling secco e pulito, preciso nei passaggi, elegante nei movimenti. Nonostante la vocazione alla costruzione del gioco non disdegnava di concludere a rete come testimoniano gli oltre 100 gol realizzati. Merita una menzione anche ALFONSO CAÑÓN, miglior giocatore nella storia dell’Independiente Santa Fe, club col quale vinse tre campionati, l’ultimo dei quali, nel ’75, proprio grazie ai suoi gol. Ottima tecnica e gran visione di gioco.

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top 11 - colombia

LA DiNASTiA DEi CAFETEROS LA TIGRE COLOMBIANA Notevole è il trio offensivo che la Colombia può schierare. Largo a destra un giocatore che in Colombia è da sempre un mito, si tratta di WILLINGTON ORTIZ, attaccante che furoreggiava negli anni ’80 con la maglia del Deportivo Cali prima e dell’América de Cali poi. Giocatore agile, velocissimo, dal dribbling mortifero che padroneggiava grazie ad una tecnica sopraffine. Partiva largo sulla fascia, di solito la destra, per poter sfruttare il campo a sua disposizione e puntare così l’uomo in velocità. Dopo due stagioni con il Deportivo Cali l’América batté ogni record di spesa per accaparrarsi il suo cartellino. Con i Diavoli Rossi vinse quattro Campionati consecutivi. Tre invece le finali di Coppa Libertadores raggiunte di fila, senza però riuscire a portarne a casa alcuna. In Nazionale fu determinante per la conquista della finale della Coppa America del 1975, sfortuna ha voluto che la sua carriera si chiuse proprio quando s’apriva il ciclo della Colombia di Maturana. Amante del gioco in sé, senza la cupidigia che ci si aspetterebbe da una star come lui. È stato il più grande di sempre fino a che Valderrama non ne ha oscurato la figura. Sul versante opposto la verve di FAUSTINO ASPRILLA seconda punta tutto pepe del Parma di Scala. Attaccante molleggiato, rapido nello stretto, imprendibile in campo aperto. Giocava un calcio istintivo e un po’ anarchico ma tremendamente efficace. In Emilia le sue capriole dopo un gol hanno fatto epoca. Indimenticabile la sua punizione che interruppe il record di 58 partite utili consecutive del Milan di Capello. Nel ’93 una sua doppietta al Vicente Calderón di Madrid aprì al Parma le porte della Finale di Coppa delle Coppe poi vinta sull’Anversa. Con gli emiliani vinse pure due Coppe Uefa e una Supercoppa Europea. Personalità sopra le righe ma talento davvero straordinario. In Nazionale giocò due Mondiali racimolando 57 presenze e 20 gol, compresa una bellissima doppietta nell’indimenticabile 5-0 all’Ar-

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Portiere pirotecnico ma con grande talento, Higuita è un simbolo in Colombia

gentina di Batistuta. Puntero offensivo è il migliore giocatore nella storia del calcio colombiano, oggi come oggi uno dei primi cinque centravanti al mondo, si tratta ovviamente di RADAMEL FALCAO. Predatore d’aria di rigore, “el Tigre” ha un innato senso del gol e medie realizzative davvero strepitose. Rapido nelle movenze il suo bagaglio tecnico è pressoché completo e il suo killer instinct micidiale. Dopo gli inizi col River Plate si trasferisce al Porto dove s’afferma nell’Olimpo dei migliori bomber europei. Con i Dragoni di Villas-Boas stravince l’Europa League del 2011 realizzando ben 17 reti (battendo così il record di Klinsmann), tra cui una quaterna al Villareal nella semifinale d’andata e il gol al Braga che vale la vittoria finale. L’anno seguente passa all’Atletico Madrid per oltre 40 milioni di Euro, cifra record per un calciatore colombiano. Con i “Colchoneros” vince di nuovo da protagonista l’Europa League, riconfermandosi pure capocannoniere della manifestazione e con una strepitosa tripletta af affossa il Chelsea nella sfida per la Supercoppa Europea. In Nazionale, dopo la vittoria nel Campionato sudamericano

under-20 del 2005, è diventato la punta di diamante dei “Cafeteros” che sta trascinando al Mondiale del 2014, dove sarà certamente tra i protagonisti. Primo fra le riserve è ARNOLDO IGUARÁN, centravanti che abbinava velocità e potenza, il miglior goleador nella storia della Colombia con 25 gol in 68 presenze. Esempio di longevità e di professionalità, Maturana lo convocò per Italia ’90 nonostante le sue 33 primavere, era già sul viale del tramonto ma non si poteva di certo lasciare a casa uno come lui, già capocannoniere nella Coppa America del 1987. Uomo simbolo dei Millonarios di Bogotà con cui ha vinto due Campionati. Altro grande giocatore del passato della Colombia è DELIO GAMBOA, lo chiamavano “Maravilla” per la spettacolarità delle sue giocate, soprannome che si guadagnò tra i dilettanti al quale però seppe tener fede anche dopo il suo passaggio nel calcio professionistico. Negli anni ’60 era tra i migliori giocatori colombiani, tanto che il Real Madrid ci aveva fatto un pensierino. Interno sinistro, ala o centravanti, faceva della poliedricità una delle sue armi migliori. Falcata rapida, colpo di testa puntuale e preciso. In Nazionale giocò nel ’62 il primo Mondiale nella storia della Colombia, anche se a causa di un infortunio disputò una sola gara. Più volte discriminato per il colore della pelle ha saputo tener duro, facendosi amare per le sue qualità. Per l’ultimo posto a disposizione a Diego Umaña, volante creativo degli anni ‘80, preferiamo uno dei giocatori cult dell’epoca d’oro del calcio colombiano: ADOLFO VALENCIA meglio conosciuto come “el Tren”, facile intuirne il motivo, lanciato in velocità con le sue lunghe leve e la sua potenza fisica Valencia era inarrestabile proprio come un treno. Primo colombiano a giocare in Bundesliga con la maglia del Bayern Monaco dove vinse il titolo. Ebbe anche una parentesi italiana, alla Reggiana ma senza gloria alcuna. In Nazionale giocò due Mondiali e la Coppa America del ’93 dove un suo gol all’Ecuador permise alla Colombia di agguantare il terzo posto.


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iL MOSTRO Il Barcellona è stato bastonato in Champions ma la stagione di Messi resta leggendaria…

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C

on la storia della Liga già scritta da un pezzo, l’attenzione degli appassionati si è concentrata sul record di gol di Lionel Messi e sulla sua sfida a distanza con Cristiano Ronaldo per la Champions. Solo un infortunio poteva interrompere la serie di 30 reti in 19 gare consecutive di campionato dell’argentino. Durante l’andata dei quarti di Champions a Parigi, Lionel ha accusato un dolore alla coscia destra subito dopo aver sbloccato il risultato, e nell’intervallo è stato costret-

to a dare forfait. Non c’era palcoscenico migliore della Champions per un’uscita di scena teatrale. Costretto a saltare per infortunio la gara casalinga col Mallorca, è finalmente calato il sipario sulla serie che ha stupito il mondo: un intero girone a segno in tutte le partite e su tutti i campi, da Mallorca a Vigo, senza soluzione di continuità. Tra l’11 novembre 2012 e il 30 marzo 2013 non c’è un portiere che non lo abbia sognato la notte prima e dopo la partita, che non abbia raccolto il pallone finito in saccoccia mentre la “Pulce” argentina


di Daniele Chiti

Forti sospetti sulla vera natura di Lionel Messi In Spagna ha fatto il giro della rete uno spot curioso, realizzato da Lionel Messi per una televisione cinese. Questo l’esperimento, che avrebbe dovuto dare una risposta all’antico dualismo tra uomo e macchina: Messi aveva a disposizione quattro rigori per riuscire nell’ardua impresa di battere un fulmineo portiere meccanico posto a presidio di una porta da calcetto, di cui era in grado di coprire tutta la superficie con un moto basculante. Nonostante il robot fosse dotato di sensori ottici e riflessi sovrumani Messi è riuscito ad angolare con tanta potenza e precisione da trovare finalmente il gol al terzo tentativo, festeggiando dopo due legni colpiti e spiazzando addirittura il robot grazie a una finta sul quarto tiro. Stiamo ancora cercando di capire se questo esperimento abbia dimostrato che: a) l’uomo è superiore alla macchina; b) Messi è superiore alla macchina; c) Messi è una macchina. Ognuno è libero di farsi l’idea che vuole. Comunque è una bella rivincita anche per chi era rimasto deluso dalla sconfitta di Kasparov, il più grande scacchista vivente, contro un mega-computer capace di calcolare miliardi di mosse al minuto. Come direbbe qualsiasi spettatore robot all’uscita del Camp Nou: “Ho visto cose che voi umani…”

indicava il cielo. Un’esultanza semplice, spontanea, un gesto di ringraziamento verso chi gli ha fatto dono di quei piedi fatati e di quel fiuto del gol che ne hanno fatto l’icona universale del gioco del calcio. Nonostante l’assenza dal campo di Lionel Messi il 5-0 al Mallorca è stato una festa, e non solo per la tripletta di Cesc Fábregas e la doppietta di Alexis Sánchez, ma soprattutto per due grandi ritorni al Camp Nou: quello in panchina di Tito Vilanova, che dopo due mesi di trattamento a New York ha ripreso l’incarico lasciato ad interim a Jordi Roura, e quello sul campo di Éric Abidal, che non giocava dal 26 febbraio 2012. A distanza di un anno dal trapianto di fegato il francese ha dimostrato un carattere e una volontà d’acciaio. A fine carriera gli verrà offerta una carica in società, doveroso ri-

conoscimento a un uomo che costituisce un esempio di tenacia e un’iniezione di ottimismo per tutti. Tra sogno e real…Tà La Germania ha annichilito la Spagna, trasformando il sogno dalle grandi orecchie in incubo. Chi invece pregusta già la Champions dell’anno prossimo è l’Atletico Madrid, protagonista di una stagione superlativa, in cui ha assottigliato il divario dalle prime in classifica. Dopo due recenti vittorie in Europa League non è sbagliato accreditare la squadra dei “materassai” del “Cholo” Simeone come una possibile “outsider” della prossima edizione. Un passo alla volta però. La partecipazione alla prossima Champions è il sogno di diverse squadre, tra cui Málaga e Valencia (letteralmente rigenerato

dalla cura Valverde, e trascinato dalla coppia del gol Jonas-Soldado). La lotta pe il quarto posto non riguarda comunque solo queste due squadre. Tra le realtà più sorprendenti c’è la Real Sociedad di Philippe Montanier, una squadra veloce e infarcita di giovani talenti che sta deliziando gli intenditori. Alla faccia dei rivali dell’Athletic di Bilbao (forse intristiti dal prossimo pensionamento della storica “Catedral” di San Mamés, incapaci di ripetere la prima promettente annata sotto la guida di Bielsa), la squadra di San Sebastián ha trovato una sua giusta dimensione trovando prestazioni e giocate spettacolari. La maturazione tattica e il definitivo salto di qualità di giocatori come Carlos Vela, Griezmann, Xabi Prieto e Agirretxe ha reso non solo possibile ma anche redditizio lo spericolato 4-2-4 del calcio2000 giu 2013


lIga spagna tecnico francese. Uno schema che ricorda per certi aspetti quello della Juventus di Conte, e che permettendo ai biancazzurri baschi di segnare a grappoli. Con una media di quasi due gol fatti a partita la Real è diventata la più divertente tra le squadre degli “umani”. L’impressione è che all’Anoeta i tempi di Xabi Alonso, Nihat e Kovacevic non siano più così lontani. E si sa, l’appetito vien mangiando… In riva al Guadalquivir invece non sembrano attrezzati per tornare a competere per questi traguardi, benché Betis e Siviglia abbiano trovato in Rubén Castro e Negredo due goleador di tutto rispetto. I biancoverdi di Pepe Mel sono stati comunque protagonisti di un’ottima stagione, e una leggera flessione non cancella quanto di buono fatto vedere quest’anno.

Una stagione incredibile per Messi che ha centrato record da alieno del calcio

Mucho Elche, ritornano i biancoverdi Elche si prepara a tornare grande. È una località famosa per la vita universitaria, il mare che dista pochi chilometri, i misteri di Elx e una passione sportiva nata tanti anni fa. Acerrima rivale dell’Hércules di Alicante, tra gli anni ’50 e ’60 l’Elche ascese alla massima serie, disputando ben 12 stagioni in Primera División. Il suo stadio, intitolato allo storico presidente Manuel Martínez Valero, fu costruito nel 1976 e può vantare una capienza di ben 35 mila spettatori. Nel 1982 è stato teatro di tre gare del Mundial, incluso un mitico Ungheria-El Salvador 10-1 che resta ad oggi la vittoria più larga di una fase finale dei Campionati del Mondo. Italia e Spagna si sono affrontate ad Elche in amichevole nel marzo del 2008: un gol di Villa regalò la vittoria agli spagnoli, che si rivelò un ottimo viatico per le Furie Rosse, che da allora sono praticamente invincibili. Invincibile come è stato quest’anno l’Elche di Fran Escribá Segura, un tecnico 47enne che si presenta con le credenziali della grande promessa. Vice di Quique Sánchez Flores, lo ha seguito nell’ascesa dai tempi del Getafe, fino al Valencia e alla conquista della Coppa Uefa e della Supercoppa Europea con l’Atletico Madrid nel 2010. Approdato ad Elche la scorsa estate, la sua squadra ha dominato la Liga Adelante con la stessa disinvoltura con cui il Barça ha dominato la Liga, realizzando il miglior girone d’andata della storia della serie cadetta spagnola con ben 49 punti in 21 partite giocate. Il successo dei “franjiverdes” (con la fascia verde orizzontale sul completo bianco) è legato alla continuità di rendimento di un organico super attrezzato per la categoria: il portiere Manu Herrera, Damián Suárez, Grégory Béranger, Jordi Xumetra, Ferrán Corominas detto “Coro”, il capitano David Generelo, Javier Flaño e Aaron Ñíguez sono tra i pezzi più pregiati. I tifosi della Comunidad Valenciana si chiedono se ad accompagnare l’Elche nella storica promozione ci saranno anche i cugini del “Sottomarino amarillo”, protagonisti di una favola durata 12 anni e interrottasi bruscamente l’anno scorso. L’avventura del club della piccola località di Vila-Real insegna che con la bravura e la serietà anche in provincia si può pensare in grande, tenendo i piedi per terra senza smettere di sognare. Il presidente dell’Elche, José Sepulcre Coves, ha trovato l’allenatore giusto: adesso spetta a lui blindarlo e rafforzare ulteriormente la rosa della squadra ilicitana, preparando il terreno per un ritorno in grande stile.

60 calcio2000 giu 2013

Il BrasIle è vIcIno, la seleccIón prepara la “machada” Dopo il pareggio casalingo con la Finlandia, complice una dormita difensiva e l’opportunismo di Pukki nei minuti finali, le speranze dei campioni iridati di qualificarsi direttamente ai prossimi mondiali in Brasile si erano un po’ af affievolite. La Francia, capace di strappare un pareggio in extremis al Vicente Calderón grazie a un lampo di Giroud, si era confermata rivale storica e mai doma già nell’ottobre scorso. Ma il ruolino di marcia dei transalpini si è interrotto bruscamente allo Stade de France, proprio al cospetto dei campioni del mondo. Orfani di Casillas che assisteva impotente dagli spalti, i rossi si sono imposti con una prestazione che portava impresso il marchio di fabbrica della casa: in spagnolo un’impresa si chiama “machada”, e l’epica sfida ha premiato come tante volte in passato il possesso di palla, la qualità e l’organizzazione degli uomini di Del Bosque. Decisivo il guizzo di Pedro Rodríguez, un calciatore che a Barcellona non trova sempre lo spazio che si merita ma che gode sempre della massima considerazione da parte dell’allenatore coi baffi. Sono piaciuti anche Nacho Monreal come esterno sinistro di costruzione e Victor Valdés, sostituto di San Iker confermatosi in splendida forma con un paio di interventi risolutivi. La vittoria di


Saint-Denis è figlia della coesione dello spogliatoio, un luogo sacro dove gli egoismi e le rivalità svaniscono come per magia. Anche Sergio Ramos, autore dell’effimero gol del vantaggio sia contro la Francia all’andata che contro la Finlandia a Gijón (ben 9 reti in 100 presenze con la “camiseta” della “Roja”), ha potuto gioire appieno per questa vittoria spartiacque che proietta gli spagnoli di nuovo in testa al girone I. “Avere raggiunto le cento presenze in nazionale e vinto tre titoli entro i 26 anni è un obiettivo difficile da eguagliare” ha ammesso il difensore, terzo in questa particolare classifica dietro a Xabi Alonso, Xavi e Casillas, detentore del record di presenze con la “Roja” (140). Riscopertosi centrale a tutti gli effetti dopo una lunga parentesi da laterale destro, con il suo strapotere fisico e la sua esperienza è diventato uno dei migliori del mondo nel suo ruolo, guidando la Spagna alla conquista di tre finali consecutive senza subire gol. Questa fame di successi è la prova dello spirito della squadra di Del Bosque, il Marchese che ha sempre creduto più nella carota che nel bastone. Condannati a vincere, i mostri sacri della “Roja” non si tirano indietro: in Brasile ci riproveranno di sicuro.

classifica

marcatori GiOCAtORE SquADRA

GOL

pt

G

V

N

p

GF GS DR

Barcellona

88

34

28

4

2

105 37

68

Lionel Messi

Barcellona

46

Real Madrid

77

34

24

5

5

89

34

55

Ronaldo

Real Madrid

33

Atlético Madrid

69

34

21

6

7

58

27

31

Falcao

Atlético Madrid

26

Real Sociedad

58

34

16

10

8

62

43

19

Negredo

Siviglia

20

Valencia V alencia

56

34

16

8

10

58

50

8

Soldado

V Valencia

19

Málaga

53

34

15

8

11

47

39

8

Rubén Castro

Betis Siviglia

16

Betis Siviglia

49

34

14

7

13

51

54

-3

Piti

Rayo V Vallecano

15

Getafe

47

34

13

8

13

42

51

-9

Carlos V Vela

Real Sociedad

14

Siviglia

46

34

13

7

14

52

47

5

Jonas

V Valencia

13

Rayo Vallecano

46

34

14

4

16

43

57

-14

Adúriz

Athletic Bilbao

13

Espanyol

43

34

11

10

13

42

46

-4

Riki

Dep. La Coruña 13

Levante

41

34

11

8

15

36

53

-17

Higuaín

Real Madrid

Valladolid

40

34

10

10

14

45

50

-5

Hélder Postiga Real Saragozza 12

Athletic Bilbao

38

34

10

8

16

38

60

-22

Oscar

V Valladolid

12

Granada

35

34

9

8

17

30

51

-21

Iago Aspas

Celta Vigo

11

Osasuna

33

34

8

9

17

28

42

-14

Jorge Molina

Betis Siviglia

11

Real Saragozza

33

34

9

6

19

35

53

-18

Agirretxe

Real Sociedad

11

Dep. La Coruña

32

34

7

11

16

44

65

-21

Tomer Hemed Maiorca

10

Celta Vigo

31

34

8

7

19

33

48

-15

Cesc Fàbregas Barcellona

10

Maiorca

29

34

7

8

19

37

68

-31

Benzema

9

Classifiche aggiornate al 08/05/13

Real Madrid

13

| Tabellini nella Sezione Statistiche

L’Atletico Madrid di Falcao è sicuramente una delle note liete di questa temporada

calcio2000 giu 2013


preMIer league InghIlterra

iNvaS va iONE vaS

gaLLESE Bale giocatore dell’anno: galles e gallesi si stanno facendo strada in premiership…

i

l 2013 sarà ricordato come l’annus mirabilis dello sport gallese. E non solo perché la nazionale dei dragoni ha vinto per la seconda volta consecutiva il Sei Nazioni, umiliando sul terreno amico del Millennium Stadium gli “odiati” vicini inglesi. Per una volta, infatti, è stato anche il football a dare lustro a questo angolo di mondo da sempre follemente innamorato della palla ovale. non solo rUgBY Lo Swansea City ha vinto la Coppa di Lega, il Cardiff City ha centrato una

62 calcio2000 giu 2013

storica promozione in Premier e Gareth Bale è ormai entrato in maniera definitiva nel gotha dei fuoriclasse mondiali, tanto che per alcuni addetti ai lavori le sue prestazioni sono al livello di quelle di Leo Messi e Cristiano Ronaldo. Anche la nazionale, da decenni tra le cenerentole d’Europa, sta lanciando qualche incoraggiante segnale di ripresa, sebbene il sogno della qualificazione a Brasile 2014 appaia ormai svanito. Proprio la selezione gallese era reduce dallo shock della prematura scomparsa del tecnico Gary Speed, suicidatosi nel novembre del 2011. L’ex centrocampista di Leeds


di Luca Manes

I salari pesano…

I bilanci al 31 maggio 2012 delle squadre che hanno partecipato alla scorsa edizione della Premier raccontano di introiti record – oltre 2,7 miliardi di euro incassati – ma anche di una spesa a dir poco eccessiva per i costi di personale, ovvero essenzialmente i giocatori: 1,8 miliardi. Francamente troppo, anche perché nel calcolo non sono comprese le lucrose prebende pagate agli agenti. La buona notizia è la riduzione delle perdite di oltre un terzo – ora siamo intorno ai 240 milioni – sebbene questo passo in avanti sia dovuto soprattutto al taglio dei debiti del Manchester City. Quello dello United, grazie alla spericolata architettura finanziaria messa in piedi dalla famiglia

e Newcastle aveva iniziato a dare una raddrizzata a una squadra che non è mai riuscita a ripetere i gloriosi fasti di John Charles e compagni. Ai tempi del Gigante Buono juventino, i dragoni centrarono l’unica partecipazione ai Mondiali, quelli svedesi del 1958, riuscendo addirittura a qualificarsi per i quarti di finale, persi per 1-0 con il Brasile di un certo Pelé. Nemmeno con un fenomeno come Ryan Giggs a scorrazzare sulla fascia il Galles aveva raccolto un granché. Per la verità il fenomeno del Manchester United non ha mai brillato troppo in nazionale, con cui ha collezionato 64 presenze e

Glazer, è ancora oltre i 430 milioni, con circa 60 milioni di interessi pagati all’anno. Nel complesso, solo otto club su venti fanno registrare profitti, ma con il nuovo, ricchissimo contratto sottoscritto per la cessione dei diritti televisivi c’è la possibilità di migliorare i bilanci. E forse di pagare un po’ di più gli inservienti (dagli addetti alle pulizie ai venditori dei costosissimi match programmes) cui sono riservate le briciole delle briciole, tanto che il sindaco di Londra Boris Johnson ha tirato le orecchie alle compagini della sua città. Anche perché la Premier ha deciso che quando entrerà in vigore proprio il contratto sui diritti televisivi sarà introdotto anche un limite sui salari dei calciatori. Finalmente.

12 goal. Il suo rendimento non eccelso in buona parte è da addebitare al non trascurabile fatto che era contornato da mediocri compagni d’orchestra. Gareth Bale può almeno contare su un talento emergente che risponde al nome di Aaron Ramsey (ormai un punto fermo dell’Arsenal) e veterani affidabili come Ashley Williams. Bale dI FUoco Già, Bale. L’infortunio rimediato nella gara d’andata dei quarti di Europa League contro il Basilea ha solo momentaneamente interrotto la sua vertiginosa

ascesa, molto probabilmente impedendo al Tottenham di proseguire il suo cammino nella seconda competizione continentale. La prima parte del 2013 del buon Gareth era stata da urlo. Goal a grappoli (13 prima dell’incidente alla caviglia) e in tutte le modalità possibili, dribbling ubriacanti e scatti da incubo per i difensori avversari sono solo i marchi di fabbrica di un giocatore ormai completo. Così forte che l’Europa che conta – ovvero le squadre con tanti denari a disposizione – non vede l’ora di soffiarlo agli Spurs. Specialmente se il club del White Hart Lane non dovesse centrare la qualificacalcio2000 giu 2013


preMIer league InghIlterra

Un Sir implacabile Dopo la grande delusione della stagione scorsa, con il titolo sfuggito all’ultimo secondo dell’ultima partita e finito nella bac bacheca dei cugini del Manchester City, Sir Alex Ferguson aveva promesso di fare tutto il possibile per riportare il suo United in vett vetta alla Premier League e ripristinare così la superiorità cittadina della sua squadra sui rampanti rivali della parte Blue di Manchester. Detto, fatto. Con una campagna acquisti impreziosita dagli arrivi di Shinji Kagawa dal Borussia Dortmund e soprattutto Robin van Persie dall’Arsenal, Sir Alex Ferguson aveva messo subito bene in evidenza quali fossero le sue intenzioni e non aveva nascosto di puntare decisamente a vincere tutti i trofei in palio, tanto in Inghilterra quanto in Europa. L’obiettivo principal principale, tuttavia, è sempre stato riprendersi il trono d’Inghilterra ed impedire che gli acerrimi nemici del Manchester City potessero aprire un ciclo vincente in Premier, fino a ieri proprietà quasi esclusiva dei Red Devils. L’obiettivo è stato brillantemente raggiunto, in un modo talmente spettacolare che nemmeno nei sogni più rosei Ferguson avrebbe potuto desiderare tanto;

zione in Champions League, non è da escludere che la stagione prossima Bale possa sì continuare a vestire di bianco, ma con il simbolo del Real Madrid sul petto. E pensare che quando era approdato al calcio che conta, appena diciottenne, le sue prestazioni d’esordio con il Tottenham avevano lasciato parecchio a desiderare. Bale in quel periodo non era stato ancora avanzato a centrocampo e sulla fascia sinistra dello schieramento difensivo degli Spurs concedeva spesso qualcosa di troppo agli attaccanti che si trovava a fronteggiare. Le amnesie in fase di copertura sommate a una striscia di ben 24 match senza vittorie quando lui era in campo lo avevano trasformato da colpo di mercato a una sorta di menagramo. Poi, come è risaputo, tutto è cambiato, anche a dispetto di qualche infortunio di troppo che a tratti ha penalizzato la carriera del ragazzo prodigio. ThanKs harrY harr La sua maturazione è anche merito delle amorevoli cure di Harry Redknapp, da subito resosi conto che l’ex stellina del Southampton (la cui Academy in questi anni ha sfornato anche Theo Walcott e Alex Oxlade Chamberlain, non male...) non poteva essere un flop. Anzi, visti i mezzi tecnici e fisici a disposizione, era un peccato mortale relegarlo in difesa. Da un punto di vista atletico, non ha rivali, eccetto Ronaldo. Tanto per intenderci, a 14 anni correva i 100 metri in 11,4 secondi in quel di Cardiff, prima di trasferirsi sulla costa meridionale dell’Inghilterra. Da bambino, nella capitale gallese, frequentava le gradinate 64 calcio2000 giu 2013

Bale, in nazionale gallese, può contare su giocatori di livello, come Ramsey dell’Arsenal

dell’ormai defunto (e demolito) Ninian Park, dove suo zio Chris Pike giocava per i Bluebirds. Grandi festeggiamenti in famiglia, quindi, per la tanto attesa promozione del Cardiff, materializzatasi la sera dello scorso 16 aprile con il pareggio interno a reti bianche con il Charlton. cardIFF nella sTorI or a orI Finalmente una gioia, dopo anni di delusioni, con la squadra che si sgonfiava a un passo dal traguardo, facendo di tutto per sconfessare i favori del pronostico. Anni in cui ha colpito duro una sorta di maledizione di Wembley. Lo stadio, quello nuovo, dove i Bluebirds hanno perso tre finali. Una di play offs dopo un rocambolesco 3-2 con il Blackpool, una di Coppa di Lega (per giunta ai rigori) con il Liverpool e la terza della storia della compagine in FA Cup, di misura con il Portsmouth. Non va dimenticato che il Cardiff la Coppa d’Inghilterra l’ha vinta – unica squadra “straniera” – nel lontano 1927, grazie alle papere del portiere (gallese) dell’Arsenal Dan Lewis. Spulciando gli annali del football d’oltre Manica, però, si comprende che quella

non fu per nulla una sorpresa. Negli anni Venti e a cavallo tra i Cinquanta e i Sessanta, il City è stato una presenza fissa nell’allora First Division, quasi vinta nel 1924 (il titolo sfuggì per la peggior differenza reti rispetto all’Huddersfield allenato da Herbert Chapman), ma da cui mancava dal 1962. Il cambio di colori dal blu al rosso, voluto dalla proprietà malese per ragioni commerciali e scaramantiche (il rosso in Asia “porta bene”), ha evidentemente funzionato. Uno zoccolo duro dei supporter, ancora legato alla tradizione, continua a storcere il naso, ma è probabile che il rancore sia stato annacquato dalla bella favola del Cardiff di quest’anno. For or YoU daddY La sera della promozione il più commosso di tutti era Craig Bellamy. A 33 anni, dopo aver girato mezza Premier, l’attaccante dal caratteraccio e dal cuore d’oro (fa tantissima beneficenza per i bimbi africani) ha dedicato il trionfo in campionato al babbo, che quando era piccolo lo portava sempre a vedere i Bluebirds. L’esperienza di Bellamy tornerà utile nel tritacarne della Premier, ma i vertici societari hanno già fatto sapere che in estate metteranno a disposizione al manager scozzese Malky Mackay (uno dei tanti scozzesi emergenti sulle panchine di club inglesi) un budget di almeno 20 milioni di euro. Denaro che, se ben impiegato, potrebbe bastare a garantire la salvezza ai Blubirds, specialmente se i vari Guy Whittingham, Frazer Campbell e Ben Turner sapranno confermarsi anche ad alti livelli.


di Andrea Rosati il Manchester United si è laureto campione d’Inghilterra con ben quattro turni d’anticipo quindici punti sul City, incapace di tenere il passo dei rivali e confermare il titolo vinto all’ultimo respiro la stagione passata. Il ventesimo titolo del Manchester United, che permette a Vidic e compagnia di diventare il Club con più titoli nazionali in Inghilterra, ha un sapore speciale soprattutto per il modo in cui è arrivato, come detto assolutamente sensazionale: migliore difesa stagionale, un attacco a tratti irresistibile e un gioco spesso spumeggiante hanno meritatamente issato i Red Devils in cima alla classifica, lasciando solo le briciole ai rivali. Nonostante qualche momento di fisiologico appannamento, questo è stato il titolo di Wayne Rooney e Robin van Persie, una coppia d’attaccanti come raramente se ne sono viste, e di David de Gea, prima criticato e finito in panchina, poi risorto con una serie di prestazioni eccellenti; è il titolo dei vecchietti terribili Ryan Giggs e Paul Scholes, eterni simboli della fame atavica del Manchester United; è soprattutto il titolo di Sir Alex Ferguson, il quale dopo una vita spesa alla causa Red Devils ha deciso di ritirarsi, lasciando al suo successore una striscia di record impressionanti e una bacheca di trofei difficili da eguagliare.

CHE DERBY! Inutile nascondersi dietro un dito, il match più atteso dalle parti del nuovo Cardiff City Stadium è quello con lo Swansea City. Un derby molto sentito,

in passato di frequente teatro di scontri, soprattutto negli anni bui dell’hooliganismo. Nel 1988 i tifosi del Cardiff furono inseguiti fin dentro le acque del mare, mentre il match del 1993 fu macchiato da

classifica

marcatori

pt

G

V

N

P

GF GS DR

Giocatore Squadra Gol

Manchester United

85

36

27

4

5

79

37

42

van Persie

Man. United

25

Manchester City

75

36

22

9

5

62

31

31

Luis Suarez

Liverpool

23

Chelsea

69

36

20

9

7

71

37

34

Gareth Bale

Tottenham

20

Arsenal

67

36

19

10

7

67

36

31

Benteke

Aston Villa

18

Tottenham

66

36

19

9

8

63

45

18

Michu

Swansea City 17

Everton

60

36

15

15

6

52

38

14

Demba Ba

Chelsea

Liverpool

55

36

14

13

9

67

42

25

Rickie Lambert Southampton 14

W.Bromwich Albion

48

36

14

6

16

48

48

0

Lukaku

W. B. Albion

14

Swansea City

46

36

11

13

12

46

46

0

Edin Dzeko

Man. City

13

West Ham

43

36

11

10

15

41

49

-8

Theo Walcott Arsenal

13

Stoke City

41

36

9

14

13

32

42

-10

Frank Lampard Chelsea

13

Fulham

40

36

10

10

16

46

57

-11

Berbatov

Fulham

13

Aston Villa

40

36

10

10

16

44

65

-21

Rooney

Man. United

12

Southampton

39

36

9

12

15

47

58

-11

Santi Cazorla Arsenal

12

Sunderland

38

36

9

11

16

40

52

-12

Le Fondre

11

Norwich City

38

36

8

14

14

34

56

-22

Jermain Defoe Tottenham

11

Newcastle

38

36

10

8

18

43

66

-23

Carlos Tévez Man. City

11

Wigan Athletic

35

36

9

8

19

44

67

-23

Arouna Koné Wigan Athletic 11

Reading

28

36

6

10

20

41

67

-26

Sergio Agüero Man. City

11

QPR

25

36

4

13

19

29

57

-28

Olivier Giroud Arsenal

11

Classifiche aggiornate al 9/05/13

Reading

15

| Tabellini nella Sezione Statistiche

RECUPERO 29° giornata FULHAM-CHELSEA 0-3 Reti: 30’ Luiz (C), 43’-71’ Terry (C) MANCHESTER CITY-WIGAN 1-0 Reti: 83’ Tavez (M) WEST HAM-MANCHESTER UNITED 2-2 Reti: 17’ Vaz Te (W), 31’ Valencia (M), 55’ Diame (W), 77’ van Persie (M) ARSENAL-EVERTON 0-0

tali e tanti episodi di violenza da essere poi ricordato come la “battaglia di Ninian Park”. Sperando che fuori dal campo le cose non trascendano – ma episodi spiacevoli si sono registrati anche negli ultimissimi incontri tra i due team, tra lanci di monetine e altre “amenità” varie – sul rettangolo di gioco lo spettacolo dovrebbe essere garantito. Entrambe le formazioni esprimono standard calcistici elevati. Come già commentato nei numeri scorsi di Calcio2000, lo Swansea ha capitalizzato sotto la guida di Michael Laudrup l’ottimo lavoro svolto da Roberto Martinez e Brendan Rodgers trionfando in Coppa di Lega. Il primo trofeo “pesante” nel football che conta è arrivato proprio nell’anno del centenario del club, che anche questa stagione ha disputato un eccellente campionato di Premier. IL BARCELLONA DEL GALLES Lo Swansea ha come punta di diamante lo spagnolo Michu. Strappato al Rayo Vallecano per un paio di milioni di euro, il centrocampista offensivo è la rivelazione dell’anno. Era risaputo che avesse un certo fiuto per il goal, ma nessuno avrebbe mai creduto che avrebbe raggiunto la doppia cifra in Premier, dimostrandosi a tratti un giocatore dominante. Certo, non è detto che gli Swans riusciranno a trattenerlo, ma è indubbio che in caso di cessione la plusvalenza sarebbe da record. Visti i prossimi impegni in Europa League, la dirigenza dello Swansea farà uno sforzo per tenere sia Michu che Laudrup (anche lui concupito da varie big). Il football gallese sembra proprio voler fare le cose in grande. calcio2000 65 giu 2013


BundeslIga gerManIa

BiM BuM BaYERN!!! Ba aYERN!!! Il Bayern Monaco ha dominato la Bundes e ora punta al sogno Champions…

66 calcio2000 giu 2013

L

a Bundesliga edizione 20122013 non ha avuto storia. Dalla prima all’ultima giornata non c’è stato per nessun momento alcun dubbio che a portare a casa il Meisterchale sarebbe stato il Bayern Monaco di Jupp Heynckes. A differenza della scorsa stagione, dove l’attenzione maniacale nei confronti della Champions e della finale da voler giocare e vincere in casa ha forse fatto perdere troppe energie mentali e fisiche, in questa stagione i bavaresi, al 23esimo titolo di Bundesliga della loro gloriosa storia, non hanno lasciato scampo agli avversari. Nulla ha potuto nemmeno il Dortmund di Klopp, campione degli ul-

timi due anni. Neuer e compagni sono addirittura riusciti nell’impresa di festeggiare già alla 28esima giornata, con ben sei giornate di anticipo (record storico, così come è stato superato anche il record di punti), vincendo sul campo dell’Eintracht Francoforte grazie ad una rete realizzata da Bastian Schweinsteiger. Quello sceso in campo è stato sicuramente un Bayern più forte e soprattutto più sicuro dei propri mezzi: una crescita che va sicuramente ascritta al lavoro del tecnico tedesco, che nell’anno del suo terzo addio alla panchina della squadra, ha intenzione di lasciare un segno indelebile e di mettere grande pressione al futuro allenatore Pep Guar-


di Flavio Sirna

Tempo di ritorni diola. Heynckes a parte, in campo però ci sono andati, come sempre accade, i giocatori, ed è a loro che deve essere reso il maggior plauso. In primis vanno citati nuovi arrivi, Javi Martinez, Dante e Mandzukic. Lo spagnolo, per il quale comunque 40 milioni di euro sborsati per strapparlo al Bilbao continuano ad essere una cifra eccessiva, ha però ripagato la dirigenza che ha così tanto creduto in lui: accanto a Schweinsteiger, come sempre immenso, ha saputo ritagliarsi il suo spazio e diventare un elemento fondamentale dell’undici bavarese. Sempre pronto a contrastare, sempre pronto a ricevere un passaggio da parte dei compagni di squadra e a farsi trovare nella giusta posizione di campo quando c’è da sistemarsi in una certa maniera. Aveva perfettamente ragione il suo vecchio tecnico Marcelo Bielsa, quando ha detto che i tedeschi avevano fatto un affare, soprattutto tenendo conto del fatto che Javi avrebbe potuto giocare sia da centrale di centrocampo che

l’E. BraunschwEig è di nuovo in BundEsliga E raul farà fEsta nEl ‘suo’ stadio Gli appassionati più accaniti probabilmente conoscevano l’Eintracht Braunschweig per essere stata la prima squadra a porre sulle proprie maglie uno sponsor, vale a dire quello dello Jägermeister, il famoso liquore con sede nella vicina Wolfenbüttel. Nei prossimi mesi i fan di tutta Europa conosceranno meglio questa squadra tedesca, vista la promozione in Bundesliga. La compagine della Bassa Sassonia torna nella massima serie tedesca dopo ventotto anni. Decisivo per la promozione l’1-0 sul campo dell’Ingolstadt, superato grazie alla rete del 92’ del bosniaco Damir Vrancic. Gialloblù in festa dopo la punizione che ha regalato la promozione, la seconda del torneo dopo l’Hertha Berlino. Il 24 marzo 1973 il club divenne famoso, come detto, per essere stata la prima squadra con lo sponsor sulla maglia: a partire dal match contro lo Schalke la società venne pagata la squadra con 100.000 Marchi, nome del liquore addosso e nuovo modo di fare business. Ora il 26 aprile 2013, altra data storica. Quarant’anni dopo. Parliamo adesso di Raul: due stagioni in blu. 66 partite e 28 reti. Con questi numeri un’intera città tedesca (Gelsenkirchen) si è innamorata del giocatore spagnolo ex-Real Madrid. Il cannoniere, dopo gli anni d’oro al Real Madrid, nel 2010 si è trasferito allo Schalke 04, dove si è rimesso in gioco (centrando tra l’altro la semifinale di Champions nel 2011). La scorsa estate la punta si è poi trasferita in Qatar. Ma i suoi ex tifosi non si sono affatto dimenticati di lui e sono accorsi al botteghino per acquistare il biglietto per l’amichevole tra lo Schalke e l’Al-Sadd Sport Club, nuova squadra dell’attaccante spagnolo. Il match è in programma il 27 luglio alla Veltins Arena, primo giorno della nuova stagione del club tedesco. Già venduti 30mila biglietti.

calcio2000 giu 2013


BundeslIga gerManIa da centrale difensivo. Stesso discorso per Mandzukic: l’ex-Wolfsburg, approfittando dell’infortunio di Gomez, si è ritagliato un posto da titolare che non ha più lasciato. Anche perchè oltre ai goal (15 in campionato) ha mostrato di avere qualcosa in più rispetto a SuperMario (il quale, dopo aver perso il posto da titolare, pare intenzionato a guardarsi intorno e vagliare eventuali alternative per il suo futuro, che potrebbe essere lontano dalla Bundesliga), e cioè una maggiore capacità di aiutare la squadra a ‘salire’ e una grande generosità che lo ha spesso visto andare a contrastare qualunque avversario in qualunque zona del campo; la sua presenza e quella del gellato Mario rendono sicuramente superfluo l’arrivo di un’altra punta che, secondo quanto affermato dai media tedeschi, pare potrà essere l’attuale bomber del Borussia Dortmund Robert Lewandowski. Medaglia di bronzo, per quanto riguarda le novità, per l’ex-Monchengladbach Dante (spesso coadiuvato da Jerome Boateng, che ha giocato un maggior numero di minuti rispetto a Badstuber): seppur altrettanto possente dal punto di vista fisico, il brasiliano però, rispetto a Van Buyten, comunque positivo quando è stato chiamato in causa, ha mostrato maggiore continuità e maggiore capacità di poter stoppare anche gli attaccanti più tecnici e veloci, che in passato (vedi Milito o altri) hanno fatto male ai te-

classifica G

V

N

p

GF GS DR

GiOCAtORE SquADRA

Bayern Monaco

85

32

27

4

1

91

15

76

Kießling

B. Leverkusen 23

Borussia Dortmund

65

32

19

8

5

77

37

40

Lewandowski

B. Dortmund

Bayer Leverkusen

59

32

17

8

7

61

38

23

Meier

E. Francoforte 15

Schalke 04

52

32

15

7

10

55

47

8

Mandžukic

B.Monaco

15

E.Francoforte

49

32

14

7

11

46

43

3

Vedad Ibisevic Stoccarda V

13

Friburgo

48

32

13

9

10

42

37

5

Ádám Szalai

13

Amburgo

45

32

13

6

13

38

51

-13

Thomas Müller Bayern Monaco12

B. M'Gladbach

44

32

11

11

10

38

43

-5

Marco Reus

B.Dortmund

12

Hannover 96

42

32

12

6

14

56

59

-3

Nils Petersen

W. Brema

11

Magonza

41

32

10

11

11

38

38

0

Rudnevs

Amburgo

11

Wolfsburg

41

32

10

11

11

42

47

-5

Aaron Hunt

Werder Brema 11

Stoccarda

39

32

11

6

15

33

52

-19

Mario Gomez

Bayern Monaco11

Norimberga

38

32

9

11

12

34

44

-10

Schürrle

B. Leverkusen 11

Werder Brema

33

32

8

9

15

47

62

-15

Diouf

Hannover

11

Fortuna Düsseldorf

30

32

7

9

16

38

52

-14

Heung-Min Son Amburgo

11

Augsburg

30

32

7

9

16

30

47

-17

Blaszczykowski B. Dortmund

11

Hoffenheim

28

32

7

7

18

39

62

-23

Götze

B. Dortmund

10

Greuther Fürth

21

32

4

9

19

24

55

-31

Huntelaar

Schalke 04

10

Classifiche aggiornate al 08/05/13

deschi. Al di sotto del podio troviamo l’austriaco David Alaba: il classe 1992, ricevuta la fiducia da Heynckes, non ha sbagliato un colpo ed ha impressionato sia per la capacità di inserimento che per la grande freddezza mostrata,

Secondo l’ex Genoa, il segreto del Bayern è la grande fame di vittorie

68 calcio2000 giu 2013

marcatori

pt

Magonza

GOL

23

| Tabellini nella Sezione Statistiche

anche nelle partite decisive. Per quanto riguarda i ‘vecchi’ il migliore è stato senza dubbio Thomas Muller: non esiste in questo momento in Europa un trequartista così completo, capace di segnare (12 reti in campionato), dettare il passaggio ai compagni, correre come un matto sulla fascia per 90 minuti. Accanto a lui hanno fatto faville il francese Franck Ribery e soprattutto Toni Kroos: il classe 1990, grazie alla sua duttilità (è infatti in grado di giocare sia da centrocampista centrale, fungendo da vice Schweinsteiger, che da trequartista) ha saputo togliere il posto da titolare nientemeno che ad Arjen Robben. Altrettanto decisivi anche gli apporti dei cosidetti panchinari: oltre alla migliore condizione fisica e mentale della squadra, al successo hanno sicuramente contribuito coloro che hanno trovato meno spazio. Pizarro, che spera in un rinnovo del contratto, ha saputo giocare sia da attaccante che da trequartista; Shaqiri, impiegato meno rispetto alle aspettative, ha dimostrato di poter crescere e


diventare in futuro un elemento fondante per il club. Di sicuro la sua crescita potrà essere in parte stoppata dall’arrivo, nella prossima stagione, del talento del Borussia Dortmund Mario Gotze, acquistato per la considerevole cifra di 37 milioni di euro. Un acquisto non solo importantissimo per il futuro, ma anche ‘utile’ per indebolire la concorrenza interna, cioè la squadra di Jurgen Klopp. I tifosi del Westfalen Stadio non l’hanno presa bene: hanno infatti tempestato la pagina Facebook e Twitter del ragazzo con insulti e quant’altro. C’è anche chi ha postato delle foto mentre teneva in mano la sua maglia giallonera che bruciava. Tornando invece al campo, c’è da elogiare anche il lavoro svolto dall’altro mediano di rottura Luiz Gustavo: l’exHoffenheim, seppur palesemente meno tecnico rispetto ai titolari, riesce comunque a sopperire a questo gap con la sua velocità e la capacità di fungere anche da esterno quando la squadra parte in contropiede. Un capitolo a parte merita

anche il portierone Manuel Neuer: non ci sono dubbi quando affermiamo per l’ennesima volta di trovarci di fronte a colui che potrà essere definito in futuro uno dei migliori numero 1 del mondo; ma c’è anche da aggiungere come in qualche circostanza (per esempio l’andata della sfida degli ottavi di finale di Champions League contro l’Arsenal) l’ex-Schalke 04 abbia palesato, forse per l’eccessiva sicurezza, qualche incertezza di troppo. La sua giovane età lo aiuterà sicuramente a limare questi difetti negli anni che verranno. Chissà che l’arrivo di Guardiola, il cui gioco prevede un portiere in grado di poter fraseggiare con i difensori, come accadeva con Valdes ai tempi del Barcellona, non lo possa aiutare in questo senso. A proposito di Guardiola, non saranno certo tempi facili per l’ex-blaugrana quando si siederà sulla panchina dell’Allianz Arena. Di pressione addosso ce ne sarà tanta su di lui: di sicuro i tifosi tedeschi vorranno affrontare, perlomeno in Bundesliga,

una stagione simile a quella che è appena trascorsa. C’è però da dire che con il mercato che Rummenigge, Hoeness e Sammer stanno impostando, Gotze su tutti, ripetersi non sembrerà affatto così difficile. Di sicuro, nel raggiungimento degli obiettivi, avrà avuto anche la sua parte il libro top secret che la società ha voluto consegnare ad ogni giocatore (soprattutto ai nuovi arrivati), all’interno del quale sono contenuti sedici comandamenti: ‘Noi siamo motore’, ‘Noi siamo famiglia’, ‘Noi siamo felicità’, ‘Noi siamo il calcio’, ‘Noi siamo innovazione’, ‘Noi siamo autostima’, solo per citarne alcuni. Di questi dettami ha parlato anche Rummenigge: “Lo scopo del libro è quello di ricordare che l’essenza del Bayern è tradizione, potere e determinazione”. Evidentemente, visto quanto successo in campo, anche questi elementi hanno avuto la loro importanza nel successo Bayern. Guardiola spera che potranno funzionare anche nella stagione 2013-2014.

Rafinha: “Il nostro segreto? La fame di vittoria”

di Sergio Stanco

il tErzino Brasiliano Ex gEnoa ci racconta, in Esclusiva, il fEnomEno BayErn da dEntro. Qual è il segreto di questo imbattibile Bayern? “Non abbiamo vinto un titolo per un paio d’anni e quando ci siamo ritrovati quest’estate era chiaro a tutti che fosse arrivato il momento di tornare a vincere: la squadra aveva tanta fame”. Il Bayern è veramente pieno di ottimi giocatori, ma se dovessi indicarne uno che diventerà un top player? “Dico Alaba. Ha mostrato di essere un grande talento e di saper giocare un gran calcio”. Proprio Alaba ha segnato alla Juventus, dandole il primo colpo, forse quello letale, eliminando anche l’ultima italiana in corsa per la Champions: pensi che il nostro calcio sia in crisi? “Il calcio italiano è sempre stato uno dei migliori al mondo, io sono un vostro tifoso da sempre e appena possibile lo seguo in TV. Certo, ora campionati come quelli di Germania e Inghilterra possono offrire salari migliori e dunque attirano giocatori più importanti, ma il vostro resta un torneo di alto livello”. Di solito i brasiliani abbandonano la Germania per l’Italia, tu hai fatto il contrario... “Ho passato una splendida stagione al Genoa (2010-11, ndr), soprattutto dopo aver segnato il gol nel derby (sorride, ndr), il momento più bello della mia esperienza da voi. Tuttavia, quando una squadra come il Bayern ti chiama, non puoi dire di no. È uno dei migliori club al mondo…”. Sei ancora in contatto con qualche ex compagno del Genoa? “ Certamente sì, con parecchi: Miguel Veloso, Eduardo, Palacio e Criscito tra gli altri”. Quali sono le principali differenze tra calcio italiano e tedesco? “ Quello italiano è più difensivo, quello tedesco più offensivo, spettacolare e questo attira pubblico. Gli stadi sono meravigliosi, il club cura moltissimo il merchandising e il rapporto coi tifosi. Giocare qui è sempre una festa”. Ti piacerebbe tornare un giorno in Italia? Chissà, magari proprio alla Juve… “Mai dire mai, il calcio è una professione strana. Ho il contratto qui per un’altra stagione poi vedremo…”. Un messaggio ai tifosi italiani? “ Sono molto legato all’Italia, amo il vostro Paese e la vostra cultura”.

calcio2000 giu 2013


lIgue 1 FranCIa

RiCChi

E viNCENTi

Il psg si laurea (finalmente) Campione di Francia, ma quanta fatica…

70 calcio2000 giu 2013

u

ndici anni dopo l’ultima volta, la squadra della Capitale transalpina può festeggiare il ritorno sulla vetta del calcio francese, dopo aver visto sfumare un anno fa la conquista dell’Hexagoal, vinto a sorpresa dall’outsider Montpellier. È il titolo di Ibrahimovic che, più di ogni altro atleta del PSG, si è rivelato

decisivo con una media-goal da paura e tanti, tantissimi assist offerti ai compagni. Ma anche Salvatore Sirigu, ex portiere del Palermo, è stato decisivo quasi quanto lo svedese, esibendosi in parate da campione e in prestazioni a dir poco superlative. Tanti, però, sono stati i protagonisti della cavalcata vincente del PSG, molti dei quali ben noti al nostro calcio.


di Renato Maisani

DELUSIONE EUROPEA Già ad inizio stagione, assistere all’eliminazione del Lione in Champions, è stato un inatteso fallimento per il calcio francese, costretto a doversi accontentare di vedere un Montpellier inesperto concludere all’ultimo posto il proprio girone ed un Lille, costruito teoricamente per la Champions, fare lo stesso nonostante una squadra competitiva e l’arrivo alla corte di Rudi Garcia di Salomon Kalou. Solo il PSG, dopo milioni e milioni spesi, ha dato qualche soddisfazione tenendo testa ai marziani del Barcellona. Ma, alla fine dei giochi, né in Champions né in Europa League si è vista traccia di club francesi nei momenti clou. Una delusione europea quasi annunciata. La Ligue 1 ha ancora bisogno di tempo per tornare a brillare in Europa…

verra verraTTI, sIrIgU e moTTa TT : TTa Un sUccesso made In ITal ITalY alY Sirigu, Thiago Motta e Verratti: sono 3 i calciatori italiani che hanno preso parte alla straordinaria stagione del PSG. Italiano è anche il tecnico, quel Carletto Ancelotti che la società del patron Al-Khelaifi ha voluto alla guida del team già dalla scorsa stagione con l’obiettivo dichiarato di rendere grande il club. Ma anche Thiago Silva, Maxwell, Beckham, Pastore, Menez e Lavezzi tengono alta la bandiera della nostra Serie A, nella quale hanno militato fino a poco tempo fa. Un successo ‘made in Italy’, dunque, quello conquistato dalla compagine della ‘Tour’. Ma analizziamo nel dettaglio l’annata degli ‘italiani’. Cominciamo da Salvatore Sirigu: il 26enne di Nuoro ha

dimostrato, ancora una volta, di essere uno dei migliori portieri d’Europa. Già lo scorso anno si era fatto notare con interventi straordinari che gli erano valsi il titolo di miglior portiere di Francia, ma quest’anno è riuscito a fare ancora meglio, mantenendo inviolata la propria porta in 22 occasioni su 32 gare disputate e raccogliendo la palla in rete soltanto 16 volte, vale a dire mediamente una volta ogni due partite. Tutto ciò, nonostante la difesa a sua protezione non sia stata sempre impeccabile. La rissa alla quale ha preso parte nel finale del match pareggiato con l’Evian gli è costata due giornate di squalifica, che sarebbero potute essere molte di più se la Commissione gli avesse fatto pesare anche il fatto di non essersi presentato di fronte all’arbitro per ricevere il cartellino ros-

so, preferendo allontanarsi direttamente dal campo. Un episodio che non rovina, tuttavia, la brillante stagione vissuta all’ombra della Tour Eiffel. Discorso a parte va fatto per Marco Verratti: il centrocampista arrivato dal Pescara ha dimostrato tutto il proprio valore, conquistando la fiducia di Ancelotti e dei tifosi del PSG. Prestazioni spesso al di sopra della sufficienza, esperienza da veterano nonostante la giovane età e carattere da leader. Tuttavia, a fare da contraltare a tutto ciò ci sono due aspetti da non sottovalutare: in primis, il 20enne abruzzese sembra aver mutato il proprio stile di gioco, dedicandosi troppo all’interdizione e poco alla fase d’impostazione. Dotato di un ottimo lancio e di una notevole visione di gioco, Verratti potrebbe sicuramente fare di più e non calcio2000 giu 2013


lIgue 1 FranCIa limitarsi unicamente al contenimento. Inoltre, il numero 24 del PSG si è troppo spesso mostrato nervoso ed agitato: tanti cartellini gialli, troppo nervosismo (culminato con l’assurda espulsione raccolta sul campo dell’Evian) e una quantità esagerata di falli evitabili e di interventi al limite del cartellino. Diverso, infine, è il discorso relativo a Thiago Motta. Appena 11 sono state infatti le presenze messe insieme dall’italo-brasiliano, il quale dopo l’infortunio patito ad inizio stagione sembrava aver preso possesso di una maglia da titolare, per poi sparire dai radar di Ancelotti e assumere un ruolo da comprimario. L’ultima apparizione dal primo minuto risale alla trasferta sul campo del Brest del dicembre 2012, poi tantissima tribuna e appena qualche spezzone di gara. Un’involuzione davvero inattesa per un giocatore pagato 11 milioni non più di 1 anno e mezzo fa. Se è vero che qualche problema fisico lo ha penalizzato e

classifica

marcatori

pt

G

V

N

p

GF GS DR

GiOCAtORE SquADRA

pSG

74

35

22

8

5

62

21

Ibrahimovic

PSG

27

Marsiglia

67

35

20

7

8

40

33

7

Aubameyang

Saint-Etienne

19

Lione

63

35

18

9

8

58

36

22

Darío Cvitanich Nizza

17

Nizza

60

35

17

9

9

54

41

13

Gomis

Lione

16

Saint-Etienne

59

35

15

14

6

56

28

28

Aliadière

Lorient

15

Lille

57

35

15

12

8

55

39

16

Gignac

Marsiglia

13

Montpellier

51

35

15

6

14

53

46

7

Ben Y Yedder

T Tolosa

13

Lorient

50

35

13

11

11

53

53

0

Modeste

Bastia

12

Bordeaux

49

35

11

16

8

35

30

5

Dimitri Payet

Lille

11

t tolosa

45

35

11

12

12

44

44

0

Adrian Mutu

Ajaccio

11

Rennes

45

35

13

6

16

46

52

-6

Salomon Kalou Lille

11

Valenciennes V alenciennes

42

35

10

12

13

43

49

-6

Ben Basat

T Tolosa

11

Bastia

40

35

11

7

17

45

64

-19

Julien Feret

Rennes

11

Stade de Reims

39

35

9

12

14

32

39

-7

Brandão

Saint-Etienne

10

Ajaccio

39

35

9

14

12

38

47

-9

Belhanda

Montpellier

10

Sochaux

37

35

9

10

16

38

55

-17

Saber Khlifa

Évian

10

Nancy

35

35

8

11

16

33

52

-19

Alessandrini

Rennes

10

Évian

34

35

8

10

17

39

51

-12

Florian Thauvin Bastia

10

troyes

31

35

6

13

16

40

59

-19

Camara

Montpellier

10

Stade Brest

29

35

8

5

22

30

55

-25

López

Lione

10

Classifiche aggiornate al 08/05/13

72 calcio2000 giu 2013

41

| Tabellini nella Sezione Statistiche

GOL

che le prestazioni di Verratti, Matuidi e Chantome ne hanno giustificato un calo nelle gerarchie, vederlo ai margini della rosa è parso decisamente eccessivo. glI alT al rII ‘IT ‘ITalIanI’ Come detto, oltre ai 3 rappresentanti della nostra Nazionale, sono tanti altri i volti noti a noi italiani tra i protagonisti della stagione del Paris Saint Germain. A partire, ovviamente, da Zlatan Ibrahimovic. Pagato in estate 21 milioni, Ibra non ha tradito le attese e ha fatto ciò per cui era stato scelto: trascinare il PSG al titolo a suon di goal. Eccezion fatta per la scorsa stagione, quando con addosso la maglia del Milan si vide scavalcato nel finale di campionato dalla Juventus nella lotta-Scudetto, Ibra era reduce da 8 titoli consecutivi, conquistati con le maglie di Ajax, Juventus, Inter, Barcellona e Milan e anche con il PSG ha dimostrato di essere un uomo da vetta. “Mr. Scudetto” ha messo insieme 27 reti in 31 gare disputate (nel momento in cui scriviamo, ndr), con la media di un goal ogni 100 minuti. È lui l’uomo del titolo, è lui l’uomo-copertina di questo PSG. Senza alcun dubbio. Altalenante è stata invece la stagione di Ezequiel Lavezzi e Jeremy Menez: i due hanno offerto prestazioni talvolta ottime, ma l’esiguo numero di reti realizzate (3 per l’argentino e 4 per il francese) non può certo deporre a loro vantaggio. Dal canto suo, l’ex esterno della Roma vanta il goal più bello della stagione del PSG, realizzato al termine di una incredibile azione personale durante la quale ha seminato tutti i difensori del Rennes, partendo dalla propria metà campo. Un goal che, una volta di più, ha mostrato al Mondo il talento purissimo del 26enne, incapace però di dare continuità alle sue prestazioni. Il ‘Pocho’, invece, è stato spesso criticato per la mancanza di lucidità sottoporta, ma ha dimostrato a più riprese di essere un giocatore straordinariamente importante per una squadra che fa leva su una boa centrale come Ibra. Giudizio rimandato, magari al prossimo anno. Certo è che dopo i 31 milioni versati nelle casse del Napoli per portarlo a Parigi, era legittimo atten-


LE “FOLLIE PARIGINE” Troppo nervosismo ha spesso contraddistinto i match del Paris Saint Germain: ben 8 sono stati i cartellini rossi raccolti dai giocatori in match di campionato (è un record), ai quali vanno aggiunti i 2 collezionati nei match di Coppa (uno da Ibrahimovic e uno da Thiago Motta). Soprattutto nel finale di stagione, poi, alcuni giocatori del PSG hanno mostrato un nervosismo a dir poco esagerato, culminato con ‘le follie’ del match contro l’Evian. Verratti, già ammonito, prende il pallone con le mani e rimedia un cartellino rosso litigando poi aspramente con Ancelotti al momento di lasciare in campo. Nel finale, poi, Beckham commette un fallo evitabile e violento e si vede sventolare in faccia un sacrosanto cartellino rosso. Poi, la rissa finale, con tanto di espulsione per Salvatore Sirigu. Una settimana dopo, con il ttitolo già in tasca, il nervosismo la fa nuovamente da padrone: Thiago Silva mette le mani addosso all’arbitro e – sebbene appaia esagerato parlare di spinta – si ‘guadagna’ un meritato rosso. Ancor più grave è sicuramente il fatto che, a fine gara, persino Leonardo abbia spintonato l’arbitro Castro, andando incontro ad una lunga squalifica. Si diventa grandi anche con la calma e l’esperienza, doti che al PSG – quest’anno – sono mancate in troppe occasioni.

dersi qualcosina in più. Chi sicuramente ha deluso le aspettative è stato Javier Pastore che, dopo i lampi di classe fatti intravedere a Palermo, sembra aver perso in parte la fiducia nei propri mezzi, forse oppresso da un contesto stracolmo di campioni come quello del PSG. Se è vero che alcuni suoi goal (contro Saint Etienne ed Evian) sono stati pesanti come macigni nella cavalcata verso il titolo, è altrettanto vero che in tante occasioni ha ‘steccato’. Thiago Silva, invece, ha dimostrato tutto il suo valore mai messo in discussione. Insieme a Piqué, è il difensore più forte al Mondo e anche a Parigi lo ha dimostrato. Il calcio francese – diverso da quello italiano – gli ha inoltre permesso di mostrare anche le proprie capacità di percussione palla al piede, che lo trasformano talvolta in un ‘secondo regista’ per la squadra. Stagione positiva anche per il brasiliano ex Inter Maxwell, mentre l’inglese Beckham, arrivato a Parigi a gennaio, non è riuscito a farsi notare in maniera particolare, pur dimostrandosi all’altezza della situazione. anceloTTI, sI poTeva F Fare dI pIù Alla guida della corazzata parigina, Carlo Ancelotti ha raggiunto l’obiettivo minimo, vale a dire quello della conquista del titolo. Sarebbe stato infatti oltremodo fallimentare non riuscire a tagliare il traguardo per primi, disponendo di una squadra di

livello decisamente superiore alle altre rivali. Piuttosto, anzi, era auspicabile chiudere il campionato con ulteriore anticipo, senza alcun patema d’animo. A fronte di incoraggianti dimostrazioni di superiorità contro le compagini più blasonate, il PSG ha perso dei punti per strada, spesso sottovalutando gli impegni con formazioni minori. Le 5 sconfitte raccolte da Ibra e compagni, infatti, sono arrivate contro Saint Etienne, Nizza ma soprattutto Rennes, Sochaux e Reims. I pareggi contro Valenciennes, Ajaccio e Montpellier sono ulteriori testimonianze di come troppo spesso i parigini si siano smarriti proprio di fronte agli

ostacoli più facili da superare. Diverso, invece, il discorso legato all’avventura europea. Il PSG ha infatti raccolto un’ottima figura in Europa, dominando il proprio girone di qualificazione e sbattendo fuori il Valencia agli ottavi. Solo una magia di Pedro al ‘Camp Nou’ ha impedito alla squadra di Ancelotti di riuscire ad eliminare anche il Barcellona di Messi, che ha ottenuto la qualificazione soltanto con un doppio pareggio (2-2 e 1-1) senza mai riuscire a mettere sotto i transalpini. Con o senza Ancelotti, il prossimo anno il PSG è chiamato a fare decisamente di più: conquistare la Ligue 1 è il “minimo sindacale”… calcio2000 giu 2013


32ª GIORNATA – 14 APRILE 2013 AtAlAntA-FiorentinA 0-2 (0-0) Data: 13-04-2013 – ore: 20.45 AtA At tAlAntA nt (4-4-2): Consigli 6; ntA Scaloni 5,5, Stendardo 5, Lucchini 6, Del Grosso 6; Brienza 6 (4’ st Giorgi 5), Biondini 6 (29’ st Moralez 5), Radovanovic 5, Bonaventura 6,5; Livaja 5,5 (31’ st Parra ng), Denis 5. Allenatore: Colantuono 6. FiorentinA (3-4-2-1): Viviano 6; Roncaglia 6, Rodriguez 6,5, Compper 7; Cuadrado 6, Sissoko 6 (28’ st Migliaccio 6), Pizarro 7, Pasqual 6; Aquilani 6 (13’ st Ljajic 7), Borja Valero 7; El Hamdaoui 5 (13’ st Larrondo 7). Allenatore: Montella 7. Arbitro: Russo di Nola 6,5. reti: 16’ st Pizarro rig., 27’ Larrondo. recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Stendardo, Bonaventura, Livaja (A); Sissoko, Pasqual, Larrondo (F). espulsi: 44’ st Denis (A). spettA pettAt pettA Atori: 17.100.

cAgliAri-inter 2-0 (0-0) Data: 14-04-2013 – ore: 15.00 cAgliAri (4-3-1-2): Agazzi 7; Perico 6, Rossettini 6, Astori 6,5, Murru 6; Dessena 6 (12’ st Pinilla 7), Conti 6, Ekdal 6 (41’ st Casarini ng); Cossu ng (7’ pt Cabrera 7); Thiago Ribeiro 6, Ibarbo 6,5. Allenatore: Pulga-Lopez 7. inter (4-2-3-1): Handanovic 6; Zanetti 6, Silvestre 6, Juan Jesus 5,5, Pereira 6; Cambiasso 6 (22’ st Nagatomo ng, “ (40’ st Samuel ng), Gargano 6 (8’ st Kuzmanovic 5); Alvarez 6,5, Kovacic 6, Guarín 5; Rocchi 6,5. Allenatore: Stramaccioni 5,5. Arbitro: Celi di Bari 4. reti: 18’ rig. e 31’ st Pinilla. recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Murru, Pinilla, Conti (C); Silvestre, Juan Jesus, Pereira (I). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 6.500 circa.

chievo-cAtAniA 0-0 (0-0) Data: 14-04-2013 – ore: 15.00 chievo (5-3-2): Puggioni 6; Frey 5,5, Andreolli 6, Dainelli 6, Cesar 6, Dramè 6 (20’ st Sardo 5,5); Cofie 5,5, Rigoni L. 6,5 (37’ st Guana ng), Hetemaj 6; Pellissier 6, Thereau 5 (13’ st Samassa 5). Allenatore: Corini 5,5. cAt AtA At tAniA (4-3-3): Andujar 6; Alvarez 6, Bellusci 6, Spolli 6, Marchese 5,5; Izco 6, Lodi 6 (30’ st Castro ng), Biagianti 6 (43’ st Almiron ng); Barrientos 6, Bergessio 6, Gomez 5. Allenatore: Maran 6. Arbitro: Giacomelli di Trieste 6. recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Samassa (Ch); Bellusci, Izco (Ca). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: nonc comunicati.

genoA-sAmpDoriA 1-1 (0-1) Data: 14-04-2013 – ore: 15.00 genoA (3-5-2): Frey 6; Manfredini 6, Portanova 6, Granqvist 6; Pisano 5 (1’ st Vargas 6), Kucka 6, Matuzalem 6, Antonelli 5,5, Moretti 6 (36’ st Rigoni M. ng); Immobile 5 (15’ st Floro Flores 6), Borriello 6. Allenatore: Ballardini 5,5. sAmpDoriA (3-5-2): Romero 5; Gastaldello 6, Palombo 6,5, Costa 5,5; De Silvestri 6, Poli 6, Krsticic ng (17’ pt Munari 6), Obiang 6, Estigarribia 5,5 (36’ st Mustafi ng); Eder 6,5 (6’ st Sansone 5,5), Icardi 5,5. Allenatore: Rossi 6. Arbitro: Orsato di Schio 5,5. reti: 28’ pt Eder (S); 35’ st Matuzalem (G). recupero: 7 minuti (2’ pt + 5’ st). Ammoniti: Granqvist, Vargas, Matuzalem, Moretti, Borriello (G); Palombo, Costa, De Silvestri, Munari (S). espulsi: 32’ st Costa (S). spettA pettAt pettA Atori: 29.218.

lAzio-Juventus 0-2 (0-2) Data: 14-04-2013 – ore: 20.45 lAzio (4-1-4-1): Marchetti 6; Gonzalez 5,5, Cana 4, Ciani 6, Stankevicius 4,5; Ledesma 6 (23’ st Crecco 6); Candreva 6, Onazi 6, Hernanes 5 (1’ st Kozak 5), Mauri 5 (1’ st Ederson 6); Klose 5. Allenatore: Petkovic 5,5. Juventus (3-5-1-1): Buffon 7; Barzagli 6,5, Bonucci 6, Peluso 6; Lichtsteiner 6,5 (22’ st Padoin 6), Vidal 8, Pirlo 6,5, Pogba 7, Asamoah 6; Marchisio 7 (44’ st Giaccherini ng); Vucinic 7 (42’ st Quagliarella ng). Allenatore: Conte 7,5. Arbitro: Giannoccaro di Lecce 6,5. reti: 9’ rig. e 28’ pt Vidal. recupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Cana, Ciani (L); Peluso, Vidal (J). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 38.641.

milAn-nApoli 1-1 (1-1) Data: 14-04-2013 – ore: 20.45 milAn (4-3-3): Abbiati 7; Abate 6 (41’ st De Sciglio ng), Zapata 6, Mexes 5,5, Constant 6; Flamini 5, Montolivo 6, Muntari 5,5; Boateng 6 (36’ pt Niang 5), Pazzini 6, Robinho 5,5 (29’ st El Shaarawy 6). Allenatore: Allegri 6. nApoli (3-4-1-2): De Sanctis 6,5; Campagnaro 6, Cannavaro 6,5, Britos 6; Maggio 5 (38’ st Calaiò ng), Dzemaili 6, Behrami 6, Zuñiga 6; Hamsik 6,5 (25’ st Armero 6); Pandev 6,5 (22’ st Insigne L. 6), Cavani 5,5. Allenatore: Mazzarri 6,5. Arbitro: Rocchi di Firenze 6. reti: 30’ pt Flamini (M), 33’ Pandev (N). recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Mexes, Pazzini (M); De Sanctis, Campagnaro, Britos, Maggio, Cavani (N). espulsi: 28’ st Flamini (M). spettA pettAt pettA Atori: 72.024.

pAlermo-bolognA 1-1 (1-1) Data: 14-04-2013 – ore: 12.30 p lermo (3-5-1-1): Sorrentino 5; pA Von Bergen 6, Donati 6, Aronica 7; Morganella 6, Barreto 6, Arévalo Rios 5,5 (37’ st Hernandez ng), Kurtic 6,5, Garcia 6; Ilicic 7 (9’ st Dybala 5,5); Miccoli 6 (42’ st Boselli ng). Allenatore: Sannino 6. bolognA (4-3-1-2): Curci 6; Garics 6, Antonsson 6, Cherubin 6, Morleo 6; Kone 6 (38’ pt Guarente 6), Krhin 6, Taider 6; Christodoulopoulos 5,5 (19’ st Pasquato 6); Gilardino 6, Gabbiadini 6,5 (26’ st Sorensen 6). Allenatore: Pioli 6. Arbitro: Doveri di Roma 5. reti: 4’ pt Ilicic (P), 17’ Gabbiadini (B). recupero: 7 minuti (3’ pt + 4’ st). Ammoniti: Donati, Aronica, Morganella, Ilicic (P); Garics, Kone, Guarente, Christodoulopoulos (B). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 26.069.

pArmA-uDinese 0-3 (0-2) Data: 14-04-2013 – ore: 15.00 p rmA (3-5-2): Mirante 6; Santacroce pA 5 (7’ st Belfodil 5), Paletta 5, Lucarelli 5,5; Rosi 5, Biabiany 5 (18’ st Ninis 5,5), Valdes 5 (31’ st Galloppa ng), Marchionni 5, Gobbi 5; Amauri 6, Sansone 5. Allenatore: Donadoni 5. uDinese (3-4-2-1): Brkic 6,5; Heurtaux 6, Danilo 6,5, Domizzi 6; Basta 6,5, Allan 6,5, Lazzari 6,5, Gabriel Silva 6; Pereyra 6,5, Zielinski 7 (25’ st Badu 6); Muriel 8 (34’ st Ranegie ng). Allenatore: Guidolin 7. Arbitro: Merchiori di Ferrara 6. reti: 12’ e 43’ pt Muriel; 17’ st Pereyra. recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Paletta (P); Muriel (U). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 13.471.

pescArA-sienA 2-3 (0-2) Data: 13-04-2013 – ore: 18.00 pescArA (4-2-3-1): Pelizzoli 6; Zanon 5, Krøldrup 5,5, Capuano 6, Modesto 5,5 (31’ st Bianchi Arce ng); Togni 6,5, D’Agostino 5 (37’ pt Celik 6,5); Caprari 5,5 (40’ st Abbruscato ng), Cascione 6, Sculli 6; Sforzini 6. Allenatore: Bucchi 5,5. sienA (3-4-2-1): Pegolo 6,5; Terzi 5,5, Paci 6, Felipe 6; Angelo 7, Vergassola 6, Della Rocca 6, Rubin 6,5; Rosina 6 (22’ st Agra 6,5), Sestu 7 (28’ st Pozzi 6,5); Emeghara 6,5 (43’ st Bolzoni ng). Allenatore: Iachini 6,5. Arbitro: Rizzoli di Bologna 5,5. reti: 14’ pt Angelo (S), 33’ Zanon (P) aut.; 8’ st Celik (P), 14’ Togni (P), 41’ Emeghara (S). recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Togni, Sculli (P); Terzi, Felipe, Vergassola (S). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 8.851.

torino-romA 1-2 (1-1) Data: 14-04-2013 – ore: 15.00 torino (4-2-4): Gillet 6; Darmian 6, Glik 6, Ogbonna 5, Masiello 5; Vives 6, Gazzi 6; Cerci 7, Bianchi 6 (31’ st Jonathas 5,5), Meggiorini 5,5 (21’ st Barreto 5,5), Santana 5,5 (21’ st D’Ambrosio 5,5). Allenatore: Ventura 6. romA (4-3-3): Stekelenburg 6; Piris 6, Burdisso 6, Castan 6, Balzaretti 5; Perrotta 6 (32’ st Marquinho ng), Bradley 6, Pjanic 5,5 (9’ st Totti 6); Lamela 7, Osvaldo 6,5, Dodò 6 (18’ st Florenzi 6,5). Allenatore: Andreazzoli 6,5. Arbitro: Romeo di Verona 6. reti: 22’ pt Osvaldo (R), 31’ Bianchi (T); 15’ st Lamela (R). recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Vives, Gazzi, Bianchi (T); Burdisso, Balzaretti, Bradley (R). espulsi: 35’ st Balzaretti (R). spettA pettAt pettA Atori: 17.129.

SQUADRA Pt. G

mArcAtori 22 reti: Cavani (Napoli, 5 rig.) 17 reti: Di Natale (Udinese, 4 rig.) 16 reti: El Shaarawy (Milan) 15 reti: Denis (Atalanta, 5 rig.) 14 reti: Lamela (Roma) 13 reti: Pazzini (Milan, 3 rig.) 12 reti: Jovetic (Fiorentina, 1 rig.); Palacio (Inter); Osvaldo (2 rig.), Totti (Roma, 3 rig.) 11 reti: Gilardino (Bologna); Sau (Cagliari, 1 rig.) 10 reti: Klose (Lazio); Amauri (Parma, 1 rig.); Bianchi (Torino, 3 rig.) 9 reti: Borriello (Genoa, 2 rig.); Milito (Inter, 3 rig.); Vucinic (Juventus, 2 rig.); Hernanes (Lazio, 1 rig.); Hamsik (Napoli); Icardi (Sampdoria)

74 calcio2000 GIU 2013

Juventus

V

N

P Gf GS

74 32 23

5

4 63 20

napoli

63 32 18

9

5 58 30

Milan

59 32 17

8

7 56 35

Fiorentina

39

ro

53

lazio

39

inter

50 32 15

udinese

48 32 12 12

Catania

47 32 13

8 11 40 38 9 12 39 49

5 12 50 45 8 44 39

Cagliari

42 32 11

parMa

39 32 10

9 13 39 42

Bologna

38 32 10

8 14 42 41

saMpdoria (-1) 37 32 10

8 14 37 39

atalanta (-2) 37 32 11

6 15 34 47

torino (-1)

36 32

8 13 11 40 45

Chievo

36 32 10

6 16 32 48

siena (-6)

30 32

9

9 14 34 44

palerMo

28 32

5 13 14 29 45

genoa

28 32

6 10 16 32 50

pesCara

21 32

6

3 23 24 66

i top DellA giornAtA Vidal Juventus Muriel Udinese

8 8

i Flop DellA giornAtA Cana Lazio Stankevicius Lazio

4 4,5


serie A TiM 33ª GIORNATA – 21 APRILE 2013 bolognA-sAmpDoriA 1-1 (1-0) Data: 21-04-2013 – ore: 15.00 bolognA (4-2-3-1): Curci 6; Motta 6 (25’ st Carvalho 6), Antonsson 6, Cherubin 5,5 (21’ pt Sorensen 6), Morleo 6; Krhin 5, Taider 6,5; Kone 6, Diamanti 6, Gabbiadini 5 (38’ st Pasquato ng); Gilardino 7. Allenatore: Pioli 5,5. sAmpDoriA (3-5-2): Romero 6; Mustafi 5,5 (34’ st Rossini ng), Palombo 6, Gastaldello 6; Berardi 6, Munari 6, Obiang 6, Poli 6,5, Estigarribia 6; Sansone 7 (43’ st Soriano ng), Icardi 5 (40’ pt Maxi Lopez 6). Allenatore: Rossi 6. Arbitro: Peruzzo di Schio 6. reti: 24’ pt Gilardino (B); 14’ st Sansone (S). recupero: 7 minuti (3’ pt + 4’ st). Ammoniti: Morleo, Gilardino (B); Rossini, Gastaldello, Berardi, Obiang, Estigarribia (S). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 22.459.

cAtAniA-pAlermo 1-1 (0-0) Data: 21-04-2013 – ore: 15.00 cAt AtA At tAniA (4-3-3): Andujar 6; Bellusci 4,5, Legrottaglie 6, Spolli 5,5, Marchese 6; Izco 6 (45’ pt Biagianti 6), Lodi 6, Almiron 5,5 (12’ st Castro 6,5); Barrientos 7, Bergessio 5,5, Gomez 6. Allenatore: Maran 6. p lermo (3-5-2): Sorrentino 7; pA Muñoz 6 (28’ st Arévalo Rios 6), Von Bergen 6,5, Aronica 6,5; Morganella 5,5, Barreto 6, Donati 5,5, Kurtic 6 (32’ st Hernandez 6), Dossena 5,5; Ilicic 7, Boselli 5 (11’ st Dybala 5). Allenatore: Sannino 6. Arbitro: Mazzoleni di Bergamo 6. reti: 24’ st Barrientos (C), 49’ Ilicic (P). recupero: 7 minuti (2’ pt + 5’ st). Ammoniti: Bellusci, Spolli (C); Muñoz, Donati, Dossena (P). espulsi: 50’ st Andujar (C). spettA pettAt pettA Atori: 16.017.

FiorentinA-torino 4-3 (3-1) Data: 21-04-2013 – ore: 15.00 FiorentinA (4-3-3): Viviano 6; Tomovic 5, Rodriguez 6, Compper 6, Savic 6; Aquilani 6,5 (27’ st Romulo 7), Pizarro 7, Borja Valero 5; Cuadrado 7, Larrondo 5,5 (36’ st El Hamdaoui 6), Ljajic 6,5 (18’ st Fernandez 6). Allenatore: Montella 6. torino (4-2-4): Gillet 5; Darmian 5, Glik 5,5, Ogbonna 6, D’Ambrosio 6; Vives 5,5, Gazzi 5 (1’ st Basha 6); Cerci 6,5, Meggiorini 5,5 (22’ st Bianchi 6), Barreto 6,5 (26’ st Jonathas 6), Santana 7,5. Allenatore: Ventura 5,5. Arbitro: Calvarese di Teramo 6. reti: 8’ pt Cuadrado (F), 16’ Aquilani (F), 33’ Ljajic (F), 45’ Barreto (T); 11’ st Santana (T), 32’ Cerci (T), 41’ Romulo (F). recupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Cuadrado (F); Darmian, Vives, Bianchi (T). espulsi: 46’ st Darmian (T). spettA pettAt pettA Atori: 33.110.

genoA-AtAlAntA 1-1 (1-1) Data: 20-04-2013 – ore: 18.00 genoA (4-3-1-2): Frey 6; Granqvist 6,5, Portanova 6, Manfredini 6,5, Moretti 6 (17’ st Nadarevic 5,5); Kucka 5, Matuzalem 6,5, Antonelli 6; Bertolacci 5,5; Jankovic 5,5 (28’ st Rigoni M. 5), Floro Flores 6,5 (14’ st Immobile 6). Allenatore: Ballardini 5. AtA At tAlAntA nt (4-4-1-1): Consigli 6; ntA Scaloni 6, Stendardo 6,5, Lucchini 7, Del Grosso 6,5; Bonaventura 5,5, Cigarini 7, Biondini 6, Brivio 6 (37’ st Radovanovic ng); Moralez 5 (20’ st Giorgi 6); Livaja 5,5 (27’ st Parra 5). Allenatore: Colantuono 6,5. Arbitro: Giannoccaro di Lecce 6. reti: 6’ pt Floro Flores (G), 8’ Del Grosso (A). recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Portanova, Manfredini, Bertolacci, Floro Flores (G); Scaloni, Lucchini, Bonaventura, Biondini, Livaja (A). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 18.465.

inter-pArmA 1-0 (0-0) Data: 21-04-2013 – ore: 12.30 inter (4-4-2): Handanovic 7; Jonathan 7, Ranocchia 6, Juan Jesus 6, Pereira 6; Zanetti 6,5, Kuzmanovic 6, Kovacic 6,5, Schelotto 4,5 (32’ st Garritano 6); Rocchi 7 (40’ st Chivu ng), Alvarez 5,5. Allenatore: Stramaccioni 6,5. p rmA (4-3-3): Mirante 6; Benalouane pA 6,5, Coda 6 (28’ st Santacroce 5), Lucarelli 5, Gobbi 5,5; Marchionni 6 (41’ st Galloppa ng), Valdes 6, Parolo 6; Belfodil 5,5 (1’ st Biabiany 5,5), Amauri 6, Sansone 6. Allenatore: Donadoni 5,5. Arbitro: Damato di Barletta 6,5. reti: 37’ st Rocchi. recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Pereira (I); Valdes, Amauri (P). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 42.572.

Juventus-milAn 1-0 (0-0) Data: 21-04-2013 – ore: 20.45 Juventus (3-5-1-1): Buffon 6; Barzagli 6, Bonucci 6, Chiellini 6,5; Lichtsteiner 6 (36’ st Padoin ng), Vidal 7, Pirlo 6, Pogba 7, Asamoah 6 (47’ st Peluso ng); Marchisio 6; Vucinic 5 (45’ st Quagliarella ng). Allenatore: Conte 6,5. milAn (4-3-3): Abbiati 6 (14’ pt Amelia 5); Abate 5,5, Zapata 6, Mexes 6,5, Constant 5,5; Montolivo 6, Ambrosini 6 (1’ st Muntari 5), Boateng 6; Robinho 5 (26’ st Bojan ng), Pazzini 5, El Shaarawy 6. Allenatore: Allegri 5,5. Arbitro: Banti di Livorno 6,5. reti: 12’ st Vidal rig. recupero: 4 minuti (2’ pt + 2’ st). Ammoniti: Amelia, Zapata, Mexes (M). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 35.839.

nApoli-cAgliAri 3-2 (0-1) Data: 21-04-2013 – ore: 15.00 nApoli (3-4-1-2): Rosati 6; Gamberini 6 (9’ st Armero 7), Cannavaro 7, Britos 6; Maggio 6, Dzemaili 6 (2’ st Insigne L. 7,5), Behrami 7, Zuñiga 6 (42’ st Calaiò ng); Hamsik 6; Pandev 7, Cavani 6. Allenatore: Mazzarri 6,5. cAgliAri (4-3-3): Agazzi 7; Perico 6, Rossettini 6 (46’ pt Ariaudo 6), Astori 6, Murru 6; Dessena 6,5, Nainggolan 6, Ekdal 6; Ibarbo 7, Nené 5,5 (12’ st Cabrera 5,5), Thiago Ribeiro 5,5 (23’ st Sau 7). Allenatore: Pulga-Lopez 6,5. Arbitro: De Marco di Chiavari 5. reti: 18’ pt Ibarbo (C); 3’ st Astori (C) aut., 18’ Cavani (N), 26’ Sau (C), 48’ Insigne L. (N). recupero: 9 minuti (2’ pt + 7’ st). Ammoniti: Cannavaro, Behrami, Cavani (N); Dessena, Nainggolan, Ekdal, Nené, Cabrera (C). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 39.987.

romA-pescArA 1-1 (0-1) Data: 21-04-2013 – ore: 15.00 romA (4-3-3): Stekelenburg 5,5; Piris 5,5 (38’ st Lopez ng), Marquinhos 5, Castan 6, Torosidis 5; Pjanic 5 (27’ st Bradley 6), De Rossi 5,5, Florenzi 5,5 (1’ st Destro 6); Lamela 5, Osvaldo 5, Totti 6. Allenatore: Andreazzoli 5. pescArA (4-2-3-1): Pelizzoli 7; Zanon 6,5, Cosic 6 (47’ st Bianchi Arce ng), Capuano 6, Modesto 6; Rizzo 6, Togni 6; Celik 6 (18’ st Di Francesco 6,5), Cascione 6, Caprari 6,5 (8’ st Balzano 6); Sforzini 5,5. Allenatore: Bucchi 6,5. Arbitro: Massa di Imperia 5,5. reti: 14’ pt Caprari (P); 6’ st Destro (R). recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Torosidis, Destro (R); Bianchi Arce, Togni, Di Francesco (P). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 42.273.

sienA-chievo 0-1 (0-1) Data: 21-04-2013 – ore: 15.00 sienA (3-4-2-1): Pegolo 6,5; Terzi 5, Paci 6, Felipe 5,5; Angelo 5,5, Vergassola 5,5, Della Rocca 6, Rubin 5,5 (39’ st Reginaldo ng); Rosina 6, Agra 5 (10’ st Bogdani 5,5); Emeghara 6 (30’ st Paolucci 5,5). Allenatore: Iachini 5. chievo (3-5-2): Puggioni 7,5; Andreolli 6,5, Dainelli 6, Cesar 6; Frey 6,5, Cofie 6,5, Rigoni L. 6 (34’ st Luciano ng), Hetemaj 6, Dramè 6 (35’ st Acerbi ng); Pellissier 7 (21’ st Stoian 6), Thereau 6,5. Allenatore: Corini 7. Arbitro: Valeri di Roma 5. reti: 45’ pt Pellissier. recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Terzi, Paci, Vergassola, Della Rocca, Paolucci (S); Dainelli, Cesar, Frey, Rigoni L., Luciano, Hetemaj (C). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 9.274.

uDinese-lAzio 1-0 (1-0) Data: 20-04-2013 – ore: 20.45 uDinese (3-4-2-1): Brkic 6; Benatia 6,5, Danilo 6,5, Domizzi 6; Basta 6,5, Allan 7, Lazzari 6, Gabriel Silva 6,5; Pereyra 6,5, Zielinski 6,5 (39’ st Badu ng); Di Natale 7 (35’ st Ranegie ng). Allenatore: Guidolin 7. lAzio (3-4-2-1): Marchetti 6; Biava 6, Dias 5, Ciani 5; Stankevicius 5 (16’ st Ederson 5), Onazi 6, Ledesma 5,5 (16’ st Hernanes 5), Gonzalez 5; Candreva 6, Mauri 5 (28’ st Floccari 5,5); Klose 5. Allenatore: Petkovic 5. Arbitro: Guida di Torre Annunziata 5,5. reti: 19’ pt Di Natale. recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Domizzi, Lazzari (U); Ederson, Ledesma, Gonzalez (L). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 13.250.

SQUADRA Pt. G

mArcAtori 23 reti: Cavani (Napoli, 5 rig.) 18 reti: Di Natale (Udinese, 4 rig.) 16 reti: El Shaarawy (Milan) 15 reti: Denis (Atalanta, 5 rig.) 14 reti: Lamela (Roma) 13 reti: Pazzini (Milan, 3 rig.) 12 reti: Gilardino (Bologna); Sau (Cagliari, 1 rig.); Jovetic (Fiorentina, 1 rig.); Palacio (Inter); Osvaldo (2 rig.), Totti (Roma, 3 rig.) 10 reti: Klose (Lazio); Amauri (Parma, 1 rig.); Bianchi (Torino, 3 rig.) 9 reti: Borriello (Genoa, 2 rig.); Milito (Inter, 3 rig.); Vucinic (Juventus, 2 rig.); Hernanes (Lazio, 1 rig.); Hamsik (Napoli); Ilicic (Palermo); Icardi (Sampdoria)

V

N

P Gf GS

Juventus napoli Milan Fiorentina inter roMa udinese lazio

51 33 15

6 12 40 40

Catania

48 33 13

9 11 41 39

Cagliari

42 33 11

9 13 41 52

Bologna

39 33 10

9 14 43 42

parMa

39 33 10

9 14 39 43

Chievo

39 33 11

6 16 33 48

saMpdoria (-1) 38 33 10

9 14 38 40

atalanta (-2) 38 33 11

7 15 35 48

torino (-1)

36 33

8 13 12 43 49

siena (-6)

30 33

9

palerMo

29 33

5 14 14 30 46

9 15 34 45

genoa

29 33

6 11 16 33 51

pesCara

22 33

6

4 23 25 67

i top DellA giornAtA Puggioni Insigne L. Santana

7,5 7,5 7,5

i Flop DellA giornAtA Bellusci Catania Schelotto Inter

4,5 4,5

calcio2000 GIU 2013


34ª GIORNATA – 27 APRILE 2013 AtAlAntA-bolognA 1-1 (0-0) Data: 27-04-2013 – ore: 18.00 AtA At tAlAntA nt (4-4-2): Consigli 6; Ferri 6, ntA Stendardo 6, Lucchini 6, Del Grosso 6 (29’ pt Brivio 7); Giorgi 6,5 (33’ st Radovanovic ng), Biondini 6, Cigarini 6, Moralez 7; Denis 6, Livaja 5,5 (20’ st Parra ng). Allenatore: Colantuono 6. bolognA (4-2-3-1): Curci 7; Garics 5, Sorensen 7, Antonsson 6, Morleo 5,5; Taider 6, Perez 6 (14’ st Guarente 6); Kone 5,5 (30’ st Moscardelli ng), Diamanti 6, Pasquato 5 (17’ st Christodoulopoulos 5,5); Gilardino 7. Allenatore: Pioli 6. Arbitro: Gavillucci di Latina 6. reti: 22’ st Giorgi (A), 31’ Gilardino (B). recupero: 7 minuti (3’ pt + 4’ st). Ammoniti: Livaja (A); Garics, Morleo (B). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 13.079.

cAgliAri-uDinese 0-1 (0-0) Data: 27-04-2013 – ore: 18.00 cAgliAri (4-3-3): Agazzi 6; Perico 5,5, Ariaudo 6, Astori 6, Murru 6; Casarini 5 (11’ st Ibarbo 5,5), Conti 6, Nainggolan 5,5; Thiago Ribeiro 5 (23’ st Avelar 5,5), Pinilla 4,5, Sau 5,5 (33’ st Nenè 5). Allenatore: Pulga-Lopez 5,5. uDinese (3-4-2-1): Brkic 6; Benatia 7, Danilo 6,5, Domizzi 6,5; Basta 6, Allan 6,5, Lazzari 6 (35’ pt Badu 6), Gabriel Silva 6,5; Pereyra 7, Zielinski 5,5 (7’ st Muriel 6); Di Natale 5,5 (38’ st Pinzi ng). Allenatore: Guidolin 7. Arbitro: Rocchi di Firenze 6,5. reti: 11’ st Pereyra. recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Ariaudo, Ibarbo, Conti, Nainggolan, Thiago Ribeiro (C); Domizzi, Zielinski, Muriel (U). espulsi: 48’ st Pinilla (C). spettA pettAt pettA Atori: 3.000 circa.

chievo-genoA 0-1 (0-0) Data: 28-04-2013 – ore: 15.00 chievo (3-5-2): Puggioni 6; Papp 6 (22’ st Luciano 6), Dainelli 6, Andreolli 6; Sardo 6, Cofie 6, Rigoni L. 6,5 (35’ st Hauce ng), Hetemaj 6, Dramé 6; Stoian 6 (22’ st Thereau 5,5), Paloschi 5. Allenatore: Corini 6. genoA (3-5-2): Frey 6,5; Granqvist 5,5, Manfredini 6, Moretti 6; Pisano 5,5 (12’ st Bertolacci 6), Rigoni M. 6, Matuzalem 6, Antonelli 6, Vargas 6 (45’ st Tozser ng); Borriello 7, Floro Flores 5,5 (24’ st Immobile 6). Allenatore: Ballardini 6. Arbitro: Doveri di Roma 6. reti: 28’ st Borriello. recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Papp, Sardo, Hetemaj, Thereau (C); Borriello (G). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: non comunicati.

milAn-cAtAniA 4-2 (1-1) Data: 28-04-2013 – ore: 20.45 milAn (4-3-3): Amelia 6; Abate 6, Bonera 5,5, Mexes 6, De Sciglio 6; Flamini 7, Montolivo 6, Nocerino 5,5 (22’ st Pazzini 8); Boateng 6,5 (42’ st Niang ng), Balotelli 7, El Shaarawy 6 (36’ st Muntari ng). Allenatore: Allegri 7. cAt AtA At tAniA (4-2-3-1): Frison 6,5; Izco 6, Legrottaglie 6, Rolin 5, Marchese 5; Lodi 6 (43’ st Capuano ng), Almiron 6 (36’ st Biagianti ng); Barrientos 6, Castro 6, Gomez 6; Bergessio 6,5. Allenatore: Maran 6,5. Arbitro: Massa di Imperia 5. reti: 30’ pt Legrottaglie (C), 45’ Flamini (M); 20’ st Bergessio (C), 29’ e 32’ Pazzini (M), 47’ Balotelli (M) rig. recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: De Sciglio, Flamini, Balotelli (M); Frison, Legrottaglie, Marchese, Barrientos, Bergessio (C). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 37.853.

pAlermo-inter 1-0 (1-0) Data: 28-04-2013 – ore: 15.00 p lermo (3-5-2): Sorrentino 6,5; pA Von Bergen 6,5, Donati 6, Aronica 6,5; Morganella 6, Barreto 6, Arévalo Rios 6,5, Kurtic 6, Garcia 6,5 (35’ st Nelson ng); Ilicic 7 (27’ st Hernandez 6), Miccoli 7 (41’ st Muñoz ng). Allenatore: Sannino 6,5. inter (3-5-2): Handanovic 7; Ranocchia 6,5, Silvestre 4 (25’ st Garritano 6), Juan Jesus 5; Jonathan 6, Zanetti ng (17’ pt Schelotto 5), Kovacic 6, Kuzmanovic 5,5 (41’ st Forte ng), Pereira 5,5; Alvarez 6, Rocchi 5,5. Allenatore: Stramaccioni 5,5. Arbitro: Orsato di Schio 5. reti: 10’ pt Ilicic. recupero: 8 minuti (3’ pt + 5’ st). Ammoniti: Morganella, Barreto, Hernandez, Miccoli (P); Handanovic, Silvestre, Juan Jesus, Schelotto (I). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 26.597.

pArmA-lAzio 0-0 (0-0) Data: 28-04-2013 – ore: 15.00 p rmA (4-3-3): Mirante 6; Benalouane pA 6, Paletta 6,5, Lucarelli 6, Mesbah 6 (34’ st Gobbi ng); Marchionni 5,5 (25’ st Ninis 6), Valdes 5,5, Parolo 6; Biabiany 5,5 (25’ st Sansone 6), Amauri 6,5, Belfodil 5,5. Allenatore: Donadoni 6. lAzio (4-2-3-1): Marchetti 6; Konko 6, Biava 5,5, Dias 6, Radu 6 (37’ st Pereirinha ng); Onazi 6, Ledesma 6,5; Candreva 6, Hernanes 5,5, Ederson 5 (21’ st Floccari 6); Klose 5 (30’ st Kozak 6). Allenatore: Petkovic 5,5. Arbitro: Calvarese di Teramo 6,5. recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Marchionni, Ninis, Valdes, Parolo, Amauri (P); Biava, Candreva (L). espulsi: 48’ st Biava (L). spettA pettAt pettA Atori: 11.209.

pescArA-nApoli 0-3 (0-0) Data: 27-04-2013 – ore: 20.45 pescArA (4-2-3-1): Pelizzoli 7 (19’ st Perin 6); Zanon 5, Cosic 5, Capuano 5, Balzano 5; Togni 5, Rizzo 5; Di Francesco 6, Sculli 5,5 (25’ st Cascione ng), Caprari 5,5 (17’ st Celik 5); Sforzini 5. Allenatore: Bucchi 5. nApoli (3-4-1-2): De Sanctis 6; Campagnaro 6,5, Cannavaro 6,5, Britos 6; Maggio 6,5 (28’ st Mesto 6), Dzemaili 7, Inler 7, Zuñiga 6 (18’ st Armero 6); Hamsik 7,5; Pandev 7 (34’ st Calaiò ng), Insigne L. 6. Allenatore: Mazzarri 7. Arbitro: Romeo di Verona 6,5. reti: 1’ st Inler, 13’ Pandev, 36’ Dzemaili. recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Balzano, Di Francesco (P); Britos (N). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 11.881.

romA-sienA 4-0 (3-0) Data: 28-04-2013 – ore: 15.00 romA (4-3-3): Lobont 7; Torosidis 6, Burdisso 6,5, Castan 6, Balzaretti 6; De Rossi 6 (33’ pt Pjanic 6), Bradley 7, Lamela 7 (23’ st Perrotta 6); Totti 7 (30’ st Lopez ng), Florenzi 7, Osvaldo 8. Allenatore: Andreazzoli 7. sienA (3-4-2-1): Pegolo 5; Terzi 5, Paci 4,5, Felipe 5; Angelo 5, Vergassola 5,5 (37’ st Verre ng), Della Rocca 5,5, Rubin 5,5; Valiani 5 (9’ st Agra 5,5), Rosina 5 (28’ st Calello ng); Emeghara 6,5. Allenatore: Iachini 5. Arbitro: Russo di Nola 6. reti: 14’ pt Osvaldo, 16’ Lamela, 41’ Osvaldo; 22’ st Osvaldo. recupero: 3 minuti (1’ pt + 2’ st). Ammoniti: Pjanic (R); Vergassola (S). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 41.949.

sAmpDoriA-FiorentinA 0-3 (0-2) Data: 28-04-2013 – ore: 15.00 sAmpDoriA (4-4-2): Romero 5; Mustafi 5, Gastaldello 4,5, Palombo 6, Berardi 5; De Silvestri 5,5, Poli 6, Obiang 5, Estigarribia 5 (1’ st Eder 5,5); Sansone 5,5 (23’ st Munari 5,5), Maxi Lopez 5 (11’ st Icardi 5). Allenatore: Rossi 5. FiorentinA (4-3-3): Viviano 6; Tomovic 6,5, Rodriguez 6,5, Savic 6, Pasqual 6,5; Aquilani 7 (32’ st Sissoko ng), Pizarro 7, Borja Valero 7; Cuadrado 7,5 (32’ st Romulo ng), Jovetic 6, Ljajic 7,5 (37’ st El Hamdaoui ng). Allenatore: Montella 7. Arbitro: Rizzoli di Bologna 6,5. reti: 36’ pt Cuadrado, 41’ Ljajic; 28’ st Aquilani. recupero: 3 minuti (1’ pt + 2’ st). Ammoniti: Palombo, Eder (S); Rodriguez, Savic, Aquilani (F). espulsi: 35’ st Gastaldello (S). spettA pettAt pettA Atori: 23.278.

torino-Juventus 0-2 (0-0) Data: 28-04-2013 – ore: 15.00 torino (4-2-4): Gillet 6; D’Ambrosio 6 (30’ st Di Cesare 5,5), Glik 5,5, Ogbonna 6, Masiello 5; Basha 6, Gazzi 6; Cerci 6, Meggiorini 5,5 (22’ st Jonathas 5,5), Bianchi 5, Santana 6 (37’ st Birsa ng). Allenatore: Ventura 5,5. Juventus (4-1-4-1): Buffon 6; Lichtsteiner 6 (30’ st Caceres ng), Barzagli 6,5, Bonucci 6, Chiellini 6; Pirlo 6; Pogba 6,5, Marchisio 6, Vidal 7, Asamoah 6 (45’ st Peluso ng); Vucinic 5 (30’ st Quagliarella ng). Allenatore: Conte 6,5. Arbitro: Bergonzi di Genova 5. reti: 41’ st Vidal, 46’ Marchisio. recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Glik, Masiello, Meggiorini (T); Lichtsteiner (J). espulsi: 45’ st Glik (T). spettA pettAt pettA Atori: 23.845.

SQUADRA Pt. G

mArcAtori 23 reti: Cavani (Napoli, 5 rig.) 18 reti: Di Natale (Udinese, 4 rig.) 16 reti: El Shaarawy (Milan) 15 reti: Denis (Atalanta, 5 rig.); Pazzini (Milan, 3 rig.); Lamela, Osvaldo (Roma, 2 rig.) 13 reti: Gilardino (Bologna) 12 reti: Sau (Cagliari, 1 rig.); Jovetic (Fiorentina, 1 rig.); Palacio (Inter); Totti (Roma, 3 rig.) 10 reti: Borriello (Genoa, 2 rig.); Klose (Lazio); Ilicic (Palermo); Amauri (Parma, 1 rig.); Bianchi (Torino, 3 rig.)

Juventus

N

P Gf GS

5

4 66 20

napoli

69 34 20

9

5 64 32

Milan

62 34 18

8

8 60 38

Fiorentina

42

ro

54

udinese

39

inter

53 34 16

lazio

52 34 15

7 12 40 40

Catania

48 34 13

9 12 43 43

Cagliari

42 34 11

9 14 41 53

Bologna

40 34 10 10 14 44 43

parMa atalanta

5 13 51 46

40 34 10 10 14 39 43 39 34 11

8 15 36 49

39 34 11

6 17 33 49

saMpdoria (-1) 38 34 10

9 15 38 43

(-2)

Chievo torino (-1)

36 34

8 13 13 43 51

palerMo

32 34

6 14 14 31 46

genoa

32 34

7 11 16 34 51

siena

76 calcio2000 GIU 2013

V

80 34 25

(-6)

30 34

9

9 16 34 49

pesCara

22 34

6

4 24 25 70

i top DellA giornAtA Pazzini Milan Osvaldo Roma Cuadrado Fiorentina Ljajic Hamsik

8 8 7,5 7,5 7,5

i Flop DellA giornAtA Silvestre Pinilla Gastaldello Paci

4 4,5 4,5 4,5


serie A TiM 35ª GIORNATA – 5 mAGGIO 2013 cAtAniA-sienA 3-0 (1-0) Data: 5-05-2013 – ore: 15.00 cAt AtA At tAniA (4-3-3): Frison 6,5; Alvarez 6 (40’ pt Potenza 6), Rolin 6, Spolli 6, Capuano 6; Izco 7, Lodi 6, Biagianti 6; Barrientos 7, Bergessio 8 (29’ st Cani 6), Castro 7 (30’ st Gomez 6). Allenatore: Maran 7. sienA (3-4-2-1): Pegolo 6; Teixeira 5, Paci 5, Felipe 5; Angelo 6, Calello 6, Della Rocca 5,5 (34’ st Verre ng), Rubin 5,5; Rosina 5,5 (23’ st Bogdani 6), Sestu 6 (13’ st Mannini 6); Emeghara 6. Allenatore: Iachini 5,5. Arbitro: Banti di Livorno 5,5. reti: 14’ pt Bergessio; 7’ e 26’ st Bergessio. recupero: 3 minuti (1’ pt + 2’ st). Ammoniti: Spolli (C); Emeghara (S). espulsi: 42’ pt Felipe (S). spettA pettAt pettA Atori: 13.107

chievo-cAgliAri 0-0 (0-0) Data: 4-05-2013 – ore: 18.00 chievo (3-5-2): Puggioni 6,5; Dainelli 6,5, Andreolli 6, Cesar 6 (35’ st Sardo ng); Frey 7, Cofie 5,5 (14’ st Luciano 6), Rigoni L. 6, Hetemaj 6, Dramè 6; Théréau 5,5, Paloschi 5,5 (25’ st Stoian 5,5). Allenatore: Corini 6. cAgliAri (4-3-1-2): Agazzi 6,5; Perico 6, Rossettini 6, Astori 6, Murru 5,5; Ekdal 6, Conti 6, Dessena 6 (20’ st Thiago Ribeiro 6); Nainggolan 6; Sau 5,5 (44’ st Eriksson ng), Nenè 5 (29’ st Ibarbo ng). Allenatore: Pulga-Lopez 6. Arbitro: Pinzani di Empoli 6. recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Cesar, Rigoni L. (C); Murru, Eriksson (C). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori:

FiorentinA-romA 0-1 (0-0) Data: 4-05-2013 – ore: 20.45 FiorentinA (4-3-3): Viviano 6; Tomovic 6 (34’ st Romulo ng), Rodriguez 5,5, Compper 6,5, Pasqual 6; Aquilani 6 (26’ st Fernandez 5,5), Pizarro 7, Borja Valero 6,5; Cuadrado 6,5, Jovetic 6 (26’ st Toni 5,5), Ljajic 6,5. Allenatore: Montella 6,5. romA (4-2-3-1): Lobont 6,5 (1’ st Goicoechea 7); Torosidis 5,5, Burdisso 6,5, Castan 6, Balzaretti 6; Bradley 6, De Rossi 6; Lamela 5 (18’ st Pjanic 6), Totti 6, Florenzi 5,5 (29’ st Marquinhos ng); Osvaldo 7. Allenatore: Andreazzoli 6,5. Arbitro: Mazzoleni di Bergamo 4,5. reti: 47’ st Osvaldo. recupero: 7 minuti (4’ pt + 3’ st). Ammoniti: Tomovic, Toni (F); Balzaretti, De Rossi, Osvaldo (R). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 33.399

genoA-pescArA 4-1 (2-1) Data: 5-05-2013 – ore: 15.00 genoA (4-3-1-2): Frey 6; Granqvist 5,5, Portanova 6, Manfredini 7, Antonelli 7 (40’ st Moretti 6); Rigoni M. 6, Matuzalem 6,5, Vargas 6,5 (13’ st Tozser 6); Bertolacci 6,5; Floro Flores 6,5 (15’ st Immobile 6), Borriello 8. Allenatore: Ballardini 6,5. pescArA (4-3-3): Perin 6; Zanon 6, Cosic 5 (13’ st Bianchi Arce 6), Capuano 5, Balzano 5; Rizzo 5,5, Togni 6, Sculli 6,5; Cascione 6 (40’ st Bjarnason ng), Di Francesco 5,5, Sforzini 5,5 (13’ st Abbruscato 5,5). Allenatore: Bucchi 5. Arbitro: Gervasoni di Mantova 6. reti: 19’ pt Floro Flores (G), 30’ Borriello (G), 35’ Sculli (P); 9’ st Borriello (G), 25’ Bertolacci (G). recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Sculli (P). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 18.855

Juventus-pAlermo 1-0 (0-0) Data: 5-05-2013 – ore: 15.00 Juventus (3-5-1-1): Buffon 6; Barzagli 6, Bonucci 6,5, Chiellini 7; Lichtsteiner 6 (11’ st Padoin 6), Vidal 7, Pirlo 6, Pogba 4,5, Asamoah 6 (22’ st Peluso 6); Marchisio 6; Vucinic 5,5 (34’ st Quagliarella 6). Allenatore: Conte 6,5. p lermo (3-5-1-1): Sorrentino 6,5; pA Von Bergen 6, Donati 6, Aronica 5; Nelson 5, Barreto 6, Arévalo Rios 5 (34’ st Faurlin ng), Kurtic 5, Garcia 6; Ilicic 5 (26’ st Dybala 5); Miccoli 6 (20’ st Hernandez 6). Allenatore: Sannino 6. Arbitro: Romeo di Verona 4,5. reti: 14’ st Vidal rig. recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Barzagli, Vidal (J). espulsi: 37’ st Pogba (J). spettA pettAt pettA Atori: 39.882

lAzio-bolognA 6-0 (4-0) Data: 5-05-2013 – ore: 15.00 lAzio (4-4-2): Marchetti 6,5; Konko 7, Cana 6,5, Dias 6,5, Radu 6,5; Candreva 8 (17’ st Pereirinha 6), Ledesma 6,5, Hernanes 7, Lulic 7; Floccari 7 (30’ st Gonzalez ng), Klose 9 (22’ st Saha 6). Allenatore: Petkovic 7. bolognA (4-2-3-1): Stojanovic 4,5; Garics 5, Sorensen 4, Antonsson 4, Abero 4; Perez 4,5 (8’ st Christodoulopoulos 5), Taider 5 (1’ st Guarente 5); Gabbiadini 5, Diamanti 5, Kone 5; Gilardino 5 (8’ st Krhin 5). Allenatore: Pioli 4,5. Arbitro: De Marco di Chiavari 6. reti: 22’ pt Klose, 32’ Hernanes, 36’ e 39’ Klose; 5’ e 16’ st Klose. recupero: 4 minuti (2’ pt + 2’ st). Ammoniti: Lulic (L); Abero, Guarente, Kone (B). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 27.680

milAn-torino 1-0 (0-0) Data: 5-05-2013 – ore: 15.00 milAn (4-3-3): Abbiati 7,5; Abate 6, Zapata 6, Mexes 7, Constant 6; Flamini 6 (36’ st Robinho 6), Muntari 6, Nocerino 6; Boateng 5 (31’ st Niang 6), Balotelli 7, El Shaarawy 5 (11’ st Pazzini 6). Allenatore: Allegri 6,5. torino (5-3-2): Gillet 6; Darmian 6,5, Di Cesare 6,5 (39’ st D’Ambrosio ng), Rodriguez 6,5, Ogbonna 5, Masiello 6; Basha 6,5, Vives 6, Brighi 6 (30’ st Santana 6); Cerci 7, Barreto 5 (39’ st Meggiorini ng). Allenatore: Ventura 6. Arbitro: Damato di Barletta 6. reti: 39’ st Balotelli. recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Mexes, Muntari, Boateng, Balotelli (M). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 54.898

nApoli-inter 3-1 (2-1) Data: 5-05-2013 – ore: 20.45 nApoli (3-4-2-1): De Sanctis 6,5; Gamberini 6 (17’ st Rolando 6), Cannavaro 6,5, Britos 6; Maggio 6, Dzemaili 6,5 (21’ st Armero 6), Behrami 6,5, Zuñiga 6; Hamsik 7, Pandev 7 (40’ st Insigne L. ng); Cavani 8,5. Allenatore: Mazzarri 7. inter (3-5-2): Handanovic 6; Ranocchia 5,5 (38’ st Pasa ng), Chivu 5, Juan Jesus 5; Jonathan 5, Benassi 5,5 (1’ st Cambiasso 6), Kovacic 6, Kuzmanovic 5 (38’ st Schelotto ng), Pereira 5,5; Alvarez 6, Guarín 5. Allenatore: Stramaccioni 5,5. Arbitro: Giannoccaro di Lecce 6. reti: 3’ pt Cavani (N), 23’ Alvarez (I) rig., 33’ Cavani (N) rig.; 33’ st Cavani (N). recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Behrami (N); Ranocchia, Juan Jesus, Jonathan (I). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 39.569

pArmA-AtAlAntA 2-0 (1-0) Data: 5-05-2013 – ore: 15.00 p rmA (4-3-3): Mirante 6; Benalouane pA 6,5, Paletta 7, Lucarelli 6,5, Gobbi 6; Parolo 7, Marchionni 6,5, Ampuero 6,5 (31’ st Strasser ng); Biabiany 7 (45’ st Boniperti ng), Amauri 6, Belfodil 6 (31’ st Rosi ng). Allenatore: Donadoni 7. AtA At tAlAntA nt (4-4-1-1): Consigli 6,5; ntA Ferri 5,5 (15’ st De Luca 6), Stendardo 6, Lucchini 6 (26’ pt Contini 5,5), Brivio 5; Raimondi 5,5, Cigarini 5,5 (26’ st Carmona 6), Biondini 6, Bonaventura 6; Moralez 5; Denis 5,5. Allenatore: Colantuono 5,5. Arbitro: Giacomelli di Trieste 6. reti: 45’ pt Parolo; 14’ st Biabiany. recupero: 5 minuti (3’ pt + 2’ st). Ammoniti: Lucarelli, Parolo, Ampuero, Biabiany (P); Ferri (A). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 11.513

uDinese-sAmpDoriA 3-1 (1-1) Data: 5-05-2013 – ore: 12.30 uDinese (3-4-2-1): Brkic 5,5; Benatia 6, Danilo 6, Domizzi 6,5; Basta 6,5, Allan 6, Pinzi 6 (45’ st Campos Toro ng), Gabriel Silva 6; Pereyra 6 (31’ st Badu 6), Zielinski 6 (10’ st Muriel 6,5); Di Natale 8. Allenatore: Guidolin 7. sAmpDoriA (3-5-2): Romero 5; Mustafi 6, Rossini 5,5, Castellini 5,5; De Silvestri 6 (36’ st Berardi ng), Renan 6, Obiang 6,5, Poli 6 (33’ st Maxi Lopez ng), Estigarribia 6; Icardi 5 (16’ st Sansone 6,5), Eder 7. Allenatore: Rossi 6. Arbitro: Tagliavento di Terni 7. reti: 29’ pt Di Natale (U), 34’ Eder (S); 7’ st Di Natale (U), 42’ Muriel (U). recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Benatia, Danilo, Domizzi, Pinzi, Di Natale (U); Mustafi, Poli (S). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 13.600

SQUADRA Pt. G

mArcAtori 26 reti: Cavani (Napoli, 6 rig.) 20 reti: Di Natale (Udinese, 4 rig.) 16 reti: El Shaarawy (Milan); Osvaldo (Roma, 2 rig.) 15 reti: Denis (Atalanta, 5 rig.); Klose (Lazio); Pazzini (Milan, 3 rig.); Lamela (Roma) 13 reti: Gilardino (Bologna) 12 reti: Sau (Cagliari, 1 rig.); Bergessio (Catania); Jovetic (Fiorentina, 1 rig.); Borriello (Genoa, 2 rig.); Palacio (Inter); Totti (Roma, 3 rig.)

V

N

P Gf GS

Juventus napoli Milan Fiorentina roMa udinese lazio inter

53 35 16

5 14 52 49

Catania

51 35 14

9 12 46 43

parMa

43 35 11 10 14 41 43

Cagliari

43 35 11 10 14 41 53

Bologna

40 35 10 10 15 44 49

Chievo

40 35 11

7 17 33 49

atalanta (-2) 39 35 11

8 16 36 51

saMpdoria (-1) 38 35 10

9 16 39 46

torino (-1)

36 35

8 13 14 43 52

genoa

35 35

8 11 16 38 52

palerMo

32 35

6 14 15 31 47

siena (-6)

30 35

9

9 17 34 52

pesCara

22 35

6

4 25 26 74

i top DellA giornAtA Klose Lazio

9

Di Natale

Udinese

8

i Flop DellA giornAtA Abero Bologna Antonsson Bologna Sorensen Bologna

4 4 4

calcio2000 GIU 2013


36ª GIORNATA – 8 mAGGIO 2013 AtAlAntA-Juventus 0-1 (0-1) Data: 8-05-2013 – ore: 20.45 AtA At tAlAntA nt (3-5-1-1): Consigli 6; ntA Scaloni 5, Stendardo 6, Canini 6; Raimondi ng (7’ pt Giorgi 5,5), Cigarini 6, Carmona 6 (24’ st Moralez 5), Biondini 6, Del Grosso 6 (35’ st Parra ng); Bonaventura 5,5; Denis 6,5. Allenatore: Colantuono 6. Juventus (3-5-2): Storari 6,5; Caceres 5,5, Marrone 6,5, Chiellini 6,5; Isla 6, Padoin 6 (24’ st Vidal 6), Pirlo 6,5, Giaccherini 5,5, De Ceglie 6 (31’ st Peluso 6); Quagliarella 5,5 (23’ st Anelka 6), Matri 7. Allenatore: Conte 7. Arbitro: Guida di Torre Annunziata 5. reti: 18’ pt Matri. recupero: 3 minuti (1’ pt + 2’ st). Ammoniti: Stendardo, Giorgi, Cigarini (A); Pirlo (J). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 22.532

bolognA-nApoli 0-3 (0-0) Data: 8-05-2013 – ore: 20.45 bolognA (4-2-3-1): Stojanovic 5,5; Motta 6, Sorensen 5,5, Carvalho 5 (36’ st Naldo ng), Morleo 6; Perez 5 (10’ st Pazienza 5,5), Taider 5,5; Kone 6 (21’ st Moscardelli 5), Diamanti 6, Christodoulopoulos 6; Gilardino 5,5. Allenatore: Pioli 5. nApoli (3-4-2-1): De Sanctis 7; Rolando 6, Cannavaro 6,5, Britos 6; Maggio 6, Dzemaili 7, Behrami 6 (23’ pt Inler 6,5), Zuñiga 6,5; Insigne L. 6,5 (24’ st Pandev ng), Hamsik 7 (32’ st El Kaddouri ng); Cavani 7. Allenatore: Mazzarri 7. Arbitro: Massa di Imperia 6. reti: 8’ st Hamsik, 18’ Cavani rig., 22’ Dzemaili. recupero: 4 minuti (2’ pt + 2’ st). Ammoniti: Perez, Kone, Diamanti, Gilardino (B); Britos, Dzemaili (N). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 28.000 circa

cAgliAri-pArmA 0-1 (0-0) Data: 8-05-2013 – ore: 20.45 cAgliAri (4-3-1-2): Agazzi 6; Perico 5,5, Ariaudo 6, Rossettini 6, Murru 6; Dessena 6 (25’ st Eriksson 6), Conti 6, Nainggolan 6 (39’ st Ekdal ng); Thiago Ribeiro 6; Nenè 6 (18’ st Sau 6), Ibarbo 6,5. Allenatore: Pulga-Lopez 6. p rmA (4-3-3): Mirante 7; Rosi 6,5, pA Coda 6, Paletta 6, Gobbi 6; Parolo 6,5, Valdes 6 (23’ st Ampuero 6), Galloppa 6 (11’ st Marchionni 6,5); Biabiany 6, Amauri 7, Belfodil 6 (33’ st Palladino ng). Allenatore: Donadoni 6,5. Arbitro: Fabbri di Ravenna 6,5. reti: 35’ st Rosi. recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Gobbi (P). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 600 circa

inter-lAzio 1-3 (1-2) Data: 8-05-2013 – ore: 20.45 inter (4-3-2-1): Handanovic 5; Jonathan 6 (31’ pt Benassi 6), Ranocchia 5 (8’ st Pasa 6), Juan Jesus 5,5, Pereira 5; Cambiasso 6, Kovacic 7, Kuzmanovic 6 (35’ st Garritano ng); Alvarez 5,5, Guarin 6; Rocchi 6. Allenatore: Stramaccioni 6. lAzio (4-4-2): Marchetti 7,5; Konko 6, Cana 6, Dias 6 (1’ st Ciani 6), Radu 6; Candreva 7, Ledesma 6 (14’ st Onazi 7), Hernanes 6,5, Lulic 6,5; Klose 6, Floccari 7 (14’ st Gonzalez 6). Allenatore: Petkovic 6,5. Arbitro: Bergonzi di Genova 5,5. reti: 22’ pt Handanovic (I) aut., 33’ Alvarez (I), 49’ Hernanes (L) rig.; 31’ st Onazi (L). recupero: 7 minuti (3’ pt + 4’ st). Ammoniti: Ranocchia, Juan Jesus, Pereira (I); Ledesma (L). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 39.528 note: Al 25’ st Alvarez (I) ha calciato alto un rigore.

pAlermo-uDinese 2-3 (1-1) Data: 8-05-2013 – ore: 20.45 p lermo (3-5-2): Sorrentino 6,5; pA Muñoz 6, Von Bergen 6, Aronica 5; Morganella 6, Barreto 6, Faurlin 6 (33’ st Arévalo Rios 5,5), Kurtic 5 (22’ st Hernandez 6,5), Dossena 6 (26’ st Garcia 6); Ilicic 6, Miccoli 6. Allenatore: Sannino 6. uDinese (3-5-2): Brkic 7; Benatia 7, Angella 7, Heurtaux 6; Basta 6,5, Pereyra 6, Allan 6, Badu 7, Gabriel Silva 6,5; Muriel 7 (26’ st Ranegie ng), Di Natale 5,5 (22’ st Zielinski 6). Allenatore: Guidolin 7. Arbitro: Giannoccaro di Lecce 6,5. reti: 9’ pt Muriel (U), 34’ Miccoli (P) rig.; 18’ st Angella (U), 36’ Hernandez (P), 38’ Benatia (U). recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Aronica, Morganella, Barreto, Faurlin, Dossena (P); Badu (U). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 25.412 note: Al 9’ st Di Natale (U) si è fatto parare un rigore.

pescArA-milAn 0-4 (0-2) Data: 8-05-2013 – ore: 18.00 pescArA (4-2-3-1): Perin 5; Zauri 5, Cosic 4,5, Capuano 5, Balzano 5,5; Rizzo 5, Togni 6; Di Francesco 5,5 (42’ st Catalano ng), Cascione 5,5 (29’ st Mancini ng), Sculli 6 (1’ st Celik 5,5); Sforzini 5. Allenatore: Bucchi 5,5. milAn (4-3-3): Abbiati 6; Abate 6, Zapata 6, Yepes 6, Constant 6,5; Flamini 7 (14’ st Traorè 6), Muntari 6,5, Nocerino 6; Niang 5,5 (18’ st Pazzini 6), Balotelli 7,5, Robinho 7 (28’ st El Shaarawy 6). Allenatore: Allegri 7. Arbitro: Russo di Nola 6,5. reti: 9’ pt Balotelli rig., 33’ Muntari; 6’ st Flamini, 12’ Balotelli. recupero: 2 minuti (0’ pt + 2’ st). Ammoniti: Rizzo (P). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 19.773

romA-chievo 0-1 (0-0) Data: 7-05-2013 – ore: 20.45 romA (3-4-1-2): Lobont 6; Marquinhos 6, Burdisso 5,5, Castan 5; Piris 5,5 (10’ st Florenzi 6), Pjanic 5 (27’ st Lamela 5,5), De Rossi 5, Dodò 5,5; Totti 6; Destro 6 (32’ st Bradley ng), Osvaldo 5,5. Allenatore: Andreazzoli 4,5. chievo (5-3-2): Puggioni 7; Frey 6 (24’ st Sardo 6), Papp 6, Dainelli 6,5, Andreolli 6,5, Dramè 6,5; Luciano 6 (28’ st Seymour 6), Cofie 6, Hetemaj 6; Thereau 7, Stoian 5,5 (38’ st Vacek ng). Allenatore: Corini 6,5. Arbitro: Peruzzo di Schio 6. reti: 45’ st Thereau. recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Piris (R); Papp, Luciano, Stoian (C). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 34.620

sAmpDoriA-cAtAniA 1-1 (1-0) Data: 8-05-2013 – ore: 20.45 sAmpDoriA (3-5-2): Da Costa 5; Gastaldello 6, Palombo 6,5, Castellini 6; De Silvestri 6,5, Poli 6 (42’ st Munari ng), Obiang 6,5, Renan 7, Estigarribia 5,5; Eder 6,5 (17’ st Sansone 6,5), Maxi Lopez 7. Allenatore: Rossi 6,5. cAt AtA At tAniA (4-5-1): Frison 7; Izco 6, Rolin 6, Spolli 6, Marchese 5; Biagianti 5,5, Lodi 5,5 (34’ st Keko ng), Almiron 5,5, Barrientos 6, Bergessio 6 (47’ st Cani ng); Gomez 6. Allenatore: Maran 6. Arbitro: Celi di Bari 6. reti: 36’ pt De Silvestri (S); 23’ st Spolli (C). recupero: 7 minuti (3’ pt + 4’ st). Ammoniti: De Silvestri (S); Rolin, Marchese, Keko, Almiron (C). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 21.445

sienA-FiorentinA 0-1 (0-1) Data: 8-05-2013 – ore: 20.45 sienA (5-3-2): Pegolo 6; Angelo 5,5 (36’ st Sestu ng), Teixeira 5,5, Terlizzi 5,5, Terzi 5,5, Rubin 5,5; Bolzoni 5 (7’ st Rosina 6), Calello 6, Vergassola 6; Reginaldo 5 (19’ st Bogdani 5), Emeghara 5,5. Allenatore: Iachini 5,5. FiorentinA (4-4-2): Viviano 6; Savic 6, Rodriguez 7, Compper 6, Pasqual 7; Cuadrado 6, Migliaccio 6, Borja Valero 6, Fernandez 6 (28’ st Romulo 6); Larrondo 5 (15’ st El Hamdaoui 6), Jovetic 6 (37’ st Toni 5). Allenatore: Montella 6. Arbitro: Orsato di Schio 6. reti: 14’ pt Rodriguez. recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Teixeira, Terlizzi, Terzi, Rosina, Calello, Vergassola (S); Compper, Migliaccio (F). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 11.435

torino-genoA 0-0 (0-0) Data: 8-05-2013 – ore: 20.45 torino (5-3-2): Gillet 6; Darmian 6, Glik 6, Rodriguez 6, Ogbonna 6, D’Ambrosio 6 (9’ st Birsa 6); Basha 6, Vives 6, Brighi 6; Cerci 6 (13’ st Barreto 6), Bianchi 6 (21’ st Meggiorini 6). Allenatore: Ventura 5. genoA (3-5-2): Frey 6; Portanova 6, Manfredini 6, Moretti 6; Cassani 6 (1’ st Granqvist 6), Kucka 6 (25’ st Tozser ng), Matuzalem 6, Rigoni M. 6, Antonelli 6; Bertolacci 6, Borriello 5,5 (28’ st Floro Flores ng). Allenatore: Ballardini 5,5. Arbitro: Rocchi di Firenze 6. recupero: 5 minuti (0’ pt + 5’ st). Ammoniti: Manfredini, Granqvist (G). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 20.000 circa

SQUADRA Pt. G

mArcAtori 27 reti: Cavani (Napoli, 7 rig.) 20 reti: Di Natale (Udinese, 4 rig.) 16 reti: El Shaarawy (Milan); Osvaldo (Roma, 2 rig.) 15 reti: Denis (Atalanta, 5 rig.); Klose (Lazio); Pazzini (Milan, 3 rig.); Lamela (Roma) 13 reti: Gilardino (Bologna) 12 reti: Sau (Cagliari, 1 rig.); Bergessio (Catania); Jovetic (Fiorentina, 1 rig.); Borriello (Genoa, 2 rig.); Palacio (Inter); Totti (Roma, 3 rig.) 11 reti: Hernanes (Lazio, 2 rig.); Balotelli (Milan, 5 rig.) 10 reti: Vidal (Juventus, 5 rig.); Hamsik (Napoli); Ilicic (Palermo); Amauri (Parma, 1 rig.); Bianchi (Torino, 3 rig.); Muriel (Udinese) 9 reti: Milito (Inter, 3 rig.); Vucinic (Juventus, 2 rig.); Icardi (Sampdoria)

Juventus

N

P Gf GS

5

4 68 20

napoli

75 36 22

9

5 70 33

Milan

68 36 20

8

8 65 38

Fiorentina

43

udinese

42

ro

55

lazio

58 36 17

7 12 49 41

inter

53 36 16

5 15 53 52

Catania

52 36 14 10 12 47 44

parMa

46 36 12 10 14 42 43

Cagliari

43 36 11 10 15 41 54

Chievo

43 36 12

Bologna

40 36 10 10 16 44 52

7 17 34 49

saMpdoria (-1) 39 36 10 10 16 40 47 atalanta (-2) 39 36 11 torino (-1)

37 36

8 17 36 52

8 14 14 43 52

genoa

36 36

8 12 16 38 52

palerMo

32 36

6 14 16 33 50

siena

78 calcio2000 GIU 2013

V

86 36 27

(-6)

30 36

9

9 18 34 53

pesCara

22 36

6

4 26 26 78

i top DellA giornAtA Marchetti Lazio Balotelli Milan

7,5 7,5

i Flop DellA giornAtA Cosic Pescara

4,5


serie bwin 36ª GIORNATA - 13 APRILE 2013 Ascoli-ModenA 2-3 (1-1) data: 13-04-2013 – ore: 15.00 Ascoli (3-5-2): Maurantonio 5; Prestia 5 (25’ st Capece 5), Peccarisi 5 (39’ st Ricci ng), Faisca 5; Scalise 6, Russo 5, Loviso 5, Fossati 5, Colomba 5 (21’ st Pasqualini 5); Soncin 7, Feczesin 6. Allenatore: Pergolizzi 5. ModenA (4-4-1-1): Colombi 5,5; Andelkovic 6 (44’ st Gozzi ng), Zoboli 6, Perna 5,5, Gulan 6; Moretti 7, Dalla Bona 6,5 (15’ st Nardini 6), Mazzarani 7 (39’ st Surraco ng), Signori 6; Lazarevic 6; Ardemagni 7. Allenatore: Novellino 7. Arbitro: Mariani di Aprilia 6. reti: 18’ pt Dalla Bona (M), 33’ Soncin (A); 14’ st Soncin (A), 16’ Mazzarani (M), 28’ Ardemagni (M). recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). AMMoniti: Prestia, Colomba (A); Zoboli, Moretti, Nardini (M). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 2.948.

bAri-lAnciAno 4-3 (0-2) data: 13-04-2013 – ore: 15.00 bAri (4-3-3): Lamanna 5,5; Sabelli 5,5 (19’ st Tallo 7), Ceppitelli 6, Polenta 5, Rossi 6; Defendi 7, Sciaudone 7, Bellomo 6 (32’ st Dos Santos ng); Iunco 5 (1’ st Fedato 6), Caputo 6,5, Ghezzal 6. Allenatore: Torrente 7. lAnciAno (4-3-3): Leali 5; Almici 5,5, Aquilanti 5, Amenta 6, Mammarella 6; Vastola 6 (17’ st Di Cecco 6), Minotti 5,5, Volpe 5,5; Piccolo 7, Turchi 6 (25’ st Spinazzola 5,5), Falcinelli 6 (34’ st Plasmati ng). Allenatore: Gautieri 5,5. Arbitro: Ostinelli di Como 6. reti: 1’ pt Amenta (L), 36’ Falcinelli (L); 1’ st Piccolo (L), 5’ Sciaudone (B), 18’ Caputo (B), 22’ Defendi (B), 24’ Tallo (B). recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). AMMoniti: Lamanna, Polenta, Sciaudone, Iunco (B); Aquilanti, Amenta, Minotti, Falcinelli (L). espulsi: 43’ st Aquilanti (L). spettA pettAt pettA Atori: 8.409.

cesenA-VeronA 0-0 (0-0) data: 12-04-2013 – ore: 21.00 cesenA (4-2-3-1): Campagnolo 6; Comotto 6, Volta 6, Tonucci 6, Consolini 6; Tabanelli 6, Coppola 6; Ceccarelli 6 (28’ st Djokovic 6), Succi 5,5 (30’ pt Defrel 6), D’Alessandro 5,5 (18’ st Rodriguez 6); Granoche 6. Allenatore: Bisoli 6. VeronA (4-3-1-2): Rafael 6; Cacciatore 6, Ceccarelli 6,5, Maietta 6,5, Albertazzi 6; Nielsen 6 (30’ st Martinho 6), Jorginho 6,5, Hallfredsson 7; Sgrigna 7; Cacia 6 (25’ st Ferrari 6), Gomez 6 (24’ st Cocco 6). Allenatore: Mandorlini 6. Arbitro: Nasca di Bari 6. recupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). AMMoniti: Comotto, Volta (C); Cacciatore (V). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 11.656.

cittAdellA-pAdoVA 3-3 (2-1) data: 13-04-2013 – ore: 15.00 citt dellA (4-3-3): Cordaz 6; cittA Ciancio 6, Gasparetto 6, Pellizzer 6, Biraghi 6; Busellato 6 (26’ pt Vitofrancesco 6), Baselli 6 (41’ st Paolucci ng), Schiavon 6,5; Di Roberto 6, Di Carmine 5,5, Di Nardo 7,5 (32’ st Giannetti ng). Allenatore: Foscarini 6. p doVA (3-4-2-1): Silvestri 6; Cionek pA 5, Legati 5 (35’ pt Jelenic 6), Trevisan 6; Gallozzi 5,5 (1’ st Farias 6), Iori 6, Viviani 6, Dellafiore 5,5; Zé Eduardo 6,5, Cutolo 7; Bonazzoli 6,5 (27’ st Cuffa ng). Allenatore: Pea 6. Arbitro: Tommasi di Bassano del Grappa 6. reti: 17’ pt Di Nardo (C), 23’ Cutolo (P), 32’ Di Nardo (C); 1’ st Bonazzoli (P), 4’ Schiavon (C), 14’ Zé Eduardo (P). recupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). AMMoniti: Schiavon (C); Viviani, Cutolo (P). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 4.036.

crotone-pro Vercelli 2-1 (1-0) data: 13-04-2013 – ore: 15.00 crotone (4-3-3): Concetti 6,5; Del Prete 7 (47’ st Vinetot ng), Abruzzese 7, Ligi 6,5, Mazzotta 7; Maiello 7 (20’ st Galardo 6,5), Crisetig 6,5, Eramo 6,5; Gabionetta 6 (16’ st Pettinari 6,5), Ciano 7, De Giorgio 7. Allenatore: Drago 7. pro Vercelli (4-3-1-2): Valentini 6; Abbate 5,5 (24’ st Iemmello 6), Borghese 5,5, Ranellucci 5,5, Scaglia 5,5; Genevier 6 (35’ st Cristiano ng), Appelt 6, Germano 5; Scavone 6; Ragatzu 5 (34’ st De Silvestro ng), Eusepi 6. Allenatore: Braghin 5,5. Arbitro: Giancola di Vasto 5,5. reti: 28’ pt De Giorgio (C); 9’ st Eusepi (P), 19’ Maiello (C). recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). AMMoniti: Maiello, Galardo, De Giorgio (C); Scaglia (P). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 3.674.

Grosseto-eMpoli 0-1 (0-1) data: 12-04-2013 – ore: 19.00 Grosseto (4-2-3-1): Lanni 6,5; Donati 5 (1’ st Biraschi 6), Cosenza 5, Feltscher 5, Calderoni 5,5; Obodo 5 (40’ st Soddimo 6), Delvecchio 6; Som 6, Brugman 6, Mancino 6; Gimenez 5,5 (34’ st Giovio ng). Allenatore: Moriero 6. eMpoli (4-3-1-2): Bassi 7; Hysaj 6, Tonelli 6, Regini 6, Accardi 6; Signorelli T 6, Valdifiori ng (12’ st Casoli 6), Croce 6; Saponara 6; Maccarone 6,5 (34’ st Mchedlidze ng), Tavano 6 (43’ st Pucciarelli ng). Allenatore: Sarri 6,5. Arbitro: Di Paolo di Avezzano 6. reti: 31’ pt Maccarone. recupero: 6 minuti (3’ pt + 3’ st). AMMoniti: Cosenza, Calderoni, Obodo, Mancino, Gimenez (G); Hysaj, Signorelli (E). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 1.211.

JuVe stAbiA-speziA 2-1 (2-0) data: 13-04-2013 – ore: 15.00 JuVe stA st biA (4-1-4-1): Seculin 6; Baldanzeddu 6, Figliomeni 5,5, Murolo 6, Dicuonzo 6; Doninelli 7 (34’ st Agyei 6); Acosty 6,5, Verdi 5,5 (27’ st Cellini 6), Caserta 6, Zito 7,5; Bruno 6,5 (24’ st Martinelli 6). Allenatore: Braglia 6,5. speziA (4-3-1-2): Guarna 6; Romagnoli 5 (34’ st Pichlmann 6), Goian 5 (43’ pt Madonna 6), Schiavi 6, Garofalo 6; Piccini 6, Bovo 6, Porcari 6; Sammarco 5,5 (30’ pt Di Gennaro 6); Okaka 6, Antenucci 6. Allenatore: Cagni 5,5. Arbitro: Baracani di Firenze 6,5. reti: 2’ pt Romagnoli (S) aut., 11’ Zito (J); 12’ st Okaka (S). recupero: 8 minuti (3’ pt + 5’ st). AMMoniti: Seculin, Baldanzeddu (J); Goian (S). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 2.553.

noVArA-VicenzA 3-1 (1-1) data: 13-04-2013 – ore: 15.00 noVArA (4-3-3): Bardi 6; Perticone 6, Lisuzzo 6, Bastrini 6,5, Crescenzi 6,5; Fernandes 6 (22’ st Marianini 6), Buzzegoli 7, Pesce 6; Gonzalez 6,5 (35’ st Mehmeti ng), Seferovic 5, Lazzari 6,5 (40’ st Faragò ng). Allenatore: Aglietti 7. VicenzA (4-3-3): Bremec 7; Padalino 5,5, Camisa 5,5, Gentili 6, Di Matteo 5; Rigoni 5,5 (42’ st Corticchia ng), Cinelli 6, Ciaramitaro 6; Bellazzini 5,5 (19’ st Mustacchio 5), Malonga 5, Giacomelli 6 (19’ st Bojinov 5). Allenatore: Dal Canto 5,5. Arbitro: Cervellera di Taranto 6. reti: 27’ pt Gentili (V), 40’ Lazzari (N); 10’ st Buzzegoli (N) rig., 26’ Gonzalez (N). recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). AMMoniti: Lisuzzo (N); Malonga (V). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 5.090.

sAssuolo-bresciA 1-1 (0-1) data: 13-04-2013 – ore: 15.00 sAssuolo (4-3-3): Pomini 7; Gazzola 6, Terranova 5,5, Marzorati 5, Longhi 6,5; Bianchi 6, Magnanelli 6, Missiroli 5,5 (25’ st Troianiello 6); Berardi 6 (17’ st Boakye 6), Pavoletti 6 (35’ st Chibsah 6), Catellani 6. Allenatore: Di Francesco 6. bresciA (4-3-3): Arcari 6; Zambelli 6, De Maio 6, Caldirola 6, Daprelà 6; Finazzi 6, Budel 6, Rossi 6; Scaglia 6,5, Caracciolo And. 6 (35’ st Picci 6), Corvia 6,5 (46’ st Caracciolo Ant. ng). Allenatore: Calori 6,5. Arbitro: Palazzino di Ciampino 5,5. reti: 46’ pt Corvia (B); 41’ st Longhi (S). recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). AMMoniti: Gazzola, Marzorati, Magnanelli, Boakye (S); Rossi (B). espulsi: 2’ st De Maio (B). spettA pettAt pettA Atori: 3.466.

ternAnA-reGGinA 1-0 (1-0) data: 13-04-2013 – ore: 15.00 ternAnA (3-5-2): Brignoli 7; Masi 6, Meccariello 6,5, Ferraro 6; Ragusa 6,5, Bernardi 6,5, Miglietta 7, Botta 6 (27’ st Di Deo 6), Vitale 6; Litteri 7 (9’ st Alfageme 5), Ceravolo 7 (17’ st Carcuro 6). Allenatore: Toscano 6,5. reGGinA (3-4-1-2): Baiocco 6; Adejo 5, Ely 5, Di Bari 5; Antonazzo 5 (1’ st Colucci 6), Hetemaj 5,5, Barillà 6, Rizzato 6; Sarno 6 (28’ st Campagnacci 6); Di Michele 4, Gerardi 5 (10’ st Comi 6). Allenatore: Pillon 5. Arbitro: La Penna di Roma 5,5. reti: 21’ pt Litteri. recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). AMMoniti: Masi, Ragusa, Miglietta, Vitale (T); Adejo, Ely, Barillà, Gerardi (R). espulsi: 7’ st Di Michele (R). spettA pettAt pettA Atori: 5.697.

VArese-liVorno 1-3 (0-2) data: 13-04-2013 – ore: 15.00 VArese (4-4-2): Bastianoni 6; Pucino 6 (15’ st Ferreira Pinto 6), Troest 6, Rea 5,5, Lazaar 4,5 (25’ st Kone 6); Zecchin 6,5, Corti 7, Filipe 6,5, Oduamadi 6; Neto Pereira 7 (36’ st Scapuzzi ng), Ebagua 7. Allenatore: Castori 6,5. liVorno (3-4-1-2): Mazzoni 7; Bernardini 6, Emerson 6,5, Decarli 6; Schiattarella 6, Gentsoglou 6 (16’ st Duncan 6), Luci 6, Gemiti 6 (1’ st Lambrughi 6); Belingheri 7,5; Dionisi 8, Paulinho 6 (24’ st Ceccherini 6). Allenatore: Nicola 6,5. Arbitro: Candussio di Cervignano 6. reti: 12’ e 31’ pt Belingheri (L); 3’ st Ebagua (V), 52’ Dionisi (L) rig. recupero: 9 minuti (2’ pt + 7’ st). AMMoniti: Lazaar, Oduamadi (V); Decarli, Gentsoglou, Duncan (L). espulsi: 50’ st Bastianoni (V). spettA pettAt pettA Atori: 3.760.

Squadra Pt. G V N P Gf GS SaSSuolo 74 36 22 8 6 69 34 70 36 20 10 6 67 42 livorno 68 36 19 11 6 52 29 verona 60 36 16 12 8 57 47 empoli novara (-3) 56 36 17 8 11 64 38 vareSe (-1) 52 36 14 11 11 48 46 BreScia 50 36 11 17 8 47 40 Juve StaBia 48 36 12 12 12 49 49 modena (-2) 47 36 13 10 13 47 46 ternana 46 36 11 13 12 31 32 crotone (-2) 46 36 13 9 14 35 46 ceSena 45 36 11 12 13 40 52 44 36 10 14 12 38 43 padova 43 36 13 11 12 46 39 Bari (-7) cittadella 43 36 10 13 13 45 56 42 36 10 12 14 44 53 Spezia 42 36 9 15 12 43 53 lanciano reggina (-2) 41 36 10 13 13 37 45 aScoli (-1) 40 36 11 8 17 45 55 vicenza 32 36 7 11 18 35 50 pro vercelli 28 36 7 7 22 31 57 groSSeto (-6) 23 36 6 11 19 37 55 MarCatOrI 20 reti: Ardemagni (Modena, 4 rig.)

calcio2000 79 GIU 2013


37ª GIORNATA – 16 APRILE 2013 bresciA-Grosseto 3-1 (1-0) data: 16-04-2013 – ore: 20.45 bresciA (4-3-3): Arcari 6; Zambelli 7, Caracciolo Ant. 6, Caldirola 6, Daprelà ng (13’ pt Lasik 6); Rossi 6, Budel 6,5, Finazzi 6; Scaglia 8, Caracciolo And. 8 (34’ st Picci ng), Corvia 7 (25’ st Benali 6). Allenatore: Calori 7. Grosseto (4-3-3): Lanni 6; Feltscher 5,5, Padella 5, Biraschi 6, Calderoni 6; Mandorlini 5,5 (22’ st Som 6), Jadid 5 (1’ st Brugman 5,5), Delvecchio 6; Soddimo 6 (11’ st Coulibaly 6), Piovaccari 6, Mancino 6. Allenatore: Moriero 5,5. Arbitro: Manganiello di Pinerolo 6. reti: 45’ pt Caracciolo And. (B); 6’ st Scaglia (B), 9’ Caracciolo And. (B), 21’ Delvecchio (G) rig. recupero: 7 minuti (4’ pt + 3’ st). AMMoniti: Caracciolo Ant. (B); Calderoni (G). espulsi: nessuno. spettA Atori: 4.000 circa. pettAt pettA

eMpoli-JuVe stAbiA 5-0 (2-0) data: 16-04-2013 – ore: 20.45 eMpoli (4-3-1-2): Bassi 6; Hysaj 7, Tonelli 7, Regini 7, Accardi 7; Moro T 7, Valdifiori 7, Croce 7; Saponara 8 (21’ st Signorelli 6); Maccarone 8 (35’ st Pucciarelli ng), Tavano 8 (26’ st Mchedlidze 6). Allenatore: Sarri 7,5. JuVe stA st biA (3-4-3): Seculin 6; Martinelli 5, Figliomeni 5, Murolo 5; Baldanzeddu 5 (33’ st Dicuonzo ng), Agyei 5 (11’ st Doninelli 5), Caserta 5, Zito 5 (13’ st Improta 5); Acosty 5, Bruno 5, Verdi 6. Allenatore: Braglia 5. Arbitro: Gavillucci di Latina 6. reti: 27’ pt Saponara, 36’ Tavano; 13’ st Saponara, 23’ Tavano, 27’ Maccarone. recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). AMMoniti: Maccarone (E); Figliomeni, Caserta (J). espulsi: nessuno. spettA Atori: 2.724. pettAt pettA

lAnciAno-ternAnA 1-1 (1-1) data: 16-04-2013 – ore: 20.45 lAnciAno (4-3-3): Leali 6; Almici 5,5, Rosania 5,5, Amenta 6, Mammarella 6; Di Cecco 6 (21’ st Vastola 6), D’Aversa 6, Volpe 6,5; Piccolo 6, Falcinelli 6 (31’ st Plasmati 6), Turchi 6,5 (28’ st Falcone 6). Allenatore: Gautieri 6. ternAnA (3-5-2): Brignoli 6,5; Meccariello 6, Brosco 6, Ferraro 6; Bernardi 6, Carcuro 6, Di Deo 6, Botta 6, Vitale 7; Litteri 6 (24’ st Alfageme 6), Ceravolo 7. ng. Allenatore: Toscano 6,5. Arbitro: Borriello di Mantova 5,5. reti: 37’ pt Turchi (L), 45’ Ceravolo (T). recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). AMMoniti: D’Aversa, Volpe (L); Bernardi (T). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 2.876.

liVorno-noVArA 1-3 (0-1) data: 17-04-2013 – ore: 20.45 liVorno (3-4-1-2): Mazzoni 6; Bernardini 6, Emerson 5,5 (27’ st Salviato 6), Decarli 5; Schiattarella 4,5 (5’ st Ceccherini 6), Luci 6,5, Duncan 6,5, Lambrughi 5,5 (27’ st Bigazzi 6); Belingheri 4,5; Paulinho 5,5, Dionisi 5,5. Allenatore: Nicola 6. noVArA (4-3-3): Bardi 6,5; Colombo 6, Lisuzzo 6,5, Perticone 6,5, Crescenzi 6,5; Marianini 6, Buzzegoli 6 (44’ st Faragò ng), Pesce 7; Gonzalez 6,5 (38’ st Mehmeti ng), Seferovic 8,5, Lazzari 6 (20’ st Fernandes 6). Allenatore: Aglietti 7,5. Arbitro: Irrati di Pistoia 6. reti: 25’ pt Seferovic (N); 18’ st Seferovic (N), 42’ Duncan (L), 46’ Seferovic (N). recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). AMMoniti: Emerson, Ceccherini, Luci, Dionisi (L). espulsi: nessuno. spettA Atori: 8.142. pettAt pettA

ModenA-bAri 0-0 (0-0) data: 16-04-2013 – ore: 20.45 ModenA (4-2-3-1): Colombi 6; Andelkovic 6, Zoboli 6 (21’ st Gozzi 6), Perna 6, Gulan 6; Moretti 6, Osuji 6; Nardini 6,5, Mazzarani 6 (7’ st Stanco 5), Lazarevic 5 (17’ st Surraco 5); Ardemagni 6. Allenatore: Novellino 6. bAri (4-3-3): Lamanna 6,5; Ristovski 6, Dos Santos 6, Ceppitelli 6, Polenta 6; Defendi 6, Romizi 6 (16’ st De Falco 6), Sciaudone 6; Ghezzal 6 (43’ st Iunco ng), Caputo 6, Fedato 5,5 (32’ st Tallo 6). Allenatore: Torrente 6. Arbitro: Castrignanò di Roma 6. recupero: 7 minuti (2’ pt + 5’ st). AMMoniti: Moretti, Osuji, Ardemagni (M); Dos Santos, Fedato (B). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 4.699.

pAdoVA-crotone 2-1 (1-0) data: 16-04-2013 – ore: 20.45 p doVA (3-4-2-1): Silvestri 6,5; Cionek pA 6, Dellafiore 6, Trevisan 6; Rispoli 6,5, Iori 7, Zé Eduardo 6, Jelenic 6; Viviani 6 (17’ st Cuffa 6), Farias 6 (7’ st Cutolo 6, 21’ st Vantaggiato 6); Bonazzoli 7. Allenatore: Pea 6,5. crotone (4-3-3): Concetti 6; Correia 6, Abruzzese 5,5, Ligi 5,5, Migliore 6 (17’ st Mazzotta 6); Maiello 6, Crisetig 5,5, Eramo 6; Ciano 7, Pettinari 5,5 (26’ st Calil 6), De Giorgio 6 (26’ st Paonessa 6). Allenatore: Drago 6. Arbitro: Fabbri di Ravenna 6. reti: 14’ pt Iori (P) rig.; 8’ st Cutolo (P), 43’ Ciano (C). recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). AMMoniti: Iori, Bonazzoli (P); Concetti, Ciano (C). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 5.168.

pro Vercelli-VArese 2-1 (2-1) data: 16-04-2013 – ore: 20.45 pro Vercelli (4-3-1-2): Valentini 6,5; Abbate 6, Borghese 6,5, Ranellucci 6,5, Scaglia 7; Filkor 6 (31’ st Genevier 6), Appelt 6, Germano 6,5 (40’ st Cristiano ng); Scavone 6; Iemmello 6,5 (23’ st Ragatzu 6), Eusepi 6. Allenatore: Braghin 6,5. VArese (4-4-2): Bressan 6; Struna 6, Troest 6, Rea 6,5, Franco 5 (1’ st Oduamadi 6); Ferreira Pinto 6 (25’ st Tripoli 6), Kone 5,5, Filipe 6 (36’ st Martinetti ng), Zecchin 7; Neto Pereira 6, Ebagua 5. Allenatore: Castori 6. Arbitro: Pasqua di Tivoli 5,5. reti: 7’ pt Ranellucci (P), 43’ Rea (V), 45’ Borghese (P). recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). AMMoniti: Borghese (P); Rea (V). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 2.039.

reGGinA-sAssuolo 0-2 (0-1) data: 16-04-2013 – ore: 20.45 reGGinA (4-3-3): Baiocco 5; D’Alessandro 5 (31’ st Antonazzo ng), Ely 5 (6’ st Campagnacci 6), Bergamelli 5, Di Bari 5; Armellino 5, Colucci 5,5 (40’ st Fischnaller ng), Hetemaj 5; Sarno 5, Comi 6, Rizzato 5,5. Allenatore: Pillon 5. sAssuolo (4-3-3): Pomini 6; Laverone 6,5, Bianco 6, Terranova 6, Longhi 6; Bianchi 6, Chibsah 6,5, Missiroli 7 (28’ st Berardi ng); Troianiello 7 (36’ st Frascatore ng), Boakye 6,5, Laribi 6 (17’ st Troiano 6). Allenatore: Di Francesco 7. Arbitro: Ostinelli di Como 6. reti: 29’ pt Boakye; 19’ st Missiroli. recupero: 5 minuti (0’ pt + 5’ st). AMMoniti: Antonazzo, Comi (R); Longhi (S). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 3.396.

speziA-cesenA 1-0 (0-0) data: 16-04-2013 – ore: 20.45 speziA (4-3-1-2): Guarna 7; Piccini 6 (32’ st Madonna 6), Goian 6,5, Schiavi 6, Garofalo 6 (43’ st Benedetti 6); Lollo 6 (29’ st Musacci 6), Porcari 6,5, Bovo 6,5; Di Gennaro 6,5; Okaka 7, Antenucci 7. Allenatore: Cagni 6,5. cesenA (4-3-1-2): Campagnolo 6; Ceccarelli 6, Comotto 6, Tonucci 6, Brandao 6; Coppola 6, Arrigoni 6 (19’ st Succi 5,5), Djokovic 6; Defrel ng (3’ pt Tabanelli 6); Granoche 6, Rodriguez 6 (36’ pt D’Alessandro 6). Allenatore: Bisoli 6. Arbitro: Pinzani di Empoli 6,5. reti: 5’ st Okaka. recupero: 8 minuti (4’ pt + 4’ st). AMMoniti: Schiavi, Lollo, Porcari (S); Ceccarelli, Tonucci, Arrigoni, D’Alessandro (C). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 5.488.

VeronA-cittAdellA 0-0 (0-0) data: 16-04-2013 – ore: 20.45 VeronA (4-3-1-2): Rafael 6,5; Cacciatore 6 (1’ st Crespo 6), Ceccarelli 6 (18’ st Bianchetti 5,5), Maietta 6, Albertazzi 6; Nielsen 5, Jorginho 5,5, Hallfredsson 5,5; Sgrigna 5,5 (5’ st Martinho 6); Cacia 5,5, Ferrari 5,5. Allenatore: Mandorlini 5,5. citt dellA (3-5-2): Cordaz 6; Sosa cittA 6, Coly 6, Pellizzer 6; Ciancio 6,5, Vitofrancesco 6, Paolucci 7 (40’ st Baselli ng), Schiavon 6,5, De Vito 6 (27’ st Biraghi 6); Di Carmine 6,5, Di Roberto 6 (27’ st Minesso 6). Allenatore: Foscarini 6,5. Arbitro: Roca di Foggia 5,5. recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). AMMoniti: Crespo, Martinho (V); Sosa (C). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 13.806.

VicenzA-Ascoli 1-0 (1-0) data: 16-04-2013 – ore: 20.45 VicenzA (4-3-3): Bremec 7,5; Padalino 7, Gentili 6, Camisa 6, Laczko 6; Rigoni 6, Cinelli 6, Ciaramitaro 6; Bojinov 5 (44’ st Tiribocchi ng), Malonga 5,5 (30’ st Mustacchio 6), Giacomelli 7 (18’ st Bellazzini 6). Allenatore: Dal Canto 6,5. Ascoli (3-5-2): Maurantonio 7; Prestia 5,5, Faisca 6, Ricci 6; Scalise 5 (9’ st Conocchioli 6), Russo 6, Loviso 6 (33’ st Morosini 6), Fossati 6 (37’ st Soncin ng), Pasqualini 6; Zaza 5,5, Feczesin 6. Allenatore: Silva 5,5. Arbitro: Di Bello di Brindisi 6. reti: 1’ pt Giacomelli. recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). AMMoniti: Padalino, Cinelli (V); Conocchioli, Russo (A). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 6.218.

Squadra Pt. G V N P Gf GS SaSSuolo 77 37 23 8 6 71 34 70 37 20 10 7 68 45 livorno 69 37 19 12 6 52 29 verona 63 37 17 12 8 62 47 empoli novara (-3) 59 37 18 8 11 67 39 BreScia 53 37 12 17 8 50 41 vareSe (-1) 52 37 14 11 12 49 48 (-2) modena 48 37 13 11 13 47 46 Juve StaBia 48 37 12 12 13 49 54 47 37 11 14 12 32 33 ternana 47 37 11 14 12 40 44 padova crotone (-2) 46 37 13 9 15 36 48 Spezia 45 37 11 12 14 45 53 45 37 11 12 14 40 53 ceSena 44 37 13 12 12 46 39 Bari (-7) cittadella 44 37 10 14 13 45 56 43 37 9 16 12 44 54 lanciano reggina (-2) 41 37 10 13 14 37 47 aScoli (-1) 40 37 11 8 18 45 56 vicenza 35 37 8 11 18 36 50 pro vercelli 31 37 8 7 22 33 58 groSSeto (-6) 23 37 6 11 20 38 58 MarCatOrI 20 reti: Ardemagni (Modena, 4 rig.)

80 calcio2000 GIU 2013


serie bwin 38ª GIORNATA - 20 APRILE 2013 Ascoli-pAdoVA 0-1 (0-1) data: 22-04-2013 – ore: 19.00 Ascoli (3-5-2): Maurantonio 5,5; Prestia 5, Faisca 5, Ricci 5 (40’ st Giovannini ng); Scalise 5 (33’ st Conocchioli 6), Morosini 6, Loviso 5, Colomba 6 (21’ st Feczesin 4,5), Pasqualini 5,5; Zaza 4,5, Soncin 5. Allenatore: Silva 5,5. p doVA (3-4-1-2): Silvestri 7; Cionek 6 pA (1’ st Cuffa 6), Dellafiore 6, Trevisan 6; Rispoli 6, Iori 6, Viviani 6 (19’ st De Vitis 6), Jelenic 6; Zé Eduardo 7; Bonazzoli 6, Raimondi 6 (29’ st Vantaggiato 6). Allenatore: Pea 6,5. Arbitro: Di Paolo di Avezzano 5,5. reti: 33’ pt Zé Eduardo. recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). AMMoniti: Giovannini, Morosini, Zaza (A); Trevisan (P). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 4.099.

cesenA-lAnciAno 1-1 (0-1) data: 20-04-2013 – ore: 15.00 cesenA (4-2-3-1): Campagnolo 6; Comotto 6, Volta 6, Tonucci 5, Consolini 5 (39’ pt Tabanelli 6); Arrigoni 5 (5’ st Gessa 6), Coppola 6; Djokovic 5,5 (32’ st Brandao 6), Succi 6, D’Alessandro 6,5; Granoche 6. Allenatore: Bisoli 6. lAnciAno (4-3-3): Leali 6; Almici 6, Aquilanti 6, Amenta 6, Mammarella 6; Vastola 6 (40’ st Fofana ng), Minotti 6 (23’ st Paghera 6), Volpe 6,5; Piccolo 7, Falcinelli 6, Turchi 6 (1’ st Di Cecco 6). Allenatore: Gautieri 6,5. Arbitro: Pairetto di Nichelino 6. reti: 6’ pt Piccolo (L); 12’ st Succi (C). recupero: 4 minuti (2’ pt + 2’ st). AMMoniti: Arrigoni, Coppola (C); Almici, Vastola, Volpe (L). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 9.721.

cittAdellA-JuVe stAbiA 1-0 (0-0) data: 20-04-2013 – ore: 15.00 citt dellA (3-5-2): Cordaz 7; cittA Sosa 6, Coly 6, Pellizzer 6; Ciancio 7, Vitofrancesco 6 (21’ st Busellato 6), Baselli 6,5, Schiavon 6,5, Biraghi 6 (27’ st Gasparetto 6); Di Carmine 7, Di Nardo 6 (35’ st Di Roberto ng). Allenatore: Foscarini 7. JuVe stA st biA (4-3-3): Nocchi 7; Baldanzeddu 6, Figliomeni 5, Scognamiglio 5, Dicuonzo 5,5; Mezavilla 6 (10’ st Zito 5,5), Doninelli 6, Caserta 6; Verdi 5,5 (12’ st Bruno 5), Improta 5 (10’ st Cellini 5,5), Acosty 5. Allenatore: Braglia 6. Arbitro: Candussio di Cervignano 6,5. reti: 1’ st Di Carmine. recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). AMMoniti: Biraghi, Di Carmine (C); Baldanzeddu, Figliomeni, Scognamiglio, Dicuonzo, Caserta, Acosty (J). espulsi: 28’ st Acosty (J). spettA pettAt pettA Atori: 2.114.

crotone-reGGinA 2-2 (1-1) data: 20-04-2013 – ore: 15.00 crotone (4-3-3): Concetti 6; Del Prete 6,5, Abruzzese 6, Ligi 6, Mazzotta 6 (38’ st Migliore ng); Maiello 7, Galardo 6 (28’ st Matute ng), Eramo 6; Gabionetta 7,5, Ciano 7, De Giorgio 6 (18’ st Crisetig 6). Allenatore: Drago 6,5. reGGinA (3-5-2): Baiocco 7; Adejo 6, Freddi 7, Bergamelli 5,5; Rizzato 6, D’Alessandro 5,5 (13’ st Fischnaller 6), Hetemaj 5 (28’ st Armellino ng), Colucci 5 (43’ st Bombagi ng), Barillà 5,5; Gerardi 6,5, Campagnacci 6. Allenatore: Pillon 6,5. Arbitro: Tommasi di Bassano del Grappa 4. reti: 22’ pt Gerardi (R) rig., 33’ Gabionetta (C) rig.; 13’ st Gabionetta (C) rig., 49’ Del Prete (C) aut. recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). AMMoniti: Maiello, Galardo, Ciano (C); Adejo, Hetemaj, Colucci, Barillà (R). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 4.704.

Grosseto-liVorno 0-3 (0-1) data: 20-04-2013 – ore: 15.00 Grosseto (4-2-3-1): Lanni 5,5; Donati 5, Feltscher 5, Biraschi 5, Calderoni 5,5; Crimi 5, Delvecchio 4,5; Som 5, Brugman 5,5 (6’ st Mandorlini 5,5), Gimenez 5,5 (29’ st Cosenza 5); Piovaccari 5 (35’ st Giovio 5). Allenatore: Moriero 5. liVorno (5-3-1-1): Fiorillo 7; Salviato 6 (36’ pt Duncan 6), Bernardini 5,5, Emerson 6, Decarli 6, Gemiti 6 (21’ st Ceccherini 6); Luci 6, Gentsoglou 6, Schiattarella 6; Belingheri 6; Paulinho 8 (29’ st Cellerino ng). Allenatore: Nicola 7. Arbitro: La Penna di Roma 5,5. reti: 13’ pt Paulinho; 17’ rig. e 25’ st Paulinho. recupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). AMMoniti: Feltscher, Biraschi, Calderoni, Crimi (G); Bernardini, Gemiti, Gentsoglou, Belingheri (L). espulsi: 11’ st Biraschi (G), 21’ Delvecchio (G). spettA pettAt pettA Atori: 645. note: Al 17’ pt Delvecchio (G) ha calciato alto un rigore, al 37’ pt Piovaccari (G) si è fatto parare un rigore.

noVArA-ModenA 0-1 (0-0) data: 20-04-2013 – ore: 15.00 noVArA (4-3-3): Bardi 6; Colombo 6, Lisuzzo 6, Perticone 6 (33’ st Bastrini 6), Crescenzi 6; Marianini 5,5 (11’ st Pesce 6), Buzzegoli 6, Fernandes 5 (20’ st Mehmeti 6); Gonzalez 5, Seferovic 5, Lazzari 6. Allenatore: Aglietti 5,5. ModenA (4-2-3-1): Colombi 7; Andelkovic 6, Zoboli 6 (1’ st Gozzi 6,5), Perna 6, Gulan 6; Nardini 6,5, Signori 6; Lazarevic 5,5, Surraco 6, Piscitella 6,5 (38’ st Minarini ng); Mazzarani 6. Allenatore: Novellino 6,5. Arbitro: Baracani di Firenze 5,5. reti: 9’ st Gozzi. recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). AMMoniti: Pesce (N); Colombi, Andelkovic, Gulan, Piscitella, Mazzarani (M). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 4.245.

sAssuolo-bAri 2-1 (1-0) data: 20-04-2013 – ore: 15.00 sAssuolo (4-3-3): Pomini 6,5; Gazzola ng (20’ pt Laverone 6), Bianco 6,5, Terranova 7, Longhi 6,5; Chibsah 6, Magnanelli 7, Missiroli 7; Troianiello 6 (16’ st Troiano 6), Pavoletti 7 (37’ st Bianchi ng), Berardi 8. Allenatore: Di Francesco 7. bAri (4-3-3): Lamanna 6; Ceppitelli 5,5, Dos Santos 5, Polenta 5,5, Rossi 6; Defendi 7, Sciaudone 6 (17’ st Fedato 6), Bellomo 6; Iunco 5,5 (10’ st Tallo 6), Caputo 5, Ghezzal 6 (25’ st Galano 6). Allenatore: Torrente 6,5. Arbitro: Giancola di Vasto 5,5. reti: 23’ pt Pavoletti (S); 28’ st Defendi (B), 34’ Terranova (S). recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). AMMoniti: Longhi, Magnanelli (S); Ceppitelli, Polenta, Defendi (B). espulsi: 46’ st Dos Santos (B). spettA pettAt pettA Atori: 3.269.

speziA-eMpoli 3-0 (2-0) data: 20-04-2013 – ore: 15.00 speziA (4-3-3): Guarna 7; Piccini 7, Goian 6,5, Schiavi 7, Mario Rui 6; Bovo 6,5, Porcari 6, Lollo 6; Di Gennaro 7 (25’ st Madonna 6), Okaka 7 (20’ st Sansovini 6), Antenucci 7 (7’ st Garofalo 6). Allenatore: Cagni 7. eMpoli (4-3-1-2): Bassi 5; Hysaj 5,5, Tonelli 5,5, Regini 5,5, Accardi 5,5 (39’ T pt Laurini 5); Moro 5,5, Valdifiori 5 (36’ st Mchedlidze ng), Croce ng (19’ pt Signorelli 5); Saponara 5,5; Maccarone 5, Tavano 5. Allenatore: Sarri 5. Arbitro: Nasca di Bari 6. reti: 12’ pt Antenucci, 40’ Okaka; 22’ st Di Gennaro. recupero: 3 minuti (1’ pt + 2’ st). AMMoniti: Schiavi, Lollo (S); Hysaj, Valdifiori (E). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 5.408.

ternAnA-VArese 0-1 (0-0) data: 20-04-2013 – ore: 15.00 ternAnA (3-5-2): Brignoli 6; Masi 6, Meccariello 5 (38’ st Sinigaglia ng), Ferraro 5; Ragusa 5,5 (10’ st Alfageme 6), Bernardi 6, Miglietta 6, Botta 6 (10’ st Di Deo 6), Vitale 5,5; Litteri 6, Ceravolo 5,5. Allenatore: Toscano 5,5. VArese (4-2-3-1): Bressan 6; Pucino 6, Rea 6, Corti 6, Lazaar 6; Struna 6, Filipe 6 (3’ st Ferreira Pinto 6); Zecchin 7, Neto Pereira 6,5 (35’ st Kone ng), Oduamadi 6; Ebagua 6 (22’ st Scapuzzi 6). Allenatore: Agostinelli 6,5. Arbitro: Ciampi di Roma 5,5. reti: 3’ st Neto Pereira. recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). AMMoniti: Masi, Meccariello, Vitale (T); Bressan, Filipe, Zecchin (V). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 4.888.

VeronA-bresciA 4-2 (1-2) data: 22-04-2013 – ore: 21.00 VeronA (4-3-3): Rafael 6; Crespo 6, Bianchetti 5,5, Maietta 6, Agostini 6; Jorginho 7, Cacciatore 6, Hallfredsson 5,5 (26’ pt Sgrigna 7); Gomez 7, Ferrari 7 (24’ st Cacia 8), Martinho 6,5 (34’ st Nielsen ng). Allenatore: Mandorlini 7. bresciA (4-3-2-1): Arcari 5,5; Zambelli 6 (1’ st Lasik 5), De Maio 5, Caldirola 5, Daprelà 5,5; Finazzi 6, Budel 5, Rossi 5,5 (29’ st Mitrovic ng); Scaglia 6, Sodinha 6 (15’ st Caracciolo Ant. 5,5); Caracciolo And. 7. Allenatore: Calori 6,5. Arbitro: Mariani di Aprilia 5,5. reti: 4’ pt Caracciolo And. (B), 6’ Jorginho (V), 10’ Caracciolo And. (B); 12’ st Gomez (V), 26’ e 43’ Cacia (V). recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). AMMoniti: Maietta, Martinho (V); Caldirola, Daprelà, Budel, Mitrovic (B). espulsi: 35’ st Budel (B). spettA pettAt pettA Atori: 15.540.

VicenzA-pro Vercelli 3-1 (1-0) data: 20-04-2013 – ore: 15.00 VicenzA (4-3-3): Bremec 7; Padalino 7, Gentili 6, Camisa 6,5, Laczko 6; Rigoni 6 (23’ st Castiglia 6), Cinelli 6, Ciaramitaro 6 (42’ st Mustacchio ng); Bojinov 7 (10’ st Bellazzini 7), Malonga 7, Giacomelli 7. Allenatore: Dal Canto 7. pro Vercelli (4-3-1-2): Valentini 6; Abbate 6 (37’ st Cristiano ng), Ranellucci 5, Sini 5, Scaglia 6; Germano 6, Appelt 6, Filkor 6 (15’ st Erpen 5,5); Scavone 6; Eusepi 5 (13’ st Ragatzu 6), Iemmello 6. Allenatore: Braghin 5,5. Arbitro: Abbattista di Molfetta 6,5. reti: 12’ pt Bojinov (V); 9’ st Malonga (V), 18’ Bellazzini (V), 24’ Iemmello (P). recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). AMMoniti: Padalino, Giacomelli (V); Ranellucci, Sini, Iemmello (P). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 6.531.

Squadra Pt. G V N P Gf GS SaSSuolo 80 38 24 8 6 73 35 livorno 73 38 21 10 7 71 45 verona 72 38 20 12 6 56 31 empoli 63 38 17 12 9 62 50 novara (-3) 59 38 18 8 12 67 40 vareSe (-1) 55 38 15 11 12 50 48 BreScia 53 38 12 17 9 52 45 modena (-2) 51 38 14 11 13 48 46 padova 50 38 12 14 12 41 44 Spezia 48 38 12 12 14 48 53 Juve StaBia 48 38 12 12 14 49 55 ternana 47 38 11 14 13 32 34 cittadella 47 38 11 14 13 46 56 (-2) crotone 47 38 13 10 15 38 50 ceSena 46 38 11 13 14 41 54 (-7) Bari 44 38 13 12 13 47 41 lanciano 44 38 9 17 12 45 55 reggina (-2) 42 38 10 14 14 39 49 aScoli (-1) 40 38 11 8 19 45 57 vicenza 38 38 9 11 18 39 51 pro vercelli 31 38 8 7 23 34 61 groSSeto (-6) 23 38 6 11 21 38 61 MarCatOrI 20 reti: Ardemagni (Modena, 4 rig.); Cacia (Verona, 4 rig.)

calcio2000 81 GIU 2013


39ª GIORNATA – 27 APRILE 2013 Ascoli-VeronA 0-5 (0-5) data: 27-04-2013 – ore: 15.00 Ascoli (5-3-2): Maurantonio 4,5; Conocchioli 4, Prestia 4, Faisca 4, Ricci 4, Pasqualini 5; Morosini 5 (22’ st Colomba 5), Loviso 4,5, Fossati 4,5 (31’ pt Scalise 5); Zaza 5, Feczesin 5 (32’ st Graham ng). Allenatore: Silva 5. VeronA (4-3-3): Rafael 6; Cacciatore 6,5, Moras 6 (33’ st Bianchetti ng), Maietta 6, Agostini 6; Laner 7, Bacinovic 6,5, Jorginho 7 (23’ st Ferrari 6); Gomez 7, Cacia 7 (8’ st Cocco 6), Martinho 7. Allenatore: Mandorlini 7,5. Arbitro: Candussio di Cervignano 6. reti: 7’ pt Cacia rig., 14’ e 19’ rig. Gomez, 31’ Martinho, 40’ Cacia. recupero: 1 minuti (1’ pt + 0’ st). AMMoniti: Maurantonio (A). espulsi: 18’ pt Prestia (A). spettA pettAt pettA Atori: 4.429.

bAri-speziA 2-1 (1-0) data: 27-04-2013 – ore: 15.00 bAri (4-3-3): Lamanna 6,5; Sabelli 6 (41’ st Altobello 4,5), Ceppitelli 6, Polenta 6,5, Rossi 6,5; Sciaudone 7, Romizi 6,5 (22’ st De Falco 6), Bellomo 6,5; Fedato 7 (27’ st Tallo 6), Caputo 6,5, Ghezzal 7. Allenatore: Torrente 6,5. speziA (4-3-3): Guarna 5,5; Piccini 6, Goian 6, Romagnoli 5,5, Mario Rui 6; Bovo 6, Porcari 7, Lollo 5 (1’ st Madonna 6); Di Gennaro 5 (6’ st Garofalo 6), Okaka 5,5, Antenucci 5,5 (24’ st Sansovini 5,5). Allenatore: Cagni 5,5. Arbitro: Irrati di Pistoia 6,5. reti: 34’ pt Sciaudone (B); 16’ st Porcari (S), 19’ Fedato (B). recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). AMMoniti: Sciaudone, Bellomo, Fedato (B); Mario Rui (S). espulsi: 45’ st Altobello (B). spettA pettAt pettA Atori: 8.568.

eMpoli-cesenA 1-0 (1-0) data: 28-04-2013 – ore: 12.30 eMpoli (4-3-1-2): Bassi 6,5; Laurini 6 (31’ st Romeo 6), Tonelli 6,5, Regini 7, Hysaj 6; Moro 6,5, Valdifiori 7, Croce 7; Saponara 7,5 (25’ st Signorelli 6); Maccarone 6,5, Tavano 6,5 (39’ st Pucciarelli ng). Allenatore: Sarri 6,5. cesenA (4-4-2): Campagnolo 7; Comotto 5,5, Volta 4,5, Tonucci 6, Consolini 6; Gessa 5 (1’ st Ceccarelli 6), Coppola 6, Tabanelli 6 (1’ st Meza Colli 5,5), D’Alessandro 7; Granoche 4,5, Succi 5 (25’ st Djokovic ng). Allenatore: Bisoli 6. Arbitro: Cervellera di Taranto 5,5. reti: 31’ pt Tavano rig. recupero: 3 minuti (1’ pt + 2’ st). AMMoniti: Moro, Tavano (E); Campagnolo, Coppola, Tabanelli, D’Alessandro, Granoche (C). espulsi: 19’ st Volta (C), 37’ Granoche (C). spettA Atori: 2.720. pettAt pettA

JuVe stAbiA-ternAnA 1-1 (1-0) data: 27-04-2013 – ore: 15.00 JuVe stA st biA (4-2-3-1): Nocchi 6; Martinelli 6, Figliomeni 6 (37’ pt Scognamiglio 6), Murolo 6, Gorzegno 5,5; Agyei 6,5, Caserta 6; Verdi 6,5, Mezavilla 6 (26’ st Jidayi 6), Zito 5,5 (5’ st Improta 6); Bruno 7. Allenatore: Braglia 6. ternAnA (3-5-2): Brignoli 6,5; Masi 6, Meccariello 6, Ciofani 6; Ragusa 5,5 (19’ st Scozzarella 6), Bernardi 5,5, Di Deo 6, Miglietta 6, Vitale 6; Ceravolo 6,5, Litteri 5 (9’ st Alfageme 6,5). Allenatore: Toscano 6. Arbitro: Manganiello di Pinerolo 6. reti: 14’ pt Bruno (J); 35’ st Alfageme (T). recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). AMMoniti: Agyei, Bruno, Mezavilla (in panchina) (J); Ragusa, Vitale (T). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 2.513.

lAnciAno-crotone 1-1 (1-1) data: 27-04-2013 – ore: 15.00 lAnciAno (4-3-3): Leali 6,5; Almici 6, Aquilanti 6,5, Amenta 6, Mammarella 6; Vastola 7 (42’ st Di Cecco ng), D’Aversa 6, Volpe 6; Piccolo 6, Falcinelli 6 (24’ st Plasmati 6), Falcone 5,5 (11’ st Fofana 6). Allenatore: Gautieri 6. crotone (4-3-3): Concetti 6,5; Del Prete 6, Abruzzese 6,5, Ligi 6, Mazzotta 6; Matute 6, Crisetig 6, Eramo 6,5; Ciano 6 (27’ st De Giorgio 6), Gabionetta 6 (39’ st Pettinari ng), Maiello 6. Allenatore: Drago 6. Arbitro: Pinzani di Empoli 6,5. reti: 7’ pt Abruzzese (C), 38’ Vastola (L). recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). AMMoniti: Fofana (L). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 2.551. note: Al 34’ st Volpe (L) ha calciato sul palo un rigore.

liVorno-VicenzA 2-0 (1-0) data: 27-04-2013 – ore: 15.00 liVorno (3-4-1-2): Fiorillo 6; Bernardini 6, Emerson 7, Ceccherini 6; Schiattarella 6,5, Luci 6,5 (46’ st Biasci ng), Duncan 7,5 (40’ st Gentsoglou ng), Lambrughi 6; Belingheri 7; Dionisi 7, Paulinho 6,5 (38’ st Decarli ng). Allenatore: Nicola 7. VicenzA (4-3-3): Bremec 6,5; Padalino 6, Camisa 6 (1’ st Martinelli 6), Gentili 5, Laczko 6; Rigoni 6, Cinelli 6 (21’ st Bojinov 5), Ciaramitaro 5,5; Bellazzini 6, Malonga 5 (30’ st Tiribocchi 6), Semioli 6. Allenatore: Dal Canto 6. Arbitro: Ostinelli di Como 6,5. reti: 4’ pt Dionisi rig.; 18’ st Paulinho. recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). AMMoniti: Ceccherini (L); Gentili, Rigoni, Cinelli, Tiribocchi (V). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 4.802. note: Al 37’ pt Paulinho (L) si è fatto parare un rigore.

ModenA-sAssuolo 2-1 (0-1) data: 26-04-2013 – ore: 20.45 ModenA (4-2-3-1): Colombi 7; Osuji 6,5, Gozzi 6, Perna 6,5, Minarini 6; Signori 6,5, Moretti 6; Nardini 5 (19’ st Surraco 6), Mazzarani 6, Lazarevic 6; Ardemagni 8. ng. Allenatore: Novellino 7. sAssuolo (4-3-3): Pomini 6; Laverone 6, Bianco 6, Terranova 6, Longhi 6; Bianchi 6 (34’ pt Chibsah 6), Magnanelli 7, Missiroli 6 (36’ st Pavoletti ng); Berardi 6, Boakye 5,5, Catellani 6,5 (25’ st Troiano 6). Allenatore: Di Francesco 6. Arbitro: Mariani di Aprilia 5,5. reti: 37’ pt Catellani (S); 29’ e 45’ st Ardemagni (M). recupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). AMMoniti: Gozzi, Perna, Moretti, Surraco, Ardemagni (M); Pomini, Bianco, Chibsah, Magnanelli, Catellani (S). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 12.607.

pAdoVA-noVArA 3-3 (1-3) data: 27-04-2013 – ore: 15.00 p doVA (3-4-1-2): Silvestri 6; pA Dellafiore 5, Cuffa 5 (1’ st Cutolo 7), Trevisan 5; Rispoli 6, Iori 5,5, De Feudis 6,5 (20’ st Viviani 5,5), Jelenic 5,5; Zé Eduardo 6; Bonazzoli 7 (30’ st Galli 6), Raimondi 6,5. Allenatore: Pea 6. noVArA (4-3-3): Bardi 9; Perticone 6, Lisuzzo 5, Bastrini 5, Crescenzi 4,5; Marianini 6, Buzzegoli 6 (15’ st Fernandes 6), Pesce 6; Gonzalez 6,5 (21’ st Colombo 6), Seferovic 8, Lazzari 7 (37’ st Faragò ng). Allenatore: Aglietti 6,5. Arbitro: Palazzino di Ciampino 6,5. reti: 17’ pt Bonazzoli (P), 19’ Dellafiore (P) aut., 23’ Lazzari (N), 41’ Seferovic (N); 7’ st De Feudis (P), 49’ Cutolo (P). recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). AMMoniti: Dellafiore, Jelenic (P); Bardi, Crescenzi (N). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 7.016. note: Al 38’ pt Iori (P) e al 11’ st Cutolo (P) si sono fatti parare un rigore.

pro Vercelli-Grosseto 0-0 (0-0) data: 27-04-2013 – ore: 15.00 pro Vercelli (4-3-3): Valentini 7; Abbate 5,5, Borghese 6, Ranellucci 6, Scaglia 6; Genevier 5,5 (11’ st Eusepi 5), Appelt 6, Scavone 6 (24’ st Filkor 5,5); Ragatzu 5 (34’ pt Cristiano 6), Iemmello 6, De Silvestro 5. Allenatore: Braghin 5,5. Grosseto (4-2-3-1): Lanni 5; Donati 7, Padella 5,5, Feltscher 6, Calderoni 6; Brugman 5, Obodo 6; Som 6 (16’ st Giovio 6), Soddimo 6 (1’ st Mandorlini 5,5), Gimenez 6; Piovaccari 5 (30’ st Coulibaly 6). Allenatore: Moriero 5,5. Arbitro: Castrignanò di Roma 6. recupero: 9 minuti (4’ pt + 5’ st). AMMoniti: Abbate, Borghese, Appelt, Cristiano (P); Calderoni, Soddimo (G). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 1.399.

reGGinA-bresciA 0-1 (0-0) data: 27-04-2013 – ore: 15.00 reGGinA (3-5-2): Baiocco 5,5; Adejo 5,5, Ely 5,5, Bergamelli 5; Sarno 5 (15’ st Campagnacci 5), Hetemaj 5,5, Colucci 5 (32’ st Bombagi 5), Barillà 5,5, Rizzato 6; Di Michele 5,5, Comi 5,5 (34’ pt Gerardi 5,5). Allenatore: Pillon 5. bresciA (4-3-2-1): Arcari 6; Zambelli 6 (35’ st Caracciolo Ant. ng), De Maio 7, Caldirola 6 (39’ st Rosso ng), Daprelà 6; Lasik 6, Rossi 6, Finazzi 6; Scaglia 6, Sodinha 6 (28’ st Picci 6); Caracciolo And. 6. Allenatore: Calori 6,5. Arbitro: Di Bello di Brindisi 6. reti: 8’ st De Maio. recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). AMMoniti: Adejo (R); Caldirola, Daprelà (B). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 3.412.

VArese-cittAdellA 2-0 (1-0) data: 27-04-2013 – ore: 15.00 VArese (4-2-3-1): Bastianoni 6; Pucino 6, Rea 6, Corti 6,5, Lazaar 6 (36’ st Tripoli ng); Zecchin 6, Kone 7; Ferreira Pinto 6 (27’ st Franco 6), Neto Pereira 6 (46’ st Troest ng), Oduamadi 5; Ebagua 6,5. Allenatore: Agostinelli 6,5. citt dellA (3-5-2): Cordaz 6; cittA Sosa 5, Coly 5, Pellizzer 5; Ciancio 6, Vitofrancesco 5,5 (16’ st Di Roberto 5,5), Paolucci 6, Schiavon 5 (31’ st Busellato ng), De Vito 6 (40’ st Gasparetto ng); Giannetti 5, Di Nardo 5. Allenatore: Foscarini 5,5. Arbitro: Merchiori di Ferrara 6. reti: 32’ pt Kone; 45’ st Ebagua. recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). AMMoniti: Neto Pereira, Oduamadi (V); Pellizzer, Paolucci, Di Nardo (C). espulsi: 9’ st Pellizzer (C). spettA pettAt pettA Atori: 3.207.

Squadra Pt. G V N P Gf GS SaSSuolo 80 39 24 8 7 74 37 livorno 76 39 22 10 7 73 45 verona 75 39 21 12 6 61 31 empoli 66 39 18 12 9 63 50 novara (-3) 60 39 18 9 12 70 43 vareSe (-1) 58 39 16 11 12 52 48 BreScia 56 39 13 17 9 53 45 modena (-2) 54 39 15 11 13 50 47 padova 51 39 12 15 12 44 47 Juve StaBia 49 39 12 13 14 50 56 ternana 48 39 11 15 13 33 35 Spezia 48 39 12 12 15 49 55 crotone (-2) 48 39 13 11 15 39 51 Bari (-7) 47 39 14 12 13 49 42 cittadella 47 39 11 14 14 46 58 ceSena 46 39 11 13 15 41 55 lanciano 45 39 9 18 12 46 56 (-2) reggina 42 39 10 14 15 39 50 (-1) aScoli 40 39 11 8 20 45 62 vicenza 38 39 9 11 19 39 53 pro vercelli 32 39 8 8 23 34 61 groSSeto (-6) 24 39 6 12 21 38 61 MarCatOrI 22 reti: Ardemagni (Modena, 4 rig.); Cacia (Verona, 5 rig.)

82 calcio2000 GIU 2013


serie bwin 40ª GIORNATA - 4 MAGGIO 2013 bresciA-Ascoli 3-2 (1-1) data: 4-05-2013 – ore: 15.00 bresciA (4-3-3): Cragno 7; Lasik 6, De Maio 5, Caldirola 5, Zambelli 6; Finazzi 6, Rossi 6,5, Arias 5 (1’ st Benali 6); Scaglia 8, Caracciolo And. 8,5, Picci 5 (10’ st Corvia 6,5). Allenatore: Calori 7. Ascoli (3-5-2): Gomis 7; Ricci 6, Faisca 5, Legittimo 5; Scalise 6, Russo 5,5, Conocchioli 6 (48’ st Loviso ng), Fossati 5,5 (40’ st Montalto ng), Pasqualini 6; Feczesin 7, Soncin 6 (15’ st Zaza 6). Allenatore: Silva 6. Arbitro: Cervellera di Taranto 6. reti: 19’ pt Caracciolo And. (B), 25’ De Maio (B) aut.; 12’ st Caracciolo And. (B) rig., 23’ Feczesin (A) rig., 37’ Caracciolo And. (B). recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). AMMoniti: De Maio (B); Faisca, Scalise, Zaza (A). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 4.500 circa

cesenA-JuVe stAbiA 3-1 (1-0) data: 4-05-2013 – ore: 15.00 cesenA (3-5-2): Campagnolo 7; Comotto 6, Tonucci 5,5 (25’ st Brandao 5,5), Morero 6,5; Gessa 6, Arrigoni 6 (11’ st Ceccarelli 5,5), Meza Colli 7, Coppola 6, Consolini 6; Graffiedi 6 (8’ st Lolli 7), Succi 7. Allenatore: Bisoli 7. JuVe stA st biA (3-5-1-1): Nocchi 5,5; Martinelli 6,5, Figliomeni 5, Murolo 5; Baldanzeddu 6, Suciu 6 (1’ st Improta 6), Doninelli 6 (15’ st Mezavilla 5,5), Caserta 7, Acosty 5,5; Verdi 6; Bruno 5 (25’ st Cellini 6). Allenatore: Braglia 6. Arbitro: Roca di Foggia 6. reti: 38’ pt Succi (C); 4’ st Martinelli (J), 34’ Meza Colli (C), 48’ Succi (C). recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). AMMoniti: Consolini (C); Murolo, Doninelli (J). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 9.593

cittAdellA-reGGinA 1-2 (1-0) data: 4-05-2013 – ore: 15.00 citt dellA (3-5-2): Cordaz 6; cittA Gasparetto 6, Coly 5,5, Sosa 6; Ciancio 5,5 (39’ st Di Roberto ng), Vitofrancesco 6 (24’ st Paolucci ng), Baselli 6 (31’ st Busellato ng), Schiavon 6, De Vito 6; Di Carmine 5, Di Nardo 6. Allenatore: Foscarini 5,5. reGGinA (3-4-1-2): Baiocco 6; Adejo 6, Ely 6 (13’ st Fischnaller 6), Bergamelli 6; Antonazzo 6,5, Hetemaj 6, Barillà 5,5 (28’ st Campagnacci 7), Rizzato 6; Colucci 6 (42’ st Armellino ng); Gerardi 6, Di Michele 6,5. Allenatore: Pillon 6,5. Arbitro: Nasca di Bari 5,5. reti: 7’ pt Di Nardo (C); 29’ st Gerardi (R), 45’ Campagnacci (R). recupero: 7 minuti (2’ pt + 5’ st). AMMoniti: Baselli (C); Campagnacci, Gerardi, Di Michele (R). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 2.456

crotone-ModenA 2-1 (2-1) data: 4-05-2013 – ore: 15.00 crotone (4-3-3): Caglioni 6; Del Prete 7, Abruzzese 6,5, Ligi 6,5 (30’ st Checcucci 6), Mazzotta 6; Maiello 6, Crisetig 6,5, Eramo 7; Gabionetta 6 (15’ st Pettinari 6), Ciano 6, De Giorgio 6 (18’ st Torromino 6). Allenatore: Drago 7. ModenA (4-2-3-1): Colombi 5,5; Minarini 4,5 (42’ pt Piscitella 6, 2’ st Nardini 6), Gozzi 5, Andelkovic 5, Gulan 5,5; Osuji 5,5, Moretti 6; Lazarevic 5,5 (46’ st Trombetta ng), Mazzarani 5,5, Signori 5; Ardemagni 5. Allenatore: Novellino 5,5. Arbitro: Pasqua di Tivoli 5. reti: 15’ pt Eramo (C), 37’ Gabionetta (C) rig., 45’ Andelkovic (M). recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). AMMoniti: Ligi, Mazzotta, Maiello, Gabionetta (C); Andelkovic, Mazzarani (M). espulsi: 35’ st Andelkovic (M). spettA pettAt pettA Atori: 3.593

Grosseto-VArese 2-2 (0-2) data: 4-05-2013 – ore: 15.00 Grosseto (4-2-3-1): Lanni 6; Donati 6, Feltscher 6, Biraschi 6, Som 6 (1’ st Coulibaly 6); Crimi 6, Mandorlini 5 (11’ st Marinelli 6); Gimenez 6, Brugman 6, Foglio 5 (28’ st Formiconi 6); Piovaccari 6. Allenatore: Moriero 6,5. VArese (4-3-1-2): Bressan 6; Pucino 6, Corti 6, Rea 6, Lazaar 6; Ferreira Pinto 6 (27’ st Tripoli 6), Filipe 6, Kone 6; Zecchin 6; Ebagua 6 (33’ st Scapuzzi 6), Neto Pereira 6,5 (4’ st Martinetti 5). Allenatore: Agostinelli 5,5. Arbitro: Abbattista di Molfetta 6. reti: 24’ pt Neto Pereira (V), 44’ Ebagua (V); 18’ st Piovaccari (G), 49’ Coulibaly (G). recupero: 7 minuti (3’ pt + 4’ st). AMMoniti: Donati (G); Filipe, Ebagua, Martinetti (V). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 1.163

noVArA-bAri 0-1 (0-0) data: 4-05-2013 – ore: 15.00 noVArA (4-3-3): Bardi 6; Colombo 6, Perticone 6, Ludi 6, Crescenzi 6 (36’ st Rubino ng); Marianini 5,5 (24’ st Faragò 6), Buzzegoli 6, Pesce 6; Lazzari 6, Seferovic 6,5, Fernandes 5 (13’ st Baclet 5). Allenatore: Aglietti 5,5. bAri (4-2-3-1): Lamanna 7; Sabelli 6, Ceppitelli 6, Polenta 5,5, Rossi 6; Defendi 6 (21’ st Tallo 5,5), Sciaudone 6; Fedato 5,5 (32’ st Dos Santos 6), Bellomo 6 (1’ st Romizi 6), Ghezzal 6; Caputo 6,5. Allenatore: Torrente 6,5. Arbitro: Gavillucci di Latina 5,5. reti: 7’ st Caputo. recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). AMMoniti: Seferovic (N); Sciaudone, Ghezzal (B). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 5.134

sAssuolo-pAdoVA 1-1 (1-1) data: 6-05-2013 – ore: 20.45 sAssuolo (4-3-3): Pigliacelli 6; Laverone 6, Terranova 6, Bianco 6, Longhi 5,5 (22’ st Frascatore 6); Chibsah 6, Magnanelli 6, Missiroli 5,5; Troianiello 6 (1’ st Laribi 6), Pavoletti 5,5, Berardi 5 (30’ st Boakye 6). Allenatore: Di Francesco 5,5. p doVA (4-3-1-2): Silvestri 7; pA Dellafiore 6, Legati 6,5, Trevisan 6,5, Jelenic 5; Rispoli 6 (16’ st Renzetti 6), Iori 6,5, De Feudis 6; Zé Eduardo 6; Cutolo 7 (20’ st Babacar 5,5), Raimondi 6 (32’ st Viviani 6). Allenatore: Pea 7. Arbitro: Di Bello di Brindisi 6,5. reti: 2’ pt Terranova (S) rig., 26’ Cutolo (P). recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). AMMoniti: Troianiello (S); Legati, Trevisan, Jelenic (P). espulsi: spettA pettAt pettA Atori: 9.663

speziA-lAnciAno 1-1 (1-1) data: 4-05-2013 – ore: 15.00 speziA (4-4-2): Guarna 7; Piccini 6 (13’ st Di Gennaro 6), Goian 6, Schiavi 6, Garofalo 6; Madonna 6, Bovo 6,5, Porcari 6, Sammarco 5,5 (15’ st Antenucci 6); Sansovini 7, Okaka 6. Allenatore: Cagni 6. lAnciAno (4-3-3): Leali 6,5; Almici 4,5, Aquilanti 6, Amenta 6, Mammarella 7; Vastola 6 (25’ st Paghera ng), D’Aversa 6, Volpe 6; Piccolo 5,5 (40’ st Fofana ng), Falcinelli 6, Turchi 6 (33’ pt Di Cecco 6,5). Allenatore: Gautieri 6,5. Arbitro: Merchiori di Ferrara 6. reti: 8’ pt Sansovini (S), 18’ Mammarella (L). recupero: 7 minuti (2’ pt + 5’ st). AMMoniti: Madonna, Sammarco (S). espulsi: 30’ pt Almici (L). spettA pettAt pettA Atori: 5.513

ternAnA-liVorno 1-1 (0-0) data: 4-05-2013 – ore: 15.00 ternAnA (3-5-2): Brignoli 6,5; Fazio 6, Meccariello 6, Ciofani 6; Bernardi 6,5, Carcuro 7, Miglietta 6,5, Scozzarella 6 (17’ st Bencivenga 6), Ragusa 6 (37’ st Sinigaglia 6,5); Ceravolo 6, Alfageme 5 (18’ st Litteri 6). Allenatore: Toscano 6,5. liVorno (3-4-1-2): Fiorillo 6; Bernardini 6, Emerson 6, Decarli 6; Schiattarella 6 (31’ st Salviato 6), Gentsoglou 5,5 (1’ st Luci 6), Duncan 6,5, Lambrughi 6 (11’ st Gemiti 6); Belingheri 7; Paulinho 7, Dionisi 6. Allenatore: Nicola 6,5. Arbitro: Baracani di Firenze 6. reti: 12’ st Belingheri (L), 48’ Carcuro (T). recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). AMMoniti: Duncan (L). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 8.191

VeronA-pro Vercelli 3-1 (1-0) data: 3-05-2013 – ore: 20.45 VeronA (4-3-3): Rafael 6; Cacciatore 6,5, Moras 6, Maietta 6 (1’ st Bianchetti 6), Agostini 6; Jorginho 6,5, Bacinovic 6, Martinho 6,5 (29’ st Laner 6); Gomez 7, Cacia 6,5 (42’ st Ferrari ng), Sgrigna 7. Allenatore: Mandorlini 7. pro Vercelli (4-3-3): Valentini 5,5; Vinci 5, Borghese 5, Ranellucci 5, Scaglia 5; Genevier 5,5 (18’ st Rosso 5), Appelt 6, Scavone 6; Germano 5 (23’ st Fabiano 6), Iemmello 6,5, De Silvestro 6 (27’ st Eusepi 5,5). Allenatore: Braghin 5,5. Arbitro: Di Paolo di Avezzano 6. reti: 34’ pt Cacciatore (V); 6’ st Gomez (V), 27’ Sgrigna (V), 40’ Iemmello (P). recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). AMMoniti: Ranellucci (P). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 17.300

VicenzA-eMpoli 1-5 (1-5) data: 4-05-2013 – ore: 15.00 VicenzA (4-4-2): Bremec 5,5; Padalino 5, Gentili 4, Martinelli 4, Laczko 5; Rigoni 5 (25’ st Mustacchio ng), Cinelli 4,5 (30’ st Bellazzini 4), Ciaramitaro 5, Giacomelli 5,5; Bojinov 4,5 (1’ st Castiglia 5,5), Malonga 5. Allenatore: Dal Canto 4,5. eMpoli (4-3-1-2): Bassi 6; Hysaj 6, Tonelli 7, Regini 6, Accardi 6; Moro T 6,5 (18’ st Signorelli 6), Valdifiori 6,5, Croce 6,5; Saponara 7; Tavano 7 (31’ st Mchedlidze ng), Maccarone 7 (12’ st Pucciarelli 6). Allenatore: Sarri 7. Arbitro: Giancola di Vasto 5,5. reti: 24’ pt Tavano (E), 28’ Tonelli (E), 29’ Maccarone (E), 34’ Tavano (E), 36’ Maccarone (E), 44’ Rigoni (V). recupero: 0 minuti (0’ pt + 0’ st). AMMoniti: Ciaramitaro, Bojinov (V). espulsi: nessuno. spettA pettAt pettA Atori: 8.275

Squadra Pt. G V N P Gf GS SaSSuolo 81 40 24 9 7 75 38 verona 78 40 22 12 6 64 32 livorno 77 40 22 11 7 74 46 empoli 69 40 19 12 9 68 51 novara (-3) 60 40 18 9 13 70 44 BreScia 59 40 14 17 9 56 47 vareSe (-1) 59 40 16 12 12 54 50 modena (-2) 54 40 15 11 14 51 49 padova 52 40 12 16 12 45 48 crotone (-2) 51 40 14 11 15 41 52 (-7) Bari 50 40 15 12 13 50 42 ternana 49 40 11 16 13 34 36 Spezia 49 40 12 13 15 50 56 Juve StaBia 49 40 12 13 15 51 59 ceSena 49 40 12 13 15 44 56 cittadella 47 40 11 14 15 47 60 lanciano 46 40 9 19 12 47 57 reggina (-2) 45 40 11 14 15 41 51 aScoli (-1) 40 40 11 8 21 47 65 vicenza 38 40 9 11 20 40 58 pro vercelli 32 40 8 8 24 35 64 groSSeto (-6) 25 40 6 13 21 40 63 MarCatOrI 22 reti: Ardemagni (Modena, 4 rig.); Cacia (Verona, 5 rig.)

calcio2000 83 GIU 2013


PRImA DIVISIONE GIRONE A 30ª Giornata – 14-04-2013 albinoleffe-PortoGruaro 3-0 38’ pt Maietti; 4’ st Regonesi, 20’ Girasole. Cremonese-sudtirol 2-1 25’ pt Le Noci (C), 40’ Djuric (C); 49’ st Pasi (S). Cuneo-Como 1-1 20’ pt Torri (Cu); 40’ st Gammone (Co). feralPisalò-CarPi 0-1 40’ st Papini. reGGiana-leCCe 0-2 46’ pt Jeda; 27’ st Jeda. traPani-P Pani-P Pani-P ani-Pavia avia 3-0 22’ pt Pagliarulo, 25’ Mancosu; 36’ st Mancosu. treviso-tritium 1-1 42’ pt Grandolfo (Tri); 40’ st Piccioni (Tre). virtus entella-san marino 2-0 27’ pt Falcier, 33’ Guerra. Ha riPosato lumezzane 31ª Giornata – 21-04-2013

CarPi-Cuneo 1-3 12’ pt Cristini (Cu), 38’ Cristini (Cu), 46’ Viola (Ca); 22’ st Torri (Cu). Como-lumezzane 3-0 7’ pt Donnarumma A.; 5’ st Donnarumma A., 30’ Mendicino. leCCe-feralPisalò 3-0 27’ pt Tantardini (F) aut., 38’ Pià; 25’ st Chiricò. Pavia-albinoleffe 0-2 27’ pt Pesenti rig., 42’ Taugourdeau. PortoGruaro-reGGiana 0-1 27’ st Ardizzone. san marino-traPani Pani 0-1 P 28’ st Abate. sudtirol-virtus entella 3-0 14’ pt Pasi; 29’ st Campo, 36’ Kiem. tritium-Cremonese 0-2 23’ st Djuric, 35’ Visconti. Ha riPosato treviso 32ª Giornata – 28-04-2013 albinoleffe-traPani Pani 1-1 P 5’ st Pirrone (T), 28’ Belotti A. (A). CarPi-tritium 2-1 10’ pt Cusaro (T), 39’ Concas (C); 27’ st Concas (C). Cremonese-PortoGruaro 0-0 feralPisalò-san marino 1-1 32’ pt Berardocco (F); 36’ st Poletti (S) rig. lumezzane-treviso 3-0 27’ pt Ceppelini; 13’ e 30’ st Kirilov. reGGiana-Pavia 0-1 11’ pt Beretta. sudtirol-leCCe 1-2 11’ pt Bassoli (S), 13’ Chiricò (L); 32’ st Chevanton (L). virtus entella-Como 5-0 3’ pt Vannucchi; 10’ st Russo rig., 24’ Staiti, 30’ Vannucchi, 41’ Guerra. Ha riPosato Cuneo 33ª Giornata – 5-05-2013 Como-albinoleffe 2-1 25’ pt Belotti A. (A), 33’ Mendicino (C), 43’ Gammone (C). Cuneo-virtus entella 1-1 4’ pt Guerra (V); 18’ st Cristini (C). leCCe-CarPi 2-2 4’ e 8’ pt Arma (C), 46’ Chevanton (L) rig.; 32’ st Chevanton (L). PortoGruaro-sudtirol 1-0 42’ st Orlando. san marino-Cremonese 1-6 3’ pt Le Noci (C) rig.; 4’ st Cremonesi (C), 8’ Carlini (C), 16’ Poletti (S), 34’ Minelli (C), 37’ Visconti (C), 46’ Carlini (C). traPaniP PanireGGiana 2-2 5’ pt Pagliarulo (T), 20’ Lo Bue (T) aut.; 15’ st Iraci (R), 22’ Abate (T). treviso-feralPisalò 3-0 1’ pt Kyeremateng, 45’ Picone; 15’ st Madiotto. tritium-lumezzane 1-1 45’ st Bortolotto E. (T) rig., 47’ Ceppelini (L). Ha riPosato Pavia

84 calcio2000 GIU 2013

GIRONE B 27ª Giornata – 14-04-2013 andria-PaGanese 0-1 12’ pt Caturano. barletta-Prato 3-0 38’ pt La Mantia; 5’ st Allegretti, 18’ Dezi. Catanzaro-Carrarese 2-3 17’ pt Bregliano (Car), 23’ Orlandi (Car); 25’ e 33’ st Masini (Cat), 41’ Orlandi (Car). frosinone-benevento 0-0 latina-avellino avellino 2-1 a 46’ pt Jefferson (L); 7’ st Jefferson (L), 43’ Zigoni (A). noCerina-Gubbio 1-1 43’ pt Mazzeo (N) rig.; 36’ st Galabinov (G). PeruGia-sorrento 2-1 32’ pt Dettori (P); 31’ st Salvi (S), 37’ Fabinho (P). Pisa-viareGGio 1-0 13’ st Gatto.

28ª Giornata – 28-04-2013 a avellinoandria 4-0 10’ st Castaldo rig., 27’ De Angelis, 28’ Zigoni, 48’ Zappacosta. benevento-noCerina 1-2 19’ pt Montiel (B), 27’ Russo G. (N); 36’ st Evacuo (N). Carrarese-barletta 1-2 37’ pt Anzalone (C); 14’ st Cicerelli (B), 30’ Molina (B). Gubbio-latina 2-1 38’ pt Gerbo (L); 3’ st Briganti (G), 29’ Caccavallo (G). PaGanese-frosinone 1-1 38’ st Ganci (F), 43’ Fava (P). Prato-Pisa 1-3 30’ pt Suagher (Pi); 5’ st Napoli (Pr) rig., 25’ Perez (Pi), 39’ Rizzo (Pi). sorrento-Catanzaro 0-1 48’ st Fiore. viareGGio-PeruGia 1-0 26’ st Benedetti.

29ª Giornata – 5-05-2013 andria-Gubbio 1-2 17’ pt Malaccari (G), 47’ D’Errico (A); 35’ st Bazzoffia (G). barletta-viareGGio 4-0 14’ pt Dall’Oglio, 39’ Dezi; 40’ st La Mantia, 45’ Carretta. Catanzaro-avellino avellino 0-1 a 29’ st Zigoni. frosinone-sorrento 2-4 37’ pt Tortolano (S); 10’ st Curiale (F), 18’ Tortolano (S), 30’ Curiale (F) rig., 43’ Ciampi (S), 45’ Bernardo (S). latina-PaGanese 4-0 39’ pt Cejas; 2’ st Barraco, 17’ e 47’ Giacomini. noCerina-Carrarese 3-0 18’ pt Andelkovic; 31’ st Mazzeo, 45’ Evacuo. PeruGia-Prato 3-0 32’ pt Tozzi Borsoi; 1’ st Tozzi Borsoi rig., 32’ Nicco. Pisa-benevento 2-0 22’ pt Sabato, 49’ Scappini.


LEGA PRO SECONDA DIVISIONE GIRONE A 30ª Giornata – 14-04-2013 Casale-bassano 1-0 31’ st Siega. f fanosavona 2-1 13’ pt Virdis (S), 46’ Cazzola (F); 46’ st Fantini (F). mantova-bellaria i.m. 1-1 24’ pt Maccarrone (B); 44’ st Pietribiasi (M). monza-CastiGlione 3-1 21’ pt Finotto (M), 35’ Ruffini (C); 17’ st Gasbarroni (M) rig., 39’ Ravasi (M). renate-Pro Patria 3-1 41’ pt Brighenti (R); 1’ st Bruccini (P), 8’ Gaeta (R), 19’ Malivojevic (R). rimini-alessandria 0-1 42’ st Fanucchi. santarCanGelo-milazzo 3-0 26’ e 34’ pt rig. Piccoli; 45’ st Locatelli. u. venezia-forlì 3-0 17’ st Bocalon, 19’ Godeas, 37’ Bocalon. vallee d’aoste-GiaComense 0-1 v 36’ st Varricchio. 31ª Giornata – 21-04-2013 alessandria-u. venezia 0-0 CastiGlione-rimini 2-0 17’ pt Talato, 34’ Fabbro. f fanovallee d’aoste 1-0 v 25’ st Sbardella. forlì-Casale 1-0 29’ st Petrascu. GiaComense-renate 2-1 3’ st Personè (G), 45’ Varricchio (G), 47’ Brighenti (R). milazzo-mantova 0-0 Pro Patria-bellaria i.m. 4-0 3’ pt Giannone; 19’ st Serafini, 40’ Vignali, 44’ Falomi. santarCanGelo-monza 3-2 30’ pt Piccoli (S) rig.; 9’ st Piccoli (S), 13’ Valagussa (M), 24’ Graziani (S), 50’ Finotto (M) rig. savona-bassano 2-1 38’ pt Correa (B) rig.; 8’ st Virdis (S) rig., 47’ Scotto (S). 32ª Giornata – 28-04-2013 bassano-Pro Patria 0-0 bellaria i.m.-forlì 2-1 6’ pt Grifoni (B), 15’ Buonaventura (F); 7’ st Bernacci (B) rig. Casale-fano fano 0-1 f 24’ st Tonani. mantova-CastiGlione 1-0 44’ pt Del Sante. monza-milazzo 0-0 renate-alessandria 1-1 39’ pt Ferrari (R); 46’ st Ferretti (A) rig. rimini-savona 2-0 6’ pt Taddei; 37’ st Taddei rig. u. venezia-GiaComense 3-3 15’ pt Pandiani (G), 20’ Bocalon (U), 39’ Maracchi (U); 2’ st Bocalon (U), 30’ rig. e 43’ Varricchio (G). vallee d’aoste-santarCanGelo 1-1 v 28’ pt Jidayi (V); 30’ st Anastasi (S) rig. 33ª Giornata – 5-05-2013 alessandria-mantova 1-0 11’ st Ferretti. CastiGlione-Casale 1-2 29’ pt Guccione (Casa); 9’ st Ferrari (Cast), 44’ Guccione (Casa). u. venezia 4-5 f fano11’ e 26’ pt D’Appolonia (U), 29’ Muratori (F), 35’ D’Appolonia (U), 35’ Berretti (F); 33’ st Tonani (F), 36’ D’Appolonia (U), 37’ Battaglia (U) aut., 38’ Maracchi (U). forlì-bassano 1-2 17’ st Carteri (B), 33’ Longobardi (B), 38’ Petrascu (F) rig. GiaComense-bellaria i.m. 4-0 10’ pt Varricchio, 38’ Venneri (B) aut.; 7’ st Varricchio, 19’ Pandiani. milazzo-rimini 0-5 22’ pt Baldazzi, 32’ Morga; 8’ rig. e 20’ st Morga, 40’ Valeriani. Pro Patria-monza 1-2 19’ pt Gasbarroni (M) rig.; 16’ st Nossa (P), 40’ Valagussa (M). santarCanGelo-renate 3-1 13’ pt Brighenti (R), 25’ e 30’ rig. Piccoli (S); 39’ st Radoi (S). vallee d’aoste 3-1 v savona-vallee 7’ pt De Vincenziis (V), 12’ e 14’ De Martis (S); 24’ st Mannoni (S).

GIRONE B 30ª Giornata – 14-04-2013 a aversa normanna-l’aquila 1-2 21’ pt Giglio (A), 33’ Iannini (L); 16’ st Improta (L). CHieti-viGor lamezia 1-1 4’ st Mungo (C), 19’ Di Maira (V). foliGno-CamPobasso 0-1 5’ st Majella. fondi-salernitana 1-5 9’ e 19’ pt Ginestra (S); 17’ st Molinari (S), 23’ Guazzo (S), 30’ Romano (F), 41’ Marotta (F) aut. Gavorrano-borGo a buGGiano 1-4 18’ pt Gonçalves (B), 41’ Forte (B); 12’ st Santini (B), 14’ Lo Sicco (G), 28’ Gonçalves (B). martina franCa-aPrilia 1-2 7’ pt Sassano (A), 28’ Gambino (M); 7’ st Calderini (A). melfi-Pontedera 1-1 12’ st Croce (M), 50’ Arrighini (P). PoGGibonsi-HinterreGGio 0-0 teramo-arzanese 0-1 26’ pt Sandomenico. 31ª Giornata – 21-04-2013 aPrilia-melfi 2-0 26’ pt Calderini; 36’ st Amadio. arzanese-martina franCa 0-1 38’ pt Mangiacasale. borGo a buGGiano-CHieti 1-1 11’ pt De Sousa (C), 22’ D’Antoni (B). CamPobasso-teramo 1-0 20’ st Bussi. foliGno-fondi 2-1 2’ pt Paganini (Fon), 41’ Adamo (Fol); 2’ st Fiordani (Fol). HinterreGGio-viGor lamezia 0-2 8’ pt Zampaglione; 12’ st Catanese. l’aquila-Gavorrano 1-0 5’ st Carcione. Pontedera-aversa a aversa normanna 3-1 8’ pt Arrighini (P), 15’ Pizzi (A), 44’ Carfora (P); 10’ st Grassi (P). salernitana-PoGGibonsi 1-1 6’ pt Miniati (P); 37’ st Ginestra (S). 32ª Giornata – 28-04-2013 a aversa normanna-CamPobasso 1-3 1’ pt Di Vicino (C), 22’ Giglio (A), 31’ Majella (C); 32’ st Minadeo (C). CHieti-foliGno 0-0 fondi-borGo a buGGiano 0-0 Gavorrano-aPrilia 2-1 5’ st Nocciolini (G), 28’ Comini (A), 30’ Carraro (G). martina franCa-salernitana 0-1 42’ pt Capua. melfi-HinterreGGio 1-0 14’ st Croce. PoGGibonsi-arzanese 1-1 47’ pt Sandomenico (A); 2’ st Pera (P) rig. teramo-l’aquila 2-0 4’ pt Bucchi; 13’ st Foglia. viGor lamezia-Pontedera 2-0 15’ pt Longoni; 17’ st Longoni. 33ª Giornata – 5-05-2013 aPrilia-CHieti 0-0 arzanese-viGor lamezia 1-0 43’ st Elia. borGo a buGGiano-melfi 2-0 7’ st Gonçalves, 14’ Santini. CamPobasso-fondi 1-1 9’ st Petrassi (C), 39’ Giannusa (F). foliGno-teramo 1-2 14’ st Foglia (T), 31’ Balistreri (F), 47’ Bucchi (T). HinterreGGio-aversa a aversa normanna 4-0 12’ pt Cruz Pereira, 17’ Khoris, 20’ Cruz Pereira; 13’ st Cruz Pereira. l’aquila-PoGGibonsi 0-0 Pontedera-martina franCa 4-1 14’ pt Arrighini (P), 39’ Anaclerio (M); 3’ st Grassi (P), 23’ Vettori (P), 35’ Gregorio (P). salernitana-Gavorrano 2-1 30’ pt Luciani (S), 36’ Gustavo (S) rig.; 4’ st Carraro (G).

calcio2000 GIU 2013


LEGA PRO PRImA DIVISIONE GIRONE A

ClassifiCa traPani P Pani leCC Car virtus sudtirol Cremonese (-1) albino san lumezzane Pavia feral Cuneo Como (-1) Porto reGGiana tritium treviso reviso (-1)

GIRONE B

ClassifiCa a avellino PeruGia ia (-1) noCerina latina atina (-1) Pisa benevento frosinone rosinone (-1) PaG Gubbio Catanzaro Prato viare andria ndria (-2) barletta Carrarese sorrento

Pt. 61

G 31

v 17

n 10

P 4

Gf 56

29 19 17

31 31 31

8 3 3

5 10 9

18 18 19

28 23 27

Pt. 60 55 53

G 29 29 29

v 18 17 15

n 6 5 8

P 5 7 6

Gf 48 46 48

Gs 28 32 28 36 33 23 26 41 38 32 43 29 49 34 50 58 54

marCatori 13 reti: Donnarumma A. (Como, 2 rig.); Abate (Trapani) 12 reti: Belotti A. (AlbinoLeffe); Della Rocca (9 Portogruaro/3 Carpi, 2 rig.); Mancosu (Trapani) 11 reti: Inglese (Lumezzane); Guerra (Virtus Entella) 10 reti: Carlini (Cremonese, 2 rig.); Beretta (Pavia, 4 rig.); Coda (San Marino, 1 rig.); Tarantino N. (Treviso, 8 rig.) 9 reti: Arma (Carpi, 2 rig.); Le Noci (Cremonese, 4 rig.); Bogliacino (Lecce, 3 rig.); Campo (Sudtirol, 5 rig.); Rosso (Virtus Entella) 8 reti: Foti (Lecce); Madonia (Trapani, 7 rig.) 7 reti: Cristini (Cuneo); Torri (4 Lumezzane/3 Cuneo); Doumbia, Poletti (San Marino, 4 rig.); Basso (Trapani, 5 rig.) 6 reti: Pesenti (AlbinoLeffe, 1 rig.); Mendicino (Como); Kirilov (Lumezzane); Corazza (Portogruaro); Rossi (Reggiana, 3 rig.); Maritato, Thiam (Sudtirol); Russo (Virtus Entella, 5 rig.)

Gs 24 29 29 27 31 28 28 28 38 47 35 45 29 39 50 44

marCatori 16 reti: Evacuo (Nocerina) 13 reti: Castaldo (Avellino, 4 rig.) 12 reti: Galabinov (Gubbio, 2 rig.); Ciofani (Perugia, 1 rig.) 11 reti: Fioretti (Catanzaro, 4 rig.) 10 reti: Biancolino (Avellino, 4 rig.); Barraco (Latina, 1 rig.); Mazzeo (Nocerina, 4 rig.); Favasuli (Pisa, 9 rig.) 8 reti: Mancosu (Benevento, 4 rig.); Mancuso (Carrarese); Scarpa (Paganese, 3 rig.); Politano (Perugia); Napoli (Prato, 4 rig.); Magnaghi (Viareggio) 7 reti: Innocenti (Andria, 2 rig.); De Angelis (Avellino, 3 rig.); Dezi (Barletta, 1 rig.); Belcastro (Carrarese); Jefferson (Latina, 1 rig.); Girardi (Paganese) 6 reti: Altinier (Benevento); Makinwa (Carrarese, 1 rig.); Masini, Russotto (Catanzaro); Frara (Frosinone, 1 rig.); Caturano (Paganese); Perez (Pisa); Tiboni (Prato, 1 rig.); Giovinco (Viareggio, 2 rig.)

SECONDA DIVISIONE GIRONE A

ClassifiCa savona Pro Patria unione bassano monza onza (-6) renate Casti alessandria forlì orlì (-1) mantova santar Gia bellaria rimini vallee d’ v fano f ano (-1) Casale (-5) milazzo ilazzo (-2)

GIRONE B ClassifiCa salernitana Pontedera aPrilia l’a CH Po teramo CamPobasso obasso (-2) borGo a buGGiano arzanese melfi martina franCa viG foli Hinterre Gavorrano a aversa normanna fondi

86 calcio2000 GIU 2013

Pt. 60 59

G 33 33

v 18 17

n 6 8

P 9 8

Gf 49 62

Gs 30 37

48 49 37 61 61 49 74

Pt. 70 62 54

G 33 33 33

v 20 17 15

n 10 11 9

P 3 5 9

Gf 58 48 41

Gs 29 28 31

44 43 43 42 42

33 33 33 33 33

12 9 11 10 10

10 16 10 12 12

11 8 12 11 11

34 39 38 28 30

15 15

33 33

3 3

6 6

24 24

25 25

35 33 38 28 38 24 36 35 41 64 66

marCatori 22 reti: Varricchio (Giacomense, 3 rig.); Virdis (Savona, 4 rig.) 20 reti: Brighenti (Renate, 5 rig.) 18 reti: Gasbarroni (Monza, 7 rig.) 17 reti: Ferrari (Castiglione, 4 rig.); Serafini (Pro Patria, 4 rig.) 15 reti: Anastasi (Santarcangelo, 7 rig.); Godeas (U. Venezia, 3 rig.) 14 reti: Petrascu (Forlì, 6 rig.) 13 reti: Del Sante (Mantova) 11 reti: Cozzolino, Giannone (Pro Patria, 2 rig.) 10 reti: Nicastro (Bellaria I.M.); Piccoli (3 Fano, 1 rig./7 Santarcangelo, 4 rig.); Finotto (Monza, 1 rig.); Falomi (Pro Patria); Zanetti (Renate, 1 rig.) 9 reti: Fanucchi (Alessandria, 2 rig.); Correa (4 rig.), Longobardi (Bassano, 1 rig.); D’Appolonia (U. Venezia) 8 reti: Degano (Alessandria, 1 rig.); Bernacci (Bellaria I.M., 4 rig.); Franchi (Mantova); Morga (Rimini, 3 rig.); Maracchi (U. Venezia)

marCatori 22 reti: Grassi (Pontedera, 5 rig.) 18 reti: De Sousa (Chieti, 3 rig.) 17 reti: Pera (Poggibonsi, 10 rig.); Ginestra (Salernitana, 2 rig.) 16 reti: Arrighini (Pontedera) 15 reti: Guazzo (Salernitana, 1 rig.) 13 reti: Gonçalves (Borgo a Buggiano) 12 reti: Ferrari (Aprilia, 4 rig.); Sandomenico (Arzanese, 1 rig.) 11 reti: D’Antoni (Borgo a Buggiano, 2 rig.); Improta (L’Aquila, 3 rig.) 10 reti: Guidone (Fondi, 4 rig.); Infantino (L’Aquila, 1 rig.) 9 reti: Balistreri (Foligno, 1 rig.); Khoris (Hinterreggio, 2 rig.); Gambino (Martina Franca); Bucchi (Teramo, 2 rig.) 8 reti: Calderini (Aprilia, 2 rig.) 7 reti: Majella (Campobasso); Gurma, Lo Sicco (Gavorrano); Zampaglione (3 Hinterreggio, 1 rig./4 Vigor Lamezia, 1 rig.); Improta (Melfi, 3 rig.)


SERIE D GIRONE A 31ª Giornata: Bra-Asti 2-1; Chiavari-Imperia 1-1; Gozzano-Borgosesia 1-4; Lavagnese-Chieri 1-2; Novese-Folgore Caratese 0-1; Santhia-Bogliasco 4-3; Tortona VillalverniaTrezzano 1-0; Verbania-Sestri Levante 1-2; Verbano-Derthona 2-1 32ª Giornata: Asti-Verbania 2-1; Bogliasco-Lavagnese 1-0; Chieri-Bra 1-2; Derthona-Gozzano 1-2; Folgore Caratese-Tortona Villalvernia 0-1; Imperia-Borgosesia 0-7; Santhia-Novese 3-1; Sestri Levante-Chiavari 2-1; TrezzanoVerbano 0-2 33ª Giornata: Borgosesia-Derthona 1-1; Bra-Bogliasco 2-2; Chiavari-Asti 2-1; Gozzano-Trezzano 2-0; ImperiaSestri Levante 0-5; Lavagnese-Novese 0-0; Tortona Villalvernia-Santhia 0-0; Verbania-Chieri 2-1; Verbano-Folgore Caratese 4-3 34ª Giornata: Asti-Gozzano 1-0; Bogliasco-Tortona Villalvernia 3-0; Chieri-Verbano 2-1; Derthona-Chiavari 0-1; Folgore Caratese-Bra 2-0; Novese-Imperia 5-3; SanthiaLavagnese 3-2; Sestri Levante-Borgosesia 2-0; TrezzanoVerbania 1-1 ClassifiCa: bra 72; santhia 69; Chieri 64; lavagnese 62; borgosesia 56; folgore Caratese 52; Chiavari 50; sestri levante 47; v verbania 44; bogliasco, Gozzano, derthona (-2) 43; v verbano 40; asti 39; tortona t villalvernia 35; novese 33; trezzano 25; imperia 20 Promossa: bra PlaYoff: santhia-borgosesia; Chieri-lavagnese PlaYout: novese-verbano; v verbano; t tortona villavernia-asti retroCesse: trezzano, imperia

CLASSIFICA mARCATORI 30 reti: Spampatti (Alzano Cene, 4 rig.) 27 reti: Mosciaro (Cosenza, 9 rig.) 26 reti: Salandra (Pontisola, 2 rig.) 25 reti: Amodeo (Pergolettese, 9 rig.)

GIRONE D 31ª Giornata: Atl. Castenaso -Massese 1-1; BagnoleseV. Pavullese 0-2; Fidenza-Camaiore 2-3; Forcoli ValderaS.M. Tuttocuoio 0-1; Formigine-Mezzolara 1-0; Fortis Juventus-Pro Piacenza 2-1; Lucchese-Pistoiese 2-2; Rosignano S.R.-V. Castelfranco 2-2; Spal-Riccione 1-1 32ª Giornata: Camaiore-Rosignano S.R. 1-0; FormigineFidenza 0-1; Massese-V. Pavullese 4-0; Mezzolara-Fortis Juventus 1-1; Pistoiese-Bagnolese 4-3; Pro Piacenza-Forcoli Valdera 0-0; Riccione-Atl. Castenaso 2-0; S.M. Tuttocuoio-Spal 0-0; V. Castelfranco-Lucchese 0-2 33ª Giornata: Atl. Castenaso-S.M. Tuttocuoio 0-3; Bagnolese-V. Castelfranco 2-2; Forcoli Valdera-Mezzolara 0-1; Fortis Juventus-Fidenza 2-2; Lucchese-Camaiore 0-0; Massese-Riccione 0-1; Rosignano S.R.-Formigine 4-3; Spal-Pro Piacenza 0-2; V. Pavullese-Pistoiese 0-0 34ª Giornata: Camaiore-Forcoli Valdera 3-0; FidenzaMassese 0-2; Formigine-Fortis Juventus 3-3; MezzolaraRosignano S.R. 1-0; Pistoiese-Atl. Castenaso 2-0; Pro Piacenza-Lucchese 0-1; Riccione-V. Pavullese 1-1; S.M. Tuttocuoio-Bagnolese 2-5; V. Castelfranco-Spal 4-1; ClassifiCa: s.m. tuttocuoio 70; massese 67; Pro Piacenza, lucchese 65; Pistoiese 63; v v. Castelfranco 59; spal 56; mezzolara 51; fidenza 44; formigine, fortis Juventus 41; Camaiore 39; riccione (-1) 36; forcoli val v dera 34; atl. Castenaso 33; v v. Pavullese 28; bagnolese, rosignano s.r. 25 Promossa: san miniato tuttocuoio PlaYoff: massese-Pistoiese; lucchese-Pro Piacenza PlaYout: v. v Pavullese-riccione; atl. Castenaso-forcoli valdera v retroCesse: bagnolese, rosignano

GIRONE G 31ª Giornata: Arzachena-Sora 2-1; Casertana-P.C. Sant’Elia 1-1; Civitavecchia-Cynthia 0-0; Isola Liri-Anziolavinio 0-2; Portotorres-Sarnese 0-0; Real S.Hyria-Ostia Mare 2-1; S.Basilio P.-Budoni 0-1; Selargius-Lupa Frascati 2-2; Torre Neapolis-Torres 0-2 32ª Giornata: Anziolavinio-Real S.Hyria 0-0; Budoni-Casertana 1-4; Cynthia-Portotorres 1-0; Ostia Mare-Selargius 3-0; P.C. Sant’Elia-Civitavecchia 1-2; S.Basilio P.-Torre Neapolis 1-0; Sarnese-Arzachena 2-1; Sora-Lupa Frascati 0-2; Torres-Isola Liri 2-1 33ª Giornata: Arzachena-Cynthia 1-1; Casertana-Torre Neapolis 0-1; Civitavecchia-Budoni 1-2; Isola Liri-S.Basilio P. 0-0; Lupa Frascati-Ostia Mare 2-2; Portotorres-P.C. Sant’Elia 0-0; Real S.Hyria-Torres 4-4; Selargius-Anziolavinio 2-0; Sora-Sarnese 1-1 34ª Giornata: Anziolavinio-Portotorres 1-1; Budoni-Isola Liri 0-2; Cynthia-Selargius 0-2; Ostia Mare-Arzachena 4-3; P.C. Sant’Elia-Real S.Hyria 1-3; S.Basilio P.-Casertana 4-1; Sarnese-Lupa Frascati 1-0; Torre Neapolis-Sora 2-2; TorresCivitavecchia 5-1 ClassifiCa: t torres 68; sarnese, torre t neapolis 60; Casertana 59; lupa frascati, ostia mare 56; s.basilio P. 55; sora 50; Cynthia 45; arzachena 42; isola liri 41; Portotorres 39; budoni 37; anziolavinio 35; real s.Hyria (-1), selargius 32; Civitavecchia (-6) 27; P.C. sant’elia (-1) 22 Promossa: torres t PlaYoff: torre t neapolis (già in semifinale); Sarnese-Lupa Frascati; Casertana-Ostia Mare PlaYout: selargius-budoni; real s. Hyria-anziolavinio retroCesse: Civitavecchia, P.C. s.elia

GIRONE B 35ª Giornata: Alzano Cene-Olginatese 1-3; Atl. Montichiari-Caronnese 1-2; Caravaggio-Mapellobonate 3-0; Darfo Boario-Aurora Seriate 1-1; Fersina Perginese-Seregno 1-1; Lecco-Pontisola 1-2; Pergolettese-Pro Sesto 2-0; Sant’Angelo-Castellana 0-1; St.Georgen-Trento 2-3; Voghera-Mezzocorona 3-1 36ª Giornata: Aurora Seriate-Fersina Perginese 2-2; Caronnese-Olginatese 0-0; Castellana-Voghera 0-1; LeccoDarfo Boario 2-1; Mapellobonate-Alzano Cene 3-3; Mezzocorona-Caravaggio 1-1; Pontisola-Sant’Angelo 5-0; Pro Sesto-Atl. Montichiari 2-0; Seregno-St.Georgen 0-0; TrentoPergolettese 0-1 37ª Giornata: Alzano Cene-Mezzocorona 2-3; Atl. Montichiari-Trento 4-1; Caravaggio-Castellana 2-2; Caronnese-Pro Sesto 1-0; Fersina Perginese-Lecco 2-3; Olginatese-Mapellobonate 1-1; Pergolettese-Seregno 3-0; Sant’Angelo-Darfo Boario 0-4; St.Georgen-Aurora Seriate 1-3; Voghera-Pontisola 0-3 38ª Giornata: Aurora Seriate-Voghera 2-2; Castellana-St. Georgen 4-4; Darfo Boario-Caronnese 2-1; Lecco-Sant’Angelo 7-0; Mapellobonate-Atl. Montichiari 3-4; MezzocoronaPergolettese 0-2; Pontisola-Fersina Perginese 4-3; Pro Sesto-Olginatese 2-1; Seregno-Caravaggio 0-2; Trento-Alzano Cene 1-1 ClassifiCa: Pergolettese 84; Pontisola 83; olginatese 70; voghera v 68; lecco (-3) 62; Caronnese 60; Castellana 58; Caravaggio 55; atl. montichiari 54; aurora seriate 53; mapellobonate 48; darfo boario (-3), alzano Cene (-1), seregno, fersina Perginese 46; Pro sesto 44; mezzocorona 32; trento (-1) 28; st.Georgen 27; sant’angelo 13 Promossa: Pergolettese PlaYoff: Pontisola-lecco; olginatese-voghera v voghera PlaYout: non si disputeranno retroCesse: mezzocorona, trento, st. Georgen, sant’angelo

GIRONE E 31ª Giornata: Arezzo-Fiesolecaldine 0-0; Castel RigoneFlaminia C. 3-0; Deruta-Lanciotto Campi 5-1; Pianese-Pontevecchio 2-0; Sporting Terni-Scandicci 0-2; Todi-Bastia 1-2; Trestina-Sansepolcro 1-0; Viterbese-Pierantonio 2-0; Voluntas Spoleto-Casacastalda 2-2 32ª Giornata: Casacastalda-Sporting Terni 1-0; Fiesolecaldine-Bastia 2-0; Flaminia C.-Arezzo 3-2; Lanciotto Campi-Castel Rigone 1-1; Pierantonio-Deruta 2-2; PontevecchioTodi 3-0; Sansepolcro-Viterbese 1-3; Scandicci-Pianese 1-1; Trestina-Voluntas Spoleto 2-1 33ª Giornata: Arezzo-Lanciotto Campi 1-0; Bastia-Pontevecchio 2-0; Castel Rigone-Pierantonio 2-0; Deruta-Sansepolcro 0-0; Fiesolecaldine-Flaminia C. 1-0; Pianese-Casacastalda 1-2; Sporting Terni-Trestina 2-2; Todi-Scandicci 0-2; Viterbese-Voluntas Spoleto 4-0 34ª Giornata: Casacastalda-Deruta 4-1; Flaminia C.Bastia 1-1; Lanciotto Campi-Todi 3-1; Pierantonio-Pianese 0-4; Pontevecchio-Arezzo 0-0; Sansepolcro-Sporting Terni 1-1; Scandicci-Castel Rigone 1-2; Trestina-Viterbese 1-1; Voluntas Spoleto-Fiesolecaldine 4-1 ClassifiCa: Castel rigone 68; Casacastalda 67; viterbese 63; sansepolcro 58; deruta, voluntas spoleto 49; Pianese, fiesolecaldine 47; arezzo, sporting terni 46; bastia, trestina 45; scandicci, Pontevecchio 44; flaminia C. 37; lanciotto Campi 35; Pierantonio 27; todi 19 Promossa: Castel rigone PlaYoff: Casacastaldavoluntas spoleto; viterbese-sansepolcro PlaYout: flaminia C.-Pontevecchio; retroCesse: lanciotto Campi, Pierantonio, todi

GIRONE H 31ª Giornata: Battipagliese-Brindisi 1-1; Foggia-Grottaglie 5-0; Fortis Trani-Monopoli 0-2; Francavilla-Ischia 2-1; Potenza-Matera 1-3; Puteolana-Bisceglie 4-1; S.Antonio Abate-Ctl Campania 2-0; S.Felice Gladiator-Pomigliano 2-0; Taranto-Nardò 4-1 32ª Giornata: Bisceglie-Matera 1-2; Brindisi-Potenza 4-1; Ctl Campania-Puteolana 1-0; Francavilla-S.Felice Gladiator 3-0; Grottaglie-S.Antonio Abate 2-1; Ischia-Fortis Trani 4-0; Monopoli-Foggia 0-2; Nardò-Battipagliese 2-1; PomiglianoTaranto 1-1 33ª Giornata: Battipagliese-Pomigliano 1-0; BisceglieCtl Campania 2-4; Foggia-Ischia 3-2; Fortis Trani-S.Felice Gladiator 0-5; Matera-Brindisi 3-3; Potenza-Nardò 0-3; Puteolana-Grottaglie 3-1; S.Antonio Abate-Monopoli 1-2; Taranto-Francavilla 4-2 34ª Giornata: Brindisi-Puteolana 1-1; Ctl CampaniaMatera 2-2; Francavilla-Fortis Trani 6-2; Grottaglie-Potenza 6-0; Ischia-Taranto 5-0; Monopoli-Battipagliese 2-1; NardòS.Antonio Abate 0-2; Pomigliano-Foggia 1-1; S.Felice Gladiator-Bisceglie 3-1 ClassifiCa: ischia 86; s.felice Gladiator 69; matera (-2) 68; monopoli 65; foggia 58; bisceglie 56; taranto t 50; brindisi, Ctl Campania, francavilla 44; battipagliese, Pomigliano 43; Puteolana 42; nardò (-1) 40; s.antonio abate (-2) 36; Grottaglie 29; fortis trani 12; Potenza 9 Promossa: ischia PlaYoff: san felice Gladiatorfoggia; matera-monopoli PlaYout: sant’antonio abate-nardò; retroCesse: Grottaglie, fortis trani, Potenza

GIRONE C 35ª Giornata: Belluno-T Belluno-Tamai 2-1; Cerea-Union Quinto 2-0; Clodiense-Trissino Valdagno 1-0; Este-S.Paolo Padova 1-0; Montebelluna-Delta Porto Tolle 0-1; Nk Kras RepenPordenone 1-2; Real Vicenza-Sambonifacese 2-2; SacileseLegnago 1-0; Sanvitese-Giorgione 1-0; V.V. Verona-Sandonajesolo 0-0 36ª Giornata: Cerea-Belluno 2-2; Delta Porto Tolle-Legnago 2-1; Giorgione-V.V. Verona 2-2; Pordenone-Montebelluna 2-0; S.Paolo Padova-Nk Kras Repen 3-1; Sambonifacese-Este 1-0; Sandonajesolo-Clodiense 2-0; Tamai-Real Vicenza 2-4; Trissino Valdagno-Sacilese 0-1; Union QuintoSanvitese 1-2 37ª Giornata: Clodiense-Giorgione 1-3; Delta Porto TollePordenone 3-0; Este-Tamai 0-0; Legnago-Trissino Valdagno 2-1; Montebelluna-S.Paolo Padova 1-0; Nk Kras RepenSambonifacese 3-1; Real Vicenza-Cerea 1-2; Sacilese-Sandonajesolo 1-1; Sanvitese-Belluno 1-1; V.V. Verona-Union Quinto 2-2 38ª Giornata: Belluno-Delta Porto Tolle 4-2; Cerea-Sanvitese 0-2; Giorgione-Este 3-1; Pordenone-Legnago 1-1; S.Paolo Padova-Sacilese 2-1; Sambonifacese-Clodiense 2-0; Sandonajesolo-Nk Kras Repen 2-0; Tamai-V.V. Verona 0-0; Trissino Valdagno-Montebelluna 3-0; Union Quinto-Real Vicenza 1-4 ClassifiCa: delta Porto t tolle 75; Pordenone, sambonifacese 71; v. v v. v v verona 69; real vicenza 67; Clodiense 65; sandonajesolo 58; sacilese 56; trissino valdagno v 54; belluno 52; legnago 51; tamai, t este, s.Paolo Padova 46; Cerea 44; montebelluna 43; Giorgione 39; sanvitese 36; nk Kras repen 29; union quinto 21 Promossa: delta Porto tolle t PlaYoff: Pordenonereal vicenza; sambonifacese-v. v v. v. v verona v PlaYout: sanvitese-Cerea; Giorgione-montebelluna retroCesse: nk Kras repen, u. quinto

GIRONE F 31ª Giornata: Ancona-S.Nicolo 1-0; C. di Marino-Sambenedettese 0-2; Celano Marsica-Amiternina 0-0; Civitanovese-Isernia 3-1; Fidene-Vis Pesaro 2-0; Jesina-San Cesareo 0-2; Maceratese-R.C. Angolana 0-1; Ol. Agnonese-Astrea 3-1; Termoli-Recanatese 2-0 32ª Giornata: Amiternina-Termoli 1-1; Astrea-Maceratese 1-2; Isernia-C. di Marino 3-2; Ol. Agnonese-Jesina 1-2; R.C. Angolana-Celano Marsica 1-1; Recanatese-Fidene 0-0; S.Nicolo-Civitanovese 3-4; San Cesareo-Ancona 1-2; Vis Pesaro-Sambenedettese 2-0 33ª Giornata: Ancona-Ol. Agnonese 3-4; C. di Marino-S. Nicolo 1-2; Celano Marsica-Astrea 2-0; Civitanovese-San Cesareo 0-0; Fidene-Amiternina 1-1; Maceratese-Jesina 2-1; Sambenedettese-Isernia 3-2; Termoli-R.C. Angolana 3-1; Vis Pesaro-Recanatese 1-0 34ª Giornata: Amiternina-C. di Marino 3-1; Astrea-Ancona 3-0; Isernia-Fidene 3-2; Jesina-Vis Pesaro 3-1; Ol. Agnonese-Maceratese 3-3; R.C. Angolana-Civitanovese 0-1; Recanatese-Sambenedettese 1-2; S.Nicolo-Termoli 2-3; San Cesareo-Celano Marsica 3-3 ClassifiCa: sambenedettese 71; termoli, t san Cesareo 68; maceratese 64; vis Pesaro 57; ol. agnonese, ancona 53; astrea 50; Jesina 46; Civitanovese 42; amiternina, fidene 40; isernia 38; r.C. angolana 37; Celano marsica 33; recanatese 29; s.nicolo 22; C. di marino 20 Promossa: sambenedettese PlaYoff: termolit vis Pesaro; san Cesareo-maceratese PlaYout: Celano marsica-r.C. angolana; retroCesse: recanatese, s. nicolo, C. di marino

GIRONE I 31ª Giornata: Acireale-Gelbison 0-2; Agropoli-Palazzolo 2-0; Città di Messina-Comp. Montalto 3-2; Cosenza-Licata 2-0; Nissa-Sambiase 0-4; Noto-Vibonese 1-0; Ragusa-Pro Cavese 1-1; Ribera-Comp. Normanno 1-0; Savoia-Messina 2-3 32ª Giornata: Comp. Montalto-Savoia 3-1; Comp. Normanno-Città di Messina 1-0; Gelbison-Noto 1-3; LicataRagusa 2-1; Messina-Cosenza 0-0; Palazzolo-Ribera 3-2; Pro Cavese-Nissa 3-0; Sambiase-Acireale 5-0; ViboneseAgropoli 3-2 33ª Giornata: Acireale-Pro Cavese 0-7; Agropoli-Gelbison 0-1; Città di Messina-Palazzolo 0-1; Comp. MontaltoComp. Normanno 1-2; Nissa-Licata 1-4; Noto-Sambiase 2-0; Ragusa-Messina 0-0; Ribera-Vibonese 1-1; SavoiaCosenza 1-5 34ª Giornata: Comp. Normanno-Savoia 3-1; CosenzaRagusa 2-1; Gelbison-Ribera 3-0; Licata-Acireale 6-0; Messina-Nissa 8-1; Palazzolo-Comp. Montalto 1-1; Pro Cavese-Noto 1-1; Sambiase-Agropoli 2-2; Vibonese-Città di Messina 0-0 ClassifiCa: messina (-1) 76; Cosenza 73; Gelbison 60; Città di messina 58; vibonese 51; Comp. normanno 50; savoia 48; Pro Cavese 47; noto (-3), licata, ribera 46; Comp. montalto 45; Palazzolo, agropoli 44; ragusa 39; sambiase 38; acireale (-1) 14; nissa (-1) 8 Promossa: messina PlaYoff: Cosenza-vibonese; Gelbison-Città di messina PlaYout: sambiase-agropoli; ragusa-Palazzolo retroCesse: acireale,

calcio2000 GIU 2013


ligue 1 giornata 32 - 13-14/4 VALENCIENNES-S.ETIENNE 0-0 Valenciennes (4-1-2-2-1): Penneteau; Mater (46’ Lala), Rose, Bong, Angoua; Sanchez, Gomis; Sankhare, Melikson (73’ Aboubakar); Danic, Nguette. All. Sanchez Saint-Etienne (4-1-2-2-1): Ruffier; Clerc, Sall, Brison, Guilavogui; Bodmer (64’ Lemoine); Cohade, Hamouma (76’ Mayi); Mollo (65’ Ghoulam), Aubameyang; Perrin. All. Galtier

TROYES-PSG 0-1 Reti: 85’ Matuidi (P) Troyes (4-1-2-2-1): Ulien; Faussurier, Jarjat, Brechet, N’Sakala; Othon; Nivet (72’ Xavier), Camus; Darbion (76’ Colin), Yamissi; Dos Santos (84’ Yattara). All. Furlan PSG (4-2-2-2): Sirigu; van der Wiel, Silva, Sakho, Maxwell; Verratti (76’ Beckham), Matuidi; Lucas (79’ Jallet), Pastore; Gameiro (64’ Motta), Lavezzi. All. Ancelotti

LORIENT-BASTIA 4-1 Reti: 45’ Jouffre (L), 55’ Corgnet (L), 59’ Modeste (B), 75’-83’ Aliadiere (L) Lorient (4-2-2-2): Audard; Pedrinho, Kone (46’ Lautoa-62’ Bourillon), Manga, Baca; Abu, Coutadeur; Corgnet (74’ Monnet-Paquet), Barthelme; Jouffre, Aliadiere. All. Gourcuff Bastia (4-2-3-1): Landreau; Cioni (46’ Inkoom), Marchal, Harek, Palmieri (75’ Beauvue); Yatabaré (86’ Ilan), Faty; Thauvin, Rothen, Khazri; Modeste. All. Hantz

EVIAN-STADE RENNAIS 4-2 Reti: 1’ Biyik (S, Aut.), 22’ Feret (S), 34’ Berigaud (E), 69’ Boye (S), 79’ Ninkovic (E), 83’ Sagbo (E) Evian (4-2-2-2): Laquait; Djedje, Betao, Wass, Mongongu; Sorlin, Rabiu; Ninkovic (86’ Lacour), Barbosa (80’ Mbarki); Berigaud (72’ Sagbo), Khelifa. All. Dupraz Stade Rennais (4-2-3-1): Costil; Foulquier, Boye, Biyik, Ilunga; Makoun, Pajot (46’ Konradsen); Pitroipa (74’ Montano), Feret, Diallo Sadio; Erdinc (74’ Diarra). All. Antonetti

STADE BREST-STADE REIMS 0-2 Reti: 28’ Fauvergue (SR), 77’ Diego (SR) Stade Brest (4-2-3-1): Thebaux; Traore (56’ Ferradj), Martial, Kantari, Mendy; Auras (56’ Chafni), Sissoko; Toure, Grougi, Raspentino (78’ Gueye); Benschop. All. Martins Stade Reims (4-1-2-2-1): Agassa; Mandi, Fofana, Weber, Signorino; Krychowiak; Ramare (69’ Ca), Devaux; Glombard (46’ Ayite), Diego; Fauvergue (83’ Ghilas). All. Fournier

BORDEAUX-MONTPELLIER 4-2 Reti: 11’ Sane (B), 24’ Diabate (B), 26’ Plasil (B), 45’ Cabella (M), 54’ Saivet (B), 90’ Stambouli (M) Bordeaux (4-1-2-2-1): Carrasso; Mariano, Faubert, Sané, Tremoulinas; Obraniak; Sertic (44’ Poko), Plasil; Saivet (84’ Khalfallah), Maurice-Belay, Diabeté (80’ Rolan). All. Gillot Montpellier (4-2-3-1): Jourdren; Congré, Hilton, El Kaoutari, Bedimo; Stambouli, Cabella; Camara, Belhanda (77’ Herrera), Mounier (69’ Martin); Charbonnier (50’ Estrada). All. Girard

AJACCIO-NANCY LORRAINE 1-1 Reti: 5’ Efoulou (N), 7’ Mostefa (A) Ajaccio (4-2-3-1): Ochoa; Chalme, Poulard, Zubar, Bouhours; Mostefa, Andre; Oliech (58’ Sammaritano), Cavalli (69’ Delort), Diarra (76’ Tiberi); Mutu. All. Emon Nancy Lorraine (4-1-2-2-1): Gregorini; Loties, Jebbour, Puygrenier, Sané; Mangani; Karaboue, Grange (77’ Louis); Bakar (81’ Coulibaly), Moukannjo; Efoulou. All. Gabriel

NIZZA-SOCHAUX 3-0 Reti: 51’ Traore (N), 59’ Digard (N), 83’ Cvitanich (N) Nizza (4-2-3-1): Ospina; Genevois, Civelli, Pejcinovic, Kolodziejczak; Anin, Digard; Traore (76’ Abriel), Pied (84’ Meriem), Bautheac (77’ Bruins); Cvitanich. All. Puel Sochaux (4-4-2): Pouplin; Corchia, Carlao (45’ Peybernes), Kante, Sauget; Contout (59’ Boudebouz), Nogueira, Poujol, Roudet (64’ Mikari); Bakambu, Sio. All. Hely

LIONE-TOLOSA 3-1 Reti: 8’ Grenier (L), 28’ Ben Yedder (T), 49’ Kone (L), 63’ Gomis (L) Lione (4-1-2-2-1): Vercoutre; Dabo, Koné, Réveillere (46’ Fofana), Umtiti; Gonalons; Gourcuff, Grenier; Lacazette (30’ Gomis), Briand (83’ Benzia); Lopez. All. Garde Tolosa (4-1-2-2-1): Blondel; Abdennour, Ninkov, Zebina, Aurier; Capoue; Didot (73’ Sirieix), Rabiot; Braaten, Tabanou (82’ Djalo); Ben Yedder (69’ Regattin). All. Casanova

LILLA-MARSIGLIA 0-0 Lilla (4-1-2-2-1): Elana; Sidibe, Basa, Chedjou, Beria; Gueye; Balmont, Martin (88’ Pedretti); Rodelin (74’ Origi), Payet; Kalou (85’ Roux). All. Garcia Marsiglia (4-2-3-1): Mandanda; N´Koulou, Morel, Fanni, Lucas; Romao, Cheyrou; Kadir (50’ Ayew J.), Ayew A., Valbuena (77’ Barton), Gignac. All. Baup

ligue 1 giornata 33 - 19-24/4 MONTPELLIER-LIONE 1-2 Reti: 29’ Lopez (L), 41’ Belhanda (M), 90’ Grenier (L) Montpellier (4-2-3-1): Jourdren; Congré, Hilton, El Kaoutari, Bedimo; Stambouli, Dabo (86’ Martin); Cabella, Belhanda, Mounier (72’ Charbonnier); Camara. All. Girard Lione (4-2-3-1): Vercoutre; Dabo, Koné, Fofana, Umtiti; Gonalons, Gourcuff; Grenier, Briand, Malbranque (68’ Martial); Lopez (77’ Gomis). All. Garde

MARSIGLIA-STADE BREST 1-0 Reti: 45’ Cheyrou (M) Marsiglia (4-2-3-1): Mandanda; N´Koulou, Morel, Fanni, Lucas; Romao, Cheyrou (88’ Barton); Ayew J., Ayew A., Valbuena (90’ Kadir); Gignac (83’ Sougou). All. Baup Stade Brest (4-2-3-1): Thebaux; Ferradj, Martial, Kantari, Mendy; Coulibaly (78’ Grougi), Sissoko; Toure (75’ Khaled), Chafni, Raspentino; Benschop (61’ Ba). All. Martins

BASTIA-LILLA 1-2 Reti: 47’ Khanzri (B), 85’ Digne (L), 90’ Basa (L) Bastia (4-2-3-1): Landreau; Cioni, Marchal, Harek, Choplin; Yatabaré (73’ Cahuzac), Faty; Palmieri, Rothen (71’ Ilan), Khazri (77’ Beauvue); Modeste. All. Hantz Lilla (4-1-2-2-1): Elana; Digne, Basa, Chedjou, Beria; Gueye; Balmont (56’ Pedretti), Martin (76’ Origi); Rodelin (57’ Roux), Payet; Kalou. All. Garcia

TOLOSA-LORIENT 0-1 Reti: 78’ Aliadiere (L) Tolosa (4-1-2-2-1): Blondel (79’ Ahamada); Abdennour, Ninkov, Zebina, Aurier; Capoue; Sirieix, Rabiot (46’ Didot); Braaten (67’ Regattin), Tabanou; Ben Yedder. All. Casanova Lorient (4-2-2-2): Audard; Gassama, Bourillon, Manga, Baca; Lemina, Coutadeur (46’ Jouffre); MonnetPaquet (88’ Sunu), Barthelme; Corgnet (82’ Quercia), Aliadiere. All. Gourcuff

SOCHAUX-BORDEAUX 2-2 Reti: 34’ Boudebouz (S), 51’ Mariano (B), 64’ Bakambu (S), 78’ Diabate (B) Sochaux (4-2-3-1): Pouplin; Corchia, Carlao, Kante, Roussillon; Lopy, Doubaï (83’ Privat); Bakambu, Boudebouz, Nogueira; Sio. All. Hely Bordeaux (4-1-2-2-1): Carrasso; Mariano, Henrique, Planus (46’ Poko), Poundje; Sané; Plasil, Maurice-Belay (67’ Saivet); Faubert (46’ Rolan), Obraniak; Diabeté. All. Gillot

STADE REIMS-VALENCIENNES 0-1 Reti: 57’ Pujol (V) Stade Reims (4-1-2-2-1): Agassa; Glombard, Fofana, Weber, Signorino; Krychowiak; Ramare (59’ Ca), Devaux (59’ Ghilas); Ayite, Diego; Fauvergue (53’ Courtet). All. Fournier Valenciennes (4-1-2-2-1): Penneteau; Lala, Rose, Bong, Angoua; Sanchez; Gomis (84’ Ducourtioux), Sankhare; Melikson, Danic (63’ Dossevi); Pujol (74’ Nguette). All. Sanchez

NANCY LORRAINE-EVIAN 3-1 Reti: 21’ Efoulou (N), 34’ Khelifa (E), 65’-81’ Moukandjo (N) Nancy Lorraine (4-1-2-2-1): Gregorini; Loties, Jebbour, Puygrenier, Sané; Grange (54’ Zitte); Mangani, Karaboue; Bakar, Moukannjo (88’ Coulibaly); Efoulou. All. Gabriel Evian (4-2-2-2): Laquait; Djedje, Betao, Wass, Mongongu; Sorlin, Rabiu (73’ Mbarki); Ninkovic, Barbosa (73’ Nsikulu); Berigaud (68’ Sagbo), Khelifa. All. Dupraz

PSG-NIZZA 3-0 Reti: 10’ Menez (P), 65’ Ibrahimovic (P, Rig.), 88’ Chantome (P) PSG (4-2-2-2): Sirigu; van der Wiel, Silva, Sakho, Maxwell; Verratti, Matuidi; Pastore (86’ Gameiro), Lavezzi; Ibrahimovic, Menez (82’ Chantome). All. Ancelotti Nizza (4-2-3-1): Ospina; Genevois, Civelli, Pejcinovic, Kolodziejczak; Anin, Digard; Traore (55’ Abriel), Pied (64’ Delle), Bruins (75’ Bahoken); Cvitanich. All. Puel

SAINT-ETIENNE-AJACCIO 4-2 Reti: 15’ Mutu (A), 23’-88’ Aubameyang (S), 48’ Bodmer (S), 50’ Cohade (S), 76’ Mutu (A, Rig.) Saint-Etienne (4-1-2-2-1): Ruffier; Clerc, Zouma, Perrin, Ghoulam; Guilavogui; Bodmer, Cohade; Aubameyang; Mollo, Brandao. All. Galtier Ajaccio (4-2-3-1): Ochoa; Chalme (73’ Diawara), Poulard, Zubar, Bouhours; Mostefa, Lasne (62’ Pierazzi); Andre, Cavalli, Diarra (62’ Oliech); Mutu. All. Emon

STADE RENNAIS-TROYES 1-2 Reti: 5’ Bahebeck (T), 27’ Brechet (T), 30’ Feret (S, Rig.) Stade Rennais (4-2-3-1): Costil; Foulquier, Boye, Apam (59’ Mensah), Mavinga; Pajot, Diarra A. (59’ Diarra M.); Pitroipa, Feret (59’ Konradsen), Diallo Sadio; Montano. All. Antonetti Troyes (4-1-2-2-1): Ulien; Darbion (66’ Dos Santos), Rincon, Brechet, N’Sakala (78’ Othon); Xavier; Nivet (79’ Colin), Yamissi; Faussurier, Camus; Bahebeck. All. Furlan

ligue 1 giornata 34 - 26-28/4 LILLA-SOCHAUX 3-3 Reti: 26’-45’ Kalou (L), 48’ Basa (L), 79’ Kante (S), 84’-87’ Nogueira (S) Lilla (4-1-2-2-1): Elana; Bonnart, Basa, Chedjou, Digne; Gueye; Balmont (88’ de Melo), Martin (83’ Pedretti); Rodelin, Payet; Kalou (69’ Roux). All. Garcia Sochaux (4-2-3-1): Pouplin; Sauget, Carlao, Kante, Roussillon; Lopy, Doubaï (75’ Mikari); Bakambu, Boudebouz (46’ Privat), Nogueira; Sio (56’ Peybernes). All. Hely

LORIENT-MARSIGLIA 0-1 Reti: 25’ Valbuena (M) Lorient (4-2-2-2): Audard; Gassama, Bourillon, Manga, Baca; Corgnet (56’ Autret), Lemina; Monnet-Paquet (76’ Sunu), Barthelme; Jouffre (82’ Reale), Aliadiere. All. Gourcuff Marsiglia (4-2-3-1): Mandanda; N´Koulou, Morel, Fanni (57’ Abdallah), Romao; Cheyrou, Ayew J.; Ayew A., Valbuena (83’ Barton), Gignac (90’ Amalfitano); Lucas. All. Baup

VALENCIENNES-N- LORRAINE 0-0 Valenciennes (4-1-2-2-1): Penneteau; Lala, Rose, Bong, Angoua; Sanchez; Gomis (88’ Ducourtioux), Sankhare; Melikson (80’ Aboubakar), Danic (71’ Dossevi); Nguette. All. Sanchez Nancy Lorraine (4-1-2-2-1): Gregorini; Loties, Jebbour, Puygrenier, Karaboue; Sané; Zitte (81’ Hammar), Mangani; Bakar (68’ Coulibaly), Moukannjo; Efoulou. All. Gabriel

S. BREST-STADE RENNAIS 0-2 Reti: 28’ Doucoure (SR), 37’ Montano (SR) Stade Brest (4-2-3-1): Thebaux; Coulibaly, Martial, Kantari (86’ Traore), Ferradj; Licka (46’ Lesoimier), Sissoko; Toure (46’ Ba), Grougi, Raspentino; Benschop. All. Martins Stade Rennais (4-1-2-1-2): Costil; Foulquier, Boye, Mensah, Mavinga; Makoun; Pajot, Doucoure (84’ Diarra); Feret; Pitroipa, Montano (66’ Diarra). All. Antonetti

BORDEAUX-STADE REIMS 0-0 Bordeaux (4-1-2-2-1): Carrasso; Henrique, Planus, Faubert, Marange; Sané; Plasil, Obraniak; Saivet, Rolan (46’ Poko); Bellion (70’ Diabeté). All. Gillot Stade Reims (4-2-3-1): Agassa; Mandi, Fofana (14’ Tacalfred), Weber, Signorino; Krychowiak, Ramare (74’ Souare); Glombard, Devaux, Ayite; Courtet (89’ Fauvergue). All. Fournier

BASTIA-TOLOSA 0-0 Bastia (4-2-3-1): Landreau; Cioni, Marchal, Harek, Palmieri; Cahuzac (86’ Sablé), Faty; Thauvin (89’ Beauvue), Rothen, Khazri; Modeste. All. Hantz Tolosa (4-1-2-2-1): Ahamada; Abdennour, Ninkov (69’ Akpa Akpro), Zebina (80’ Yago), Aurier; Capoue; Rabiot, Didot; Regattin, Tabanou; Ben Yedder. All. Casanova

AJACCIO-MONTPELLIER 2-1 Reti: 56’ Mounier (M), 82’ Delort (A, Rig.), 90’ Oliech (A) Ajaccio (4-2-3-1): Ochoa; Diawara, Poulard, Zubar, Bouhours; Mostefa, Lasne; Oliech, Belghazouani (80’ Diarra), Cavalli (62’ Delort); Mutu (28’ Andre). All. Emon Montpellier (4-2-3-1): Jourdren (17’ Pionnier); Congré, Hilton, El Kaoutari, Bedimo; Martin (84’ Pitau), Stambouli; Mezague, Belhanda, Mounier; Camara (74’ Charbonnier). All. Girard

LIONE-SAINT-ETIENNE 1-1 Reti: 29’ Zouma (S), 54’ Gourcuff (L) Lione (3-4-2-1): Gourcuff; Lopes, Koné, Fofana; Umtiti, Dabo, Gonalons, Grenier; Malbranque (72’ Lacazette), Lopez (86’ Mvuemba); Briand (72’ Gomis). All. Garde Saint-Etienne (4-1-2-2-1): Ruffier; Clerc, Zouma, Sall, Ghoulam; Guilavogui; Lemoine, Cohade; Aubameyang; Mollo (61’ Hamouma); Brandao (73’ Bodmer). All. Galtier

NIZZA-TROYES 3-1 Reti: 20’ Yattara (T), 34’ Civelli (N), 45’ Cvitanich (N), 77’ Bruins (N) Nizza (4-2-3-1): Delle; Puel (85’ Fofana), Civelli, Pejcinovic, Kolodziejczak; Abriel, Digard; Diaz, Meriem (32’ Bruins), Bahoken (64’ Genevois); Cvitanich. All. Puel Troyes (4-2-3-1): Ulien; Yattara (78’ Darbion), Jarjat, Brechet, Othon; Yamissi, Xavier (71’ Colin); Nivet, Faussurier, Camus; Bahebeck. All. Furlan

EVIAN-PSG 0-1 Reti: 50’ Pastore (P) Evian (4-2-2-2): Laquait; Djedje, Mongongu, Cambon, Wass; Sorlin, Rabiu; Ninkovic (59’ Berigaud), Barbosa (85’ Mbarki); Sagbo (79’ Adnane), Khelifa. All. Dupraz PSG (4-2-2-2): Sirigu; Jallet, Alex, Silva, Maxwell; Verratti, Matuidi; Pastore (88’ van der Wiel), Menez (84’ Beckham); Lavezzi (69’ Chantome), Ibrahimovic. All. Ancelotti

88 calcio2000 giu 2013


statistiche campionati esteri

ligue 1 giornata 35 - 3-5/5 SAINT-ETIENNE-BORDEAUX 0-0 Saint-Etienne (4-1-2-2-1): Ruffier; Clerc, Zouma, Sall, Ghoulam; Guilavogui; Cohade (63’ Bodmer), Lemoine; Aubameyang, Hamouma (74’ Mollo); Brandao. All. Galtier Bordeaux (4-1-2-2-1): Carrasso; Mariano, Henrique, Poundje, Sané; Poko; Traore, Obraniak (34’ Plasil); Faubert, Rolan (65’ Khalfallah); Saivet (82’ Sacko). All. Gillot

MARSIGLIA-BASTIA 2-1 Reti: 12’-81’ Gignac (M), 47’ Thauvin (B) Marsiglia (4-2-3-1): Mandanda; N´Koulou, Abdallah, Lucas, Morel; Romao, Barton; Amalfitano (61’ Sougou), Ayew J. (82’ Kadir), Valbuena; Gignac (83’ Sougou). All. Baup Bastia (4-2-3-1): Landreau; Cioni, Marchal (64’ Choplin), Harek, Palmieri; Cahuzac (79’ Angoula), Faty (13’ Sablé); Thauvin, Rothen, Maoulida; Modeste. All. Hantz

TROYES-EVIAN 1-0 Reti: 78’ Bahebeck (T) Troyes (4-1-2-2-1): Ulien; Colin, Rincon, Brechet, N’Sakala; Othon; Camara (60’ Nivet), Yamissi; Faussurier (68’ Camus), Darbion; Yattara (74’ Bahebeck). All. Furlan Evian (4-2-2-2): Laquait (60’ Durand); Djedje, Betao, Mongongu, Lacour; Sorlin, Rabiu; Berigaud, Barbosa (74’ Tie Bi); Adnane (63’ Ninkovic), Sagbo All. Dupraz

TOLOSA-LILLA 4-2 Reti: 20’ Ben Yedder (T), 32’ Didot (T), 38’ Basa (L), 48’ Kalou (L), 56’ Braaten (T), 90’ Ben Basat (T) Tolosa (3-2-3-2): Ahamada; Abdennour, Aurier, Capoue; Rabiot, Didot; Akpa Akpro, Hermach, Sylla (69’ Sirieix); Braaten, Ben Yedder (85’ Ben Basat). All. Casanova Lilla (4-1-2-2-1): Elana; Digne, Basa, Chedjou, Beria; Mavuba (81’ Bruno); Gueye, Martin (59’ Pedretti); Rodelin (66’ de Melo), Payet; Kalou. All. Garcia

SOCHAUX-LORIENT 1-0 Reti: 30’ Privat (S) Sochaux (4-2-2-2): Pouplin; Corchia, Carlao (22’ Lopy), Kante, Roussillon; Peybernes, Doubaï (37’ Dias); Boudebouz, Nogueira; Privat, Sio (79’ Contout). All. Hely Lorient (4-2-2-2): Lecomte; Pedrinho, Bourillon, Kone, Baca; Lemina (73’ Reale), Jouffre; Autret (69’ Sunu), Barthelme; Corgnet (60’ Monnet-Paquet), Aliadiere. All. Gourcuff

STADE REIMS-AJACCIO 1-1 Reti: 24’ Mutu (A), 36’ Mandi (S) Stade Reims (4-1-2-2-1): Agassa; Mandi, Tacalfred, Weber, Signorino; Krychowiak; Souare, Devaux; Glombard (57’ Fortes), Ayite (70’ De Preville); Courtet (77’ Fauvergue). All. Fournier Ajaccio (4-2-3-1): Ochoa; Chalme, Poulard, Zubar, Saad (80’ Begeorgi); Mostefa, Lasne; Oliech (53’ Andre), Cavalli (74’ Diarra), Belghazouani; Mutu. All. Emon

MONTPELLIER-STADE BREST 2-1 Reti: 10’ Estrada (M), 19’ Raspentino (S), 74’ Camara (M, Rig.) Montpellier (4-1-2-2-1): Jourdren; Congré, Mezague, Hilton (60’ Dabo90’ Martin), Bedimo; Belhanda (46’ Mounier); Stambouli, Estrada; Cabella, Utaka; Camara. All. Girard Stade Brest (4-1-2-2-1): Thebaux; Ferradj, Martial (19’ Lejeune), Kantari, Mendy; Makonda; Grougi (50’ Chafni), Sissoko; Lesoimier, Raspentino; Benschop (69’ Ayite). All. Martins

STADE RENNAIS-NIZZA 0-3 Reti: 53’ Cvitanich (N), 71’ Cvitanich (N, Rig.), 84’ Bautheac (N) Stade Rennais (4-1-2-2-1): Costil; Foulquier, Boye, Mensah (46’ Diarra), Mavinga; Makoun; Doucoure (73’ Diallo Sadio), Pajot; Pitroipa, Feret; Diarra (61’ N’Gando). All. Antonetti Nizza (4-2-3-1): Ospina; Puel (52’ Genevois), Civelli, Pejcinovic, Kolodziejczak; Abriel, Digard; Diaz, Bruins (75’ Fofana), Bautheac; Cvitanich (81’ Bosetti). All. Puel

NANCY LORRAINE-LIONE 0-3 Reti: 48’-89’ Gomis (L), 80’ Gourcuff (L) Nancy Lorraine (4-2-3-1): Gregorini; Loties, Jebbour, Puygrenier, Muratori; Mangani, Karaboue; Bakar (77’ Louis), Moukannjo, Coulibaly (59’ Zitte); Efoulou (84’ Hammar). All. Gabriel Lione (4-2-3-1): Lopes; Koné, Fofana, Umtiti, Dabo; Mvuemba, Gonalons; Benzia (78’ Ferri), Grenier (87’ Malbranque), Gourcuff; Lopez (46’ Gomis). All. Garde

PSG-VALENCIENNES 1-1 Reti: 17’ Danic (V), 82’ Alex (P) PSG (4-2-2-2): Douchez; van der Wiel (68’ Jallet), Silva, Sakho, Maxwell; Chantome (69’ Gameiro), Matuidi; Pastore, Lavezzi; Ibrahimovic, Menez (45’ Alex). All. Ancelotti Valenciennes (4-2-3-1): Penneteau; Lala, Rose, Bong, Angoua; Gomis (65’ Ducourtioux), Sankhare; Melikson (76’ Nguette), Sanchez, Danic (84’ Dossevi); Aboubakar. All. Sanchez

PREMIER giornata 33 - 13-14/4 SOUTHAMPTON-WEST HAM 1-1 Reti: 59’ Ramirez (S), 66’ Carroll (W) Southampton (4-5-1): Boruc; Clyne, Yoshida, Hooiveld, Fox; Cork, Schneiderlin, Davis S., Ramirez (79’ Puncheon), Lallana (72’ Rodriguez); Lambert. All. Pochettino West Ham (4-2-3-1): Jääskeläinen; Demel, Tomkins (64’ Pogatetz), Collins, O´Brien; O’Neil, Diame; Nolan, Vaz Te (85’ Taylor), Jarvis (58’ Collison); Carroll All. Allardyce

READING-LIVERPOOL 0-0 Reading (4-4-1-1): McCarthy; Gunter, Morrison, Mariappa, Kelly; McCleary, Karacan (57’ Carrico), Guthrie, McAnuff; Hunt (79’ Le Fondre); Pogrebnyak (74’ Blackman). All. Adkins Liverpool (4-3-3): Reina; Johnson, Carragher, Agger, Enrique; Gerrard, Leiva, Henderson (57’ Downing); Sturridge, Suarez, Coutinho. All. Rodgers

EVERTON-QPR 2-0 Reti: 40’ Gibson (E), 56’ Anichebe (E) Everton (4-4-2): Howard; Jagielka, Distin, Baines, Coleman; Gibson, Mirallas (87’ Naismith), Osman (81’ Jelavic), Pienaar; Fellaini, Anichebe (90’ Heitinga). All. Moyes QPR (4-3-3): César; Bosingwa, Onuoha, Samba, Hill; Jenas, Granero (74’ Diakite), Park (62’ Taarabt); Townsend, Hoilett, Remy. All. Redknapp

ASTON VILLA-FULHAM 1-1 Reti: 55’ N’Zogbia (A), 66’ Delph (A, Aut.) Aston Villa (4-2-3-1): Guzan; Lowton, Baker, Bennett J., Vlaar; Delph, Weiman (76’ Bent); Bowery (69’ Holman), N´Zogbia (68’ Sylla), Westwood; Benteke. All. Lambert Fulham (4-4-1-1): Schwarzer; Riether, Hangeland, Senderos, Richardson (90’ Riise); Emanuelson, Karagounis (63’ Petric), Enoh, Duff (10’ Manolev); Ruiz; Berbatov. All. Jol

ARSENAL-NORWICH CITY 3-1 Reti: 57’ Turner (N), 85’ Arteta (A, Rig.), 88’ Giroud (A), 90’ Podolski (A) Arsenal (4-2-3-1): Fabianski; Sagna (80’ Chamberlain), Koscielny, Vermaelen, Gibbs; Wilshere (60’ Walcott), Arteta, Ramsey, Gervinho (60’ Podolski), Cazorla; Giroud. All. Wenger Norwich City (4-3-3): Bunn; Martin, Bassong, Turner, Whittaker; Tettey (90’ Jackson), Johnson (62’ Fox), Howson; Snodgrass, Holt, Kamara. All. Hughton

NEWCASTLE-SUNDERLAND 0-3 Reti: 28’ Sessegon (S), 74’ Johnson (S), 82’ Vaughan (S) Newcastle (4-2-3-1): Krul (57’ Elliot); Debuchy, Taylor, Yanga-Mbiwa, Gutiérrez; Tioté, Cabaye (63’ Ben Arfa); Marveaux, Sissoko, Gouffran (46’ Ameobi), Cisse. All. Pardew Sunderland (4-4-1-1): Mignolet; Bardsley (54’ Colback), O´Shea, Cuellar (73’ Mangane), Rose; Larsson, Johnson, N´Diaye, McClean (65’ Vaughan); Sessegnon, Graham. All. Di Canio

STOKE CITY-MANCHESTER U. 0-2 Reti: 4’ Carrick (M), 67’ van Persie (M, Rig) Stoke City (4-5-1): Begovic; Wilkinson, Cameron (71’ Jerome), Shawcross, Huth; Shotton, Whelan, Nzonzi, Adam, Walters (78’ Owen); Jones (84’ Crouch). All. Pulis Manchester United (4-4-2): De Gea; Ferdinand, Jones, Vidic, Evra; Carrick, Valencia, Rooney, Kagawa; van Persie, Hernandez (78’ Welbeck). All. Ferguson

MAN. CITY-WEST BROMWICH 1-0 Reti: 35’ Dzeko (M) Manchester City (4-4-1-1): Hart; Richards, Touré K., Lescott, Kolarov; Garcia, Rodwell (76’ Maicon), Milner, Nasri (73’ Barry); Tevez (90’ Razak); Dzeko. All. Mancini West Bromwich (3-5-2): Myhill; Tamas (81’ Long), Dawson, Olsson; Jones, Mulumbu, Yacob (71’ Dorrans), Morrison, Ridgewell; Lukaku, Rosenberg (76’ Odemwingie). All. Clarke

CHELSEA-TOTTENHAM 2-2 Reti: 10’ Oscar (C), 26’ Adebayor (T), 39’ Ramires (C), 80’ Sigurdsson (T) Chelsea (4-2-3-1): Cech; Azpilicueta, Ivanovic, Cahill, Cole; Ramires, Luiz; Oscar (85’ Benayoun), Mata, Hazard (73’ Moses); Torres. All. Benitez Tottenham (4-2-3-1): Lloris; Walker, Dawson, Vertonghen, Assou-Ekotto; Parker, Huddlestone; Lennon (62’ Sigurdsson), Holtby (70’ Dempsey), Bale; Adebayor. All.Villas-Boas

WIGAN-SWANSEA 2-3 Reti: 45’ Espinoza (W), 50’ Rangel (S), 53’ McCarthy (W), 59’ Shechter (S), 76’ Tiendalli (S) Wigan (4-1-2-3): Robles; Boyce (86’ Gomez), Caldwell, Scharner, Espinoza; McCarthy, Watson (86’ Stam); McArthur, McManaman (64’ Di Santo), Kone; Maloney. All. Martinez Swansea City (4-2-3-1): Vorm (85’ Tremmel); Tiendalli, Monk, Williams, Davies; Britton, De Guzman; Rangel, Routledge, Hernandez (76’ Agustien); Shechter (69’ Dyer). All. Laudrup

calcio2000 89 giu 2013


PREMIER giornata 34 - 2O-22/4 WEST HAM-WIGAN 2-0 Reti: 21’ Jarvis (W), 80’ Nolan (W) West Ham (4-5-1): Jääskeläinen; Demel, Collins, Reid, O´Brien; O’Neil (52’ Noble), Diame (75’ Collison), Nolan, Vaz Te (61’ Cole), Jarvis; Carroll All. Allardyce Wigan (3-4-3): Robles; Caldwell, Alcaraz (16’ Beausejour), Scharner; Figueroa, Boyce, Gomez (86’ Di Santo), McCarthy; McManaman (46’ McArthur), Maloney; Kone. All. Martinez

W. BROMWICH-NEWCASTLE 1-1 Reti: 9’ Gouffran (N), 64’ Jones (W) West Bromwich (4-4-2): Foster; Jones, McAuley, Olsson, Popov (46’ Long); Yacob, Brunt, Dorrans, Morrison; Fortuné (90’ Rosenberg), Lukaku (90’ Thomas). All. Clarke Newcastle (4-2-3-1): Elliot; Debuchy, Taylor, Yanga-Mbiwa, Haidara (78’ Ben Arfa); Perch, Cabaye (90’ Gosling); Sissoko, Gutiérrez, Gouffran (70’ Ameobi); Cisse. All. Pardew

SWANSEA C.-SOUTHAMPTON 0-0 Swansea City (4-3-2-1): Vorm; Rangel, Chico, Williams, Davies; Britton, De Guzman; Dyer, Hernandez (62’ Ki), Michu; Moore (46’ Routledge). All. Laudrup Southampton (4-5-1): Boruc; Clyne, Yoshida, Hooiveld, Fox; Lallana (77’ Puncheon), Cork, Schneiderlin, Davis S., Rodriguez (88’ Mayuka); Lambert (63’ Ramirez). All. Pochettino

SUNDERLAND-EVERTON 1-0 Reti: 45’ Sessegnon (S) Sunderland (4-4-2): Mignolet; Colback, Cuellar, O´Shea, Rose; Larsson (81’ Vaughan), Johnson, N´Diaye, McClean; Sessegnon (90’ Mangane), Graham. All. Di Canio Everton (4-4-1-1): Howard; Heitinga, Distin, Baines, Coleman; Pienaar, Gibson (46’ Jelavic), Fellaini, Mirallas; Osman (77’ Naismith); Anichebe (77’ Barkley). All. Moyes

QPR-STOKE CITY 0-2 Reti: 42’ Crouch (S), 77’ Walters (S, Rig.) QPR (4-4-2): Green; Bosingwa, Samba, Hill, Haim; Townsend (46’ Mackie), Derry, M´Bia, Hoilett; Taarabt (57’ Bothroyd), Remy All. Redknapp Stoke City (4-4-2): Begovic; Cameron, Shawcross, Huth, Wilson (62’ Wilkinson); Adam (70’ Whitehead), Whelan, Nzonzi, Walters; Crouch (90’ Cameron), Jerome. All. Pulis

NORWICH CITY-READING 2-1 Reti: 50’ Bennett R. (N), 52’ Bennett E. (N), 72’ McCleary (R) Norwich City (4-4-2): Bunn; Martin, Bassong, Turner (18’ Bennett R.), Garrido; Bennett E. (80’ Tettey), Johnson, Howson, Snodgrass (89’ Pilkington); Holt, Kamara. All. Hughton Reading (4-2-3-1): McCarthy; Gunter, Morrison, Mariappa, Kelly; McCleary, Guthrie; Karacan, McAnuff, Blackman; Pogrebnyak. All. Adkins

FULHAM-ARSENAL 0-1 Reti: 43’ Mertesacker (A) Fulham (4-4-1-1): Schwarzer; Manolev, Hangeland, Senderos, Richardson; Emanuelson (88’ Frei), Sidwell, Enoh, Kacaniklic (85’ Petric); Ruiz; Berbatov. All. Jol Arsenal (4-3-3): Szczesny; Sagna, Mertesacker, Koscielny, Monreal; Rosicky (71’ Wilshere), Arteta, Ramsey; Walcott (71’ Podolski), Cazorla (90’ Vermaelen), Giroud. All. Wenger

TOTTENHAM-MAN. CITY 3-1 Reti: 5’ Nasri (M), 75’ Dempsey (T), 79’ Defoe (T), 82’ Bale (T) Tottenham (4-2-3-1): Lloris; Walker, Dawson, Vertonghen, Assou-Ekotto; Dembélé, Parker (61’ Huddlestone); Dempsey, Bale, Sigurdsson (60’ Holtby); Adebayor (71’ Defoe). All. Villas-Boas Manchester City (4-2-3-1): Hart; Zabaleta, Nastasic, Kompany, Clichy (90’ Lescott); Touré Y., Barry; Milner (46’ Kolarov), Tevez, Nasri; Dzeko (83’ Sinclair). All. Mancini

LIVERPOOL-CHELSEA 2-2 Reti: 26’ Oscar (C), 52’ Sturridge (L), 57’ Hazard (C, Rig.), 90’ Suarez (L) Liverpool (4-2-3-1): Reina; Johnson, Carragher, Agger, Enrique; Gerrard, Leiva; Henderson, Downing (80’ Shelvey), Coutinho (46’ Sturridge); Suarez. All. Rodgers Chelsea (4-2-3-1): Cech; Azpilicueta, Ivanovic, Luiz, Bertrand; Ramires, Mikel; Oscar (84’ Moses), Mata (90’ Lampard), Hazard (78’ Benayoun); Torres. All. Benitez

MAN. UNITED-ASTON VILLA 3-0 Reti: 2’-13’-33’ van Persie (M) Manchester United (4-2-3-1): De Gea; da Silva, Evans, Jones, Evra; Carrick, Rooney (72’ Welbeck); Valencia, Kagawa, Giggs; van Persie. All. Ferguson Aston Villa (4-2-3-1): Guzan; Lowton, Vlaar, Baker, Bennett J. (80’ Clark); Westwood, N´Zogbia (46’ El Ahmadi); Delph, Weimann, Agbonlahor; Benteke. All. Lambert

PREMIER giornata 35 - 27-29/4 MAN. CITY-WEST HAM 2-1 Reti: 28’ Aguero (M), 83’ Toure (M), 90’ Carroll (W) Manchester City (4-2-3-1): Hart; Zabaleta, Lescott, Kompany, Clichy; Touré Y., Barry; Nasri (87’ Touré), Tevez (84’ Garcia), Silva (78’ Milner); Agüero. All. Mancini West Ham (4-2-3-1): Jääskeläinen; Demel, Collins, Reid, O´Brien (81’ Taylor); O’Neil, Diame; Nolan (81’ Taylor), Vaz Te (66’ Collison), Jarvis; Carroll. All. Allardyce NEWCASTLE-LIVERPOOL 0-6 Reti: 3’ Agger (L), 17’-76’ Henderson (L), 54’-60’ Sturridge (L), 74’ Borini (L) Newcastle (4-2-3-1): Elliot; Debuchy, Taylor, Yanga-Mbiwa, Haidara; Tioté (65’ Anita), Perch (46’ Ben Arfa); Cabaye, Sissoko, Gutiérrez (46’ Gouffran); Cisse. All. Pardew Liverpool (4-2-3-1): Reina; Johnson, Carragher, Agger, Enrique; Gerrard (73’ Borini), Leiva; Henderson, Downing, Coutinho (85’ Suso); Sturridge (85’ Shelvey). All. Rodgers

Reti: 9’ Bale (T), 11’ Boyce (W), 49’ McManaman (W), 89’Boyce (W, Aut.) Wigan (4-3-3): Robles; Boyce, Beausejour, Scharner; Figueroa (35’ Stam); McArthur, Gomez (79’ Espinoza), McCarthy; McManaman (63’ Di Santo), Maloney, Kone. All. Martinez Tottenham (4-3-3): Lloris; Walker, Dawson, Vertonghen, Naughton (64’ Assou-Ekotto); Dembélé (41’ Holtby), Parker (74’ Lennon), Huddlestone; Dempsey, Bale, Defoe. All.Villas-Boas

WIGAN ATH.-TOTTENHAM 2-2

STOKE CITY-NORWICH 1-0 Reti: 46’ Adam (S) Stoke City (4-4-2): Begovic; Shotton, Shawcross, Huth, Wilkinson (62’ Cameron); Adam, Whelan (65’ Whitehead), Nzonzi, Walters; Crouch, Jerome (79’ Etherington). All. Pulis Norwich City (4-5-1): Bunn; Martin, Bassong (86’ Pilkington), Bennett R., Whittaker; Tettey (67’ Hoolahan), Johnson, Howson, Snodgrass (74’ Bennett E.), Kamara; Holt. All. Hughton

SOUTHAMPTON-W.BROMWICH 0-3 Reti: 6’ Fortune (W), 67’ Lukaku (W), 77’ Long (W) Southampton (4-2-3-1): Boruc; Clyne, Yoshida, Hooiveld, Fox; Cork (46’ Ramirez), Schneiderlin; Lallana (69’ Mayuka), Davis S., Rodriguez; Lambert (86’ Fonte). All. Pochettino West Bromwich (4-2-3-1): Foster; Reid, McAuley, Olsson, Ridgewell; Yacob, Dorrans; Morrison (78’ Jones), Fortuné, Lukaku (85’ Thomas); Long (88’ Rosenberg). All. Clarke

EVERTON-FULHAM 1-0 Reti: 16’ Pienaar (E) Everton (4-4-2): Howard; Distin, Baines, Coleman, Jagielka; Mirallas, Osman, Pienaar, Fellaini; Jelavic (67’ Barkley), Anichebe. All. Moyes Fulham (4-4-1-1): Schwarzer; Manolev, Hangeland, Senderos, Richardson (56’ Duff); Kacaniklic, Karagounis (78’ Rodallega), Enoh, Emanuelson; Ruiz; Berbatov (30’ Petric). All. Jol

READING-QPR 0-0 Reading (4-4-2): McCarthy; Gunter, Morrison, Mariappa, Kelly (76’ Harte); McAnuff, Guthrie, Karacan, McCleary (64’ Le Fondre); Blackman (56’ Robson-Kanu), Pogrebnyak. All. Adkins QPR (4-4-2): Green; Bosingwa (73’ da Silva), Hill, Onuoha, Traore; Granero, M´Bia (89’ Mackie), Jenas, Taarabt (68’ Hoilett); Bothroyd, Remy All. Redknapp

CHELSEA-SWANSEA CITY 2-0 Reti: 44’ Oscar (C), 45’ Lampard (C, Rig.) Chelsea (4-2-3-1): Cech; Azpilicueta, Cahill, Terry, Cole; Ramires (25’ Lampard), Luiz; Oscar, Mata, Hazard; Ba. All. Benitez Swansea City (4-4-2): Vorm; Rangel, Chico, Williams, Davies (81’ Taylor); Ki, Britton (70’ Shechter), Routledge (66’ Dyer), De Guzman; Hernandez (62’ Ki), Michu. Laudrup

ARSENAL-MAN. UNITED 1-1 Reti: 2’ Walcott (A), 44’ van Persie (M) Arsenal (4-2-3-1): Szczesny; Sagna, Mertesacker, Koscielny, Gibbs; Arteta, Ramsey (78’ Chamberlain); Walcott, Rosicky (61’ Wilshere), Cazorla, Podolski (71’ Gervinho). All. Wenger Manchester United (4-2-3-1): De Gea; da Silva (73’ Anderson), Ferdinand, Evans, Evra; Carrick, Jones; Valencia, Rooney (88’ Hernandez), Nani (82’ Giggs); van Persie. All. Ferguson

ASTON VILLA-SUNDERLAND 6-1 Reti: 31’ Vlaar (A), 32’ Rose (S), 38’ Weimann (A), 55’-60’-72’ Benteke (A), 88’ Agbonlahor (A) Aston Villa (4-3-3): Guzan; Lowton, Vlaar, Baker, Bennett J.; Westwood, Delph, Sylla; Weimann, Agbonlahor, Benteke (78’ Bent). All. Lambert Sunderland (4-4-2): Mignolet; Bardsley, Cuellar, O´Shea, Rose; Larsson (61’ McClean), Gardner (87’ Vaughan), Johnson, N´Diaye; Sessegnon, Graham (86’ Mandron). All. Di Canio

PREMIER giornata 36 - 4-5/5 WEST HAM-NEWCASTLE 0-0 West Ham (4-4-2): Jääskeläinen; Demel (81’ Taylor), Collins, Reid, O´Brien; O’Neil, Diame, Nolan, Jarvis (84’ Cole); Vaz Te (59’ Collison), Carroll. All. Allardyce Newcastle (4-2-3-1): Elliot; Taylor, Simpson, Coloccini, Yanga-Mbiwa; Tioté, Cabaye; Ben Arfa (66’ Ameobi), Gutiérrez, Gouffran (77’ Gosling); Cisse. All. Pardew

TOTTENHAM-SOUTHAMPTON 1-0 Reti: 86’ Bale (T) Tottenham (4-2-3-1): Lloris; Walker, Dawson, Vertonghen, Assou-Ekotto; Dembélé (36’ Holtby), Huddlestone; Lennon (60’ Adebayor), Dempsey (72’ Sigurdsson), Bale; Defoe. All. Villas-Boas Southampton (4-4-2): Boruc; Clyne, Hooiveld, Fonte, Shaw; Do Prado (65’ Mayuka), Cork, Lallana (80’ Puncheon), Davis S.; Rodriguez, Lambert. All. Pochettino

90 calcio2000 giu 2013

WEST BROMWICH-WIGAN 2-3

SWANSEA CITY-MAN. CITY 0-0 Swansea City (4-2-3-1): Vorm; Rangel, Chico, Williams, Davies; Britton, De Guzman; Dyer (86’ Tiendalli), Routledge (64’ Agustien), Hernandez; Michu (69’ Moore). All. Laudrup Manchester City (4-2-3-1): Hart; Zabaleta, Nastasic, Kompany, Clichy; Touré Y. (46’ Dzeko), Barry; Milner, Nasri, Silva (85’ Rodwell); Agüero (78’ Tevez). All. Mancini

NORWICH CITY-ASTON VILLA 1-2 Reti: 55’-89’ Agbonlahor (A), 74’ Holt (N, Rig.) Norwich City (4-4-1-1): Bunn; Martin, Bassong, Bennett R., Garrido (90’ Jackson); Snodgrass (86’ Bennett E.), Johnson, Howson, Pilkington; Hoolahan (72’ Kamara); Holt. All. Hughton Aston Villa (4-3-3): Guzan; Lowton (27’ Lichaj), Vlaar, Baker, Bennett J.; Westwood, Delph, Sylla (79’ Holman); Weimann, Agbonlahor, Benteke. All. Lambert

FULHAM-READING 2-4 Reti: 12’ Kanu (R, Rig.), 62’ Kanu (R), 70’-77’ Ruiz (F), 75’ Le Fondre (R), 83’ Karacan (R) Fulham (4-4-1-1): Schwarzer; Riether, Hangeland, Senderos, Riise (56’ Richardson); Duff (71’ Kacaniklic), Karagounis (28’ Rodallega), Enoh, Emanuelson; Ruiz; Berbatov. All. Jol Reading (4-4-2): McCarthy; Gunter, Morrison, Mariappa, Kelly; McAnuff, Karacan, McCleary, Kanu (81’ Carrico); McAnuff (73’ Blackman); Pogrebnyak (71’ Le Fondre). All. Adkins

QPR-ARSENAL 0-1 Reti: 1’ Walcott (A) QPR (4-4-2): Green; Haim, Hill, Onuoha, Traore (90’ da Silva); Townsend, M´Bia (46’ Derry), Jenas, Park (79’ Taarabt); Zamora, Remy All. Redknapp Arsenal (4-2-3-1): Szczesny; Sagna, Mertesacker, Koscielny, Monreal; Arteta, Ramsey; Walcott, Rosicky (90’ Vermaelen), Cazorla (89’ Wilshere); Podolski (85’ Chamberlain). All. Wenger

LIVERPOOL-EVERTON 0-0 Liverpool (4-2-3-1): Reina; Johnson, Carragher, Agger, Enrique; Gerrard, Leiva; Henderson (66’ Borini), Downing (78’ Skrtel), Coutinho; Sturridge. All. Rodgers Everton (4-4-1-1): Howard; Distin, Baines, Coleman, Jagielka; Mirallas (75’ Jelavic), Osman, Pienaar, Gibson; Fellaini; Anichebe. All. Moyes

MAN. UNITED-CHELSEA 0-1 Reti: 87’ Jones (M, Aut.) Manchester United (4-3-3): Lindegaard; da Silva, Evans, Evra, Vidic; Anderson (69’ Rooney), Jones, Cleverley (68’ Büttner); Valencia (90’ Hernandez), Giggs, van Persie. All. Ferguson Chelsea (4-2-3-1): Cech; Azpilicueta, Ivanovic, Luiz, Cole; Ramires, Lampard; Moses (76’ Torres), Oscar, Mata (90’ Aké); Ba. All. Benitez

SUNDERLAND-STOKE CITY 1-1 Reti: 9’ Walters (SC), 63’ O’Shea (SU) Sunderland (4-4-1-1): Mignolet; Colback, Cuellar, O´Shea, Rose; Larsson (86’ Vaughan), McClean, Gardner, N´Diaye; Johnson (90’ Bardsley), Graham. All. Di Canio Stoke City (4-4-2): Begovic; Shotton, Shawcross, Huth, Wilson (46’ Cameron); Walters, Adam (83’ Etherington),Whitehead, Nzonzi; Crouch (90’ Jones), Jerome. All. Pulis

Reti: 29’ Long (WE), 39’ Kone (WI), 50’ McAuley (WE), 58’ McArthur (WI), 80’ McManaman (WI) West Bromwich (4-2-3-1): Foster; Jones, McAuley, Olsson, Ridgewell; Yacob, Mulumbu (86’ Brown); Rosenberg (65’ Morrison), Dorrans, Long; Lukaku (65’ Thomas). All. Clarke Wigan (4-3-3): Robles; Boyce, Stam (57’ McArthur), Beausejour (75’ Espinoza), Scharner; McCarthy, Watson, Gomez (57’ Golobart); McManaman, Maloney, Kone. All. Martinez


statistiche campionati esteri

liga giornata 31 - 12-14/4 REAL BETIS-SIVIGLIA 3-3 Reti: 7’-19’ Rakitic (S), 33’ Negredo (S), 43’ Pabon (R), 54’ Castro (R, Rig.), 89’ Igiebor (R) Real Betis (4-2-3-1): Adrian; Chica, Paulao (82’ Igiebor), Amaya, Sanchez; Canas, Etxebarria; Campbell (65’ Vadillo), Pabon, Carlos (46’ Molina); Martin. All. Pérez M. Siviglia (4-2-3-1): Beto; Coke, Botia, Moreno, Fazio; Medel, Kondogbia (85’ Maduro); Navas, Rakitic, Reyes (69’ Perotti); Negredo (90’ Del Moral). All. Emery

REAL VALLADOLID-GETAFE 2-1 Reti: 45’ Alcacer (G), 68’ Gonzalez (R), 73’ Guerra (R) R. Valladolid (4-2-3-1): Hernandez; Rukavina, Rueda, Hernández, Balenziaga (82’ Pena); Rubio, Sastre; Ebert, Gonzalez, Larsson (85’ Perez); Manucho (64’ Guerra). All. Djukic Getafe (4-2-3-1): Codina; Valera, Lopo, Alexis, Fernandez F.; Torres X. (61’ Lacen), Fernandez B. (73’ Gavilan); Barrada, Lafita, Castro; Alcacer (69’ Vazquez). All. Plaza

LEVANTE-DEP.LA CORUNA 0-4 Reti: 12’ Valeron (D), 20’ Pizzi (D), 28’ Oliveira (D), 90’ Gama (D) Levante (4-2-3-1): Munua; Lell, Ballesteros, Navarro, García; Iborra, Diop (32’ Michel); Rios, Barkero (70’ Juanlu), García (56’ Salvador); Acquafresca. All. Martinez Dep.La Coruna (4-2-3-1): Aranzubia; Silvio, Pablo, Aythami, Marchena (50’ Castro); Lamas, Aguilar (42’ Bergantinos); Gama, Valeron, Pizzi; Oliveira (79’ Salomão). All. Vázquez

ESPANYOL-VALENCIA 3-3 Reti: 45’ Mubarak (E), 53’ Canales (V), 82’ Verdu (E), 87’ Oliveira (V), 90’ Soldado (V), 90’ Garcia (E) Espanyol (4-2-3-1): Casilla; Felipe (77’ Lopez), Colotto, Moreno, Capdevila; Forlín, Mata; Stuani, Verdu (85’ Baena), Wakaso; Garcia. All. Onaindia Valencia (4-2-3-1): Guaita; Pereira, Costa (39’ Ruiz), Mathieu, Guardado; Parejo, Costa T. (46’ Albelda); Banega, Canales (78’ Feghouli), Jonas; Soldado. All. Valverde

MALAGA-OSASUNA 1-0 Reti: 90’ Baptista (M) Malaga (4-2-3-1): Caballero; Gamez, Demichelis, Weligton, Eliseu; Camacho, Iturra (82’ Piazon); Joaquin (88’ Fernandez), Baptista, Isco; Saviola (74’ Duda). All. Pellegrini Osasuna (4-2-3-1): Fernandez A.; Bertran, Rocha, Arribas, Oier; Silva, Loe; Cejudo (64’ Punal), Armenteros, Miguel (85’ Shojaei); Sola (79’ Villafranca). All. Mendilíbar

R.VALLECANO-R.SOCIEDAD 0-2 Reti: 6’-14’ Agirretxe (RS) R.Vallecano (4-2-3-1): Martinez; Tito (17’ Carlos), Galvez, Figueras, Casado; Fuego, Trashorras (61’ Delibasic); Bangoura (17’ Arbilla), Dominguez, Piti; Carrilho. All. Jémez R.Sociedad (4-2-3-1): Bravo; Martinez C., González, Martinez I., De la Bella; Bergara, Illarramendi (76’ Elustondo); Prieto (83’ Ifran), Vela (77’ Castro), Griezmann; Agirretxe. All. Montanier

ATLETICO MADRID-GRANADA 5-0 Reti: 5’ Costa (A), 27’-47’ Falcao (A), 63’ Garcia (A), 70’ Felipe (A) At. Madrid (4-2-2-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Godin, Filipe (71’ Insua); Fernández, Koke; Garcia (69’ Oliver), Rodriguez; Falcao, Costa D. (67’ Adrian) All. Simeone Granada (4-2-2-2): Fernandez; Nyom (46’ Ortiz), Diakhaté, Angulo, Mainz; Brahimi, Rico; Torje, Nolito; Ighalo (67’ Rende), Aranda (74’ El Arabi). All. Gonzalez

R. SARAGOZZA-BARCELLONA 0-3 Reti: 20’ Alcantara (B), 39’-53’ Tello (B) Real Saragozza (4-2-3-1): Jimenez; Sapunaru, Loovens, Soberon, Paredes; Mari (46’ Orti), Movilla; Rodriguez (46’ Apono), Rodri, Montanes; Postiga (62’ Rochina). All. Jimenez M. Barcellona (4-3-3): Valdes; Alves, Bartra, Adriano (77’ Abidal), Montoya; Xavi (80’ Roberto), Alcantara, Song; Fabregas, Tello (83’ Villa), Sanchez. All. Vilanova

AT. BILBAO-REAL MADRID 0-3 Reti: 2’-68’ Ronaldo (R), 76’ Higuain (R) At. Bilbao (4-2-3-1): Moreno; Ramalho (68’ Toquero), Ekiza, San José, Aurtenetxe; Iturraspe, Herrera; Laskurain, Gomez (68’ Iraola), Muniain (80’ Morán); Llorente. All. Bielsa Real Madrid (4-2-3-1): Lopez; Pepe, Ramos, Albiol, Marcelo; Khedira, Xabi; Di Maria (60’ Callejon), Ronaldo (80’ Morata), Modric; Benzema (71’ Higuain). All. Mourinho

MAIORCA-CELTA DE VIGO 1-0 Reti: 90’ dos Santos (M) Maiorca (4-3-3): Aouate; Hutton, Geromel, Bigas, Garcia; Pina, Marti (72’ Pereira), Marquez (72’ Tissone); Alfaro (84’ Arizmendi), dos Santo, Hemed. All. Manzano Celta de Vigo (4-2-3-1): Varas; Johny, Pereira, Arceo, Lago; Insa, Oubina; Fernandez, Lopez (70’ Orellana), Dehli (84’ Pranjic); Bermejo (77’ Park). All. Resino

liga giornata 32 - 19-22/4 MAIORCA-R.VALLECANO 1-1 Reti: 7’ Piti (R), 12’ Alfaro (M) Maiorca (4-3-3): Calatayud; Hutton, Geromel, Bigas, Garcia; Pina, Marti, Marquez (77’ Arizmendi); Alfaro, dos Santo, Hemed (70’ Pereira). All. Manzano R.Vallecano (4-2-3-1): Martinez; Tito, Mass (72’ Arbilla), Figueras, Casado; Fuego, Trashorras; Bangoura, Carrilho (65’ Carlos), Piti; Delibasic (80’ Tamudo). All. Jémez

GRANADA-REAL VALLADOLID 1-1 Reti: 58’ Ebert (R), 73’ El-Arabi (G) Granada (4-1-2-1-2): Fernandez; Nyom, Diakhaté, Mainz, Siqueira; Recio; Torje (64’ Rende), Nolito; Rico; Ighalo (76’ Aranda), El Arabi. All. Gonzalez R. Valladolid (4-2-3-1): Jaime; Rukavina, Rueda, Hernández, Balenziaga; Rubio, Perez; Ebert (69’ Bueno), Guerra, Gonzalez (76’ Sastre); Larsson (84’ Omar). All. Djukic

REAL MADRID-REAL BETIS 3-1 Reti: 45’-90’ Ozil (RM), 57’ Benzema (RM), 73’ Molina (RB, Rig.) Real Madrid (4-2-3-1): Lopez; Fernandez, Albiol, Carvalho, Marcelo (15’ Varane); Modric (62’ Pepe), Callejon; Özil, Ronaldo, Benzema (72’ Higuain); Casemiro. All. Mourinho Real Betis (4-2-3-1): Adrian; Chica, Paulao, Amaya, Sanchez; Canas (67’ Pérez), Etxebarria; Campbell (59’ Vadillo), Pabon, Igiebor (46’ Molina); Martin. All. Pérez M.

BARCELLONA-LEVANTE 1-0 Reti: 84’ Fabregas (B) Barcellona (4-3-3): Valdes; Alves, Adriano, Abidal, Montoya; Alcantara (67’ Rodriguez), Song, Iniesta (58’ Hernandez); Fabregas, Tello (77’ Sanchez), Villa. All. Vilanova Levante (4-2-3-1): Navas; Lopez, Vyntra, Navarro, García; Diop, El Zhar (69’ Valdo); Barkero, García (90’ Salvador), Acquafresca; Simao (81’ Michel). All. Martinez

GETAFE-ESPANYOL 0-2 Reti: 37’ Verdu (E), 73’ Stuani (E) Getafe (4-1-4-1): Codina; Valera, Lopo, Fernandez F., Mane; Léon; Fernandez B., Barrada, Lafita (54’ Vazquez), Castro (68’ Sarabia); Alcacer (54 Torres X.). All. Plaza Espanyol (4-2-3-1): Alvarez (68’ Casilla); Lopez, Colotto, Moreno, Capdevila; Forlín, Mata; Stuani (84’ Alfonso), Verdu, Wakaso (77’ Simao); Garcia. All. Onaindia

DEP.LA CORUNA-AT.BILBAO 1-1 Reti: 37’ Gama (D), 44’ Llorente (A) Dep.La Coruna (4-2-3-1): Aranzubia; Pablo, Aythami, Kaka, Silvio; Bergantinos, Lamas; Gama, Valeron (71’ Assuncao), Pizzi; Riki (87’ Oliveira). All. Vázquez At. Bilbao (4-2-3-1): Moreno; Iraola, Ekiza, Gurpegi, Aurtenetxe; Iturraspe, De Marcos; Laskurain, Herrera, Muniain (76’ Aduriz-89’ San José); Llorente (76’ Gomez). All. Bielsa

OSASUNA-REAL SOCIEDAD 0-0 Osasuna (4-2-3-1): Fernandez A.; Flano, Nano, Arribas, Oier; Silva (78’ Nano), Loe; Cejudo (90’ Shojaei), Armenteros, Miguel (74’ Nino); Sola. All. Mendilíbar R.Sociedad (4-2-3-1): Bravo; Martinez C., González, Martinez I., Cadamuro; Bergara, Elustondo (69’ Castro); Prieto, Vela (81’ Ifran), Griezmann; Agirretxe. All. Montanier

SIVIGLIA-ATLETICO MADRID 0-1 Reti: 76’ Falcao (A) Siviglia (4-2-3-1): Beto; Coke, Botia (59’ Maduro), Cala, Navarro (79’ Baba); Rakitic, Kondogbia; Navas, Reyes (68’ Perotti), Moreno; Negredo. All. Emery At. Madrid (4-3-1-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Godin, Filipe; Koke (88’ Niguez), Suarez, Rodriguez (62’ Garcia); Fernández; Falcao, Costa D. (67’ Adrian) All. Simeone

VALENCIA-MALAGA 5-1

Reti: 25’ Parejo (V), 28’ Soldado (V), 30’ Soldado (V, Rig.), 31’ Canales (V), 45’ Baptista (M), 56’ Banega (V) Valencia (4-2-3-1): Carreira; Pereira, Rami, Mathieu, Cissokho; Albelda (68’ Ruiz), Parejo; Jonas (84’ Bernat), Banega, Canales (35’ Feghouli); Soldado. All. Valverde Malaga (4-2-3-1): Caballero; Gamez, Demichelis, Weligton, Eliseu; Camacho (65’ Sanchez), Iturra (85’ Piazon); Joaquin, Baptista, Isco; Saviola (46’ Duda). All. Pellegrini

CELTA DE VIGO-R. SARAGOZZA 2-1 Reti: 26’ Sapunaru (C), 37’ Lopez (R), 90’ Bermejo (C) Celta de Vigo (4-2-3-1): Varas; Johny (77’ Park), Pereira, Arceo, Lago; Insa, Oubina; Fernandez, Lopez (60’ Orellana), Dehli (84’ de Lucas); Bermejo. All. Resino Real Saragozza (4-2-3-1): Jimenez; Sapunaru, Loovens, Paredes, Minero; Pinter, Movilla (67’ Babovic); Rochina (60’ Rodriguez), Apono, Montanes (87’ Rodri); Postiga. All. Jimenez M.

liga giornata 33 - 26-29/4 R.VALLECANO-OSASUNA 2-2 Reti: 7’ Delibasic (R), 8’ Loe (O), 13’ Arribas (O), 57’ Piti (R) R.Vallecano (4-2-3-1): Martinez; Arbilla (80’ Tito), Galvez (46’ González), Figueras, Casado; Fuego, Trashorras; Bangoura (19’ Carlos), Dominguez, Piti; Delibasic. All. Jémez Osasuna (4-2-3-1): Fernandez A.; Damiá (64’ Lolo), Flano, Arribas, Nano; Copovi (74’ Punal), Loe; Cejudo, Silva, Miguel (58’ Shojaei); Nino. All. Mendilíbar

LEVANTE-CELTA DE VIGO 0-1 Reti: 20’ Fernandez (C) Levante (4-2-3-1): Navas; Lopez, Vyntra, Navarro, García; Iborra, Barkero; El Zhar (78’ Rios), Michel (46’ Simao), García (46’ Salvador); Acquafresca. All. Martinez Celta de Vigo (4-2-3-1): Varas; Johny (72’ Cabral), Pereira, Arceo, Lago; Insa (58’ Madinda), Oubina; Fernandez, Lopez (78’ Bermejo), Dehli; Aspas. All. Resino

AT. BILBAO-BARCELLONA 2-2 Reti: 27’ Susaeta (A), 67’ Messi (B), 70’ Sanchez (B), 90’ Herrera (A) At. Bilbao (3-4-3): Moreno; Iraola, Ekiza, San Josè (71’ Ramalho), Aurtenetxe (73’ Llorente); Gurpegi, Herrera; Laskurain, Muniain, Aduriz (73’ Gomez); De Marcos All. Bielsa Barcellona (4-3-3): Valdes; Alves, Piqué, Abidal (46’ Adriano), Alba; Alcantara, Song, Xavi (59’ Messi); Pedro, Fabregas, Sanchez (78’ Iniesta). All. Vilanova

AT.MADRID-REAL MADRID 1-2 Reti: 4’ Falcao (A), 15’ Juanfran (A, Aut.), 62’ Di Maria (R) At. Madrid (4-2-2-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Godin, Filipe; Suarez (73’ Rodriguez), Fernández; Garcia (71’ Adrian), Koke; Falcao, Costa D. All. Simeone Real Madrid (4-2-3-1): Lopez; Fernandez, Albiol, Pepe, Carvalho; Khedira, Essien (69’ Varane); Di Maria (76’ Modric), Kaka (66’ Alonso), Morata; Benzema. All. Mourinho

ESPANYOL-GRANADA 0-1 Reti: 37’ Nolito (G) Espanyol (4-2-3-1): Casilla; Lopez, Forlín, Moreno, Capdevila; Mata (56’ Petrov), Baena; Stuani, Verdu, Wakaso; Garcia. All. Onaindia Granada (4-2-3-1): Fernandez; Nyom, Diakhaté, Mainz, Siqueira; Iriney, Rico; Torje (75’ Ortiz), Brahimi (67’ Ighalo), Nolito; El Arabi (81’ Aranda). All. Gonzalez

MALAGA-GETAFE 2-1 Reti: 40’ Santa Cruz (M), 48’ Weligton (M), 70’ Valera (G) Malaga (4-2-3-1): Caballero; Gamez (35’ Camacho), Sanchez, Weligton, Eliseu; Demichelis, Iturra; Baptista, Isco, Morales (73’ Duda); Santa Cruz (85’ Joaquin). All. Pellegrini Getafe (4-2-3-1): Codina; Valera, Lopo, Gomez, Mane; Rodriguez, Torres (72’ Alcacer); Léon, Barrada (64’ Sarabia), Castro; Vazquez (60’ Lafita). All. Plaza

REAL VALLADOLID-SIVIGLIA 1-1 Reti: 41’ Guerra (R), 61’ Negredo (S, Rig.) R. Valladolid (4-2-3-1): Jaime; Rukavina, Rueda, Hernández, Balenziaga; Rubio, Perez; Ebert, Gonzalez, Larsson (21’ Bueno); Guerra. All. Djukic Siviglia (4-2-3-1): Palop; Coke, Fazio, Cala (59’ Moreno), Navarro; Maduro, Hervas (65’ Perotti); Rakitic, Navas, Reyes (87’ Puerto); Negredo. All. Emery

REAL SOCIEDAD-VALENCIA 4-2 Reti: 25’ Soldado (V), 34’ Martinez (R), 74’ Castro (R), 86’-92’ Agirretxe (R), 90’ Oliveira (V) R.Sociedad (4-2-3-1): Bravo; Martinez I., Martinez C., González, De la Bella; Bergara, Illarramendi (87’ Pardo); Prieto (88’ Ansotegui), Vela, Castro (75’ Zurutuza); Agirretxe. All. Montanier Valencia (4-2-3-1): Carreira; Pereira, Costa, Mathieu, Cissokho (79’ Valdez); Albelda (75’ Guardado), Parejo; Feghouli (72’ Piatti), Banega, Jonas; Soldado. All. Valverde

REAL SARAGOZZA-MAIORCA 3-2

Reti: 12’ Hemes (M), 29’ Montanes (R), 60’ Postiga (R), 83’ Arizmendi (M), 88’ Rochina (R) Real Saragozza (4-2-3-1): Jimenez; Reyes (46’ Paredes), Pinter, Soberon, Minero; Sapunaru, Apono; Rodriguez (84’ Ntsama), Montanes, Rodri (53’ Rochina); Postiga. All. Jimenez M. Maiorca (4-3-3): Aouate; Hutton, Geromel, Conceição (25’ Nunes), Lopez; Pina (74’ Victor), Tissone, Marti; Alfaro (61’ Arizmendi), dos Santo, Hemed All. Manzano

REAL BETIS-DEP. LA CORUNA 1-1 Reti: 7’ Riki (D), 49’ Molina (R) Real Betis (4-2-2-2): Adrian; Chica, Perquis (53’ Alvarez), Amaya, Pérez; Canas, Etxebarria; Campbell (63’ Carlos), Vadillo (46’ Pabon); Molina, Martin. All. Pérez M. Dep.La Coruna (4-2-3-1): Aranzubia; Pablo, Aythami, Kaka, Silvio; Aguilar, Lamas; Gama, Valeron (77’ Oliveira), Pizzi (90’ Camunas); Riki (82’ Castro). All. Vázquez

calcio2000 91 giu 2013


liga giornata 34 - 3-5/5 CELTA DE VIGO-AT. BILBAO 1-1 Reti: 43’ de Marcos (A), 83’ Aspas (C) Celta de Vigo (4-2-3-1): Varas; Johny, Pereira, Arceo, Bellvis; Madinda, Oubina; Fernandez (76’ Toni), Lopez (61’ Orellana), Dehli (68’ Bermejo); Aspas. All. Resino At. Bilbao (4-2-3-1): Moreno; Iraola, Ekiza, San Josè, Aurtenetxe; Gurpegi, Iturraspe (58’ Gomez); Laskurain, De Marcos, Muniain; Aduriz (76’ Llorente). All. Bielsa

VALENCIA-OSASUNA 4-0 Reti: 39’ Soldado (V), 44’ Costa (V), 60’ Banega (V), 90’ Oliveira (V, Rig.) Valencia (4-2-3-1): Guaita; Pereira, Costa, Mathieu (80’ Ruiz), Guardado; Parejo, Costa; Banega, Jonas, Canales (46’ Cissokho); Soldado (76’ Valdez). All. Valverde Osasuna (4-2-3-1): Fernandez A.; Oier, Flano, Arribas, Nano; Silva, Loe (56’ Shojaei); Copovi, Cejudo, Miguel; Sola (59’ Lolo-73’ Bertran). All. Mendilíbar

GRANADA-MALAGA 1-0 Reti: 29’ Ighalo (G) Granada (4-2-3-1): Fernandez; Nyom, Diakhaté, Mainz, Siqueira; Recio (73’ Iriney), Rico; Brahimi (83’ Ortiz), Nolito, El Arabi; Ighalo (61’ Aranda). All. Gonzalez Malaga (4-2-3-1): Caballero; Sanchez, Weligton, Antunes, Demichelis; Camacho, Iturra (78’ Duda); Joaquin, Isco, Morales (69’ Piazon); Baptista (58’ Santa Cruz). All. Pellegrini

MAIORCA-LEVANTE 1-1 Reti: 7’ Hemed (M), 42’ Acquafresca (L) Maiorca (4-4-2): Aouate; Hutton, Geromel, Conceição, Garcia (53’ Alfaro); Nunes, Marti, Pina, dos Santos; Victor (64’ Arizmendi-69’ Ximo), Hemed All. Manzano Levante (4-2-3-1): Navas; Lopez, Vyntra, Navarro, García (75’ Karabelas); Diop, Iborra; Rios, Barkero (28’ Michel), Valdo; Acquafresca (77’ Salvador). All. Martinez

R.SARAGOZZA-R.VALLECANO 3-0 Reti: 26’ Apono (S, Rig.), 51’ Lozano (S), 90’ Apono (S) R.Saragozza (4-2-3-1): Jimenez; Sapunaru, Loovens, Soberon, Minero; Pinter (85’ Romaric), Apono; Rodriguez (61’ Rochina), Montanes, Rodri (70’ Movilla); Postiga. All. Jimenez M. R.Vallecano (4-2-3-1): Martinez; Arbilla, Mass, Figueras, Casado (51’ González); Fuego, Trashorras (55’ Perea); Vazquez (66’ Tamudo), Carlos, Piti; Dominguez. All. Jémez

SIVIGLIA-ESPANYOL 3-0 Reti: 11’ Capdevila (E, Aut.), 19’ Coke (S), 23’ Negredo (S) Siviglia (4-2-3-1): Beto; Coke (81’ Cicinho), Fazio, Moreno, Navarro; Medel, Kondogbia (50’ Maduro); Rakitic, Navas, Perotti (62’ Stevanovic); Negredo. All. Emery Espanyol (4-2-3-1): Casilla; Lopez, Colotto, Moreno, Capdevila; Mata (61’ Baena), Forlín; Stuani, Verdu (87’ Tejera), Wakaso (81’ Alvarez); Garcia. All. Onaindia

R. MADRID-REAL VALLADOLID 4-3

DEP.LA CORUNA-AT. MADRID 0-0 Dep.La Coruna (4-2-3-1): Aranzubia; Pablo, Aythami, Castro, Ayoze; Bergantinos, Lamas; Gama, Valeron (86’ Santos), Camunas (73’ Evaldo); Riki (77’ Oliveira). All. Vázquez At. Madrid (4-2-3-1): Courtois; Juanfran, Miranda, Godin, Filipe; Suarez, Fernández; Garcia (72’ Oliver), Adrian (79’ Niguez), Rodriguez (65’ Turan); Falcao. All. Simeone

BARCELLONA-REAL BETIS 4-2 Reti: 2’ Pabon (R), 9’ Sanchez (B), 43’ Perez (R), 56’ Villa (B), 60’-71’ Messi (B) Barcellona (4-3-3): Pinto; Alves, Piqué, Adriano, Alba; Iniesta, Song (87’ Busquets), Xavi (59’ Messi); Sanchez (79’ Alcantara), Villa, Tello. All. Vilanova Real Betis (4-2-3-1): Adrian; Chica, Alvarez, Amaya, Sanchez; Pérez, Sevilla (59’ Vadillo); Pabon, Igiebor (69’ Campbell), Martin; Molina (46’ Etxebarria). All. Pérez M.

GETAFE-REAL SOCIEDAD 2-1 Reti: 4’ Vela (R), 18’ Leon (G), 39’ Barrada (G) Getafe (4-2-3-1): Moya; Valera, Fernandez F., Gomez (85’ Lopo), Mane; Fernandez B. (77’ Sarabia), Lacen; Léon, Barrada (77’ Torres), Castro; Lafita. All. Plaza R.Sociedad (4-2-3-1): Bravo; Martinez I. (83’ Estrada), Martinez C., González, De la Bella; Bergara, Pardo (67’ Castro); Vela, Zurutuza (76’ Ifran), Griezmann; Agirretxe. All. Montanier

Reti: 8’ Gonzalez (RV), 26’ Valiente (RV, Aut.), 32’-70’ Ronaldo (RM), 35’ Guerra (RV), 49’ Kaka (RM), 87’ Sastre (RV) Real Madrid (4-2-3-1): Lopez; Fernandez, Pepe, Carvalho, Coentrao; Khedira, Modric; Di Maria (68’ Alonso), Kaka (67’ Özil), Ronaldo; Benzema (71’ Higuain). All. Mourinho R. Valladolid (4-2-3-1): Jaime; Rukavina, Rueda, Hernández, Balenziaga; Rubio (70’ Sastre), Perez; Ebert, Gonzalez, Omar (55’ Bueno); Guerra (79’ Manucho). All. Djukic

bundes giornata 29 - 14-14/4 FRIBURGO-HANNOVER 3-1 Reti: 24’ Schulz (H, Aut.), 36’ Rausch (H), 44’ Kruse (F), 73’ Schmid (F) Friburgo (4-2-2-2): Baumann; Mujdza, Krmas (46’ Höhn), Fallou, Sorg; Ginter, Schuster; Schmid (90’ Guede), Caligiuri (86’ Günter); Santini (74’ Makiadi), Kruse. All. Streich Hannover (4-2-2-2): Zieler; Cherundolo, Djourou, Schulz, Pocognoli (76’ Sobiech); Stindl (63’ Pinto), Hoffmann; Konan Ya (75’ Abdellaoue), Rausch; Schlaudraff, Diouf. All. Slomka B. MONACO-NORIMBERGA 4-0 Reti: 5’ Boateng (B), 17’ Gomez (B), 24’ Rafinha (B), 56’ Shaqiri (B) Bayern Monaco (4-2-3-1): Starke; Rafinha, van Buyten, Boateng, Contento; Tymoschuk, Can; Shaqiri (71’ Højbjerg), Pizarro, Ribéry; Gomez. All. Heynkes Norimberga (4-1-4-1): Schäfer; Balitsch, Nilsson, Klose (55’ Plattenhardt), Pinola; Simons; Feulner, Kiyotake, Frantz (83’ Ildiz), Esswein; Pekhart (46’ Chandler). All. Wiesinger

92 calcio2000 giu 2013

WOLFSBURG-HOFFENHEIM 2-2 Reti: 14’ Arnold (W), 35’ Salihovic (H, Rig.), 63’ Beck (H), 86’ Naldo (W) Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio; Hasebe, Naldo, Kjær (46’ Madlung), Rodriguez; Medojevic, Polak; Vieirinha (75’ Helmes), Diego, Arnold (67’ Dost); Olic. All. Hecking Hoffenheim (4-1-2-1-2): Casteels; Beck, Delpierre, Johnson, Vestergaard; Polanski; Weis, Salihovic (69’ Rudy); Firmino (80’ Ochs); Schipplock (58’ Ludwig), Volland. All. Gisdol

MAGONZA-AMBURGO 1-2 Reti: 62’-81’ Son (A), 86’ Parker (M) Magonza (4-2-3-1): Wetklo; Pospech, Svensson (46’ Kirchhoff), Noveski, Diaz; Baumgartlinger, Soto; Risse (46’ Zimling), Ivanschitz, Müller (65’ Parker); Szalai. All. Tuchel Amburgo (4-2-2-2): Adler; Diekmeier, Westermann, Mancienne, Jansen; Arslan, Badelj; Skjelbred (83’ Rincon), Jiracek (85’ Aogo); van der Vaart (90’ Rudnevs), Son. All. Fink

SCHALKE 04-B.LEVERKUSEN 2-2 Reti: 39’ Rolfes (B), 58’ Kadlec (B), 71’ Pukki (S), 87’ Raffael (S, Rig.) Schalke 04 (4-2-3-1): Hildebrand; Uchida, Höwedes, Matip, Kolasinac; Höger, Moritz (66’ Fuchs); Draxler, Bastos (85’ Meyer), Raffael; Marica (66’ Pukki). All. Keller B.Leverkusen (4-1-2-2-1): Leno; Carvajal, Wollscheid, Toprak, Kadlec; Rolfes; Bender, Castro (83’ Hosogai); Schürrle (88’ Schwaab), Sam (71’ Hegeler); Kiessling. All. Lewandowski

G. FURTH-B.DORTMUND 1-6

F.DUSSELDORF-W. BREMA 2-2 Reti: 2’-49’ Reisinger (D), 16’ Junuzovic (W), 71’ Latka (D. Aut.) F.Dusseldorf (4-2-2-2): Giefer; Balogun, Latka, Malezas, Van den Bergh; Fink, Lambertz; Reisinger (81’ Omae), Bellinghausen; Kruse, Schahin (85’ Paurevic). All. Meier Werder Brema (4-2-3-1): Mielitz; Selassie, Prödl, Mulongoti, Pavlovic; Bargfrede, Kroos (63’ Elia); Arnautovic, Junuzovic, de Bruyne; Petersen. All. Schaaf

STOCCARDA-B.M’GLADBACH 2-0 Reti: 28’ Dominguez (B, Aut.), 34’ Gentner (S) Stoccarda (4-2-3-1): Ulreich; Sakai, Rüdiger, Niedermaier, Molinaro; Boka (85’ Kvist), Gentner; Harnik (72’ Okazaki), Maxim, Traoré; Ibisevic (80’ Macheda). All. Labbadia B.M’Gladbach (4-2-2-2): Stegen; Jantschke, Brouwers, Dominguez, Wendt; Nordtveit (12’ Xhaka), Marx (74’ Mlapa); Cigerci, Arango; Herrmann, de Jong (70’ Hanke). All. Favre

AUGSBURG-E.FRANCOFORTE 2-0 Reti: 28’-55’ Won (A) Augsburg (4-1-4-1): Manninger; Verhaegh, Callsen-Bracker, Klavan, Ostrzolek; Baier; Hahn, Moravek (87’ De Jong), Won Ji, Werner (68’ Vogt); Mölders (79’ Oehrl). All. Weinzierl E.Francoforte (4-2-3-1): Nikolov; Jung, Zambrano, Anderson, Oczipka; Schwegler, Rode; Aigner, Meier (30’ Celozzi), Inui; Lakic (46’ Matmour). All. Veh

Reti: 12’-45’ Gotze (D), 15’-34’ Gundogan (D), 28’ Blaszczykowski (D), 72’ Prib (G), 81’ Lewandowski (D) Greuther Furth (4-2-2-2): Hesl; Varga (46’ Geis), Sobiech, Kleine, Rahman (38’ Pledl); Fürstner, Petsos; Klaus, Prib; Sararer (83’ Azemi), Djurdjic. All. Kramer B. Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek, Augusto, Hummels, Grosskreutz; Sahin, Kehl (61’ Schieber); Blaszczykowski, Gündogan (68’ Leitner), Götze (46’ Bittencourt); Lewandowski. All. Klopp


statistiche campionati esteri

bundes giornata 3O - 19-21/4 B.M’GLADBACH-AUGSBURG 1-0 Reti: 27’ Deams (B) B.M’Gladbach (4-2-2-2): Stegen; Jantschke, Brouwers, Dominguez, Daems; Xhaka, Marx; Arango, Herrmann (76’ Younes); Mlapa (74’ Hrgota), Hanke (89’ de Jong). All. Favre Augsburg (4-1-4-1): Manninger; Verhaegh, Callsen-Bracker, Vogt, Ostrzolek; Baier; Hahn, Moravek (84’ Oehrl), Won Ji, Werner (31’ Reinhardt); Mölders (66’ Musona). All. Weinzierl

HANNOVER-BAYERN MONACO 1-6

AMBURGO-F.DUSSELDORF 2-1 Reti: 14’-20’ van der Vaart (A), 34’ Schahin (D) Amburgo (4-2-2-2): Adler; Diekmeier, Westermann, Mancienne, Jansen; Aogo, Badelj (69’ Rincon); Skjelbred, Jiracek; van der Vaart (90’ Rajkovic), Son (80’ Rudnevs). All. Fink F.Dusseldorf (4-2-2-2): Giefer; Levels, Latka, Malezas (86’ Ilsø), Van den Bergh; Fink, Tesche (74’ Voronin); Lambertz, Bellinghausen; Omae (17’ Schahin), Reisinger. All. Meier

E.FRANCOFORTE-SCHALKE 04 1-0 Reti: 41’ Russ (F) E.Francoforte (4-2-3-1): Nikolov; Celozzi, Zambrano, Anderson, Oczipka (54’ Djakpa); Rode, Russ; Aigner (87’ Lanig), Stendera, Inui; Matmour (83’ Lakic). All. Veh Schalke 04 (4-2-3-1): Hildebrand; Uchida, Höwedes, Matip, Kolasinac; Höger, Neustädter (64’ Jones); Bastos (71’ Barnetta), Raffael, Draxler; Marica (46’ Pukki). All. Keller

W. BREMA-WOLFSBURG 0-3 Reti: 13’ Arnold (W), 27’ Olic (W), 66’ Diego (W, Rig.) Werder Brema (4-2-3-1): Mielitz; Selassie, Prödl (33’ Petersen), Mulongoti, Papastathopoulos; Fritz, Bargfrede (59’ Yildirim); Junuzovic, de Bruyne, Hunt; Arnautovic. All. Schaaf Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio; Hasebe, Naldo, Kjær (55’ Knoche), Rodriguez; Träsch, Polak (80’ Medojevic); Vieirinha, Diego, Arnold (78’ Schäfer); Olic. All. Hecking

STOCCARDA-FRIBURGO 2-1 Reti: 33’ Gentner (S), 42’ Ibisevic (S), 88’ Santini (F) Stoccarda (4-2-3-1): Ulreich; Sakai, Rüdiger, Niedermaier, Molinaro; Boka, Gentner; Harnik, Maxim (83’ Hajnal), Traoré (88’ Okazaki); Ibisevic (81’ Macheda). All. Labbadia Friburgo (4-2-2-2): Baumann; Mujdza, Krmas (48’ Höhn), Fallou, Günter; Ginter, Schuster (57’ Flum); Kruse, Schmid; Guede (63’ Santini), Makiadi. All. Streich

NORIMBERGA-G. FURTH 0-1 Reti: 27’ Geis (G) Norimberga (4-1-4-1): Schäfer; Balitsch, Nilsson, Klose (45’ Dabanli), Plattenhardt; Simons (75’ Frantz); Chandler (46’ Mak), Feulner, Kiyotake, Esswein; Pekhart. All. Wiesinger Greuther Furth (4-2-3-1): Hesl; Nehrig (61’ Zimmermann), Kleine, Mavraj, Rahman; Geis, Fürstner; Klaus, Prib; Park (61’ Azemi), Djurdjic (83’ Sobiech). All. Kramer

Reti: 16’ Stindl (H, Aut.), 23’ Ribery (B), 40’-62’ Gomez (B), 71’-86’ Pizarro (B), 84 Hoffmann (H) Hannover (4-2-2-2): Zieler; Cherundolo (66’ Sakai), Djourou, Schulz, Pander; Pinto (46’ Konan Ya), Hoffmann; Stindl, Rausch; Schlaudraff, Diouf (79’ Abdellaoue). All. Slomka Bayern Monaco (4-2-2-2): Neuer; Rafinha, van Buyten, Boateng, Alaba; Tymoschuk, Gustavo; Müller (46’ Robben), Pizarro, Ribéry (46’ Shaqiri); Gomez (63’ Can). All. Heynkes

B.DORTMUND-MAGONZA 2-0 Reti: 1’ Reus (D), 87’ Lewandowski (D) B. Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek, Subotic, Hummels, Schmelzer, Gündogan, Sahin; Blaszczykowski (62’ Grosskreutz), Götze (73’ Schieber), Reus (86’ Leitner); Lewandowski. All. Klopp Magonza (4-1-4-1): Wetklo; Pospech, Svensson, Noveski, Bell; Baumgartlinger; Risse (57’ Szalai), Zimling, Malli, Rukavytsya (81’ Caligiuri); Parker (71’ Müller). All. Tuchel

B.LEVERKUSEN-HOFFENHEIM 5-0 Reti: 16’ Kiessling (B), 32’-69’ Schurrle (B), 65’ Kiessling (B), 79’ Reinartz (B) B.Leverkusen (4-1-2-2-1): Leno; Carvajal (82’ Friedrich), Wollscheid, Schwaab, Kadlec; Reinartz; Bender (46’ Hegeler), Rolfes; Schürrle, Sam; Kiessling (76’ Milik). All. Lewandowski Hoffenheim (4-1-2-1-2): Casteels; Beck, Delpierre, Johnson, Vestergaard; Polanski; Rudy (66’ Ludwig), Salihovic; Firmino (46’ Joselu); Schipplock (29’ Ochs), Volland. All. Gisdol

GREUTHER FURTH-HANNOVER 2-3 Reti: 36’ Abdellaoue (H), 41’-83’ Djurdjic (G), 71’ Hoffman (H), 87’ Pinto (H) Greuther Furth (4-1-2-2-1): Hesl; Nehrig, Sobiech (46’ Kleine), Mavraj, Rahman; Geis; Fürstner (79’ Nöthe), Prib; Klaus, Park (66’ Pledl); Djurdjic. All. Kramer Hannover (4-2-2-2): Zieler; Sakai, Haggui, Hoffmann, Pocognoli; Schmiedebach (88’ Eggimann), Pinto; Konan Ya (70’ Schlaudraff), Rausch; Diouf, Abdellaoue (79’ Chahed). All. Slomka

WOLFSBURG-B.M’GLADBACH 3-1 Reti: 34’ Arnold (W), 52’ Mlapa (B), 61’ Olic (W), 75’ Diego (W) Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio; Hasebe, Naldo, Knoche, Rodriguez; Träsch (81’ Medojevic), Polak; Vieirinha, Diego, Arnold (90’ Schäfer); Olic (78’ Dost). All. Hecking B.M’Gladbach (4-2-2-2): Stegen; Jantschke, Brouwers, Dominguez, Daems; Xhaka, Nordtveit; Arango, Herrmann (76’ Younes); Mlapa (74’ Hrgota), Hanke (77’ de Jong). All. Favre

HOFFENHEIM-NORIMBERGA 2-1 Reti: 11’ Weis (H), 19’ Salihovic (H), 58’ Simons (N, Rig.) Hoffenheim (4-2-3-1): Casteels; Beck, Abraham, Vestergaard, Thesker (67’ Schorr); Weis, Rudy; Volland, Salihovic (88’ Ludwig), Johnson; Firmino (70’ Joselu). All. Gisdol Norimberga (4-2-3-1): Schäfer; Chandler, Simons, Dabanli (84’ Pekhart), Plattenhardt; Balitsch, Feulner (46’ Stark); Kiyotake, Esswein, Frantz; Polter (67’ Kanazaki). All. Wiesinger

BAYERN MONACO-FRIBURGO 1-0 Reti: 35’ Shaqiri (B) Bayern Monaco (4-2-3-1): Starke; Rafinha, van Buyten, Boateng, Contento; Tymoschuk (84’ Martinez), Gustavo; Shaqiri, Pizarro, Can (74’ Ribéry); Mandzukic (74’ Gomez). All. Heynkes Friburgo (4-2-2-2): Baumann; Mujdza, Höhn, Fallou, Sorg; Ginter, Makiadi; Schmid, Caligiuri; Kruse, Flum (64’ Santini). All. Streich

AUGSBURG-STOCCARDA 3-0 Reti: 61’ Molders (A), 83’ de Jong (A), 86’ Won Ji (A) Augsburg (4-1-4-1): Manninger; Verhaegh, Callsen-Bracker, Klavan, Ostrzolek; Baier; Hahn, Moravek (84’ Reinhardt), Won Ji, Werner (81’ De Jong); Mölders (89’ Oehrl). All. Weinzierl Stoccarda (4-2-3-1): Ulreich; Sakai, Rüdiger, Niedermaier, Molinaro; Gentner, Boka; Harnik, Maxim (67’ Macheda), Traoré (71’ Okazaki); Ibisevic. All. Labbadia

F.DUSSELDORF-B.DORTMUND 1-2 Reti: 20’ Sahin (D), 70’ Blaszczykowski (D), 88’ Bodzek (F) F.Dusseldorf (4-2-2-2): Giefer; Balogun, Latka, Malezas, Van den Bergh; Bodzek, Lambertz; Kruse, Bellinghausen; Ilsø (64’ Reisinger), Schahin. All. Meier B. Dortmund (4-2-3-1): Langerak; Kirch, Augusto, Hummels, Grosskreutz; Kehl, Sahin; Hofmann (79’ Reus), Leitner (69’ Lewandowski), Bittencourt (69’ Blaszczykowski); Schieber. All. Klopp

MAGONZA-E.FRANCOFORTE 0-0 Magonza (4-2-2-2): Wetklo; Pospech, Svensson, Noveski, Zabavnik (66’ Ede); Baumgartlinger, Soto (46’ Zimling); Müller, Caligiuri (85’ Bell); Parker, Ivanschitz. All. Tuchel E.Francoforte (4-2-2-2): Nikolov; Celozzi, Russ, Anderson, Djakpa; Rode, Jung; Aigner (64’ Lakic), Inui (64’ Occean); Stendera (80’ Lanig), Meier. All. Veh

SCHALKE 04-AMBURGO 4-1 Reti: 5’ Jansen (A), 10’ Bastos (S), 21’-58’-66’ Huntelaar (S) Schalke 04 (4-2-3-1): Hildebrand; Uchida, Höwedes, Matip, Kolasinac; Jones (80’ Moritz), Neustädter; Bastos (78’ Fuchs), Raffael, Draxler; Huntelaar (87’ Pukki). All. Keller Amburgo (4-2-2-2): Adler; Sala, Westermann, Mancienne, Jansen; Arslan, Aogo; Skjelbred (63’ Rudnevs), Jiracek; van der Vaart (69’ Rincon), Son. All. Fink

bundes giornata 31 - 26-28/4 B.LEVERKUSEN-W. BREMA 1-0 Reti: 35’ Kiessling (B) B.Leverkusen (4-1-2-2-1): Leno; Carvajal, Wollscheid, Toprak, Kadlec; Reinartz; Bender, Rolfes; Schürrle (86’ Hegeler), Sam (65’ Castro); Kiessling (90’ Boenisch). All. Lewandowski Werder Brema (4-2-3-1): Mielitz; Fritz, Prödl, Papastathopoulos, Ignjovski; Bargfrede, Kroos (68’ Wurtz); Yildirim (75’ Akpala), Junuzovic (86’ Schmitz), Hunt; Petersen. All. Schaaf

bundes giornata 32 - 3-5/5 B.M’GLADBACH-SCHALKE 04 0-1 Reti: 82’ Draxler (S) B.M’Gladbach (4-2-2-2): Stegen; Jantschke, Stranzl, Dominguez, Daems; Xhaka, Marx (84’ Younes); Arango, Herrmann; Mlapa (69’ Hrgota), Hanke (74’ de Jong). All. Favre Schalke 04 (4-2-3-1): Hildebrand; Uchida (46’ Höger), Höwedes, Matip, Kolasinac; Neustädter, Jones; Bastos (85’ Meyer), Raffael (86’ Fuchs), Draxler; Huntelaar. All. Keller E.FRANCOFORTE-F.DUSSELDORF 3-1 Reti: 30’ Meier (F), 50’ Lakic (F), 78’ Schahin (D), 87’ Meier (F) E.Francoforte (4-2-3-1): Nikolov; Jung (49’ Celozzi), Zambrano, Anderson, Oczipka; Rode, Russ; Aigner (89’ Djakpa), Meier, Inui (68’ Stendera); Lakic. All. Veh F.Dusseldorf (4-2-2-2): Giefer; Levels, Langeneke, Malezas, Juanan; Bodzek (82’ Tesche), Fink (59’ Lambertz); Reisinger (58’ Schahin), Bellinghausen; Omae, Kruse. All. Meier

W. BREMA-HOFFENHEIM 2-2

Reti: 2’ Hunt (W, Rig.), 27’ de Bruyne (W), 85’-90’ Schipplock (H) Werder Brema (4-2-3-1): Mielitz; Fritz (74’ Selassie), Prödl, Papastathopoulos, Ignjovski (82’ Schmitz); Bargfrede, Kroos (85’ Mulongoti); Junuzovic, Hunt, Yildirim; Petersen. All. Schaaf Hoffenheim (4-1-2-2-1): Casteels; Beck, Abraham, Vestergaard, Thesker; Rudy (66’ Schipplock); Weis (76’ de Camargo), Salihovic; Volland, Johnson (46’ Ludwig); Firmino. All. Gisdol

STOCCARDA-G. FURTH 0-2 Reti: 52’ Sakai (S, Aut.), 89’ Azemi (G) Stoccarda (4-2-2-2): Ulreich; Sakai, Rüdiger, Lopes, Molinaro; Boka (77’ Holzhauser), Gentner; Maxim, Traoré; Okazaki (67’ Macheda), Harnik. All. Labbadia Greuther Furth (4-1-2-2-1): Hesl; Nehrig, Sobiech, Mavraj, Rahman; Geis (46’ Petsos); Fürstner, Prib; Klaus (80’ Azemi), Pledl (34’ Zimmermann); Djurdjic. All. Kramer

NORIMBERGA-B.LEVERKUSEN 0-2 Reti: 27’ Toprak (B), 62’ Kiessling (B) Norimberga (4-2-3-1): Schäfer; Balitsch, Nilsson, Klose, Plattenhardt; Stark (78’ Feulner), Simons; Mak, Kiyotake, Frantz (78’ Mendler); Esswein (65’ Pekhart). All. Wiesinger B.Leverkusen (4-1-2-2-1): Leno; Carvajal, Wollscheid, Toprak, Boenisch; Reinartz; Castro (63’ Bender), Rolfes; Schürrle (72’ Hegeler), Sam (84’ Schwaab); Kiessling. All. Lewandowski

HANNOVER-MAGONZA 2-2 Reti: 25’-79’ Muller (M), 37’ Solbiech (H), 70’ Diouf (H) Hannover (4-2-2-2): Zieler; Sakai, Haggui, Schulz, Pocognoli; Pinto, Hoffmann; Stindl, Schlaudraff (63’ Konan Ya); Diouf (90’ Chahed), Abdellaoue (35’ Sobiech). All. Slomka Magonza (4-1-2-1-2): Wetklo; Pospech, Svensson, Noveski, Zabavnik; Baumgartlinger; Zimling, Caligiuri (76’ Soto); Malli (71’ Risse); Müller, Rukavytsya (54’ Parker). All. Tuchel

B.DORTMUND-B. MONACO 1-1 Reti: 11’ Grosskreutz (D), 23’ Gomez (B) B. Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Grosskreutz, Subotic, Augusto, Schmelzer; Kehl (71’ Reus), Sahin; Blaszczykowski (84’ Bender), Gündogan (14’ Leitner), Schieber; Lewandowski. All. Klopp Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Rafinha, van Buyten, Boateng, Contento; Tymoschuk, Gustavo; Shaqiri, Pizarro (76’ Müller), Alaba (90’ Højbjerg); Gomez (67’ Can). All. Heynkes

FRIBURGO-AUGSBURG 2-0 Reti: 30’ Makiadi (F), 61’ Schmid (F) Friburgo (4-2-2-2): Baumann; Mujdza, Höhn, Fallou (46’ Ginter), Sorg; Schuster (81’ Flum), Makiadi; Schmid, Caligiuri; Rosenthal (77’ Santini), Kruse. All. Streich Augsburg (4-1-4-1): Manninger; Verhaegh, Callsen-Bracker, Klavan, De Jong; Baier; Hahn (77’ Musona), Moravek, Won Ji, Werner (62’ Oehrl); Mölders (82’ Hain). All. Weinzierl

AMBURGO-WOLFSBURG 1-1 Reti: 45’ Westermann (A), 65’ Hasebe (W) Amburgo (4-2-2-2): Drobny; Diekmeier, Westermann, Rajkovic, Lam (88’ Bruma); Badelj, Rincon (78’ Ilicevic); Son, Jiracek (84’ Beister); van der Vaart, Rudnevs. All. Fink Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio; Hasebe, Naldo, Knoche, Rodriguez; Medojevic, Polak; Vieirinha (85’ Schäfer), Diego, Arnold (64’ Perisic); Olic (65’ Dost). All. Hecking

calcio2000 93 giu 2013


OLANDA ClaSSIFICa AjAx PSV EindhoVEn FEyEnoord VitESSE UtrEcht twEntE GroninGEn hEErEnVEEn dEn hAAG AZ AlkmAAr hErAclES nAc BrEdA nEc nijmEGEn ZwollE rkc wAAlwijk rodA VVV VEnlo willEm ii

33ª giornata Pt. 73 69 66 64 60 59 43 42 40 39 38 38 37 36 34 30 25 20

BELgiO

G 33 33 33 33 33 33 33 33 33 33 33 33 33 33 33 33 33 33

V 21 22 20 19 18 16 12 11 9 10 9 10 10 9 8 6 5 4

N 10 3 6 7 6 11 7 9 13 9 11 8 7 9 10 12 10 8

P 2 8 7 7 9 6 14 13 11 14 13 15 16 15 15 15 18 21

Gf 81 102 63 67 52 57 36 50 47 56 58 40 43 38 37 50 32 31

Stagione regolare

ClaSSIFICa Pt. G V N P AndErlEcht 67 30 20 7 3 ZUltE wArEGEm 63 30 19 6 5 rAcinG GEnk 55 30 15 10 5 clUB BrUGGE 54 30 15 9 6 lokErEn 51 30 14 9 7 StAndArd liEGi 50 30 15 5 10 monS 44 30 13 5 12 mEchElEn 41 30 12 5 13 kortrijk 39 30 11 6 13 o.h. lEUVEn 36 30 8 12 10 AA GEnt 34 30 8 10 12 chArlEroi 34 30 10 4 16 BEVErEn 30 30 7 9 14 liErSE 26 30 5 11 14 GErminAl BEErSchot 23 30 6 5 19 cErclE BrUGGE 14 30 3 5 22 Playoff CamPionato ClaSSIFICa Pt. G V N P AndErlEcht (34) 42 7 2 2 3 2 clUB BrUGGE (27) 40 7 4 1 ZUltE wArEGEm (32) 40 7 2 2 3 rAcinG GEnk (28) 39 7 3 2 2 StAndArd liEGi (25) 38 7 4 1 2 lokErEn (26) 31 7 1 2 4 Playoff euroPa league girone a ClaSSIFICa Pt. G V N P AA GEnt 14 6 4 2 0 monS 10 6 3 1 2 kortrijk 5 6 1 2 3 liErSE 4 6 1 1 4 Playoff euroPa league girone B ClaSSIFICa Pt. G V N P o.h. lEUVEn 10 6 3 1 2 mEchElEn 10 6 3 1 2 chArlEroi 7 6 1 4 1 BEVErEn 5 6 1 2 3 Playoff retroCeSSione ClaSSIFICa Pt. G V N P cErclE BrUGGE 9 4 3 0 1 GErminAl BEErSchot (3) 6 4 1 0 3 fra parentesi, i punti di bonus ad inizio playoff (regola del campionato)

SCARPA D’ORO

Gs 31 40 38 41 40 32 51 62 59 52 68 55 64 53 47 69 62 76

Gf Gs 69 27 49 29 63 40 66 43 53 38 54 33 48 53 44 42 31 30 46 51 33 40 30 49 28 49 28 53 31 61 30 65 7ª giornata Gf Gs 9 7 14 10 11 15 9 8 11 9 8 13 6ª giornata Gf Gs 9 3 7 8 4 6 5 8 6ª giornata Gf Gs 9 8 8 7 5 3 3 7 4ª giornata Gf Gs 5 3 3 5

aggiornata al

6 aPrile

CalCiatore CamPionato gol CoeffiCiente Punti messi (Barcellona) Spagna 43 2 86 cristiano ronaldo (real madrid) Spagna 29 2 58 martinez (Porto) Portogallo 23 2 46 Falcao (Atletico madrid) Spagna 22 2 44 cavani (napoli) italia 22 2 44 Suarez (liverpool) inghilterra 22 2 44 La scarpa d’oro viene assegnata al calciatore che ha messo a segno il maggior numero di reti nei campionati europei. Il punteggio si calcola moltiplicando le reti per il coefficiente di difficoltà del campionato disputato

94 calcio2000 giu 2013

TuRCHiA ClaSSIFICa GAlAtASArAy FEnErBAhçE BESiktAS BUrSASPor kASimPASA AntAlyASPor ESkiSEhirSPor GEnçlErBirliGi kAySEriSPor GAZiAntEPSPor SiVASSPor kArABükSPor trABZonSPor BüyükSEhir ElAZiGSPor AkhiSAr ordUSPor mErSin i.y.

28ª giornata Pt. 56 52 46 43 43 40 39 39 39 36 35 34 34 33 32 29 29 21

G 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28

V 16 15 12 11 12 12 9 9 11 9 10 9 9 8 7 7 6 4

N 8 7 10 10 7 4 12 12 6 9 5 7 7 9 11 8 11 9

P 4 6 6 7 9 12 7 7 11 10 13 12 12 11 10 13 11 15

gRECiA ClaSSIFICa olymPiAkoS PAok SAlonicco AStErAS triPoliS AtromitoS PAS GiAnninA xAnthi PAnAthinAikoS (-2) PAnionioS lEVAdiAkoS PlAtAniAS oFi crEtA AEk AtEnE PAnthrAkikoS VEriA AriS SAlonicco kErkyrA

Pt. 73 56 53 42 41 38 36 35 34 33 31 30 30 30 29 20

G 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28 28

V 23 16 16 10 11 10 9 11 9 9 8 8 8 7 6 4

N 4 8 5 12 8 8 11 2 7 6 7 6 6 9 11 8

P 1 4 7 6 9 10 8 15 12 13 13 14 14 12 11 16

Gf 61 43 38 23 27 25 28 31 21 27 30 21 25 23 27 15

Gs 14 19 19 20 22 23 27 37 32 37 42 32 32 32 39 38

25ª giornata Pt. 63 47 45 45 44 40 37 36 34 31 28 28 25 24 24 22 20 17

G 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25

V 20 14 12 13 13 11 10 9 9 8 7 7 6 6 4 6 4 3

N 3 5 9 6 5 7 7 9 7 7 9 7 7 6 12 4 8 8

P 2 6 4 6 7 7 8 7 9 10 9 11 12 13 9 15 13 14

SViZZERA ClaSSIFICa BASilEA GrASShoPPErS SAn GAllo Sion Fc ZUriGo yoUnG BoyS thUn loSAnnA lUcErnA SErVEttE

Gs 30 30 42 36 31 43 34 39 40 44 38 45 33 36 42 38 39 45

28ª giornata

ROMANiA ClaSSIFICa StEAUA BUcArESt AStrA PloiESti PEtrolUl PloiESti dinAmo BUcArESt PAndUrii VASlUi rAPid BUcArESt cFr clUj BrASoV GAZ mEtAn otElUl GAlAti (-2) UniVErSitAtEA clUj concordiA cEAhlAUl ViitorUl cSmS iASi cFr crAioVA GloriA BiStritA

Gf 54 49 54 43 42 43 42 41 39 34 32 36 30 35 25 24 33 29

Gf 59 48 36 38 37 35 25 39 31 27 27 23 21 29 28 24 23 18

Gs 20 24 21 26 33 26 23 28 34 34 31 37 38 43 37 36 33 44

26ª giornata Pt. 53 52 44 40 33 32 30 26 22 20

G 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26

V 15 15 12 11 9 8 8 6 4 4

N 8 7 8 7 6 8 6 8 10 8

P 3 4 6 8 11 10 12 12 12 14

Gf 48 33 34 32 38 33 29 21 23 21

Gs 21 21 22 33 35 34 36 32 39 39


CAMPIONATI ESTERI/EuROPA PORTOgALLO ClaSSIFICa BEnFicA Porto PAçoS FErrEirA BrAGA EStoril mArítimo rio AVE SPortinG liSBonA VitóriA GUimArãES nAcionAl FUnchAl VitóriA SEtúBAl Gil VicEntE AcAdémicA morEirEnSE olhAnEnSE BEirA mAr

25ª giornata Pt. 67 63 46 43 35 34 33 33 33 31 23 22 21 21 21 17

G 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25 25

V 21 19 12 13 10 8 9 8 9 8 6 5 4 4 4 3

N 4 6 10 4 5 10 6 9 6 7 5 7 9 9 9 8

P 0 0 3 8 10 7 10 8 10 10 14 13 12 12 12 14

RuSSiA ClaSSIFICa cSkA moScA ZEnit AnZhi rUBin dinAmo moScA kUBAn SPArtAk moScA krASnodAr tErEk lokomotiV moScA AmkAr roStoV VolGA n.n. kryliA SoVEtoV mordoViA AlAniA

Pt. 55 47 43 39 38 38 37 35 34 33 24 24 21 17 16 13

G 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23

V 18 14 12 12 12 11 11 10 10 9 6 6 5 4 4 2

N 1 5 7 3 2 5 4 5 4 6 6 6 6 5 4 7

P 4 4 4 8 9 7 8 8 9 8 11 11 12 14 15 14

Gf 42 41 35 29 32 37 40 39 25 28 27 22 22 19 22 19

Gs 17 21 25 19 27 24 34 29 34 25 36 28 36 42 42 40

23ª giornata Pt. 66 49 47 45 37 33 32 30 30 28 25 24 24 23 15 5

G 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23 23

V 22 15 15 13 11 9 9 8 8 8 6 6 6 6 3 0

N 0 4 2 6 4 6 5 6 6 4 7 6 6 5 6 5

P 1 4 6 4 8 8 9 9 9 11 10 11 11 12 14 18

CROAZiA ClaSSIFICa dinAmo ZAGABriA rijEkA hAjdUk SPAlAto lokomotiVA rnk SPAlAto SlAVEn BElUPo iStrA 1961 oSijEk ZAdAr ciBAliA intEr ZAPrESic nk ZAGABriA

Gs 15 12 23 37 32 37 37 31 41 43 49 45 41 40 37 45

23ª giornata

uCRAiNA ClaSSIFICa ShAkhtAr mEtAliSt dynAmo kyEV dniPro chornomorEtS mEtAlUrh donEtSk kryVBAS illichiVEtS ZoryA tAVriyA ArSEnAl kyEV VorSklA nAFtohAZ Volyn kArPAty hoVEriA m. ZAPoriZhZhyA

Gf 68 58 36 53 39 29 29 29 29 36 28 26 29 25 24 27

Gf 64 43 41 40 25 35 26 24 25 18 21 20 21 28 22 6

Gs 12 19 18 18 26 29 32 20 30 29 34 26 34 37 44 51

23ª giornata Pt. 58 46 44 43 42 34 30 30 27 26 23 22

G 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26

V 18 13 12 12 12 9 7 6 7 7 4 6

N 4 7 8 7 6 7 9 12 6 5 11 4

P 4 6 6 7 8 10 10 8 13 14 11 16

Gf 57 36 38 42 38 31 28 21 28 22 28 23

Gs 18 30 22 33 28 37 29 25 50 35 35 50

SVEZiA ClaSSIFICa GötEBorG norrköPinG hElSinGBorG mAlmö kAlmAr GEFlE ElFSBorG Aik SolnA öStEr hAlmStAd häckEn BrommAPojkArnA SyriAnSkA mjällBy djUrGårdEn åtVidABErG

2ª giornata Pt. 6 6 4 4 4 3 2 2 2 2 1 1 1 0 0 0

G 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 1 2

V 2 2 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

N 0 0 1 1 1 0 2 2 2 2 1 1 1 0 0 0

P 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 1 1 1 1 2

NORVEgiA ClaSSIFICa AAlESUnd roSEnBorG VikinG BrAnn tromSø SArPSBorG StrømSGodSEt lillEStrøm StArt VålErEnGA odd GrEnlAnd hønEFoSS Fk hAUGESUnd SoGndAl SAndnES UlF moldE

Pt. 9 9 6 6 5 5 4 4 4 3 3 3 1 1 1 0

G 3 3 3 3 3 3 3 3 2 3 3 3 2 3 3 3

V 3 3 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0

N 0 0 0 0 2 2 1 1 1 0 0 0 1 1 1 0

P 0 0 1 1 0 0 1 1 0 2 2 2 1 2 2 3

Gf 8 9 4 4 6 5 3 4 5 2 3 7 1 2 1 2

Gs 3 0 3 5 5 4 3 4 4 5 3 7 4 7 4 5

26ª giornata Pt. 58 51 44 38 37 33 32 31 27 27 24 24

G 26 26 26 26 26 26 25 26 26 26 26 25

V 17 15 13 11 10 9 8 7 6 6 7 7

N 7 6 5 5 7 6 8 10 9 9 3 3

P 2 5 8 10 9 11 9 9 11 11 16 15

SERBiA ClaSSIFICa PArtiZAn BElGrAdo StEllA roSSA VojVodinA jAGodinA SloBodA rAd rAdnicki niS oFk BElGrAdo SPArtAk SUBoticA jAVor BSk BElGrAdo noVi PAZAr donji SrEm hAjdUk kUlA rAdnicki k. SmEdErEVo

Gs 0 2 1 2 0 2 3 2 3 2 3 4 3 2 3 4

3ª giornata

DANiMARCA ClaSSIFICa Fc coPEnhAGEn nordSjAEllAnd rAndErS AAB oB odEnSE AGF ArhUS ESBjErG midtjyllAnd BrøndBy horSEnS SilkEBorG SøndErjySkE

Gf 5 4 4 4 3 2 3 2 3 2 0 2 0 1 0 1

Gf 57 49 32 40 41 42 23 35 29 24 27 34

Gs 25 25 32 33 35 41 25 39 38 38 54 48

3ª giornata Pt. 51 47 44 39 31 31 30 29 28 28 25 23 23 21 20 9

G 22 22 22 22 22 21 22 22 21 22 22 22 22 22 22 22

V 16 15 12 12 7 8 8 8 7 8 7 5 6 5 4 1

N 3 2 8 3 10 7 6 5 7 4 4 8 5 6 8 6

P 3 5 2 7 5 6 8 9 7 10 11 9 11 11 10 15

Gf 56 44 26 25 26 23 22 23 28 30 23 21 19 26 19 9

Gs 15 26 14 17 27 18 30 25 24 24 45 30 27 31 30 37

calcio2000 95 giu 2013


chAmPiOns LEAGUE QUARTi di FinALE – ritorno BORUssiA D.-Málaga 3-2 anData 0-0

galatasaray-REAL mAdRid 3-2 anData 0-3

BARcELLOnA-Paris s.g. 1-1 anData 2-2

Juventus-BAyERn mOnAcO 0-2 anData 0-2

Data: 9-04-2013 – Ore: 20.45 BORUSSIA D. (4-2-3-1): Weidenfeller 6,5; Piszczek 5,5, Subotic 5, Felipe Santana 7, Schmelzer 6; Gündogan 6 (41’ st Hummels ng), Bender 5,5 (27’ st Sahin 6); Blaszczykowski 5 (27’ st Schieber 6), Götze 5,5, Reus 7,5; Lewandowski 6,5. Allenatore: Klopp 6,5. MÁLAGA (4-4-2): Caballero 7,5; Jesús 6, Sergio Sánchez 6, Demichelis 7, Antunes 6; Duda 6 (29’ st Eliseu 6,5), Toulalan 6,5, Camacho 6,5, Isco 6,5; Júlio Baptista 6,5 (38’ st Santa Cruz ng), Joaquin 7,5 (42’ st Portillo ng). Allenatore: Pellegrini 6,5. ARBItRO: Thomson (Scozia) 4. RetI: 25’ pt Joaquin (M), 40’ Lewandowski (B); 37’ st Eliseu (M), 46’ Reus (B), 47’ Felipe Santana (B). RecUpeRO: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). AMMOnItI: Schmelzer, Bender (B); Jesús, Demichelis, Toulalan (M).

Data: 9-04-2013 – Ore: 20.45 GALAtASARAY (4-3-1-2): Muslera 5,5; Eboué 6,5 (35’ st Elmander ng), Gökhan 6, Semih 5,5, Riera 6; Altintop 5 (1’ st Amrabat 6,5), Felipe Melo 6, Selçuk 7; Sneijder 7; Drogba 6,5, Umut 5,5 (18’ st Sabri 6). Allenatore: Terim 7. ReAL MADRID (4-2-3-1): Diego López 5,5; Essien 6 (31’ pt Arbeloa 4,5), Varane 5, Pepe 5,5, Coentrao 5,5; Khedira 5,5, Modric 6; Di María 5,5, Özil 5,5 (36’ st Albiol ng), Ronaldo 7; Higuaín 5,5 (28’ st Benzema 6). Allenatore: Mourinho 5,5. ARBItRO: Lannoy (Francia) 6,5. RetI: 8’ pt Ronaldo (R); 12’ st Eboué (G), 26’ Sneijder (G), 37’ Drogba (G), 47’ Ronaldo (R). RecUpeRO: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). AMMOnItI: Eboué, Amrabat, Sneijder (G); Arbeloa (R). eSpULSI: 45’ st Arbeloa (R).

Data: 10-04-2013 – Ore: 20.45 BARceLLOnA (4-3-3): Víctor Valdés 7; Dani Alves 5,5, Piqué 5,5, Adriano 5,5 (17’ st Bartra 6), Jordi Alba 6,5; Xavi 6, Busquets 6, Iniesta 6,5; Villa 6,5 (39’ st Song ng), Fàbregas 5 (17’ st Messi 7), Pedro 6,5. Allenatore: Vilanova 6,5. pARIS S.G. (4-4-2): Sirigu 6,5; Jallet 6,5 (43’ st Van der Wiel ng), Alex 5,5, Thiago Silva 6, Maxwell 5,5; Lucas 6,5, Verratti 6 (38’ st Beckham ng), Motta 6, Pastore 6,5; Ibrahimovic 6,5, Lavezzi 6 (36’ st Gameiro ng). Allenatore: Ancelotti 6. ARBItRO: Kuipers (Olanda) 6. RetI: 5’ st Pastore (P), 26’ Messi (B). RecUpeRO: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). AMMOnItI: Adriano (B); Thiago Silva, Beckham, Lavezzi (P).

Data: 10-04-2013 – Ore: 20.45 JUVentUS (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6, Bonucci 6, Chiellini 6; Padoin 5,5 (24’ st Isla ng), Pogba 6,5, Pirlo 5,5, Marchisio 5,5 (33’ st Giaccherini ng), Asamoah 5,5; Quagliarella 5,5 (21’ st Matri ng), Vucinic 5. Allenatore: Conte 6. BAYeRn MOnAcO (4-2-3-1): Neuer 6,5; Lahm 6, Van Buyten 6 (35’ pt Boateng 6), Dante 6, Alaba 6,5; Schweinsteiger 7, Javi Martinez 6,5; Robben 6,5, Müller 6, Ribery 6 (35’ st Luis Gustavo ng); Mandzukic 7 (38’ st Pizarro ng). Allenatore: Heynckes 7. ARBItRO: Velasco Carballo (Spagna) 6. RetI: 19’ st Mandzukic, 46’ Pizarro. RecUpeRO: 4 minuti (2’ pt + 2’ st). AMMOnItI: Bonucci (J); Mandzukic (B).

sEmiFinALi BORUssiA d.-real MaDriD 4-1

real MaDriD-BORUssiA d. 2-0

BAyERn mOnAcO-Barcellona 4-0

Barcellona-BAyERn mOnAcO

Data: 24-04-2013 – Ore: 20.45 BORUSSIA D. (4-2-3-1): Weidenfeller 7,5; Piszczek 7 (38’ st Grosskreutz ng), Subotic 8, Hummels 5,5, Schmelzer 7; Gündogan 7,5 (45’ st Schieber ng), Bender 7; Kuba 7,5 (37’ st Kehl 6), Götze 7,5, Reus 8; Lewandowski 9. Allenatore: Klopp 8. ReAL MADRID (4-2-3-1): Diego López 5,5; Sergio Ramos 5, Varane 5, Pepe 4,5, Coentrao 5; Khedira 6, Xabi Alonso 5 (35’ st Kakà ng); Özil 5, Modric 4,5 (23’ st Di Maria 5), Ronaldo 6; Higuain 5,5 (23’ st Benzema 5). Allenatore: Mourinho 5. ARBItRO: Kuipers (Olanda) 5. RetI: 8’ pt Lewandowski (B), 43’ Ronaldo (R); 5’, 10’ e 21’ st rig. Lewandowski (B). RecUpeRO: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). AMMOnItI: Lewandowski (B); Sergio Ramos, Khedira, Özil (R).

Data: 30-04-2013 – Ore: 20.45 ReAL MADRID (4-2-3-1): Diego López 7; Essien 5,5, Varane 6, Sergio Ramos 7, Coentrao 5,5 (12’ st Kaká 6); Modric 6,5, Xabi Alonso 5,5 (22’ st Khedira 6,5); Di María 6, Özil 6, Ronaldo 5,5; Higuaín 5 (12’ st Benzema 7). Allenatore: Mourinho 6,5. BORUSSIA D. (4-2-3-1): Weidenfeller 7; Piszczek 6,5, Subotic 5,5, Hummels 6,5, Schmelzer 6; Gündogan 7, Bender 6,5 (46’ st Felipe Santana ng); Götze ng (14’ st Grosskreutz 6,5), Reus 7, Kuba 6; Lewandowski 5,5 (41’ st Kehl ng). Allenatore: Klopp 7. ARBItRO: Webb (Inghilterra) 6. RetI: 38’ st Benzema, 43’ Sergio Ramos. RecUpeRO: 7 minuti (2’ pt + 5’ st). AMMOnItI: Sergio Ramos, Coentrao, Khedira, Higuaín (R); Weidenfeller, Gündogan, Bender (B).

Data: 23-04-2013 – Ore: 20.45 BAYeRn MOnAcO (4-2-3-1): Neuer 6,5; Lahm 7, Boateng 6,5, Dante 7, Alaba 6,5; Javi Martinez 7, Schweinsteiger 7,5; Robben 7,5, Müller 8 (38’ st Pizarro ng), Ribery 7,5 (43’ st Shaqiri ng); Gomez 7 (21’ st Luis Gustavo 6). Allenatore: Heynckes 8. BARceLLOnA (4-3-3): Víctor Valdés 6; Dani Alves 6, Bartra 5,5, Piqué 5,5, Jordi Alba 5; Xavi 5,5, Busquets 5, Iniesta 5,5; Pedro 5,5 (38’ st Villa ng), Messi 5, Sanchez 4,5. ng. Allenatore: Vilanova 4,5. ARBItRO: Kassai (Ungheria) 5. RetI: 25’ pt Müller; 4’ st Gomez, 37’ Müller, 28’ Robben. RecUpeRO: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). AMMOnItI: Javi Martinez, Schweinsteiger, Gomez (Bay); Bartra, Jordi Alba, Iniesta, Sanchez (Bar).

Data: 1-05-2013 – Ore: 20.45 BARceLLOnA (4-3-3): Victor Valdes 5,5; Dani Alves 4,5, Bartra 5 (42’ st Montoya ng), Piqué 6, Adriano 4,5; Xavi 5 (10’ st Sanchez 4,5), Song 5, Iniesta 5 (20’ st Thiago 5); Pedro 5,5, Fabregas 4, Villa 5. Allenatore: Vilanova 4. BAYeRn MOnAcO (4-2-3-1): Neuer 6; Lahm 7 (32’ st Rafinha ng), Boateng 6,5, Van Buyten 6,5, Alaba 6,5; Javi Martinez 7,5 (29’ st Tymoschuk ng), Schweinsteiger 7,5 (22’ st Luis Gustavo 6); Robben 7,5, Müller 7, Ribery 8; Mandzukic 7. Allenatore: Heynckes 8. ARBItRO: Skomina (Slovenia) 7. RetI: 4’ st Robben, 27’ Piqué aut., 31’ Müller. RecUpeRO: 1 minuti (0’ pt + 1’ st). AMMOnItI: Dani Alves, Piqué (Bar); Robben (Bay).

96 calcio2000 GIU 2013

0-3


EUROPA LEAGUE QUARTi di FinALE – ritorno Rubin-cheLSeA

3-2 andata 1-3 5’ pt Torres (R); 6’ st Marcano (C), 10’ Moses (R), 17’ Gökdeniz (C), 30’ Natcho (C) rig.

BASILeA-tottenham h.

(6-3 d.c.r) 2-2 andata 2-2 23’ pt Dempsey (T), 27’ Salah (B); 4’ st Dragovic (B), 38’ Dempsey (T). Lazio-FeneRBAhçe

1-1 andata 0-2 15’ st Lulic (L), 28’ Caner (F). newcastle Utd.-BenFIcA

1-1 andata 1-3 26’ st Cissé (N), 47’ Salvio (B).

Lazio-FEnERBAhçE

sEmiFinALi 1-1

Data: 11-04-2013 – Ore: 21.05 LAZIO (4-4-1-1): Marchetti 6; Biava 6 (11’ st Klose 6), Ciani 5,5, Cana 7, Radu 6,5; Lulic 7,5, Hernanes 6, Ledesma 6,5, Candreva 7,5; Ederson 6,5 (29’ st Floccari ng); Kozak 5,5 (32’ st Rozzi ng). Allenatore: Petkovic 6,5. FeneRBAhçe (4-2-3-1): Volkan 7; Gokhan 5, Yobo 6, Egemen 6, Ziegler 5; Meireles 5,5, Selcuk 5,5; Kuyt 6, Cristian 6 (28’ st Ucan ng), Caner 7 (42’ st Krasic ng); Webo 6 (35’ st Topuz ng). Allenatore: Kocaman 6. ARBItRO: Kravolec (Rep. Ceca) 6. RetI: 15’ st Lulic (L), 28’ Caner (F). RecUpeRO: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). AMMOnItI: Klose, Lulic, Kozak (L); Ziegler, Cristian, Caner (F). eSpULSI: nessuno.

Basilea-cheLSeA 1-2 12’ pt Moses (C); 42’ st Schär (B) rig., 49’ David Luiz (C) cheLSeA-Basilea 3-1 46’ pt Salah (B); 5’ st Torres (C), 7’ Moses (C), 14’ David Luiz (C) Fenerbahçe-BenFIcA 1-0 27’ st Egemen BenFIcA-Fenerbahçe 3-1 9’ pt Gaitán (B), 23’ Kuyt (F) rig., 35’ Cardozo (B); 21’ st Cardozo (B)

calcio2000 97 GIU 2013


di Elisa Palmieri

TRIONFO BIANCONERO

Di seguito riportiamo alcune delle dichiarazioni più significative rilasciate da Antonio Conte alla Gazzetta dello Sport, pochi giorni dopo la vittoria dello Scudetto

Simply The Boss

29 o 31? “Complimenti e basta, senza numero” Adriano Galliani mette la parola fine a questa inutile querelle Sky Sport

“Non si vince per caso, il modello da seguire è il Bayern. Per rinforzare la squadra ne servono tanti e devono parlare con me”

Le verità di Benitez

Sergente di ferro

“Il prossimo anno ci sarà un altro manager al Chelsea. Penso sappiate tutti di chi si tratta”.

“Durante il ritiro negli Stati Uniti del primo anno. Avevo parlato alla squadra, fatto leva sulla voglia di riscossa di campioni come Buffon, Del Piero e Pirlo. E chiesto sacrifici a tutti. Senza sconti a partire dagli allenamenti. Un giorno li vedo sudare come pazzi, ma nessuno che si lamenta. Erano un po’ fiacchi, mi spiegano “Mister, fa troppo caldo”. Non ci credo del tutto e allora faccio una corsetta per saggiare le condizioni. Beh, dopo 10’ a basso ritmo stavo svenendo. Sono tornato negli spogliatoi e ho fatto i complimenti a tutti per l’impegno nonostante il clima infuocato”.

Dichiarazioni d’amore “El Sharaawy: un giocatore totale, capace di attaccare e difendere. Cresciuto tantissimo e con ampi margini di miglioramento. È un patrimonio del nostro calcio”. I tifosi milanisti già tremano...

Filosofia di gioco... “Ibrahimovic, Suarez o Higuain? Li prenderei tutti e tre ma per vincere la Champions non bastano neanche loro”.

La Juve di Buffon “Per me la Juventus è una vita di successi, di lotta e di impegno. Sono in una famiglia che ho aiutato a crescere e che mi ha aiutato molto. Il futuro qui? Non servono molte parole, basta una stretta di mano... “. Gigi Buffon – Fifa.com

L’orgoglio di Agnelli “Vincere uno scudetto è questione complessa. Vincerne due di seguito ancor più. Un’alchimia? Forse. Un fortunato colpo di prestigio? No”. Andrea Agnelli – Il Corriere della Sera 98 calcio2000 giu 2013

Rafa Benitez – Reuters

Cavani addio... “Credo che con questa maglia abbia raggiunto degli obiettivi incredibili, è al top. L’anno prossimo fare meglio sarebbe difficile, significherebbe dover realizzare 40 goal (...) Non posso dire se resterà, anche se è contento qui l’obiettivo di tutti i calciatori deve essere quello di migliorare dal punto di vista professionale. Tutti vogliono andare a giocare in un grandissimo club. Real? È interessato, ma ci sono dei problemi perchè la clausola rescissoria è molto alta” Walter Guglielmone, fratello e agente di Edison Cavani Radio Kiss Kiss

La dura vita del Mancio “La verità è che il City ha rotto il cartello di Manchester United, Chelsea e Arsenal e per questo diamo fastidio. E poi io sono italiano, e allora qui sono ipercritici. Ma ho vinto 3 trofei in un club a secco da 35 anni, non male” Roberto Mancini – Extratime

Zampate palermitane... “Il settore arbitrale è diventato una casta, per questo sono tutti impuniti e impunibili. Nicchi e Braschi, poi, ce l’hanno con me perché dico la verità”. Maurizio Zamparini – Radio Sportiva


D E E F R N A O T C I O A N 2 P 0 F U 1 3 C S I F TM

Le stelle del calcio mondiale e le nazionali più forti dei 5 continenti

ALBUM UFFICIALE DELLA MANIFESTAZIONE LA STORIA DELLA COMPETIZIONE LE CITTA’ OSPITANTI IL PROGRAMMA DEGLI INCONTRI E MOLTO ALTRO ANCORA…

PER LA PRIMA VOLTA!

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